Una ordinaria giornata da domestico di una MILF - parte 5^
di
Ottobre Rosso 66
genere
dominazione
La tavola, come vuole la Signora, è apparecchiata nel patio. Lei, bellissima come sempre, in minigonna di pelle nera e camicetta bianca scollata con ai piedi delle decollete nere tacco 12 molto sexy, sta già flirtando con Mauro sul divano del salottino del gazebo accanto. Certo, proprio ad essere indifferente a vedere i due sbaciucchiarsi, non ci riesco. Però dura un attimo, perchè penso subito che la Signora sta godendo della mia gelosia e del fatto che mi costringe a vederla amoreggiare con un altro. Così non solo mi acquieto, ma mi s'indurisce pure il cazzo.
Quindi, dopo aver servito gli antipasti al gazebo, avverto che la cena è pronta e faccio accomodare la coppia a tavola. La cena sembra scorrere tranquilla per me. La Signora quando è in compagnia di altri uomini è più buona con me o forse sarebbe meglio specificare che lo è perchè mi ignora. Almeno fino a quando non mi cade qualche posata a terra o a suo giudizio servo male una portata al suo ospite. Allora mi lancia un'occhiata che mi fulmina, che mi fa capire che dopo faremo i conti.
Però può avvenire che improvvisamente si ricordi della mia presenza e si diverta così a dimostrare al suo amico di turno il potere che ha su di me. Infatti mentre Le ho appena servito il secondo piatto, mi fa: “Ma lo stai vedendo che ho il calice del prosecco vuoto? Stai dormendo o cosa?...o forse aspetti che ti dia una delle mie svegliate!?” .
A quel punto Mauro ride e sta per versare lui il vino alla Signora, ma Lei lo blocca e gli fa: “Deve farlo lui!...non tu! (poi mi guarda) ...muoviti idiota!”
Io eseguo subito. Ma Lei non è ancora soddisfatta e mi fa: “Questo che mi hai portato cos'è?”
Io: “Il filetto di orata, Signora...”
Lei: “Lo so...lo vedo, non sono mica scema...cretino!...ma non lo voglio!...chi te lo ha detto di portarmelo?...io volevo il filetto di vitello...
Io: “...ma Signora era nel menù...”
Lei: “Quindi tu...qui, davanti al mio amico (Mauro ride) stai osando dire che ho sbagliato io!?...io!?...cioè, davanti a Mauro stai dando della rimbambita alla tua Signora e Padrona e non vuoi ammettere che sei tu una testa di cazzo?”
Io deglutendo di paura: “No Signora...non mi permetterei mai...nemmeno di pensarlo...si, ho sbagliato io...lo riporto subito in cucina e dico a Rosmary di farle immediatamente il filetto di vitello...”
Lei: “No...aspetta...aspetta...questo resta qui, perchè ti ho sempre detto che la mia roba non si butta...adesso corri in cucina, avverti Rosmary e poi torna immediatamente...che lo mangi tu come dico io...vai, corri!”
Quando torno, trovo il piatto a terra. La Signora sta conversando serenamente con Mauro. Mi vede, mi fa cenno di mettermi giù e mi fa: “Vai a quattro zampe come i cani...e fallo pulito il piatto...vai!”.
Mauro si sporge a guardare la scena ed esclama: “Dai...poveretto!”
Lei: “Ma che poveretto e poveretto...tranquillo che gli piace che lo tratto così...è il mio cagnolino obbediente e sottomesso...avrà pure il cazzo duro in questo momento”
Quindi se la ridono assieme e poi tornano alle loro conversazioni come se nulla fosse.
Intanto io, mentre mangio come il cane, in quella posizione posso vedere da vicino le bellissime gambe accavallate della mia Signora e come fa dondolare la decollete tacco 12 dal piede sospeso. Ha proprio ragione Lei, la situazione mi ha fatto venire il cazzo duro come il cemento armato.
Finita la cena, porto loro il carrello con i liquori nel salone dove si sono accomodati sul grande divano penisola con l'intenzione di guardare un film sul maxi schermo appeso alla parete. Mauro da cavaliere serve da bere alla mia Signora, che si è sistemata sul lato penisola del divano a piedi nudi incrociati, prende qualcosa pure lui e le si siede accanto. I due sono abbracciati mentre parte il film e io sto per lasciarli soli quando la Signora mi fa: “Dove cazzo stai andando?”
Io: “Vi lascio da soli, Signora...non vorrei...”
Lei: “Non vorrei che?...ti ho per caso detto che puoi andare?...”
Io: “No Signora...”
Lei: “Ecco...allora stai li (indica dietro al divano) in piedi, fermo immobile...che se ho bisogno non devo avere il disturbo di sgolarmi per chiamarti...vai!”
Io: “Si Signora ai suoi ordini...”
Così ritiro il carrello, me lo metto vicino e rimango fermo in piedi, in attesa, nel punto indicatomi dalla Signora.
Sono fermo immobile da più di un quarto d'ora. Da questa posizione sono costretto a vedere la coppia di spalle abbracciata sul divano. Improvvisamente la Signora, prima mi lancia uno sguardo come di sfida, poi bacia sulla bocca Mauro, il quale ricambia. I due adesso si baciano appassionatamente. Il ragazzo le accarezza l'interno coscia e le infila una mano sotto la gonna per raggiungere la fica. La Signora ricambia accarezzandogli la patta gonfia dei pantaloni. Poi gli sbottona i jeans, tira giù la lampo e gli esce fuori il cazzo eretto. Ancora una volta mi guarda con aria di sfida, lo sa che sto soffrendo e ne gode. Poi inizia a masturbarlo, poi a baciarlo e a leccarlo. Infine parte col suo solito pompino in crescendo.
Io sto provando un misto di sensazioni. Da un lato mi rode la gelosia, ma dall'altro sono eccitato e duro, da volermi masturbare, per la scena a cui assisto, ma soprattutto per cosa mi sta facendo subire la mia Signora. Ma non lo do a vedere. Continuo fermo immobile imperturbabile ad assistere a quel pompino stupendo.
La mia Signora, però, mi conosce e capisce. La cosa la fa impazzire di piacere. Così ad un certo punto, stacca la bocca dal cazzo di Mauro e gli fa: “Maurito...avresti qualcosa in contrario se ordinassi al mio schiavo di leccarmi i piedi mentre continuo a spompinarti?”
Mauro in estasi per la goduria: “No Wanda...oh no...se ti eccita ancora di più...fai pure...dai”
Lei: “Uh...altrochè se mi eccita di più...(poi rivolgendosi a me) ...hai sentito verme? Muoviti...vieni a leccarmi i piedi...”
Veloce mi posiziono ai suoi piedi che sporgono dalla penisola e inizio a leccarli con passione. Lei soddisfatta, riprende il pompino. Dopo un bel po che lecco, vedo che la Signora fa spogliare completamente Mauro. Mi allontana dai piedi, si spoglia pure lei, si mette stesa a gambe divaricate e si lascia leccare la fica dal ragazzo. Io sono li davanti a loro fermo in ginocchio che guardo la scena. Poi appena Mauro la penetra in posizione del missionario, mi fa ansimando: “Riprendi...a leccarmi i piedi...vai...schiavo...vai!”.
Così riprendo a leccare, mentre il ragazzo la scopa come un toro scatenato. La Signora viene sbattuta per bene per un bel po' fino a che urla di piacere. Io lecco alternandomi sui piedi. Come Mauro accenna a venirsene pure, lesto esce il cazzo dalla fica e glielo mette in bocca così che Lei lo fa venire facendosi sborrare in bocca. Poi soddisfatti si lasciano cadere seduti sul divano esausti. Mentre io rimango li davanti a loro, in ginocchio, col cazzo duro ed una voglia di sborrare pazzesca che però devo reprimere.
FINE PARTE QUINTA
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