Lo schiavo cagna
di
astroxman
genere
dominazione
per contatti: cicciopelliccio2@yahoo.com
di indole ho sempre amato la sottomissione sin da bambino. i piedi visti in una enciclopedia, dei piedi nudi senza alcun riferimento erotico, furono la prima cosa a eccitarmi. le prime seghe me le son fatte guardando quella foto la pianta di un piede nudo. non so perché. poi con il mio unico amichetto di scuola che aveva evidentemente la stessa indole cominciammo a giocare al re e allo schiavo. lui voleva sempre fare lo schiavo. mi baciava le pantofole, le toglieva e mi baciavi a lungo i piedi nei calzini odorosi. avrei voluto essere al posto suo, però godevo. i baci sui piedi fanno godere e mi immaginavo storie di sottomissione. crescendo ho cercato delle mistress perché sono etero, sposato con figli, e ho goduto molto. ma c’era sempre il richiamo sessuale per il fatto che erano donne. io volevo essere ridotto a un oggetto del piacere altrui. così cominciai ad andare con trans, fu molto bello. scoprii che mi piaceva un sacco succhiare i cazzi ed essere scopato in bocca. adesso mi ha scritto un ragazzino sottomesso per farmi i complimenti per le mie storie e mi sono eccitato pensando a quando il mio amico mi baciava i piedi e ho pensato che nonostante tutto potessi fare una bella esperienza come dominatore, sottomettere ai miei piedi e usare per ogni mio piacere un altro uomo. lui mi disse di aver 23 anni, perfetto pensai. così ci accordammo per un incontro. doveva promettermi che era disponibile a fare qualunque cosa ma proprio qualunque gli chiedessi.
gli ordinai di presentarsi da me completamente depilato in ogni parte del corpo e di portarsi intimo da donna con cui cambiarsi. gli ordinai di portarsi una bella parrucca da figa e che si sarebbe dovuto truccare abbondantemente, gli occhi e soprattutto un forte rossetto rosso sulle labbra. dalle foto che mi aveva mandato era abbastanza carino, pensai che truccato sarebbe stato una bella figa. avrei soddisfatto il mio pensiero più perverso, baciare e leccare e farmi leccare da un ragazzo.
arrivò a casa mia. io ero in t-shirt e pantaloni della tuta. indossai le mie scarpe da ginnastica più vecchie e marce che avevo, puzzavano in maniera insopportabile di piedi sudati e calzini di seta trasparenti anche quelli belli puzzolenti. non mi lavavo da giorni, i piedi puzzavano e anche le ascelle e il resto del corpo. ma lui doveva sottomettersi a tutto questo. entrò
- saluta il padrone come si deve gli dissi. si inginocchiò immediatamente e mi baciò con devozione entrambe le scarpe.
- bravo cane, anzi cagna, da adesso sei la mia cagna la mia troia. vai cambiarti come ti ho ordinato.
andò e tornò a quattro zampe. gli dissi di alzarsi mentre ero comodamente seduto in poltrona
- cammina voglio osservarti.
gli avevo ordinato di comprare un paio di scarpe da donna con tacco a spillo di due misure più piccole delle sue per farlo soffrire bene. non riusciva a stare in piedi. aveva due belle autoreggenti nere molto sexy, mutandine di velo sexy e un bel reggiseno. ma soprattutto una bellissima parrucca di capelli neri lunghi ed era truccato benissimo. era davvero sexy aveva anche un bel culo. inciampò
- ti fanno male le scarpe eh?? ahahah continua a camminare, tu devi soffrire per il mio piacere. il ruolo del dominatore mi si adottava, anche se pensavo sempre che avrei voluto essere al suo posto.
poi gli ordinati di inginocchiarsi e leccarmi a lucido le suole delle scarpe. cominciò a lappare bene su e giù le suole lercio di sporco, merda di cani, sputi e cicche marce. lo feci leccare a lungo. poi gli ordinai di togliermi le scarpe
- infila la faccia dentro e annusa profondamente ordinai
sapevo quanto puzzassero pensai che non avrebbe resistito invece da brava cagna quale era annusò a lungo tutte e due le scarpe. io intanto gli ponevo i piedi sulla testa schiacciando forte. era eccitante vedere un ragazzo ai miei piedi sotto ai miei piedi che si umiliava così
- bravo gli dissi - adesso annusami i piedi, baciali profondamente e quando te lo ordino comincia al leccarli.
obbedì subito. mi baciava i piedi sopra sotto e tra le dita dove puzzavano di più. io glieli premevo sul viso, godevo tantissimo per il piacere fisico e quello mentale.
- adesso lecca ordinai.
cominciò senza esitare a leccare le piante dei piedi su e giù a lungo, poi gli infilai il piede destro in bocca.
- succhia cagna succhia
lo spingeva sempre di più. lui era in evidente difficoltà sembrava stesse per vomitare
- non osare vomitare puttana! e gli mollai alcuni fortissimi calci in faccia
-perdono divino padrone perdono sussurrò-
mi alzai e cominciai a prnedelro a calci nello stomaco e nelle palle. gemeva dal dolore ma non osava spostarsi. ero eccitato. sfilai la cintura dai miei pantaloni e comincia a colpirlo. frustate forti violente cinque dieci venti trenta. non riscrivo a fermarmi. lui mugugnava dal dolore, a me si induriva il cazzo.
- togli le calze e leccami i piedi puttana, ordinai
non se lo fece ripetere e cominciò leccare sue giù. ah che piacere. che bello vedere unaltor essere umano del tuo stesso sesso degradarsi così. dopo almeno un’ora di leccatura mi alzai e gli ordinai di seguirmi a quattro zampe. andai in camera da letto mi misi nudo e mi sdraia su letto.
- leccami tutto cagna ogni centimetro del mio corpo divino.
cominciò dai piedi e venne su. era bravissimo. procedeva lentamente alternando leccate a succhiotti. arrivò alla pancia e al mio petto villoso. lecco e succhiò i capezzoli. quanto godevo. alzai le braccia e gli ordinai di leccami sotto alle ascelle. puzzavano tantissimo facevano schifo anche a me ma lui non osò protestare. leccò a lungo i peli, le ascelle detergendo il sudore. come godevo.
gli ordinai di leccarmi e succhiarmi il collo e poi passare alla faccia. il dogdimento era immenso. il suo giovane corpo profumava di sesso, mi leccava lentamente il collo poi vidi il suo viso a pochi centimetri dal mio, i lunghi capelli le labbra rosso fuoco. non resistei, lo trassi a me e comincia a slinguarlo profondamente in bocca e in gola. era come una bella fica. lo tenni stretto alla mia bocca a lungo poi lo girai di colpo lo sdraiai a schiena sotto e comincia a leccargli il viso e slinguarlo ancora in bocca. avevo il cazzo bello duro. dopo un bel po’ mi alzai, lo feci inginocchiare e gli dissi
- cagna puttana fai godere il tuo dio.apri la bocca, la tua bocca è la mia fica di troia
infilai il cazzo in bocca
- vai piano leccalo e succhialo dolcemente ho intenzione di godere a lungo.
fu brtaivissimo. succhiava e leccava senza sosta.
- leccami le palle troia, ordinai.
lo presi per la testa e lo fissai bene fermo con il mio cazzo tutto dentro la sua bocca. faceva fatica a respirar,e sbavava saliva ma io godevo. era mio era il mio oggetto di piacere potevo fare di lui qualunque cosa avrebbe sempre obbedito. che godimento. cominciai a scoparlo violentemente, annaspava sotto i colpi del mio cazzo in bocca. stavo venendo
- sto venendo puttana il mio divino sperma lo devi ingoiare tutto con delicatezza
sbarrai fortemente lui ingoiò ogni goccia. lo tenni così ancora a lungo perché godevo anche se non era più in tiro. il mio cazzo nella sua bocca che potere. e lui muto a subire tutto. ero dio. ma volevo provare quello che aveva provato lui. la prossima volta avremmo fatto scambio di ruolo.
di indole ho sempre amato la sottomissione sin da bambino. i piedi visti in una enciclopedia, dei piedi nudi senza alcun riferimento erotico, furono la prima cosa a eccitarmi. le prime seghe me le son fatte guardando quella foto la pianta di un piede nudo. non so perché. poi con il mio unico amichetto di scuola che aveva evidentemente la stessa indole cominciammo a giocare al re e allo schiavo. lui voleva sempre fare lo schiavo. mi baciava le pantofole, le toglieva e mi baciavi a lungo i piedi nei calzini odorosi. avrei voluto essere al posto suo, però godevo. i baci sui piedi fanno godere e mi immaginavo storie di sottomissione. crescendo ho cercato delle mistress perché sono etero, sposato con figli, e ho goduto molto. ma c’era sempre il richiamo sessuale per il fatto che erano donne. io volevo essere ridotto a un oggetto del piacere altrui. così cominciai ad andare con trans, fu molto bello. scoprii che mi piaceva un sacco succhiare i cazzi ed essere scopato in bocca. adesso mi ha scritto un ragazzino sottomesso per farmi i complimenti per le mie storie e mi sono eccitato pensando a quando il mio amico mi baciava i piedi e ho pensato che nonostante tutto potessi fare una bella esperienza come dominatore, sottomettere ai miei piedi e usare per ogni mio piacere un altro uomo. lui mi disse di aver 23 anni, perfetto pensai. così ci accordammo per un incontro. doveva promettermi che era disponibile a fare qualunque cosa ma proprio qualunque gli chiedessi.
gli ordinai di presentarsi da me completamente depilato in ogni parte del corpo e di portarsi intimo da donna con cui cambiarsi. gli ordinai di portarsi una bella parrucca da figa e che si sarebbe dovuto truccare abbondantemente, gli occhi e soprattutto un forte rossetto rosso sulle labbra. dalle foto che mi aveva mandato era abbastanza carino, pensai che truccato sarebbe stato una bella figa. avrei soddisfatto il mio pensiero più perverso, baciare e leccare e farmi leccare da un ragazzo.
arrivò a casa mia. io ero in t-shirt e pantaloni della tuta. indossai le mie scarpe da ginnastica più vecchie e marce che avevo, puzzavano in maniera insopportabile di piedi sudati e calzini di seta trasparenti anche quelli belli puzzolenti. non mi lavavo da giorni, i piedi puzzavano e anche le ascelle e il resto del corpo. ma lui doveva sottomettersi a tutto questo. entrò
- saluta il padrone come si deve gli dissi. si inginocchiò immediatamente e mi baciò con devozione entrambe le scarpe.
- bravo cane, anzi cagna, da adesso sei la mia cagna la mia troia. vai cambiarti come ti ho ordinato.
andò e tornò a quattro zampe. gli dissi di alzarsi mentre ero comodamente seduto in poltrona
- cammina voglio osservarti.
gli avevo ordinato di comprare un paio di scarpe da donna con tacco a spillo di due misure più piccole delle sue per farlo soffrire bene. non riusciva a stare in piedi. aveva due belle autoreggenti nere molto sexy, mutandine di velo sexy e un bel reggiseno. ma soprattutto una bellissima parrucca di capelli neri lunghi ed era truccato benissimo. era davvero sexy aveva anche un bel culo. inciampò
- ti fanno male le scarpe eh?? ahahah continua a camminare, tu devi soffrire per il mio piacere. il ruolo del dominatore mi si adottava, anche se pensavo sempre che avrei voluto essere al suo posto.
poi gli ordinati di inginocchiarsi e leccarmi a lucido le suole delle scarpe. cominciò a lappare bene su e giù le suole lercio di sporco, merda di cani, sputi e cicche marce. lo feci leccare a lungo. poi gli ordinai di togliermi le scarpe
- infila la faccia dentro e annusa profondamente ordinai
sapevo quanto puzzassero pensai che non avrebbe resistito invece da brava cagna quale era annusò a lungo tutte e due le scarpe. io intanto gli ponevo i piedi sulla testa schiacciando forte. era eccitante vedere un ragazzo ai miei piedi sotto ai miei piedi che si umiliava così
- bravo gli dissi - adesso annusami i piedi, baciali profondamente e quando te lo ordino comincia al leccarli.
obbedì subito. mi baciava i piedi sopra sotto e tra le dita dove puzzavano di più. io glieli premevo sul viso, godevo tantissimo per il piacere fisico e quello mentale.
- adesso lecca ordinai.
cominciò senza esitare a leccare le piante dei piedi su e giù a lungo, poi gli infilai il piede destro in bocca.
- succhia cagna succhia
lo spingeva sempre di più. lui era in evidente difficoltà sembrava stesse per vomitare
- non osare vomitare puttana! e gli mollai alcuni fortissimi calci in faccia
-perdono divino padrone perdono sussurrò-
mi alzai e cominciai a prnedelro a calci nello stomaco e nelle palle. gemeva dal dolore ma non osava spostarsi. ero eccitato. sfilai la cintura dai miei pantaloni e comincia a colpirlo. frustate forti violente cinque dieci venti trenta. non riscrivo a fermarmi. lui mugugnava dal dolore, a me si induriva il cazzo.
- togli le calze e leccami i piedi puttana, ordinai
non se lo fece ripetere e cominciò leccare sue giù. ah che piacere. che bello vedere unaltor essere umano del tuo stesso sesso degradarsi così. dopo almeno un’ora di leccatura mi alzai e gli ordinai di seguirmi a quattro zampe. andai in camera da letto mi misi nudo e mi sdraia su letto.
- leccami tutto cagna ogni centimetro del mio corpo divino.
cominciò dai piedi e venne su. era bravissimo. procedeva lentamente alternando leccate a succhiotti. arrivò alla pancia e al mio petto villoso. lecco e succhiò i capezzoli. quanto godevo. alzai le braccia e gli ordinai di leccami sotto alle ascelle. puzzavano tantissimo facevano schifo anche a me ma lui non osò protestare. leccò a lungo i peli, le ascelle detergendo il sudore. come godevo.
gli ordinai di leccarmi e succhiarmi il collo e poi passare alla faccia. il dogdimento era immenso. il suo giovane corpo profumava di sesso, mi leccava lentamente il collo poi vidi il suo viso a pochi centimetri dal mio, i lunghi capelli le labbra rosso fuoco. non resistei, lo trassi a me e comincia a slinguarlo profondamente in bocca e in gola. era come una bella fica. lo tenni stretto alla mia bocca a lungo poi lo girai di colpo lo sdraiai a schiena sotto e comincia a leccargli il viso e slinguarlo ancora in bocca. avevo il cazzo bello duro. dopo un bel po’ mi alzai, lo feci inginocchiare e gli dissi
- cagna puttana fai godere il tuo dio.apri la bocca, la tua bocca è la mia fica di troia
infilai il cazzo in bocca
- vai piano leccalo e succhialo dolcemente ho intenzione di godere a lungo.
fu brtaivissimo. succhiava e leccava senza sosta.
- leccami le palle troia, ordinai.
lo presi per la testa e lo fissai bene fermo con il mio cazzo tutto dentro la sua bocca. faceva fatica a respirar,e sbavava saliva ma io godevo. era mio era il mio oggetto di piacere potevo fare di lui qualunque cosa avrebbe sempre obbedito. che godimento. cominciai a scoparlo violentemente, annaspava sotto i colpi del mio cazzo in bocca. stavo venendo
- sto venendo puttana il mio divino sperma lo devi ingoiare tutto con delicatezza
sbarrai fortemente lui ingoiò ogni goccia. lo tenni così ancora a lungo perché godevo anche se non era più in tiro. il mio cazzo nella sua bocca che potere. e lui muto a subire tutto. ero dio. ma volevo provare quello che aveva provato lui. la prossima volta avremmo fatto scambio di ruolo.
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