Il Dottore 3
di
Deadpool80
genere
masturbazione
SCUSATE HO SBAGLIATO GENERE VA NELLA SEZIONE TRANS.
Presi il flacone di pillole e tornai a casa.
Anche stavolta ero stato benissimo e avevo goduto da passivo, da femmina vera e propria. Non sapevo cosa fossero quelle pillole, ma il dottore mi aveva fatto scoprire questa nuova realtà e mi stava guidando... In qualche modo sentivo di fidarmi...
Dopo qualche giorno di pillole cominciai ad avere degli sbalzi d'umore, piangevo o ridevo senza motivo. Sentivo il bisogno di vestirmi da donna, sempre e comprai anche gonne, camicette, scarpe. Mi resi conto di avere la pelle più liscia e un dolorino ai pettorali. Mi sparirono del tutto le erezioni, anche casuali ma non ci feci caso perché ero concentrato sul mio essere femminile.
Passato il mese, tornai dal dottore. Stavolta oltre all'intimo femminile portai anche gli abiti in una borsa.
Entrai nel studio e chiesi di andare in bagno a cambiarmi. Uscii vestito in minigonna e camicetta, scarpa col tacco e un filo di trucco.
"dottore cosa sono quelle pillole?"
"è una cura ormonale diciamo sperimentale, molto più veloce di quelle classiche. Come sei stato o dovrei dire stata?"
"bene..." e descrissi quello che mi era successo.
"ottimo, controlliamo."
Mi sollevó la gonna e abbassó gli slip.
"non so se lo hai notato ma i tuoi testicoli si sono un po' ridotti"
Mi prese il cazzo in mano e tentó di masturbarmi per alcuni minuti ma senza riuscirci "hai detto che non hai più erezioni... Poi vediamo... Hai messo su un po' di fianchi, mi sembra..."
Quindi mi sbottonó la camicetta e tiró giù il reggiseno, mi stimoló i capezzoli che immediatamente crebbero di misura e andarono in erezione.
"ti stanno crescendo le tettine e i tuoi capezzoli sono impazziti."
Sollevó con le mani i pettorali e solo ora notai che in effetti erano due piccole tette in crescita.
"ora di fronte a te ci sono due strade: molli tutto, nel giro di un paio di mesi tornerà tutto come prima, e sei libero di mettere quelle mutandine e farti scopare da chi ti pare.
Oppure: continui a fare la cura e potrai fare la femmina 24 ore su 24 a casa mia. Ti offro di trasferirti da me, ti manterró e tu baderai alla casa e mi soddisferai. Abbandonerai la tua identità maschile ma non cambierai ufficialmente sesso ma decideremo insieme se vorrai operare o cambiare qualcosa del tuo corpo."
"non devi decidere ora, ora vai a casa. Se vuoi presentati sabato mattina a casa mia, se non ti vedo hai deciso di no."
Furono giorni tormentati, ma alla fine decisi di sì. Non ero mai stato meglio e volevo continuare.
Sabato mattina andai a casa sua. Mi fece entrare, ero vestito da uomo perché non giravo vestito da donna.
"bene, allora hai deciso. Vai di là e vestiti da donna. Se ti vedo una sola volta vestito da uomo ti butto fuori casa. Hai un guardaroba intero, se vuoi altro chiedi. Nell'altro bagno ci sono i trucchi e alcune parrucche finché non ti cresceranno i capelli."
Andai di là e feci come aveva detto, effettivamente c'erano vestiti e scarpe per tutti i gusti, tutti della mia misura.
Mi truccai poco e scelsi una parrucca. Tornai di là e mi disse di scegliere un nome femminile. Pensai un nome e glielo dissi.
"d'ora in poi ti chiamerai così e ti esprimerai solo al femminile."
Mi sollevó la gonna e abbassó le mutandine come aveva fatto in studio e mi studió e palpeggió i genitali. "bene, mi sembra che sia tutto in ordine, un pisellino e due palline che non userai più. Diciamo che hai un clitoride e due ovaie ben visibili."
"ora veniamo alle altre regole: c'è una signora delle pulizie che viene a pulire e cucinare, tu dedicherai la tua giornata alla cura del tuo corpo. Come ho già detto, avrai solo abiti femminili estremamente curati. Nei prossimi giorni verrà una insegnante di portamento e trucco, e ogni giorno ci sarà una personal trainer con la quale ti allenerai, voglio gambe e culo tonici.
Quando io sarò in casa, tu dovrai essere pronta a soddisfarmi in qualsiasi cosa io voglia, sarai una signora fuori e troia dentro.
E' la tua ultima possibilità per andartene."
Per la prima volta mi sentivo davvero una regina, avevo tutto a disposizione, e in cambio... dovevo fare quello che in realtà morivo dalla voglia di fare.
"no dottore la prego voglio restare"
"bene allora cominciamo subito."
Si tolse i pantaloni e gli slip, si accomodò in divano, facendo in modo che
"ora siediti per terra tra le mie gambe come una gattina, voglio che mi lecchi le palle e sotto le palle, magari anche il cazzo, ma non farmi venire. Voglio vedere un bel film per un paio di ore mentre tu mi slingui."
accese la tv e mi accomodai. Iniziai lentamente a leccare i suoi testicoli, poi sotto, fino al suo ano che stimolai un po'. Passai al cazzo prima con leccate leggere poi osai prenderlo in bocca per assecondare una sua erezione. Mi riprese perchè aveva detto solo leccare e non succhiare.
Passai due ore così, sotto i suoi genitali che stavo adorando con la lingua.
Quando finì il film avevo la lingua dolorante.
"ecco adesso puoi succhiare."
Lo presi in bocca e lo spompinai velocemente e intensamente, quel trattamento mi aveva riempito di voglia.
Per pranzo volle uscire, mi fece cambiare e truccare di nuovo. In pubblico fu molto gentile ma fermo nel riprendere qualche mio sbaglio come stare sempre attenta ad accavallare e chiudere le gambe. Mi ricordò di usare il bagno delle signore.
Una volta tornati a casa mi disse: "ora dovrai guadagnarti la tua prima giornata qui: voglio vedere come fai la cagnetta in calore, vattene in giro a quattro zampe con il culo fuori. Se sarai convincente magari ti inculerò."
Non me lo feci ripetere. Tolsi la gonna e le mutandine, restai con le autoreggenti e iniziai a girargli intorno inarcando la schiena e mostrando il buco. Lui si stava occupando di altro, facendo finta di ignorarmi. Mi faceva impazzire, morivo dalla voglia e non ero considerata. Iniziai a mugolare, poi a implorare e a chiedere che mi montasse. Diventai sempre più esplicita e volgare. Quando stavo per mollare, allungò un dito nel mio culo, poi lo ritrasse e continuò a ignorarmi. Questo mi motivò di nuovo.
Non so per quanto restai in ginocchio ma ero completamente sfinita quando si alzò e disse: "va bene, ora ti inculo ma senza lubrificante."
Mi sollevò per i fianchi e mi sbattè sul letto, poi fu sopra di me.
Mi piantò il cazzo nel culo per la prima volta dopo settimane, mi fece male ma lo implorai di continuare. mi scopò selvaggiamente senza le attenzioni delle altre volte ma era proprio così che lo volevo.
Ormai era quasi sera, avremmo cenato e poi mi sarei preparata per la prima sera in cui sarei andato a letto da donna.
Presi il flacone di pillole e tornai a casa.
Anche stavolta ero stato benissimo e avevo goduto da passivo, da femmina vera e propria. Non sapevo cosa fossero quelle pillole, ma il dottore mi aveva fatto scoprire questa nuova realtà e mi stava guidando... In qualche modo sentivo di fidarmi...
Dopo qualche giorno di pillole cominciai ad avere degli sbalzi d'umore, piangevo o ridevo senza motivo. Sentivo il bisogno di vestirmi da donna, sempre e comprai anche gonne, camicette, scarpe. Mi resi conto di avere la pelle più liscia e un dolorino ai pettorali. Mi sparirono del tutto le erezioni, anche casuali ma non ci feci caso perché ero concentrato sul mio essere femminile.
Passato il mese, tornai dal dottore. Stavolta oltre all'intimo femminile portai anche gli abiti in una borsa.
Entrai nel studio e chiesi di andare in bagno a cambiarmi. Uscii vestito in minigonna e camicetta, scarpa col tacco e un filo di trucco.
"dottore cosa sono quelle pillole?"
"è una cura ormonale diciamo sperimentale, molto più veloce di quelle classiche. Come sei stato o dovrei dire stata?"
"bene..." e descrissi quello che mi era successo.
"ottimo, controlliamo."
Mi sollevó la gonna e abbassó gli slip.
"non so se lo hai notato ma i tuoi testicoli si sono un po' ridotti"
Mi prese il cazzo in mano e tentó di masturbarmi per alcuni minuti ma senza riuscirci "hai detto che non hai più erezioni... Poi vediamo... Hai messo su un po' di fianchi, mi sembra..."
Quindi mi sbottonó la camicetta e tiró giù il reggiseno, mi stimoló i capezzoli che immediatamente crebbero di misura e andarono in erezione.
"ti stanno crescendo le tettine e i tuoi capezzoli sono impazziti."
Sollevó con le mani i pettorali e solo ora notai che in effetti erano due piccole tette in crescita.
"ora di fronte a te ci sono due strade: molli tutto, nel giro di un paio di mesi tornerà tutto come prima, e sei libero di mettere quelle mutandine e farti scopare da chi ti pare.
Oppure: continui a fare la cura e potrai fare la femmina 24 ore su 24 a casa mia. Ti offro di trasferirti da me, ti manterró e tu baderai alla casa e mi soddisferai. Abbandonerai la tua identità maschile ma non cambierai ufficialmente sesso ma decideremo insieme se vorrai operare o cambiare qualcosa del tuo corpo."
"non devi decidere ora, ora vai a casa. Se vuoi presentati sabato mattina a casa mia, se non ti vedo hai deciso di no."
Furono giorni tormentati, ma alla fine decisi di sì. Non ero mai stato meglio e volevo continuare.
Sabato mattina andai a casa sua. Mi fece entrare, ero vestito da uomo perché non giravo vestito da donna.
"bene, allora hai deciso. Vai di là e vestiti da donna. Se ti vedo una sola volta vestito da uomo ti butto fuori casa. Hai un guardaroba intero, se vuoi altro chiedi. Nell'altro bagno ci sono i trucchi e alcune parrucche finché non ti cresceranno i capelli."
Andai di là e feci come aveva detto, effettivamente c'erano vestiti e scarpe per tutti i gusti, tutti della mia misura.
Mi truccai poco e scelsi una parrucca. Tornai di là e mi disse di scegliere un nome femminile. Pensai un nome e glielo dissi.
"d'ora in poi ti chiamerai così e ti esprimerai solo al femminile."
Mi sollevó la gonna e abbassó le mutandine come aveva fatto in studio e mi studió e palpeggió i genitali. "bene, mi sembra che sia tutto in ordine, un pisellino e due palline che non userai più. Diciamo che hai un clitoride e due ovaie ben visibili."
"ora veniamo alle altre regole: c'è una signora delle pulizie che viene a pulire e cucinare, tu dedicherai la tua giornata alla cura del tuo corpo. Come ho già detto, avrai solo abiti femminili estremamente curati. Nei prossimi giorni verrà una insegnante di portamento e trucco, e ogni giorno ci sarà una personal trainer con la quale ti allenerai, voglio gambe e culo tonici.
Quando io sarò in casa, tu dovrai essere pronta a soddisfarmi in qualsiasi cosa io voglia, sarai una signora fuori e troia dentro.
E' la tua ultima possibilità per andartene."
Per la prima volta mi sentivo davvero una regina, avevo tutto a disposizione, e in cambio... dovevo fare quello che in realtà morivo dalla voglia di fare.
"no dottore la prego voglio restare"
"bene allora cominciamo subito."
Si tolse i pantaloni e gli slip, si accomodò in divano, facendo in modo che
"ora siediti per terra tra le mie gambe come una gattina, voglio che mi lecchi le palle e sotto le palle, magari anche il cazzo, ma non farmi venire. Voglio vedere un bel film per un paio di ore mentre tu mi slingui."
accese la tv e mi accomodai. Iniziai lentamente a leccare i suoi testicoli, poi sotto, fino al suo ano che stimolai un po'. Passai al cazzo prima con leccate leggere poi osai prenderlo in bocca per assecondare una sua erezione. Mi riprese perchè aveva detto solo leccare e non succhiare.
Passai due ore così, sotto i suoi genitali che stavo adorando con la lingua.
Quando finì il film avevo la lingua dolorante.
"ecco adesso puoi succhiare."
Lo presi in bocca e lo spompinai velocemente e intensamente, quel trattamento mi aveva riempito di voglia.
Per pranzo volle uscire, mi fece cambiare e truccare di nuovo. In pubblico fu molto gentile ma fermo nel riprendere qualche mio sbaglio come stare sempre attenta ad accavallare e chiudere le gambe. Mi ricordò di usare il bagno delle signore.
Una volta tornati a casa mi disse: "ora dovrai guadagnarti la tua prima giornata qui: voglio vedere come fai la cagnetta in calore, vattene in giro a quattro zampe con il culo fuori. Se sarai convincente magari ti inculerò."
Non me lo feci ripetere. Tolsi la gonna e le mutandine, restai con le autoreggenti e iniziai a girargli intorno inarcando la schiena e mostrando il buco. Lui si stava occupando di altro, facendo finta di ignorarmi. Mi faceva impazzire, morivo dalla voglia e non ero considerata. Iniziai a mugolare, poi a implorare e a chiedere che mi montasse. Diventai sempre più esplicita e volgare. Quando stavo per mollare, allungò un dito nel mio culo, poi lo ritrasse e continuò a ignorarmi. Questo mi motivò di nuovo.
Non so per quanto restai in ginocchio ma ero completamente sfinita quando si alzò e disse: "va bene, ora ti inculo ma senza lubrificante."
Mi sollevò per i fianchi e mi sbattè sul letto, poi fu sopra di me.
Mi piantò il cazzo nel culo per la prima volta dopo settimane, mi fece male ma lo implorai di continuare. mi scopò selvaggiamente senza le attenzioni delle altre volte ma era proprio così che lo volevo.
Ormai era quasi sera, avremmo cenato e poi mi sarei preparata per la prima sera in cui sarei andato a letto da donna.
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