Il fotografo porco - cap 2
di
Amico segreto
genere
dominazione
Mi ha fatto fare una foto ad accapatoio aperto davanti uno specchio, con la gambe aperte e dietro si vedevano cameriere, portieri e clienti che si gustavano lo spettacolo.
Siamo andati nella spa per fortuna c’erano solo due coppie di tedeschi, mi ha fatto prima togliere l’accapatoio e mi ha fotografato dentro la sauna con l’intimo della prima notte di nozze e poi non contento mi ha fatto spogliare completamente e stendere in sauna a pancia sotto.
Lui rimasto in maglietta entrava fotografava ed usciva subito per non sciupare l’attrezzatura, mi stavo abituando alla nudità e mi meravigliavo delle sensazioni che stavo provando, un mix di vergogna ed eccitazione.
Quando è rientrato senza macchina fotografica mi è venuto sopra e mi ha poggiato una mano sul polpaccio salendo verso l’interno, mi sentivo morire, sotto ero un lago anche senza il sudore, ma non avevo mai tradito Alfredo e non volevo farlo certo a 5 giorni dal matrimonio.
Mentre saliva con la mano, mi diceva: “Carla com’è andata, ti è piaciuta l’esibizione, pensi che al cornutello piaceranno queste foto”
Più stringevo le gambe e più lo sentivo, era arrivato a destinazione mi stava toccando le labbra esternamente e subivo le sue parole: “su non fare tante storie, facciamo vedere al maritino che troietta che sposerà, senti senti che calore che c’è qui sotto, altro che sauna” eravamo tutti e due un bagno di sudore.
Quando ho sentito le gambe che si aprivano nonostante mi ripetevo mentalmente, no Carla è un porco maiale, non puoi tradire Alfredo ad una settimana dal matrimonio, te ne pentirai amaramente.
Ma con la mano di Maurizio sul monte di venere ed il pollice dentro a cercare il punto G, ogni ordine mi dava eseguivo, mi ha fatto mettere a pecora, uscito nuovamente, guardare nell’obiettivo e mi fotografata mentre lui si godeva le mie intimità ed io apprezzavo.
Mi ha rifatto fare la doccia nella spa, per fortuna laterale alla piscina dove c’erano i quattro ospiti dell’albergo, loro vedevano solo lui, vestito, sudato che mi fotografava ancora.
Mi ha fatto mettere il miscelatore tutto sull’acqua fredda, sono passata dei 90 gradi della sauna ai 15 della doccia, avevo i capezzoli così duri che mi dolevano.
Rimesso l’accappatoio siamo tornati in camera in ascensore oltre a noi due è salita una signora che mi guardava severa, era tra l’invidioso e lo schifato, nonostante la doccia sapevo di sesso, la mia micia non ne voleva sapere di fermarsi a rilasciare umori, mi sono sentita così zoccola.
Arriva in camera mi ha fatto stendere nuovamente sul letto ed ho dovuto masturbarmi mentre lui si faceva una doccia, tornato da me ha rispreso in mano la macchina fotografica, è salito in piedi sul letto ed ha ripreso a farmi foto tutto nudo.
Quando è tornato ho provato a farlo ragionare: “Sono andata troppo oltre, per favore finiamola qui, non ho mai tradito Alfredo e non voglio farlo proprio adesso ”
Lui nudo con una vistosisssima erezione ha sorriso, facendomi gelare il sangue: “ah prima te la godi e poi non vuoi pagare pegno? Sono convinto che tre quarti delle foto il curnutello non le deve vedere, sbaglio?
Gli ho risposto sono con un: “ti prego non approfittare della situazione”
Lui sadicamente: “bene allora vediamo se sai ciucciarlo per benino, perchè se non rimanessi contento potrei farti fare un pompino per ogni foto da eliminare, a tre pompini al giorno ci metteresti un annetto, e che ne dici?
Mi sono scesi due lacrimoni, ho capito che ero stata una studida e adesso pure nella merda,
Poi si è inginocchiato proprio sul cuscino indirizzando il cazzo dritto dritto in bocca, non avuto bisogno di dire niente ho aperto la bocca e tirato fuori la lingua, non solo mi sono proprio impegnata per farlo godere.
Non era un pompino, mi stava scopando in bocca, io subivo e mi sentivo morire di vergogna e di piacere nell’essere usata.
Scattava foto sempre più oscene, mi offendeva e si godeva il mio corpo come preferiva, bocca, fica, di nuovo bocca, goduta, ingoio e ripulitura, pulizia completa.
Poi abbiamo parlato sdraiati sul letto, sapevo che non si sarebbe accontentato, anzi una parte di me, voleva fortemente essere montata, mi sentivo abusata , ma anche felice di esserlo.
Gli ho servito da bere a letto al gesto di rimettermi gli slip normali, mi ha guardata sorridendo e dicendomi: “ancora non ti servono” poi guardosi il basso ventre mi fa: “vieni rimettilo in forma”
Non vorrei essere fraintesa, ci ho ripensato mille volte, la mia testa non voleva, il corpo assolutamente si, la fica reclamava attenzioni, pulsava di voglia, erono tutte sensazioni nuove per me, mai avevo raggiunto un tale stato di eccitazione.
Dopo averlo riciucciato bene bene, quando mi ha fatto cavalcare il cazzo ero come in trance, avevo già avuto due orgasmi, e non mi era mai successo di averne in sequenza, il fatto che continuasse a fotografarmi e ad offendermi accellerava la mia libidine, ero una Carla che non conoscevo, ho goduto, ho squirtato e goduto ancora, ero stravolta.
Credo di essere pure svenuta, mi sembrava di essere stata sotto ad un treno, adesso a distanza di quasi 10 anni, indiscutibilmente l’esperienza più hot della mia vita.
Continua.................
Per commenti e suggerimenti: amicosegreto@tutanota.com
Siamo andati nella spa per fortuna c’erano solo due coppie di tedeschi, mi ha fatto prima togliere l’accapatoio e mi ha fotografato dentro la sauna con l’intimo della prima notte di nozze e poi non contento mi ha fatto spogliare completamente e stendere in sauna a pancia sotto.
Lui rimasto in maglietta entrava fotografava ed usciva subito per non sciupare l’attrezzatura, mi stavo abituando alla nudità e mi meravigliavo delle sensazioni che stavo provando, un mix di vergogna ed eccitazione.
Quando è rientrato senza macchina fotografica mi è venuto sopra e mi ha poggiato una mano sul polpaccio salendo verso l’interno, mi sentivo morire, sotto ero un lago anche senza il sudore, ma non avevo mai tradito Alfredo e non volevo farlo certo a 5 giorni dal matrimonio.
Mentre saliva con la mano, mi diceva: “Carla com’è andata, ti è piaciuta l’esibizione, pensi che al cornutello piaceranno queste foto”
Più stringevo le gambe e più lo sentivo, era arrivato a destinazione mi stava toccando le labbra esternamente e subivo le sue parole: “su non fare tante storie, facciamo vedere al maritino che troietta che sposerà, senti senti che calore che c’è qui sotto, altro che sauna” eravamo tutti e due un bagno di sudore.
Quando ho sentito le gambe che si aprivano nonostante mi ripetevo mentalmente, no Carla è un porco maiale, non puoi tradire Alfredo ad una settimana dal matrimonio, te ne pentirai amaramente.
Ma con la mano di Maurizio sul monte di venere ed il pollice dentro a cercare il punto G, ogni ordine mi dava eseguivo, mi ha fatto mettere a pecora, uscito nuovamente, guardare nell’obiettivo e mi fotografata mentre lui si godeva le mie intimità ed io apprezzavo.
Mi ha rifatto fare la doccia nella spa, per fortuna laterale alla piscina dove c’erano i quattro ospiti dell’albergo, loro vedevano solo lui, vestito, sudato che mi fotografava ancora.
Mi ha fatto mettere il miscelatore tutto sull’acqua fredda, sono passata dei 90 gradi della sauna ai 15 della doccia, avevo i capezzoli così duri che mi dolevano.
Rimesso l’accappatoio siamo tornati in camera in ascensore oltre a noi due è salita una signora che mi guardava severa, era tra l’invidioso e lo schifato, nonostante la doccia sapevo di sesso, la mia micia non ne voleva sapere di fermarsi a rilasciare umori, mi sono sentita così zoccola.
Arriva in camera mi ha fatto stendere nuovamente sul letto ed ho dovuto masturbarmi mentre lui si faceva una doccia, tornato da me ha rispreso in mano la macchina fotografica, è salito in piedi sul letto ed ha ripreso a farmi foto tutto nudo.
Quando è tornato ho provato a farlo ragionare: “Sono andata troppo oltre, per favore finiamola qui, non ho mai tradito Alfredo e non voglio farlo proprio adesso ”
Lui nudo con una vistosisssima erezione ha sorriso, facendomi gelare il sangue: “ah prima te la godi e poi non vuoi pagare pegno? Sono convinto che tre quarti delle foto il curnutello non le deve vedere, sbaglio?
Gli ho risposto sono con un: “ti prego non approfittare della situazione”
Lui sadicamente: “bene allora vediamo se sai ciucciarlo per benino, perchè se non rimanessi contento potrei farti fare un pompino per ogni foto da eliminare, a tre pompini al giorno ci metteresti un annetto, e che ne dici?
Mi sono scesi due lacrimoni, ho capito che ero stata una studida e adesso pure nella merda,
Poi si è inginocchiato proprio sul cuscino indirizzando il cazzo dritto dritto in bocca, non avuto bisogno di dire niente ho aperto la bocca e tirato fuori la lingua, non solo mi sono proprio impegnata per farlo godere.
Non era un pompino, mi stava scopando in bocca, io subivo e mi sentivo morire di vergogna e di piacere nell’essere usata.
Scattava foto sempre più oscene, mi offendeva e si godeva il mio corpo come preferiva, bocca, fica, di nuovo bocca, goduta, ingoio e ripulitura, pulizia completa.
Poi abbiamo parlato sdraiati sul letto, sapevo che non si sarebbe accontentato, anzi una parte di me, voleva fortemente essere montata, mi sentivo abusata , ma anche felice di esserlo.
Gli ho servito da bere a letto al gesto di rimettermi gli slip normali, mi ha guardata sorridendo e dicendomi: “ancora non ti servono” poi guardosi il basso ventre mi fa: “vieni rimettilo in forma”
Non vorrei essere fraintesa, ci ho ripensato mille volte, la mia testa non voleva, il corpo assolutamente si, la fica reclamava attenzioni, pulsava di voglia, erono tutte sensazioni nuove per me, mai avevo raggiunto un tale stato di eccitazione.
Dopo averlo riciucciato bene bene, quando mi ha fatto cavalcare il cazzo ero come in trance, avevo già avuto due orgasmi, e non mi era mai successo di averne in sequenza, il fatto che continuasse a fotografarmi e ad offendermi accellerava la mia libidine, ero una Carla che non conoscevo, ho goduto, ho squirtato e goduto ancora, ero stravolta.
Credo di essere pure svenuta, mi sembrava di essere stata sotto ad un treno, adesso a distanza di quasi 10 anni, indiscutibilmente l’esperienza più hot della mia vita.
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