La taverna

di
genere
sentimentali

Ennesima trasferta terminata e sto rientrando a Milano in anticipo(MIRACOLO!!), è giovedì a casa c’è solo Fabio , Esmeralda è anche lei via per lavoro .
Da quel meraviglioso fine settimana in hotel non abbiamo avuto tempo per respirare,tra lavoro , trasloco e casini vari , eh si trasloco….ora viviamo tutti e tre insieme , abbiamo messo in affitto i nostri rispettivi appartamenti e preso una villetta , gran parte del lavoro è stato fatto da Fabio che praticamente ha fatto tutto il trasloco da solo durante i suoi riposi .
È mezzogiorno apro piano piano la porta di casa cercando di non fare rumore per non svegliare Fabio che è reduce dal turno di notte , lascio il trolley in soggiorno e salgo su a controllare, sta russando rumorosamente il che vuol dire che è stanchissimo, chiudo la porta della camera da letto e vado in cucina a preparare da mangiare per tutti e due e farmi una doccia.
Dopo un ora vado a svegliarlo con molta attenzione, non sa che sono rientrata prima e voglio evitargli un infarto.
Gli accarezzo il viso e gli do un bacio sulla guancia chiamandolo dolcemente, apre gli occhi.
-ciao zanzara , ma che ora è?
-È l’ora di mangiare dormiglione, vieni giù.
Scende dopo una quindicina di minuti, ha due occhiaie da drogato e praticamente dorme ancora in piedi, mi guardo intorno ha praticamente terminato i lavori mentre io ed Esmeralda eravamo via.

-potevi anche aspettare per finire invece di ammazzarti di lavoro da solo.
-infatti manca ancora la taverna

Dopo aver mangiato e bevuto un caffè inizia ad avere un aspetto quasi umano così inizia a farmi vedere le stanze terminate e la taverna che doveva essere ancora tinteggiata, ci mettiamo a lavorare e tra un colpo di pennello e uno di rullo ci siamo ritrovati sporchi di vernice e sudati, mi tolgo la felpa , lui è vicino a me ed è distratto dalle mie tette che saltellano sotto una maglietta bianca ormai semitrasparente.

-Credo che verrebbe un lavoro migliore se invece di fissare le mie tette pensassi a lavorare.

Lui si gira sporcando volutamente tutto il mio petto di vernice , io rimango a bocca aperta fissando le mie poppe bianche, sento le gocce di vernice fredda solleticarmi il petto e la pancia.

-Ma che fai ! e che cazzo!

Passata anche sul culo .
Lo fisso con le mani sui fianchi facendo una faccia arrabbiata molto poco credibile, mi avvicino dandogli l’impressione di volerlo baciare ma appena mi arriva a tiro gli sbatto le tette sporche di vernice in faccia che diventa bianca come quella di un mimo .
Scoppiamo a ridere mentre con uno straccio inizia a pulirsi , ci guardiamo senza smettere di ridere .

-tieni pulisciti stupida creatura.

Rimaniamo fermi con lui che mi porge lo straccio e io che lo fisso , mi avvicino facendogli cadere lo straccio dalle mani che afferrano il mio sedere , l’odore di maschio sudato mi fa salire il sangue al cervello.

Al centro della stanza c’è una catasta di sacchi per lo più vestiti vecchi coperti da un telo , io lo spingo e lui cade tirandomi giù con se , ha il solito sguardo carico di desiderio come me del resto, affondo la mia bocca sul suo collo sudato leccandolo tutto ed ha un sapore stupendo,lui mi afferra il sedere strizzandolo con le sue mani nodose e forti gli mordo un orecchio , dio mio ogni centimetro della sua pelle ha il sapore dell’ambrosia descritta da Alexandre Dumas nel suo famoso romanzo “il conte di Montecristo” , è inebriante e sublime, la mia lingua scende incontrando la sua maglietta , affondo il viso l’odore di sudore misto ad ammorbidente mi entra in testa in modo prepotente.

-mhmm hai il sapore di un animale selvatico.

Mentre mi tiro su per legarmi i capelli lui si sfila la maglietta, nonostante abbia quarant’anni ha il fisico tonico e scolpito di un ventenne , la peluria sul petto nei punti giusti gli da un aspetto virile ma no scimmiesco , mi dedico ai sui capezzoli perfetti come due bottoncini , la mia lingua li lecca i miei denti li mordicchiano sono così eccitata che li strapperei , accarezzo i suoi addominali scolpiti, non sono i soliti addominali fatti in palestra che sembrano di plastica ma naturali e bellissimi nella loro imperfezione.
Mi tolgo la maglietta , i miei seni bianchi sono liberi i capezzoli sono turgidi , lui ci affonda il viso sporcandosi di vernice mista a sudore,sotto sento che è già duro e la sua vecchia tuta in cotone me lo fa sentire in tutta la sua grandezza nonostante io abbia un paio di jeans , la stoffa ruvida strofina e stropiccia le mie grandi labbra prive di mutandine donandomi una strana sensazione, un misto irritazione e stimolazione è come se fossero fatti di zenzero.
Mi alzo e sbottono i pantaloni di un paio di taglie più grandi che cadono giù da soli , li sfilo senza neanche levarmi le scarpe , ora sono sopra di lui in piedi ho le mani sui fianchi e lo guardo dritto negli occhi , vedo il suo desiderio , la sua bocca e la sua lingua sembrano aspettare un frutto dolcissimo che tarda ad arrivare, ondeggio mi avvicino e mi allontano giocando di anche e bacino , voglio vederlo impazzire di desiderio ,scendo solleticandogli il naso con le mie grandi labbra e lo faccio una , due, tre volte andando su e giù,mi giro dandogli le spalle e ripeto ancora una volta, alla fine mi tira giù lui , cado di peso sulla sua faccia per un secondo sono convinta di avergli fatto male poi sento la sua lingua iniziare ad esplorarmi .
Mi chino e inizio a baciarlo con ancora la tuta che separa la mia bocca dal suo membro ormai duro come il ferro , tiro lentamente il laccio pronta a scartare quel pacco regalo e tiro giù la tuta , il grosso contenuto viene fuori in tutta la sua bellezza , lui tira le mie mani e le blocca sulle mie chiappe e contemporaneamente le allarga continuando a leccarmi tutta , io gli bacio il pube depilato e liscio , con la punta della lingua parto dalla base e arrivo in punta gustandomi il sapore sapido e sentendo l’odore forte di maschio, apro la bocca e molto lentamente scendo fino a metà per poi risalire, lo voglio gustare tutto ma lentamente , lui nel frattempo ha divorato tutta la mia intimità facendomi sentire la lingua anche in posti che non sapevo di avere.
Ad un certo punto mi prende di peso ritrovandomi stesa su quel talamo improvvisato con lui sopra, le nostre mani sono unite e i nostri corpi vicinissimi con la punta del suo membro che sfiora e solletica il mio pube ,le nostre labbra e le nostre lingue si incontrano facendomi sentire un mix di sapori, i nostri umori si sono uniti ed è il sapore dell’eros allo stato puro poi lo sento farsi strada dentro di me, sospiro dentro la sua bacca lo stringo forte e le mie unghie affondano nella sua schiena muscolosa , le sue spalle sono dure come il suo membro che è dentro di me , il suo sguardo è dolce i suoi movimenti lenti ma decisi .
Non desidero altro in questo momento, ho gli occhi su di lui e lui ha gli occhi su di me , tra le gambe sono un lago ormai e lo voglio sentire ancora più in fondo e lui sembra averlo capito, non so come ha fatto io in questo momento sono su un altro pianeta e non capisco più niente, mi ritrovo sopra di lui che è seduto per terra con le gambe incrociate,lo sento tutto dentro di me e inizio a muovermi .

-oh dio mio lo sento fino in fondo amore.

Ondeggio e mi muovo scaricando il più possibile tutto il mio peso su di lui le mie braccia sono sul suo collo , le sue mani sono sui miei fianchi e mi spingono con forza verso il basso , ansimo e tiro indietro la testa lui mi morde delicatamente sul collo e proprio nel momento in cui sento i suoi denti e la sua lingua su di me arrivo con un lungo sospiro , sento il suo liquido caldo dentro di me , i nostri cuori battono come macchine da cucire impazzite , non so quanto siamo rimasti così , dieci minuti? Trenta? So solo che il tempo sembra essersi fermato ed è stato bellissimo, peccato che mancava la nostra Esmeralda .







scritto il
2023-03-16
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