Ricordi dell'età degli studi 2.

di
genere
etero

Come dicevo nella prima parte, stavo imparando tante cose del pianeta del sesso e Alessandra che poi mi confessò di non avere inventato lei certi giochi, ammise che la sua dimestichezza coi giochi sessuali erano lezioni ricevute dal compianto marito, grande amatore e cavalcatore fino all'ultima goccia di sborra. I giochi quindi li iniziavamo al mattino, prima e dopo la colazione ed in seguito io andavo all'Università, Medicina, e lei svolgeva il suo lavoro di coordinatrice di ragazze da avviare alla vendita di prodotti di cosmetica a roma e provincia. Il fine settimana dovetti staccarmi da Alessandra perchè mio padre mi voleva alla nostra cittadina per la raccolta di olive al nostro terreno e Domenica ritornai a Roma portando dell'olio d'oliva extravergine del campo mio. Alla sera Alessandra preparò una cenetta assai gustosa che risvegliarono in me, grazie pure all'uso del peperoncino, gli ardori di giovane trombatore per cui mi sentii così carico di energie a tal punto che spogliai la mia biondona e, dopo leccate intense di fica sgocciolante di umori, la penetrai scopandola scatenatamente per quattro volte alternate da brevissime soste e giù di nuovo a possederla tanto che fu lei stessa ad un certo punto a dirmi di fermarmi un poco per evitare che rimanessi senza una minima energia da bruciare. I giochi continuarono così ma un giorno le cose cambiarono perchè, tornato a casa dall'Università, salutai in cucina Alessandra con baci e carezze e, mentre andavo verso la camera mia, sentii una vocina chiaramente femminile che canticchiava...e chi poteva esserci in casa di Alessandra?: era una ragazza diciottenne che si trovava lì a Roma per un posto di lavoro da occupare e Alessandra subito ci presentò entrambi. Lei si chiamava Sabrina, una morettina veramente graziosa, bassina, graziosa col visetto sempre sorridente, gioviale, un caschetto di capelli neri, graziosissimo, occhioni azzurri e bocca carnosa molto sensuale...solo ad osservarla c'era da sconvolgersi a fondo, quasi sciogliendosi nel percepire la sua sensualità!: Ci mettemmo a tavola e durante il pranzo ci scambiavamo sguardi io e Sabrina e notavo che Alessandra ci osservava "ridendo sotto i baffi" e la cosa m'incuriosì molto ma, dopo il caffè io me ne andai a studiare e, solo quando interruppi gli studi per andarmene al bagno, sentii dei gemiti e sospiri in camera di Sabrina e lì vidi anche Alessandra letteralmente avvinghiata alla morettina, scambiandosi baci in bocca. La cosa chiaramente mi sconvolse l'animo e contemporaneamente mi provocò un'erezione tale da sentire il bisogno di impugnarmi il cazzo e masturbandomi fino a sborrare non sò quanto, poi me ne tornai a studiare ma quel pomeriggio non avevo altro pensiero che sognare di stare sul lettone di Alessandra e sentirmi leccato l'ano mentre stavo scopando Sabrina. A cena ci ritrovammo ad osservarci a vicenda e lì la morettina guardò a fondo Alessandra e poi si rivolse a me dicendomi che mi aveva visto osservare loro due mentre si stavano baciando ed allora, senza remore o falso e ipocrita pudore, disse chiaramente che da quando mi aveva conosciuto, sognava di scopare tutt' e tre insieme. Lascio gli inutili preamboli per andare invece subito al sodo che ci portò in camera di Alessandra dove ci spogliammo ed io iniziai a leccare la fighetta a Sabrina che intanto ciucciava un seno ed infilava in culo un ditino ad Alessandra la quale a sua volta mi succhiava il cazzo. I giochi andarono avanti fino all'una di notte ed io letteralmente esausto, lasciai loro sul lettone e me ne andai a dormire.
scritto il
2023-01-25
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