Una figlia dolce e perversa
di
Valerio sissy
genere
incesti
Non era facile per me vivere insieme a mia figlia Beatrice. Un po’ per la sua bellezza prorompente, un po’ per il suo abbigliamento sempre provocante che non teneva conto del fatto che viveva con un uomo che era suo padre e un po’ per il suo carattere a volte indisponente. Tutta sua madre, la donna che mi aveva lasciato quando Bea aveva poco più di un anno. Tutto le era dovuto e io avevo dovuto dedicare la mia vita a lei ripromettendomi che quando avesse avuto diciotto anni avrei potuto finalmente avere una vita propria senza dover incontrare le mie fidanzate tra l’orario della sua lezione di danza fino a quella della cena. Col risultato che dopo pochi mesi si stancavano e mi lasciavano perché per me erano sempre in secondo piano rispetto a mia figlia. Ma ormai i diciotto anni li aveva compiuti da qualche mese eppure, per un motivo o per un altro Bea mi voleva sempre a sua disposizione
“ Papà, devo andare a una festa in discoteca. Mi devi accompagnare”
“ Ma tesoro, veramente io dovrei…”
“ Vuoi che ci vada da sola? Perfetto. Così poi al ritorno se ho un incidente perché ho bevuto troppo la colpa sarà tua”
“ Potresti evitare di bere. Hai solo diciotto anni”
“ Uffa. Tu ne hai 40 ma sembri un ottantenne”
“ Non esagerare. Mi sento ancora abbastanza in forma”
“ Mmm, insomma. Sì, tutto sommato non sei messo male” Beh, non ero una gran bellezza ma nemmeno da buttare via. Sono alto 1.80, fisico abbastanza snello e un viso piacevole. E avrei dovuto rifarmi una vita come sperava mia madre
“Max, devi cercarti una brava ragazza. Bea ormai è una donna e può badare a sé stessa” Già, Bea ormai era una donna. E che donna! Aveva la fila di corteggiatori, cosa che mi faceva anche essere molto geloso. Alta 1.75, lunghi capelli neri leggermente ondulati, un bel seno, ad occhio avrei detto una terza. Gambe lunghe e toniche per gli sport che faceva, prima danza quando era bambina e poi la pallavolo e soprattutto un visetto incantevole.
Ad ogni modo, come al solito la ebbe vinta lei e l’accompagnai a quella festa in discoteca salvo poi stare in pensiero per tutta la serata come di consueto.
Erano ormai le due di notte e di mia figlia nemmeno l’ombra. Provai a chiamarla sul cellulare ma inutile dire che nessuno rispondeva. Fu una mezz’oretta più tardi che mi arrivò il suo squillo
“ Papà, sta tranquillo, sto arrivando”
“ Ok, ti aspetto a casa” le dissi tranquillizzato” Ormai il sonno se ne era andato e non potevo fare altro che aspettarla e quando sentii le chiavi nella toppa sospirai di sollievo. Mi alzai, mi infilai un pantaloncino corto e le andai incontro ma non feci nemmeno in tempo a dire qualcosa che lei mi abbracciò
“ Papà, lo so che sono una stronza e che tu ti preoccupi ma io ho 18 anni e voglio divertirmi” La guardai. Il trucco troppo acceso, la sua bocca troppo rossa, la sua gonna troppo corta, le sue scarpe col tacco troppo alto, la sua maglietta troppo aderente e scollata
“ Amore, lo vuoi capire che sei una gran bella ragazza e che di notte ci sono dei rischi per una come te?” Mi sorrise
“ Sarò pure bella ma tanto il ragazzo giusto non lo troverò mai”
“ Ma che stai dicendo sciocca. Hai la fila di corteggiatori che sbavano per poter uscire con te” Alzò le spalle
“ Per portarmi a letto. E comunque non mi piacciono. Vogliono fare tutti i fighi, mettersi in mostra e invece a me piace il ragazzo timido, chiuso, carino ma non bellissimo. Insomma, uno come te”
“ Ma che dici. Io sono uno che è stato lasciato da tua madre e dalle altre donne perché sono impacciato da morire”
“ No papà. Mia madre è una stronza che non ha saputo valutare l’uomo che c’è in te. Tu sei dolcissimo e tutte le altre donne che hai avuto se ne sono andate perché tu hai pensato a me prima di loro”
“ Sono tuo padre. Era giusto che io mi prendessi cura di te”
“ E ti sei rovinato la vita”
“ Ohi, cos’è successo stasera? Guarda che sono felice perché tu sei l’unica vera donna della mia vita. Ti amo e farei qualsiasi cosa per te”
“ Anch’io ti amo papà”
“ Lo so che mi vuoi bene anche se a volte fai la ragazza indisponente”
“ No papà, non hai capito. Io ti amo come uomo” Rimasi esterrefatto
“ Ma che stai dicendo? Tu sei la mia bambina”
“ No, l’hai detto tu che sono una donna ormai. Io non troverò mai nessun ragazzo perché voglio te”
“ Non dirlo neanche per scherzo” dissi indietreggiando. Lei invece avanzò verso di me
“ Lo so che ti piaccio. Lo sento. E non come figlia ma come donna”
“ Bea, adesso basta! Vai a letto. Forse sei mezza ubriaca e stai facendo ragionamenti assurdi”
“ Sono mezza ubriaca e proprio per questo ho il coraggio di dirti ciò che penso. Sono anni che penso a te e che mi masturbo immaginando di fare sesso insieme a te”
“ Non stai dicendo sul serio, non è possibile”
“ Mai stata più seria di adesso. Io adesso ti bacerò e tu accetterai il mio bacio perché so di piacerti”
“ No Beatrice. Vai a letto, ti ho detto” Ormai era di fronte a me. Con quei tacchi assurdi era persino più alta di me. Il suo alito sapeva di alcool ma il profumo della sua pelle era ugualmente inebriante. Le presi le mani per non lasciarla avvicinare ulteriormente ma non facevo forza, come se stessi solo cercando di fare il mio dovere di padre quando in realtà la volevo sempre più vicina a me. E infatti dopo pochi secondi le sue labbra umide di rossetto si posarono sulle mie e poi la sua lingua iniziò a esplorare la mia bocca. Oh mio Dio, era stupendo e non potevo far altro che rispondere a quel bacio. Lei mi sorrise
“ Lo sapevo, papà. Lo avevo capito che mi desideravi” Ebbi un momento di lucidità
“ No ti prego, vai in camera tua”
“ Non ci penso proprio papà. Voglio scoparti e tu lo vuoi quanto me”
“ Ti prego, se mi fai così non riuscirò a resistere” Mi baciò di nuovo. Stavolta con possesso, prendendo la mia nuca con la sua mano e quella volta abbandonai tutte le mie difese
“ Non devi resistere” Mi tolse la magliettina e poi mi slacciò il mio pantaloncino. I miei boxer non riuscirono a nascondere la mia erezione. Lei si inginocchiò, fece scendere i boxer e baciò il mio cazzo eretto. Non capivo più niente. Fece volare tutti i suoi indumenti rimanendo solo con un minuscolo perizoma e il reggiseno per poi prendermi dolcemente la mano per condurmi in camera da letto dove mi spinse proprio sul letto per mettersi sopra di me. Provai di nuovo a convincerla
“ Ti prego Bea, non lo fare” Ormai le mie parole erano solo sussurrate. Dicevo no ma pensavo sì
“ Dimmi che sono bella”
“ Lo sai che sei bellissima. Per me non esiste un’altra donna bella come te”
“ Dimmi che mi desideri, dimmi che vuoi mettermelo dentro la mia fichetta”
“ Oddio sì, ti desidero ma non è giusto” Mi mise un dito sulla bocca
“ E’ giusto quello che vogliamo fare. Io desidero scopare con te e tu altrettanto con me. Devi solo ammetterlo con te stesso”
“ Ti prego, no”
“ Tanto lo sento quanto sei eccitato e quanto mi desideri. Dimmelo che vuoi fare l’amore con me” Ero vinto. Il profumo della sua pelle, quelle labbra che baciavano i contorni della mia bocca, quel corpo flessuoso e quel visetto dolce ma perverso mi avevano stravolto
“ Sì amore, voglio fare l’amore con te” ammisi e uno splendido sorriso apparve sul suo bel viso
“ E allora slacciami il reggiseno” Non ce la facevo più a resistere. Le slacciai il reggiseno e mi gettai a capofitto su quei meravigliosi seni leccandoli e succhiando i suoi capezzoli turgidi “Ti voglio dentro di me papà” aggiunse quando si tolse anche il perizoma. Mi baciò ancora a lungo e stavolta risposi con tutto l’ardore che avevo. Lei si spinse un po’ più avanti e poi si impalò sul mio cazzo dritto
“ Oh mio Dio Bea. E’ meraviglioso, tesoro”
“ Sì papà, è bellissimo. E quella stronza di mia madre ha lasciato un uomo del genere. Io non lo farò mai, papà, te lo prometto” La vedevo muoversi sopra di me con passione. Era la mia bambina ma era anche l’unica femmina che io avessi mai amato “Bravo papà, sto per giungere all’orgasmo”
“ Io pure. Devo toglierlo”
“ Non ci pensare nemmeno. Prendo la pillola. Sborra dentro di me” mi ordinò ormai in preda al desiderio. Spinse ancora fino a farmi avere la più bella eiaculazione della mia vita. Anche mia figlia era arrivata all’orgasmo e respirava profondamente, completamente soddisfatta. L’accarezzai
“ Amore, abbiamo fatto una cosa che non avremmo dovuto fare”
“ No papà, abbiamo fatto l’unica cosa da fare. Noi ci amiamo e conta solo quello. Conta che tu sei un uomo e io una donna”
“ E adesso?” Si chinò su di me per baciarmi
“ Adesso ti scoperò ogni sera e so che tu non vedrai l’ora. Beh, non solo la sera. Anche la mattina, ogni qualvolta ne avremo voglia. E sono sicura che di voglia ne avremo tantissima”
“ E’ così amore mio. Adesso so che l’amore che provavo per te era qualcosa di più profondo”
“ Io l’ho sempre saputo. E adesso tu sarai mio per sempre. Perché solo tu sei l’uomo che volevo. E non voglio più vedere nessuna donna vicino a te. Ci sono io”
“ Sì amore mio. Ci sei stata sempre e solo tu nel mio cuore” Si tolse il mio cazzo grondante dei suoi umori e me lo baciò teneramente per poi accoccolarsi vicino a me. Per il resto della notte dormimmo abbracciati. E fu solo la prima di tante notti trascorse insieme. Avevo finalmente trovato l’amore della mia vita ed era la mia bellissima figlia. Solo con lei avrei potuto essere felice.
Per commenti scrivete a
jonathan1957@tiscali.it
“ Papà, devo andare a una festa in discoteca. Mi devi accompagnare”
“ Ma tesoro, veramente io dovrei…”
“ Vuoi che ci vada da sola? Perfetto. Così poi al ritorno se ho un incidente perché ho bevuto troppo la colpa sarà tua”
“ Potresti evitare di bere. Hai solo diciotto anni”
“ Uffa. Tu ne hai 40 ma sembri un ottantenne”
“ Non esagerare. Mi sento ancora abbastanza in forma”
“ Mmm, insomma. Sì, tutto sommato non sei messo male” Beh, non ero una gran bellezza ma nemmeno da buttare via. Sono alto 1.80, fisico abbastanza snello e un viso piacevole. E avrei dovuto rifarmi una vita come sperava mia madre
“Max, devi cercarti una brava ragazza. Bea ormai è una donna e può badare a sé stessa” Già, Bea ormai era una donna. E che donna! Aveva la fila di corteggiatori, cosa che mi faceva anche essere molto geloso. Alta 1.75, lunghi capelli neri leggermente ondulati, un bel seno, ad occhio avrei detto una terza. Gambe lunghe e toniche per gli sport che faceva, prima danza quando era bambina e poi la pallavolo e soprattutto un visetto incantevole.
Ad ogni modo, come al solito la ebbe vinta lei e l’accompagnai a quella festa in discoteca salvo poi stare in pensiero per tutta la serata come di consueto.
Erano ormai le due di notte e di mia figlia nemmeno l’ombra. Provai a chiamarla sul cellulare ma inutile dire che nessuno rispondeva. Fu una mezz’oretta più tardi che mi arrivò il suo squillo
“ Papà, sta tranquillo, sto arrivando”
“ Ok, ti aspetto a casa” le dissi tranquillizzato” Ormai il sonno se ne era andato e non potevo fare altro che aspettarla e quando sentii le chiavi nella toppa sospirai di sollievo. Mi alzai, mi infilai un pantaloncino corto e le andai incontro ma non feci nemmeno in tempo a dire qualcosa che lei mi abbracciò
“ Papà, lo so che sono una stronza e che tu ti preoccupi ma io ho 18 anni e voglio divertirmi” La guardai. Il trucco troppo acceso, la sua bocca troppo rossa, la sua gonna troppo corta, le sue scarpe col tacco troppo alto, la sua maglietta troppo aderente e scollata
“ Amore, lo vuoi capire che sei una gran bella ragazza e che di notte ci sono dei rischi per una come te?” Mi sorrise
“ Sarò pure bella ma tanto il ragazzo giusto non lo troverò mai”
“ Ma che stai dicendo sciocca. Hai la fila di corteggiatori che sbavano per poter uscire con te” Alzò le spalle
“ Per portarmi a letto. E comunque non mi piacciono. Vogliono fare tutti i fighi, mettersi in mostra e invece a me piace il ragazzo timido, chiuso, carino ma non bellissimo. Insomma, uno come te”
“ Ma che dici. Io sono uno che è stato lasciato da tua madre e dalle altre donne perché sono impacciato da morire”
“ No papà. Mia madre è una stronza che non ha saputo valutare l’uomo che c’è in te. Tu sei dolcissimo e tutte le altre donne che hai avuto se ne sono andate perché tu hai pensato a me prima di loro”
“ Sono tuo padre. Era giusto che io mi prendessi cura di te”
“ E ti sei rovinato la vita”
“ Ohi, cos’è successo stasera? Guarda che sono felice perché tu sei l’unica vera donna della mia vita. Ti amo e farei qualsiasi cosa per te”
“ Anch’io ti amo papà”
“ Lo so che mi vuoi bene anche se a volte fai la ragazza indisponente”
“ No papà, non hai capito. Io ti amo come uomo” Rimasi esterrefatto
“ Ma che stai dicendo? Tu sei la mia bambina”
“ No, l’hai detto tu che sono una donna ormai. Io non troverò mai nessun ragazzo perché voglio te”
“ Non dirlo neanche per scherzo” dissi indietreggiando. Lei invece avanzò verso di me
“ Lo so che ti piaccio. Lo sento. E non come figlia ma come donna”
“ Bea, adesso basta! Vai a letto. Forse sei mezza ubriaca e stai facendo ragionamenti assurdi”
“ Sono mezza ubriaca e proprio per questo ho il coraggio di dirti ciò che penso. Sono anni che penso a te e che mi masturbo immaginando di fare sesso insieme a te”
“ Non stai dicendo sul serio, non è possibile”
“ Mai stata più seria di adesso. Io adesso ti bacerò e tu accetterai il mio bacio perché so di piacerti”
“ No Beatrice. Vai a letto, ti ho detto” Ormai era di fronte a me. Con quei tacchi assurdi era persino più alta di me. Il suo alito sapeva di alcool ma il profumo della sua pelle era ugualmente inebriante. Le presi le mani per non lasciarla avvicinare ulteriormente ma non facevo forza, come se stessi solo cercando di fare il mio dovere di padre quando in realtà la volevo sempre più vicina a me. E infatti dopo pochi secondi le sue labbra umide di rossetto si posarono sulle mie e poi la sua lingua iniziò a esplorare la mia bocca. Oh mio Dio, era stupendo e non potevo far altro che rispondere a quel bacio. Lei mi sorrise
“ Lo sapevo, papà. Lo avevo capito che mi desideravi” Ebbi un momento di lucidità
“ No ti prego, vai in camera tua”
“ Non ci penso proprio papà. Voglio scoparti e tu lo vuoi quanto me”
“ Ti prego, se mi fai così non riuscirò a resistere” Mi baciò di nuovo. Stavolta con possesso, prendendo la mia nuca con la sua mano e quella volta abbandonai tutte le mie difese
“ Non devi resistere” Mi tolse la magliettina e poi mi slacciò il mio pantaloncino. I miei boxer non riuscirono a nascondere la mia erezione. Lei si inginocchiò, fece scendere i boxer e baciò il mio cazzo eretto. Non capivo più niente. Fece volare tutti i suoi indumenti rimanendo solo con un minuscolo perizoma e il reggiseno per poi prendermi dolcemente la mano per condurmi in camera da letto dove mi spinse proprio sul letto per mettersi sopra di me. Provai di nuovo a convincerla
“ Ti prego Bea, non lo fare” Ormai le mie parole erano solo sussurrate. Dicevo no ma pensavo sì
“ Dimmi che sono bella”
“ Lo sai che sei bellissima. Per me non esiste un’altra donna bella come te”
“ Dimmi che mi desideri, dimmi che vuoi mettermelo dentro la mia fichetta”
“ Oddio sì, ti desidero ma non è giusto” Mi mise un dito sulla bocca
“ E’ giusto quello che vogliamo fare. Io desidero scopare con te e tu altrettanto con me. Devi solo ammetterlo con te stesso”
“ Ti prego, no”
“ Tanto lo sento quanto sei eccitato e quanto mi desideri. Dimmelo che vuoi fare l’amore con me” Ero vinto. Il profumo della sua pelle, quelle labbra che baciavano i contorni della mia bocca, quel corpo flessuoso e quel visetto dolce ma perverso mi avevano stravolto
“ Sì amore, voglio fare l’amore con te” ammisi e uno splendido sorriso apparve sul suo bel viso
“ E allora slacciami il reggiseno” Non ce la facevo più a resistere. Le slacciai il reggiseno e mi gettai a capofitto su quei meravigliosi seni leccandoli e succhiando i suoi capezzoli turgidi “Ti voglio dentro di me papà” aggiunse quando si tolse anche il perizoma. Mi baciò ancora a lungo e stavolta risposi con tutto l’ardore che avevo. Lei si spinse un po’ più avanti e poi si impalò sul mio cazzo dritto
“ Oh mio Dio Bea. E’ meraviglioso, tesoro”
“ Sì papà, è bellissimo. E quella stronza di mia madre ha lasciato un uomo del genere. Io non lo farò mai, papà, te lo prometto” La vedevo muoversi sopra di me con passione. Era la mia bambina ma era anche l’unica femmina che io avessi mai amato “Bravo papà, sto per giungere all’orgasmo”
“ Io pure. Devo toglierlo”
“ Non ci pensare nemmeno. Prendo la pillola. Sborra dentro di me” mi ordinò ormai in preda al desiderio. Spinse ancora fino a farmi avere la più bella eiaculazione della mia vita. Anche mia figlia era arrivata all’orgasmo e respirava profondamente, completamente soddisfatta. L’accarezzai
“ Amore, abbiamo fatto una cosa che non avremmo dovuto fare”
“ No papà, abbiamo fatto l’unica cosa da fare. Noi ci amiamo e conta solo quello. Conta che tu sei un uomo e io una donna”
“ E adesso?” Si chinò su di me per baciarmi
“ Adesso ti scoperò ogni sera e so che tu non vedrai l’ora. Beh, non solo la sera. Anche la mattina, ogni qualvolta ne avremo voglia. E sono sicura che di voglia ne avremo tantissima”
“ E’ così amore mio. Adesso so che l’amore che provavo per te era qualcosa di più profondo”
“ Io l’ho sempre saputo. E adesso tu sarai mio per sempre. Perché solo tu sei l’uomo che volevo. E non voglio più vedere nessuna donna vicino a te. Ci sono io”
“ Sì amore mio. Ci sei stata sempre e solo tu nel mio cuore” Si tolse il mio cazzo grondante dei suoi umori e me lo baciò teneramente per poi accoccolarsi vicino a me. Per il resto della notte dormimmo abbracciati. E fu solo la prima di tante notti trascorse insieme. Avevo finalmente trovato l’amore della mia vita ed era la mia bellissima figlia. Solo con lei avrei potuto essere felice.
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