Love Granny 8 - Una calda notte d’estate (e scusate il lapsus tedesco)
di
Keyseven
genere
incesti
Una calda notte d’estate.
Un paio di settimane fa con zia Flo siamo stati al mare da mia madre e mia nonna che vi si recano ogni estate per le vacanze. È sempre bello andare al mare, rilassarsi, fare il bagno, prendere il sole anche se, purtroppo, ho dovuto tenere il mio grosso cazzo a cuccia per qualche giorno (seghe a parte). La casa è vecchia, i letti cigolano, spesso fra una parete e l’altra ci sono piccole crepe che fanno sentire tutto ciò che accade nella camera a fianco e le porte sono vecchie con serrature che non chiudono o, come quella della mia cameretta direttamente senza serratura.
Con quattro persone in casa sarebbe impossibile farsi una scopata senza svegliare tutti gli altri e siccome Zia Flo non riteneva molto appropriato farsi trovare mentre scopava il suo pro nipote era già deciso che ognuno avrebbe passato la notte nel suo letto.
La casa è grande e ognuno ha la sua stanza da letto, le nonne al primo piano, la mamma al pian terreno io in quella che era una soffitta.
Come ho detto la sera mi facevo il mio sollazzo manuale e spesso anche uno al mattino vista la palese erezione. Pensavo ovviamente a zia Flo (ma non solo) anche perché ero quasi sicuro che anche lei in quel weekend una mungitura con la mano alla passera se la sia fatta.
Dovevo stare attento perché il letto cigolava davvero molto così me lo massaggiavo piano piano, con calma, senza premura di schizzare in fretta.
Quella sera, l’ultima prima di partire, me lo stavo massaggiando penso da una mezz’oretta buona mentre guardavo distrattamente un film sul mio iPad quando di botto si aprì piano piano la porta.
Ovviamente mollo subito il colpo e cerco in qualche modo di coprirmi istintivamente l’uccello duro. Poi mi accorgo che è zia Flo e la tensione cala.
Lei si avvicina, mi fa segno con un dito di stare in silenzio. Per un secondo penso che voglia fare sesso nonostante le decisioni che avevamo preso ma poi mi sussurra “fai più piano che puoi che ti faccio vedere una cosa”.
Curioso la seguo incurante del fatto di essere tutto nudo e fra l’altro anche la zia indossa giusto le mutande con la sua latteria in bella vista.
Facciamo piano sulle scale neanche fossimo dei ninja. Sempre più curioso la seguo quando mi fa entrare in camera sua. Di nuovo penso, spero, che incurante della sorella che dorme nella camera a fianco, zia Flo abbia una delle sue vampate e voglia essere presa. Sto quasi per farle notare che sarebbe stato meglio farlo di sopra in camera mia quando lei mi indica il muro e il quadro di una natura morta che c’è appeso.
Che devo dire? Bella merda? È un colora con i numeri fatto da un bambino? Non so.
Poi scosta il quadro è sotto c’è una crepa che ormai è diventata un bel buco di 5 o 6 centimetri.
“Guarda” sussurra piano piano.
Ovviamente sono curioso e obbedisco.
Nonostante la camera sia buia la vedo, la vedo e non ci credo.
Sul letto c’è mia nonna Dora. Nuda!
Dalla mia posizione non vedo bene i dettagli anche perché ha solo la lucina da notte accesa ma vedo molto bene le sue tettone belle grosse.
Il bello però è che le sue poppe si agitano, vanno su e giù ritmicamente perché la mia cara nonnina di 65 anni è in fermento.
Fra le gambe ha una mano, una mano che regge qualcosa che, alla fine, identifico come una banana. Non ci credo…mia nonna si sta sollazzando muovendo a tutta forza una banana nella sorca. E, forse, la cosa più bella è che sua sorella ha pensato bene di farmi assistere allo spettacolo sapendo che lo avrei gradito.
A quel punto arriva un perentorio “non fiatare” e subito dopo sento le poppe di zia poggiarsi sulla mia schiena mentre con la mano mi prende il cazzo e inizia a segarmi con vigore. Poi sento qualcosa di strano lì sotto e capisco che zia mia sta infilando a forza un preservativo.
Probabilmente per non schizzare in giro penso.
Intanto lo spettacolo va avanti, la banana è sempre più dentro alla vulva di nonna Dora e lei si dimena sempre più forte. Si vede chiaramente che sta contenendo i suoi slanci di piacere emettendo solo dei sommessi sospiri.
Intanto zia che continua a strusciarsi dietro di me e a segarmi pensa bene di farmi il solletico al buco del culo con un dito. È il toccasana che mi mancava perché non vado oltre e spruzzo nel preservativo tutto il succo che ho nelle palle ed è a quel punto che, per forza, mi scappa un sopiro un po’ troppo forte. Nonna si ferma, si sfila la banana da dentro con decisione e fa per alzarsi dal letto. Deve averci sentito. Facciamo appena in tempo a mimetizzarci. Zia sotto alle coperte a fingere di dormire e io sotto al letto immobile.
Nonna entra in camera quatta quatta “Flo sei sveglia? Flo?”.
La zia finge indifferenza “Dora che hai?”.
“Ho sentito dei rumori eri tu?”.
Accende la luce, sento Flo che si solleva un po’ dal letto.
Preciso, fra l’altro, che io da sotto vedo benissimo mia nonna completamente nuda. Vedo il suo pube bello peloso, la sua pancia, le sue poppe. Mai vista tanta nudità della nonna. Infatti sotto me lo sento di nuovo duro.
“Credevo fossi tu a fare quei rumori Dora” dice zia.
“No, io no, non credo” dice lei fingendo indifferenza.
“Comunque è meglio che ti fai una doccia… coli tutta” le dice zia.
Noto che la nonna si porta una mano sulla vulva come se ci fosse qualcosa ancora da nascondere.
Forse per darle risposta a tono la nonna annusa rumorosamente tirando su col naso “guarda che anche qui si sente l’odore di quei rumori” dice quasi rimproverando la povera Flo.
“Mai negato di farli” ribatte lei spavalda.
Nonna abbassa la cresta e minimizza “allora vado a farmi una doccetta che fa davvero un gran caldo stasera”.
“Molto caldo” ribatte zia.
Appena sentiamo aprire la porta del bagno esco da sotto il letto e zia mi fa segno di scappare in camera mia fin che la nonna è distratta. Lo faccio, muovendomi nel buio, col cazzo fra l’altro di nuovo duro e bisognoso di un lavoretto. Penso di avere la via libera quando la porta del bagno si riapre e appare nonna, tutta nuda.
Visione apocalittica per me.
Mi guarda, nota ovviamente il cazzo duro come io noto bene la sua bella gnocca coi peli nerastri.
Sgrana gli occhi, tenta di sorridere “fa un gran caldo, stavo andando a fare la doccia”.
“Si, anche io, sono molto sudato” rispondo.
“Vuoi lavarti prima tu? Ti lascio il posto”.
“No, grazie, casomai scendo dopo” e mi tolgo dall’imbarazzo mentre lei quasi scappa in bagno.
Ovviamente non posso non pensare a che bella occasione fosse per provarci con lei, magari di offrirmi di fare la doccia assieme e lavarle la schiena. Oddio come mi sarei strusciato sul suo giunonico corpo col cazzo duro poggiato sulle sue chiappone, le tettone da insaponare con le mani… ma non è accaduto.
Posso solo immaginarmelo mentre mi sego a tutta forza schizzando verso il soffitto da solo nel mio lettino.
Il giorno dopo nessuno ha fatto cenno alla cosa soprattutto davanti a mamma che era uscita col suo “amico” ed è tornata quando il nostro show era già finito. L’unico momento un po’ “caldo” è stato a pranzo quando la zia ha preso una banana dal cesto della frutta, l’ha tastata un po’ e poi ha detto “devo lavarla?” facendo arrossire la sorella che per poco non si soffoca col boccone che stava mangiando.
“Perché lavi la banana zia? Non basta che la sbucci?” ha detto ingenuamente mia madre.
“Si forse basterà” ha sorriso maliziosamente la zia mentre mi fissava e io, a stento, mi sono trattenuto dal mettermi a ridere.
“Non sai quanto mi sei mancato stanotte ero così eccitata” mi ha sussurrato Flo appena siamo rimasti soli.
“Anche io ti ho pensata”.
“Stupidaggini. Scommetto che ti sei trastullato a tutta forza pensando a tua nonna” mi corregge lei.
Inutile mentirle.
“Ma lei entra sempre nuda in camera tua zia?”.
“Beh siamo sorelle, siamo abituate fin da ragazze a vederci. Nessuna ci fa molto caso. Perché l’hai trovato sconcio?”.
“Diciamo eccitante”
“Allora chissà cosa penserai se ti dico che i primi ditalini ce li siamo fatti assieme”.
“Ma che porche” sbotto.
Lei non commenta, mi fissa con uno sguardo enigmatico come se mi studiasse “ti stai chiedendo se abbiamo mai fatto qualcosa di più assieme vero?”.
Soprattutto se lo domanda il mio cazzo perché si sta gonfiando.
“Mi spiace deluderti ma al massimo ci siamo fatte la doccia assieme, lavate la schiena, senza troppa malizia. Ognuna vive la sua sessualità in privato”.
“Cioè vi masturbate come gatte in calore”.
“Si, quasi ogni giorno. Lei sa di me, io di lei ma non ne facciamo una questione. Sai alla nostra età gli ormoni fanno cose strane. Ci sono donne che perdono ogni capacità di farlo e altre che invece diventano più attive di quando erano giovani”.
“Come la Alda” le faccio notare ricordando la sua amica che mi sono sbattuto di recente.
“Esatto. La Alda è proprio l’esempio di una donna integerrima che in età avanzata si trasforma in vacca con pulsioni sessuali che forse nemmeno credeva di avere”
“E anche tu zietta” commento.
Lei scuote la testa e ride “no, qui ti sbagli, io ero vacca anche prima, lo sono sempre stata”.
Rido anche io, poi vediamo nonna che si avvicina e cambiamo discorso.
Lascio le due sorelle ai loro argomenti e discretamente mi allontano.
Questa teoria delle vecchie che impazziscono di desiderio per via degli ormoni mi piace troppo. Significa che è pieno di tardone pronte a darmi la fica e magari anche il culo senza troppi problemi. Praticamente un paradiso per i fissati con le anziane come me.
Poco prima di cena ho messo tutto nella piccola valigia che mi sono portato dietro per il weekend e sono pronto ad andare visto che appena finito il pasto ci metteremo in cammino per viaggiare col buio che è un po’ più fresco.
A un certo punto entra mia nonna Dora e richiude la porta.
La guardo, mi guarda… non capisco.
Poi apre la mano e mi mostra un preservativo usato ancora bello unto.
“Questo era sotto al letto di tua zia. Credo sia tuo”.
“No ma io…”.
“Non negare sei l’unico col pisello in questa casa. Immagino che fossi sotto al letto di Flo vero. Intendo quando sono entrata”.
Annuisco imbarazzato come un bimbo beccato con le dita nella marmellata.
Ora sembra molto seria “Avete fatto sesso? Tu e Flo intendo”.
“No nonna, non abbiamo fatto nulla”.
“Quindi che facevi in camera sua?”.
“Guardavo. Guardavo e basta”.
“Cioè ti nascondi sotto al letto per spiare tua zia e masturbarti? Ma cosa sei un guardone”.
Sono davvero in imbarazzo perché da una parte vorrei coprire zia Flo e le nostre porcate ma dall’altra non voglio certo passare per un malato mentale che spia le vecchie a loro insaputa. Parrà strano, forse è una cosa personale, ma avere il loro consenso e la loro attiva partecipazione è ciò che mi eccita di più.
“Allora ?”.
“In verità è stata zia Flo a chiamarmi”.
“Quindi è vero fate sesso?” si altera la nonna.
“Si, cioè no, cioè si ma non ieri sera, non qui”.
“Chi ti capisce è bravo”.
Mi siedo sul letto per riprendere fiato. Lei continua a guardarmi. “Insomma si lo ammetto da un po’ di tempo faccio sesso con zia Flo però non qui. Non volevamo che tu o mamma lo sapeste quindi avevamo un patto che per tutta la vacanza ne avremmo fatto a meno. Ieri sera mi stavo solo segan…, cioè masturbando dicevo, il preservativo era per non sporcare in giro.
“Capisco -annuisce la nonna- sei sceso per guardare tua zia nuda e toccarti un po’”.
“In verità no nonna”.
“No?”.
“In verità guardavo te da un buco nel muro”.
Impallidisce “cioè guardavi me mentre…”.
“Ti masturbavi nonna, si, ti guardavo godere e ho goduto a mia volta”.
Prima che possa dire altro parte uno schiaffetto che mi arriva dritto in nuca. Non è forte e non fa davvero male, forse solo allo spirito e all’amor proprio.
“Porco” esclama e se ne va.
Io, lo ammetto, ci resto davvero malissimo perché in fondo a parte la pulsione sessuale voglio bene alla mia nonnina e sento di averla delusa.
Anche lei probabilmente lo capisce perché riappare poco dopo, più calma e tranquilla. Si siede sul letto accanto a me, mi accarezza la testa dove mi ha colpito “scusami, ero in imbarazzo. In fondo è normale che un ragazzo con tutti i tuoi ormoni sia eccitato da certe cose e so anche quanto sia diciamo allegra mia sorella. In fondo ciò che fate non mi riguarda. Facciamo finta che questa cosa non sia mai successa”.
“Si nonnina” dico come un bimbo piccolo.
Mi abbraccia, la abbraccio teneramente anche io mentre continua ad accarezzarmi la testa però, lo ammetto, poggiare il viso sulle sue tette mi sta stimolando parecchio.
Dopo cena partiamo come previsto. Non dico nulla a zia di quanto successo e penso che la vicenda verrà dimenticata anche dalla nonna per quanto non scorderò mai lei nuda a masturbarsi con una banana. Una visione fantastica a cui dedicherò non poche seghe di tanto in tanto.
Un paio di settimane fa con zia Flo siamo stati al mare da mia madre e mia nonna che vi si recano ogni estate per le vacanze. È sempre bello andare al mare, rilassarsi, fare il bagno, prendere il sole anche se, purtroppo, ho dovuto tenere il mio grosso cazzo a cuccia per qualche giorno (seghe a parte). La casa è vecchia, i letti cigolano, spesso fra una parete e l’altra ci sono piccole crepe che fanno sentire tutto ciò che accade nella camera a fianco e le porte sono vecchie con serrature che non chiudono o, come quella della mia cameretta direttamente senza serratura.
Con quattro persone in casa sarebbe impossibile farsi una scopata senza svegliare tutti gli altri e siccome Zia Flo non riteneva molto appropriato farsi trovare mentre scopava il suo pro nipote era già deciso che ognuno avrebbe passato la notte nel suo letto.
La casa è grande e ognuno ha la sua stanza da letto, le nonne al primo piano, la mamma al pian terreno io in quella che era una soffitta.
Come ho detto la sera mi facevo il mio sollazzo manuale e spesso anche uno al mattino vista la palese erezione. Pensavo ovviamente a zia Flo (ma non solo) anche perché ero quasi sicuro che anche lei in quel weekend una mungitura con la mano alla passera se la sia fatta.
Dovevo stare attento perché il letto cigolava davvero molto così me lo massaggiavo piano piano, con calma, senza premura di schizzare in fretta.
Quella sera, l’ultima prima di partire, me lo stavo massaggiando penso da una mezz’oretta buona mentre guardavo distrattamente un film sul mio iPad quando di botto si aprì piano piano la porta.
Ovviamente mollo subito il colpo e cerco in qualche modo di coprirmi istintivamente l’uccello duro. Poi mi accorgo che è zia Flo e la tensione cala.
Lei si avvicina, mi fa segno con un dito di stare in silenzio. Per un secondo penso che voglia fare sesso nonostante le decisioni che avevamo preso ma poi mi sussurra “fai più piano che puoi che ti faccio vedere una cosa”.
Curioso la seguo incurante del fatto di essere tutto nudo e fra l’altro anche la zia indossa giusto le mutande con la sua latteria in bella vista.
Facciamo piano sulle scale neanche fossimo dei ninja. Sempre più curioso la seguo quando mi fa entrare in camera sua. Di nuovo penso, spero, che incurante della sorella che dorme nella camera a fianco, zia Flo abbia una delle sue vampate e voglia essere presa. Sto quasi per farle notare che sarebbe stato meglio farlo di sopra in camera mia quando lei mi indica il muro e il quadro di una natura morta che c’è appeso.
Che devo dire? Bella merda? È un colora con i numeri fatto da un bambino? Non so.
Poi scosta il quadro è sotto c’è una crepa che ormai è diventata un bel buco di 5 o 6 centimetri.
“Guarda” sussurra piano piano.
Ovviamente sono curioso e obbedisco.
Nonostante la camera sia buia la vedo, la vedo e non ci credo.
Sul letto c’è mia nonna Dora. Nuda!
Dalla mia posizione non vedo bene i dettagli anche perché ha solo la lucina da notte accesa ma vedo molto bene le sue tettone belle grosse.
Il bello però è che le sue poppe si agitano, vanno su e giù ritmicamente perché la mia cara nonnina di 65 anni è in fermento.
Fra le gambe ha una mano, una mano che regge qualcosa che, alla fine, identifico come una banana. Non ci credo…mia nonna si sta sollazzando muovendo a tutta forza una banana nella sorca. E, forse, la cosa più bella è che sua sorella ha pensato bene di farmi assistere allo spettacolo sapendo che lo avrei gradito.
A quel punto arriva un perentorio “non fiatare” e subito dopo sento le poppe di zia poggiarsi sulla mia schiena mentre con la mano mi prende il cazzo e inizia a segarmi con vigore. Poi sento qualcosa di strano lì sotto e capisco che zia mia sta infilando a forza un preservativo.
Probabilmente per non schizzare in giro penso.
Intanto lo spettacolo va avanti, la banana è sempre più dentro alla vulva di nonna Dora e lei si dimena sempre più forte. Si vede chiaramente che sta contenendo i suoi slanci di piacere emettendo solo dei sommessi sospiri.
Intanto zia che continua a strusciarsi dietro di me e a segarmi pensa bene di farmi il solletico al buco del culo con un dito. È il toccasana che mi mancava perché non vado oltre e spruzzo nel preservativo tutto il succo che ho nelle palle ed è a quel punto che, per forza, mi scappa un sopiro un po’ troppo forte. Nonna si ferma, si sfila la banana da dentro con decisione e fa per alzarsi dal letto. Deve averci sentito. Facciamo appena in tempo a mimetizzarci. Zia sotto alle coperte a fingere di dormire e io sotto al letto immobile.
Nonna entra in camera quatta quatta “Flo sei sveglia? Flo?”.
La zia finge indifferenza “Dora che hai?”.
“Ho sentito dei rumori eri tu?”.
Accende la luce, sento Flo che si solleva un po’ dal letto.
Preciso, fra l’altro, che io da sotto vedo benissimo mia nonna completamente nuda. Vedo il suo pube bello peloso, la sua pancia, le sue poppe. Mai vista tanta nudità della nonna. Infatti sotto me lo sento di nuovo duro.
“Credevo fossi tu a fare quei rumori Dora” dice zia.
“No, io no, non credo” dice lei fingendo indifferenza.
“Comunque è meglio che ti fai una doccia… coli tutta” le dice zia.
Noto che la nonna si porta una mano sulla vulva come se ci fosse qualcosa ancora da nascondere.
Forse per darle risposta a tono la nonna annusa rumorosamente tirando su col naso “guarda che anche qui si sente l’odore di quei rumori” dice quasi rimproverando la povera Flo.
“Mai negato di farli” ribatte lei spavalda.
Nonna abbassa la cresta e minimizza “allora vado a farmi una doccetta che fa davvero un gran caldo stasera”.
“Molto caldo” ribatte zia.
Appena sentiamo aprire la porta del bagno esco da sotto il letto e zia mi fa segno di scappare in camera mia fin che la nonna è distratta. Lo faccio, muovendomi nel buio, col cazzo fra l’altro di nuovo duro e bisognoso di un lavoretto. Penso di avere la via libera quando la porta del bagno si riapre e appare nonna, tutta nuda.
Visione apocalittica per me.
Mi guarda, nota ovviamente il cazzo duro come io noto bene la sua bella gnocca coi peli nerastri.
Sgrana gli occhi, tenta di sorridere “fa un gran caldo, stavo andando a fare la doccia”.
“Si, anche io, sono molto sudato” rispondo.
“Vuoi lavarti prima tu? Ti lascio il posto”.
“No, grazie, casomai scendo dopo” e mi tolgo dall’imbarazzo mentre lei quasi scappa in bagno.
Ovviamente non posso non pensare a che bella occasione fosse per provarci con lei, magari di offrirmi di fare la doccia assieme e lavarle la schiena. Oddio come mi sarei strusciato sul suo giunonico corpo col cazzo duro poggiato sulle sue chiappone, le tettone da insaponare con le mani… ma non è accaduto.
Posso solo immaginarmelo mentre mi sego a tutta forza schizzando verso il soffitto da solo nel mio lettino.
Il giorno dopo nessuno ha fatto cenno alla cosa soprattutto davanti a mamma che era uscita col suo “amico” ed è tornata quando il nostro show era già finito. L’unico momento un po’ “caldo” è stato a pranzo quando la zia ha preso una banana dal cesto della frutta, l’ha tastata un po’ e poi ha detto “devo lavarla?” facendo arrossire la sorella che per poco non si soffoca col boccone che stava mangiando.
“Perché lavi la banana zia? Non basta che la sbucci?” ha detto ingenuamente mia madre.
“Si forse basterà” ha sorriso maliziosamente la zia mentre mi fissava e io, a stento, mi sono trattenuto dal mettermi a ridere.
“Non sai quanto mi sei mancato stanotte ero così eccitata” mi ha sussurrato Flo appena siamo rimasti soli.
“Anche io ti ho pensata”.
“Stupidaggini. Scommetto che ti sei trastullato a tutta forza pensando a tua nonna” mi corregge lei.
Inutile mentirle.
“Ma lei entra sempre nuda in camera tua zia?”.
“Beh siamo sorelle, siamo abituate fin da ragazze a vederci. Nessuna ci fa molto caso. Perché l’hai trovato sconcio?”.
“Diciamo eccitante”
“Allora chissà cosa penserai se ti dico che i primi ditalini ce li siamo fatti assieme”.
“Ma che porche” sbotto.
Lei non commenta, mi fissa con uno sguardo enigmatico come se mi studiasse “ti stai chiedendo se abbiamo mai fatto qualcosa di più assieme vero?”.
Soprattutto se lo domanda il mio cazzo perché si sta gonfiando.
“Mi spiace deluderti ma al massimo ci siamo fatte la doccia assieme, lavate la schiena, senza troppa malizia. Ognuna vive la sua sessualità in privato”.
“Cioè vi masturbate come gatte in calore”.
“Si, quasi ogni giorno. Lei sa di me, io di lei ma non ne facciamo una questione. Sai alla nostra età gli ormoni fanno cose strane. Ci sono donne che perdono ogni capacità di farlo e altre che invece diventano più attive di quando erano giovani”.
“Come la Alda” le faccio notare ricordando la sua amica che mi sono sbattuto di recente.
“Esatto. La Alda è proprio l’esempio di una donna integerrima che in età avanzata si trasforma in vacca con pulsioni sessuali che forse nemmeno credeva di avere”
“E anche tu zietta” commento.
Lei scuote la testa e ride “no, qui ti sbagli, io ero vacca anche prima, lo sono sempre stata”.
Rido anche io, poi vediamo nonna che si avvicina e cambiamo discorso.
Lascio le due sorelle ai loro argomenti e discretamente mi allontano.
Questa teoria delle vecchie che impazziscono di desiderio per via degli ormoni mi piace troppo. Significa che è pieno di tardone pronte a darmi la fica e magari anche il culo senza troppi problemi. Praticamente un paradiso per i fissati con le anziane come me.
Poco prima di cena ho messo tutto nella piccola valigia che mi sono portato dietro per il weekend e sono pronto ad andare visto che appena finito il pasto ci metteremo in cammino per viaggiare col buio che è un po’ più fresco.
A un certo punto entra mia nonna Dora e richiude la porta.
La guardo, mi guarda… non capisco.
Poi apre la mano e mi mostra un preservativo usato ancora bello unto.
“Questo era sotto al letto di tua zia. Credo sia tuo”.
“No ma io…”.
“Non negare sei l’unico col pisello in questa casa. Immagino che fossi sotto al letto di Flo vero. Intendo quando sono entrata”.
Annuisco imbarazzato come un bimbo beccato con le dita nella marmellata.
Ora sembra molto seria “Avete fatto sesso? Tu e Flo intendo”.
“No nonna, non abbiamo fatto nulla”.
“Quindi che facevi in camera sua?”.
“Guardavo. Guardavo e basta”.
“Cioè ti nascondi sotto al letto per spiare tua zia e masturbarti? Ma cosa sei un guardone”.
Sono davvero in imbarazzo perché da una parte vorrei coprire zia Flo e le nostre porcate ma dall’altra non voglio certo passare per un malato mentale che spia le vecchie a loro insaputa. Parrà strano, forse è una cosa personale, ma avere il loro consenso e la loro attiva partecipazione è ciò che mi eccita di più.
“Allora ?”.
“In verità è stata zia Flo a chiamarmi”.
“Quindi è vero fate sesso?” si altera la nonna.
“Si, cioè no, cioè si ma non ieri sera, non qui”.
“Chi ti capisce è bravo”.
Mi siedo sul letto per riprendere fiato. Lei continua a guardarmi. “Insomma si lo ammetto da un po’ di tempo faccio sesso con zia Flo però non qui. Non volevamo che tu o mamma lo sapeste quindi avevamo un patto che per tutta la vacanza ne avremmo fatto a meno. Ieri sera mi stavo solo segan…, cioè masturbando dicevo, il preservativo era per non sporcare in giro.
“Capisco -annuisce la nonna- sei sceso per guardare tua zia nuda e toccarti un po’”.
“In verità no nonna”.
“No?”.
“In verità guardavo te da un buco nel muro”.
Impallidisce “cioè guardavi me mentre…”.
“Ti masturbavi nonna, si, ti guardavo godere e ho goduto a mia volta”.
Prima che possa dire altro parte uno schiaffetto che mi arriva dritto in nuca. Non è forte e non fa davvero male, forse solo allo spirito e all’amor proprio.
“Porco” esclama e se ne va.
Io, lo ammetto, ci resto davvero malissimo perché in fondo a parte la pulsione sessuale voglio bene alla mia nonnina e sento di averla delusa.
Anche lei probabilmente lo capisce perché riappare poco dopo, più calma e tranquilla. Si siede sul letto accanto a me, mi accarezza la testa dove mi ha colpito “scusami, ero in imbarazzo. In fondo è normale che un ragazzo con tutti i tuoi ormoni sia eccitato da certe cose e so anche quanto sia diciamo allegra mia sorella. In fondo ciò che fate non mi riguarda. Facciamo finta che questa cosa non sia mai successa”.
“Si nonnina” dico come un bimbo piccolo.
Mi abbraccia, la abbraccio teneramente anche io mentre continua ad accarezzarmi la testa però, lo ammetto, poggiare il viso sulle sue tette mi sta stimolando parecchio.
Dopo cena partiamo come previsto. Non dico nulla a zia di quanto successo e penso che la vicenda verrà dimenticata anche dalla nonna per quanto non scorderò mai lei nuda a masturbarsi con una banana. Una visione fantastica a cui dedicherò non poche seghe di tanto in tanto.
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