Il ritorno della figlia americana Ultimo episodio
di
Valerio sissy
genere
incesti
Appena salimmo mi ordinò di tirare giù i pantaloni e di mettere in moto. Appena lo feci avvicinò la sua bocca meravigliosa dipinta di rosso sul mio cazzo sempre più eretto. Era una sensazione incredibile. Mia figlia mi stava facendo uno strepitoso pompino mentre guidavo
“ Oddio padrona, è meraviglioso” balbettai mentre la sua lingua mi stava leccando tutta l’asta
“ Continua a portare la macchina. E sborrami in bocca. Voglio ingoiare tutto il tuo sperma” Lo feci naturalmente e le sborrai in bocca toccando con mano il paradiso. Malgrado me ne fossi venuto abbondantemente, Nicole non sembrava voler far uscire il mio cazzo dalla sua bocca e continuava a leccarlo con passione. Io le accarezzai i capelli
“ Padrona, voglio rimanere sempre con lei, voglio essere sempre il suo schiavo. Io l’amo, l’adoro. Lei è una vera dea. Mi faccia rimanere con lei, la scongiuro. Senza di lei non posso più vivere” Lei si tirò su e mi baciò in bocca
“ Vedremo. Ho altri schiavi negli Stati Uniti che non voglio lasciare. Tra cui il mio caro patrigno. Però ammetto che tu sei speciale. Mi soddisfi sessualmente e non è una cosa da tutti, hai un bel cazzo e il tuo sperma ha un sapore fantastico. Adesso a casa paparino. Tua figlia vuole scoparti fino a domani mattina. E prega Dio che te lo fai mantenere dritto fino a quando ne avrò bisogno”
Per un paio di giorni non ci furono grosse novità. Mia figlia era ormai la mia padrona assoluta e mi dava ordini in continuazione che io mi apprestavo ad espletare di corsa visto che ogni minimo tentennamento veniva punito con schiaffi che mi facevano girare la testa. Malgrado questo, il mio amore per lei diventava sempre più grande. Il sesso era poi qualcosa di irrinunciabile per lei. Nicole aveva un desiderio praticamente inesauribile e mi costringeva a fare sesso con lei tre o quattro volte al giorno. Una costrizione molto piacevole per me che la desideravo praticamente sempre. Per me ormai era una droga alla quale non riuscivo più a rinunciare.
Due giorni dopo appunto, mi ordinò di andare al mare. Malgrado fosse giugno e ormai l’estate era completamente sbocciata, era un giorno feriale e non avremmo incontrato tanta gente al mare. Quando arrivammo allo stabilimento presi un ombrellone e due lettini e attesi ordini dalla mia padrona che nel frattempo si stava spogliando. Aveva messo il costume sotto ai pantaloncini e dopo pochi istanti la visione che avevo davanti agli occhi era paradisiaca. Mia figlia indossava un tanga minuscolo, un piccolissimo triangolino davanti e un filo che lasciava scoperto tutto il culo. Si sdraiò sul lettino e si tolse anche il pezzo di sopra del costume rimanendo in topless. Non avevo la forza di dire una sola parola perché ero completamente ipnotizzato da quel corpo perfetto
“ Schiavo, cospargimi di crema per il sole” mi ordinò mentre si rigirava dandomi le spalle
“ Subito padrona” Presi la crema e iniziai a cospargere la sua schiena per poi massaggiarle il collo e scendere sulle sue gambe. Non ci volle molto per farmi diventare il cazzo di marmo. Nicole si rigirò e quelle tette dinanzi mi fecero quasi mancare il fiato, soprattutto quando iniziai a massaggiarle. Era un piacere tattile incredibile. I seni di mia figlia duri come l’acciaio e la sua pelle setosa erano un connubio irresistibile e la mia erezione divenne quasi incontrollabile. Ovviamente mia figlia se ne accorse e scoppiò a ridere
“ Ti faccio proprio un gran bell’effetto”
“ E’ impossibile resisterle. Il suo corpo è perfetto”
“ Voglio che tu vieni adesso, senza toccarti, solo toccandomi le tette” Non aspettavo altro che il suo consenso e me ne venni come un ragazzino. Per fortuna in quel momento non c’erano tanti bagnanti e comunque non mi sarebbe importato nulla. La mia padrona mi aveva detto di venirmene e io dovevo farlo
“ Posso andare a cambiarmi padrona?”
“ No. Prendimi una sigaretta e rimani qui accanto a me” Naturalmente obbedii malgrado la macchia era ben visibile sul mio costume, Le accesi la sigaretta e lei, incurante degli sguardi, mi usò come portacenere. Ma a me non importava più niente. Mi sentivo felice di stare al suo fianco e di esserle utile in qualche modo. Doveva avermi dato qualche pozione magica perché ogni mio pensiero era rivolto a lei, a quella splendida giovane donna dotata di una bellezza esplosiva e di una forza mostruosa, sadica, dipendente dal sesso, fumatrice incallita, dominatrice assoluta. Ormai io vivevo per servirla e la servii per tutto il resto dell’estate. Mi fece di tutto, mi picchiò spesso e ogni volta mi accorsi di amarla di più, facemmo sesso varie volte al giorno e spesso si portò degli uomini a casa per scoparseli dinanzi ai miei occhi. Ma a lei era tutto concesso.
E quando arrivò il momento di dover partire, mi inginocchiai ai suoi piedi baciandoglieli mentre piangevo
“ Non mi lasci padrona. Non potrò più vivere senza di lei” Mi guardava dall’alto, conscia della sua superiorità
“ Sei un ottimo schiavo ma la mia vita è altrove. Ti restituisco la libertà papà. Ma solo momentaneamente. Tornerò la prossima estate e tutte le estati fino alla fine del college. E poi verrai a stare con me negli States. Sarai uno dei miei tanti schiavi. Ho intenzione di farmene un bel po’ oltre a quelli che già sono di mia proprietà” La guardai con ammirazione. A lei era tutto concesso. Anche Nicole mi osservò sorridendo “Sei geloso schiavo?”
“ Come potrei non esserlo? Ma lei è una dea ed è giusto che abbia tutti i devoti che lei merita. Sono felice di poter avere il privilegio di essere suo schiavo anche se dovrò essere uno dei tanti”
“ Beh, non resta che andare all’aeroporto. Inutile dire che dovrai lasciare quella sciacquetta. Tu sei un oggetto di mia proprietà e le mie cose non le divido con nessun’altra”
“ Sarà fatto padrona. Anche perché per me sarebbe inutile rimanere con Valeria. La mia vita appartiene a lei, mia padrona” Sorrise tronfia
“ Bene, andiamo allora”
“ Sì padrona. Sarà tremendo attendere tutti questi mesi. Senza di lei la mia vita non avrà scopo”
“ Ci sono gli aerei”
“ Le costeranno un sacco di soldi, padrona”
“ Non è un problema. Ho il pieno controllo dei soldi del mio patrigno e a lui il denaro non manca” Mi fece alzare e poi mi baciò appassionatamente “In fondo, mi sono affezionata a te. Sono sicura che sarai il numero uno dei miei schiavi. O forse il numero due o tre ma per te deve essere tanto che io ti dedichi un briciolo del mio tempo. Prevedo quindi che trascorreremo diversi week end insieme” Aveva ragione. Mia figlia aveva sempre ragione e sempre l’avrebbe avuta. Mi attendevano mesi infernali senza di lei ma la certezza che prima o poi sarei andato a vivere con lei e che ogni tanto l’avrei rivista, sia pure per brevi fine settimana mi tranquillizzò. Non riuscii però a non piangere tutte le lacrime che avevo quando la salutai all’aeroporto. Senza la mia padrona mi sentivo vuoto e inutile. Il fatto che sarebbe stato un distacco momentaneo non riuscì a calmarmi del tutto. Mia figlia mi aveva completamente cambiato facendomi scoprire quanto fosse meraviglioso essere al servizio di un essere superiore quale era lei. Mi sarebbero mancate anche le sue percosse, il suo strap-on quando mi inculava senza pietà, bere il suo sacro nettare, mangiare i suoi avanzi masticati e sputati e naturalmente il sesso con lei, i suoi baci caldi, la visione del suo corpo perfetto strizzato in abiti sensuali e del suo viso bellissimo. Ma era solo questione di tempo e poi sarei stato il suo schiavo per tutto il resto della mia vita e solo quello mi interessava. Sarei stato lo schiavo di ma figlia e ne ero incredibilmente orgoglioso.
FINE
“ Oddio padrona, è meraviglioso” balbettai mentre la sua lingua mi stava leccando tutta l’asta
“ Continua a portare la macchina. E sborrami in bocca. Voglio ingoiare tutto il tuo sperma” Lo feci naturalmente e le sborrai in bocca toccando con mano il paradiso. Malgrado me ne fossi venuto abbondantemente, Nicole non sembrava voler far uscire il mio cazzo dalla sua bocca e continuava a leccarlo con passione. Io le accarezzai i capelli
“ Padrona, voglio rimanere sempre con lei, voglio essere sempre il suo schiavo. Io l’amo, l’adoro. Lei è una vera dea. Mi faccia rimanere con lei, la scongiuro. Senza di lei non posso più vivere” Lei si tirò su e mi baciò in bocca
“ Vedremo. Ho altri schiavi negli Stati Uniti che non voglio lasciare. Tra cui il mio caro patrigno. Però ammetto che tu sei speciale. Mi soddisfi sessualmente e non è una cosa da tutti, hai un bel cazzo e il tuo sperma ha un sapore fantastico. Adesso a casa paparino. Tua figlia vuole scoparti fino a domani mattina. E prega Dio che te lo fai mantenere dritto fino a quando ne avrò bisogno”
Per un paio di giorni non ci furono grosse novità. Mia figlia era ormai la mia padrona assoluta e mi dava ordini in continuazione che io mi apprestavo ad espletare di corsa visto che ogni minimo tentennamento veniva punito con schiaffi che mi facevano girare la testa. Malgrado questo, il mio amore per lei diventava sempre più grande. Il sesso era poi qualcosa di irrinunciabile per lei. Nicole aveva un desiderio praticamente inesauribile e mi costringeva a fare sesso con lei tre o quattro volte al giorno. Una costrizione molto piacevole per me che la desideravo praticamente sempre. Per me ormai era una droga alla quale non riuscivo più a rinunciare.
Due giorni dopo appunto, mi ordinò di andare al mare. Malgrado fosse giugno e ormai l’estate era completamente sbocciata, era un giorno feriale e non avremmo incontrato tanta gente al mare. Quando arrivammo allo stabilimento presi un ombrellone e due lettini e attesi ordini dalla mia padrona che nel frattempo si stava spogliando. Aveva messo il costume sotto ai pantaloncini e dopo pochi istanti la visione che avevo davanti agli occhi era paradisiaca. Mia figlia indossava un tanga minuscolo, un piccolissimo triangolino davanti e un filo che lasciava scoperto tutto il culo. Si sdraiò sul lettino e si tolse anche il pezzo di sopra del costume rimanendo in topless. Non avevo la forza di dire una sola parola perché ero completamente ipnotizzato da quel corpo perfetto
“ Schiavo, cospargimi di crema per il sole” mi ordinò mentre si rigirava dandomi le spalle
“ Subito padrona” Presi la crema e iniziai a cospargere la sua schiena per poi massaggiarle il collo e scendere sulle sue gambe. Non ci volle molto per farmi diventare il cazzo di marmo. Nicole si rigirò e quelle tette dinanzi mi fecero quasi mancare il fiato, soprattutto quando iniziai a massaggiarle. Era un piacere tattile incredibile. I seni di mia figlia duri come l’acciaio e la sua pelle setosa erano un connubio irresistibile e la mia erezione divenne quasi incontrollabile. Ovviamente mia figlia se ne accorse e scoppiò a ridere
“ Ti faccio proprio un gran bell’effetto”
“ E’ impossibile resisterle. Il suo corpo è perfetto”
“ Voglio che tu vieni adesso, senza toccarti, solo toccandomi le tette” Non aspettavo altro che il suo consenso e me ne venni come un ragazzino. Per fortuna in quel momento non c’erano tanti bagnanti e comunque non mi sarebbe importato nulla. La mia padrona mi aveva detto di venirmene e io dovevo farlo
“ Posso andare a cambiarmi padrona?”
“ No. Prendimi una sigaretta e rimani qui accanto a me” Naturalmente obbedii malgrado la macchia era ben visibile sul mio costume, Le accesi la sigaretta e lei, incurante degli sguardi, mi usò come portacenere. Ma a me non importava più niente. Mi sentivo felice di stare al suo fianco e di esserle utile in qualche modo. Doveva avermi dato qualche pozione magica perché ogni mio pensiero era rivolto a lei, a quella splendida giovane donna dotata di una bellezza esplosiva e di una forza mostruosa, sadica, dipendente dal sesso, fumatrice incallita, dominatrice assoluta. Ormai io vivevo per servirla e la servii per tutto il resto dell’estate. Mi fece di tutto, mi picchiò spesso e ogni volta mi accorsi di amarla di più, facemmo sesso varie volte al giorno e spesso si portò degli uomini a casa per scoparseli dinanzi ai miei occhi. Ma a lei era tutto concesso.
E quando arrivò il momento di dover partire, mi inginocchiai ai suoi piedi baciandoglieli mentre piangevo
“ Non mi lasci padrona. Non potrò più vivere senza di lei” Mi guardava dall’alto, conscia della sua superiorità
“ Sei un ottimo schiavo ma la mia vita è altrove. Ti restituisco la libertà papà. Ma solo momentaneamente. Tornerò la prossima estate e tutte le estati fino alla fine del college. E poi verrai a stare con me negli States. Sarai uno dei miei tanti schiavi. Ho intenzione di farmene un bel po’ oltre a quelli che già sono di mia proprietà” La guardai con ammirazione. A lei era tutto concesso. Anche Nicole mi osservò sorridendo “Sei geloso schiavo?”
“ Come potrei non esserlo? Ma lei è una dea ed è giusto che abbia tutti i devoti che lei merita. Sono felice di poter avere il privilegio di essere suo schiavo anche se dovrò essere uno dei tanti”
“ Beh, non resta che andare all’aeroporto. Inutile dire che dovrai lasciare quella sciacquetta. Tu sei un oggetto di mia proprietà e le mie cose non le divido con nessun’altra”
“ Sarà fatto padrona. Anche perché per me sarebbe inutile rimanere con Valeria. La mia vita appartiene a lei, mia padrona” Sorrise tronfia
“ Bene, andiamo allora”
“ Sì padrona. Sarà tremendo attendere tutti questi mesi. Senza di lei la mia vita non avrà scopo”
“ Ci sono gli aerei”
“ Le costeranno un sacco di soldi, padrona”
“ Non è un problema. Ho il pieno controllo dei soldi del mio patrigno e a lui il denaro non manca” Mi fece alzare e poi mi baciò appassionatamente “In fondo, mi sono affezionata a te. Sono sicura che sarai il numero uno dei miei schiavi. O forse il numero due o tre ma per te deve essere tanto che io ti dedichi un briciolo del mio tempo. Prevedo quindi che trascorreremo diversi week end insieme” Aveva ragione. Mia figlia aveva sempre ragione e sempre l’avrebbe avuta. Mi attendevano mesi infernali senza di lei ma la certezza che prima o poi sarei andato a vivere con lei e che ogni tanto l’avrei rivista, sia pure per brevi fine settimana mi tranquillizzò. Non riuscii però a non piangere tutte le lacrime che avevo quando la salutai all’aeroporto. Senza la mia padrona mi sentivo vuoto e inutile. Il fatto che sarebbe stato un distacco momentaneo non riuscì a calmarmi del tutto. Mia figlia mi aveva completamente cambiato facendomi scoprire quanto fosse meraviglioso essere al servizio di un essere superiore quale era lei. Mi sarebbero mancate anche le sue percosse, il suo strap-on quando mi inculava senza pietà, bere il suo sacro nettare, mangiare i suoi avanzi masticati e sputati e naturalmente il sesso con lei, i suoi baci caldi, la visione del suo corpo perfetto strizzato in abiti sensuali e del suo viso bellissimo. Ma era solo questione di tempo e poi sarei stato il suo schiavo per tutto il resto della mia vita e solo quello mi interessava. Sarei stato lo schiavo di ma figlia e ne ero incredibilmente orgoglioso.
FINE
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