Weekend al mare con Zia e Vale 1
di
Matteezia
genere
incesti
Ciao sono Matteo.
A metà agosto vengo invitato da zia e Valentina per un weekend al mare, sono nella casa della nostra famiglia. Prendo il treno e arrivo il sabato mattina presto. Arrivo alla casa per le 9 e le trovo sedute sulla veranda a prendere il sole. Mi salutarono dandomi un bacetto e toccando con la mano il cazzo, io ricambiai palpandole.
V”Ciao Matteo. Pronto per un bel weekend?”
M”certo. Come no “
Metto le valigie in camera della zia.
Andammo a mangiare e alle 13 ci recammo in spiaggia. Mi buttai subito in acqua seguito dalla zia. Ci abbracciammo in mezzo all’acqua e sentii che aveva già voglia come ne avevo io così tornammo in casa lasciando la Vale in spiaggia. Nemmeno il tempo di entrare in camera che zia si sdraiò sul letto invitandomi a leccarle la figa. Sentii il suo ansimare, venne come sempre nella mia faccia. Mi sdraiai e mi segò per pochissimo con i sui piedi.
Si mise a pecorina e con un gesto inconfutabile degli occhi mi indicò il culo. Mi sbavò sul cazzo, massaggiai il buchino e tac. Il cazzo entrò con un urlo di dolore della zia, che però continuò a contorcersi per farmi godere. Dopo 10 minuti smettemmo e mi propose un 69 che accettai volentieri. Dopo svarianti minuti si mise a gambe aperte sul letto e infilai il cazzo nella sua figa completamente rasata. Stavo per venire e glielo feci capire.
Z”vai vai stai lì!”
Stavo sognando. Ero pietrificato.
Svuoto tutte le mie palle dentro la zia. Cinque o sei fiotti paurosi dentro quella figa che mi fa impazzire. Le caddi addosso. Ero sfrenato dopo questa sborrata. Le baciai il collo e le tette. Ci stendemmo sul letto. Guardai l’orologio ed erano le 16.
Rimanemmo abbracciati per circa 30 minuti a parlare della scopata e del più e del meno. Quanto bastò per riprenderci. Decidemmo di andare a controllare la Vale in spiaggia. Mi misi il costume. Uscì dalla porta e vidi mia zia solo con un pareo e una maglia. Mi disse che non aveva su il costume.
Arrivammo dalla vale.
V”Ciao ragazzi come mai qui ?”
Z”ci riprendiamo un attimo”
V” ti è venuto dentro vedo”
Z” come lo sai?”
La Vale indicò le gambe della zia dove c’erano due colate di sborra che scendevano dalla figa.
Continua..
Grazie
A metà agosto vengo invitato da zia e Valentina per un weekend al mare, sono nella casa della nostra famiglia. Prendo il treno e arrivo il sabato mattina presto. Arrivo alla casa per le 9 e le trovo sedute sulla veranda a prendere il sole. Mi salutarono dandomi un bacetto e toccando con la mano il cazzo, io ricambiai palpandole.
V”Ciao Matteo. Pronto per un bel weekend?”
M”certo. Come no “
Metto le valigie in camera della zia.
Andammo a mangiare e alle 13 ci recammo in spiaggia. Mi buttai subito in acqua seguito dalla zia. Ci abbracciammo in mezzo all’acqua e sentii che aveva già voglia come ne avevo io così tornammo in casa lasciando la Vale in spiaggia. Nemmeno il tempo di entrare in camera che zia si sdraiò sul letto invitandomi a leccarle la figa. Sentii il suo ansimare, venne come sempre nella mia faccia. Mi sdraiai e mi segò per pochissimo con i sui piedi.
Si mise a pecorina e con un gesto inconfutabile degli occhi mi indicò il culo. Mi sbavò sul cazzo, massaggiai il buchino e tac. Il cazzo entrò con un urlo di dolore della zia, che però continuò a contorcersi per farmi godere. Dopo 10 minuti smettemmo e mi propose un 69 che accettai volentieri. Dopo svarianti minuti si mise a gambe aperte sul letto e infilai il cazzo nella sua figa completamente rasata. Stavo per venire e glielo feci capire.
Z”vai vai stai lì!”
Stavo sognando. Ero pietrificato.
Svuoto tutte le mie palle dentro la zia. Cinque o sei fiotti paurosi dentro quella figa che mi fa impazzire. Le caddi addosso. Ero sfrenato dopo questa sborrata. Le baciai il collo e le tette. Ci stendemmo sul letto. Guardai l’orologio ed erano le 16.
Rimanemmo abbracciati per circa 30 minuti a parlare della scopata e del più e del meno. Quanto bastò per riprenderci. Decidemmo di andare a controllare la Vale in spiaggia. Mi misi il costume. Uscì dalla porta e vidi mia zia solo con un pareo e una maglia. Mi disse che non aveva su il costume.
Arrivammo dalla vale.
V”Ciao ragazzi come mai qui ?”
Z”ci riprendiamo un attimo”
V” ti è venuto dentro vedo”
Z” come lo sai?”
La Vale indicò le gambe della zia dove c’erano due colate di sborra che scendevano dalla figa.
Continua..
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