Iside
di
RunningRiot
genere
etero
Mi spiace occuparmi di due argomenti che proprio non riesco a digerire, incesto e necrofilia, ma è necessario. Sì, lo so che l'incesto qui va per la maggiore, ma io proprio non riesco a non provare ribrezzo. Per non parlare della necrofilia, dove pure gli esempi illustri non mancano: Boccaccio ad esempio racconta di un uomo che, appreso della morte della donna che ha sempre amato ma mai avuto (era sposata), ne fa scoperchiare la tomba, le si sdraia accanto e la bacia. Se abbiano fatto altro non lo so e Boccaccio non lo dice. Ma per me basta e avanza, vi assicuro, mi si rivolta lo stomaco. E stiamo parlando di Boccaccio, eh? Non di un coglione qualsiasi.
Eppure c'è un mito antichissimo che, nonostante tratti di incesto e necrofilia, riesce a farti vedere le cose sotto una luce non dico bellissima ma almeno positiva. Ci riesce proprio perché è un mito e non pretende di essere realistico.
È il mito di Osiride e Iside, due divinità egizie. Fratello e sorella, marito e moglie. Dio dell'oltretomba e della fertilità il primo. Dea della vita, della guarigione, della fertilità e della magia la seconda.
Narra la leggenda che un terzo fratello, invidioso, uccide Osiride e ne smembra il corpo, disperdendone i pezzi in giro per l'Egitto. Iside, disperata, li cerca, li trova, li riassembla e lo ricompone in mummia.
C'è un problema però, c'è un pezzo che non si trova. Cazzo. Nel senso che manca il cazzo. E Iside deve assolutamente fare in modo che la mummia del suo amato non ne sia priva. Per quattro ottimi motivi. Ve li elenco.
1) è una perfezionista;
2) quella è la parte migliore di un uomo, che senso avrebbe farne a meno?
3) le piace il cazzo, quello di suo marito in particolare. Del resto quando si trattava di divertirsi gli egizi non la mandavano a dire, sembra;
4) le tecniche in vitro non sono state ancora affinate e senza cazzo non è possibile la fecondazione. Lei invece vuole un figlio da Osiride, Horus, che starà ai faraoni più o meno come Dio sta al Papa, che ne è il rappresentante in Terra.
Iside si ingegna, crea un cazzo di creta. Probabilmente un bel cazzo. Cioè, fosse toccato a me avrei fatto un bel cazzo. Lungo sì ma non troppissimo e soprattutto bello massiccio, di quelli che ti fanno dire “porca vacca questo sì che è scopare”.
Una volta realizzato il bel cazzo si tratta però di ridare vita sia a lui che all'uomo amato. Come? Con un pompino.
Non ho potuto verificare di persona, ma c'è un papiro in cui Iside è in ginocchio davanti a Osiride con il suo cazzo in bocca. Il tutto ripreso di profilo, immagino, conoscendo come disegnavano gli egizi. A questo punto non è chiaro se, una volta rianimato, Iside si scopa il marito per farsi fecondare, oppure resta incinta grazie agli effetti del pompino. Un po' strano, ammetto, ma trattandosi di due dei non è nemmeno da escludere. Iside resta incinta, partorisce Horus che, più tardi, ucciderà lo zio traditore. Tagliandogli anche i testicoli, pare. Tutto torna.
Torna anche la storia della divinità in ginocchio. Mi ricorda qualcosa, a voi?
In ogni caso, riandando a Iside e alle sue divine capacità orali, ne converrete, spero: davvero un pompino da far resuscitare un morto, no? Lucidatura finale compresa, credo. Io, per dire, a quella non rinuncio mai, mai! La considero un po' piacere e un po' dovere.
- Bene, no? - gli dico guardandolo dal basso in alto.
- Bene sì, ma sono più morto di prima - risponde rilassando la muscolatura sul divano.
E vabbè, già sei stato male stanotte, hai avuto una giornata del cazzo al lavoro, c'era proprio bisogno di andare a giocare a pallone? Te l'avevo pure detto, eh? Io però, vedi, avevo una voglia pazzesca, ma proprio pazzesca. Non è che voglio farti pesare i tuoi doveri, però…
- Più morto di prima? Guarda che te ne faccio un altro, eh?
Eppure c'è un mito antichissimo che, nonostante tratti di incesto e necrofilia, riesce a farti vedere le cose sotto una luce non dico bellissima ma almeno positiva. Ci riesce proprio perché è un mito e non pretende di essere realistico.
È il mito di Osiride e Iside, due divinità egizie. Fratello e sorella, marito e moglie. Dio dell'oltretomba e della fertilità il primo. Dea della vita, della guarigione, della fertilità e della magia la seconda.
Narra la leggenda che un terzo fratello, invidioso, uccide Osiride e ne smembra il corpo, disperdendone i pezzi in giro per l'Egitto. Iside, disperata, li cerca, li trova, li riassembla e lo ricompone in mummia.
C'è un problema però, c'è un pezzo che non si trova. Cazzo. Nel senso che manca il cazzo. E Iside deve assolutamente fare in modo che la mummia del suo amato non ne sia priva. Per quattro ottimi motivi. Ve li elenco.
1) è una perfezionista;
2) quella è la parte migliore di un uomo, che senso avrebbe farne a meno?
3) le piace il cazzo, quello di suo marito in particolare. Del resto quando si trattava di divertirsi gli egizi non la mandavano a dire, sembra;
4) le tecniche in vitro non sono state ancora affinate e senza cazzo non è possibile la fecondazione. Lei invece vuole un figlio da Osiride, Horus, che starà ai faraoni più o meno come Dio sta al Papa, che ne è il rappresentante in Terra.
Iside si ingegna, crea un cazzo di creta. Probabilmente un bel cazzo. Cioè, fosse toccato a me avrei fatto un bel cazzo. Lungo sì ma non troppissimo e soprattutto bello massiccio, di quelli che ti fanno dire “porca vacca questo sì che è scopare”.
Una volta realizzato il bel cazzo si tratta però di ridare vita sia a lui che all'uomo amato. Come? Con un pompino.
Non ho potuto verificare di persona, ma c'è un papiro in cui Iside è in ginocchio davanti a Osiride con il suo cazzo in bocca. Il tutto ripreso di profilo, immagino, conoscendo come disegnavano gli egizi. A questo punto non è chiaro se, una volta rianimato, Iside si scopa il marito per farsi fecondare, oppure resta incinta grazie agli effetti del pompino. Un po' strano, ammetto, ma trattandosi di due dei non è nemmeno da escludere. Iside resta incinta, partorisce Horus che, più tardi, ucciderà lo zio traditore. Tagliandogli anche i testicoli, pare. Tutto torna.
Torna anche la storia della divinità in ginocchio. Mi ricorda qualcosa, a voi?
In ogni caso, riandando a Iside e alle sue divine capacità orali, ne converrete, spero: davvero un pompino da far resuscitare un morto, no? Lucidatura finale compresa, credo. Io, per dire, a quella non rinuncio mai, mai! La considero un po' piacere e un po' dovere.
- Bene, no? - gli dico guardandolo dal basso in alto.
- Bene sì, ma sono più morto di prima - risponde rilassando la muscolatura sul divano.
E vabbè, già sei stato male stanotte, hai avuto una giornata del cazzo al lavoro, c'era proprio bisogno di andare a giocare a pallone? Te l'avevo pure detto, eh? Io però, vedi, avevo una voglia pazzesca, ma proprio pazzesca. Non è che voglio farti pesare i tuoi doveri, però…
- Più morto di prima? Guarda che te ne faccio un altro, eh?
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
I love itracconto sucessivo
Cazzo, che bell'idea
Commenti dei lettori al racconto erotico