Il fotografo porco - cap 3 finale
di
Amico segreto
genere
dominazione
Dopo il servizio ricevuto, non solo fotografico, sono stata malissimo, ero indecisa se sposare Alfredo oppure se confessargli tutto, mi sentivo una merda.
Lui era così felice, per i suoi genitori, per i nonni, e così innamorato che non me la sono sentita di rovinargli la vita, mi sono posta però una domanda devastante: “ma io lo amo davvero, o sto con lui perchè è un bravo ragazzo e sono in una situazione di comodo”
Oltre che aver fatto la troia, ho pure iniziato ad indagare quanto fossi troia e opportunista.
Mi sono sposata, è stata una bellissima festa, Maurizio ha fatto un lavoro egregio, e si è comportato da signore, zero batture e zero sorrisini, mi ha stupito, lo pensavo molto più stronzo.
Nella realtà avevo ragione io, era un enorme pezzo di merda, ma quel giorno non me l’ha voluto rovinare.
Tornati dalle maldive, mi ero totalmente dimenticata e ripartendo con il lavoro e la vita di tutti giorni, una sera Alfredo mi dice: “Carla mi ha chiamato il fotografo, per fissare una sera per scegliere un po’ di foto da inserire nel book” sono diventata di tutti i colori, per fortuna era di spalle altrimenti si sarebbe sicuramente accorto.
Per fortuna decidiamo di andarci il giovedì sera alle 19:00, perchè appena fissato mi arriva un sms con scritto: “Ciao Carla, portami le foto delle maldive, così scegliamo quelle che non vuoi far vedere al maritino”
Il mercoledì mattina ho preso un permesso dal lavoro e sono andata in negozio, c’era anche l’aiutante Marco un ragazzo più giovane di me, da come mi ha guardata ho capito subito che aveva visto le mie foto osè.
Maurizio mi ha fatto sedere davanti un monitor enorme e mi sono sentita gelare, sembrava un servizio porno, mi ero preparata un discorso dove gli avrei detto che se non l’abbozzava sarei andata a denunciarlo alla polizia, ma gli solo chiesto se le aveva fatte vedere a Marco.
Lui: “Carla, quelle che vuoi togliere le terrò nella mia collezione privata, Marco ha visto solo quelle dove sei sola, non ho intenzione di usarle per farti diventare la mia amante, sarà il nostro segreto”
Un pochino mi sono sentita sollevata.
Poi ha aggiunto: “giovedì però sei tutta la sera mia, ti voglio in minigonna come alle maldive e senza biancheria intima insieme a lui, poi inventati una cena tra amiche, dopo un mese di sesso monotono devo farti il mio regalo di matrimonio”
Una parte di me era terrorizzata e un’altra, la troia che Maurizio era riuscito a far venire fuori, super eccitata, come sempre quando ero in difficoltà, dicevo banalità; “ma quello è un copricostume”
Lui sorridendo mi suggerisce: “compratela, ma voglio che quando ti siedi tu stia sulle chiappe, poi per me è finita qua, se avrai voglia di uscire dalla monotonia mi contatterai te”
Gli stringo la mano, dicendogli: “giovedì sera sarò tua, ma poi mi voglio dimenticare questa porcata”
Quando ho fatto vedere il mio nuovo acquisto ad Alfredo, mi ha guardato strano dicendomi: “ma quanto è corta? Non le avevi mai messe così”
Ed io: “tra l’altro la vorrei mettere giovedì a cena a casa di Giorgia” (la mia migliore amica, l’unica che sapeva del fotografo porco) e poi da gattona “mica sei geloso?”
Mentre mi dava il permesso mi sono sentita un’altra volta una grandissima troia, niente a che vedere con il giovedì sera, Maurizio riusciva ad accendermi come un fiammifero, mai mi era successo prima e mai e risucceso dopo, ancora oggi non riesco a spiegarmi.
Durante la scelta delle foto, Marco era con Alfredo ed io in minigonna ascellare senza slip ero nella stanza affianco con la porta aperta, seduta sul cazzo di Maurizio.
Parlavamo delle foto da stanza a stanza, ed io ero così disinibita, così porca, che ho preferito farlo venire in bocca piuttosto che continuare quel gioco al massacro.
Prima delle otto ho salutato, non potevo baciarlo avevo ancora il sapore dello sperma in bocca, ho fatto finta di essere in ritardissimo e gli mandato un bacio con la mano quando ero già sulla porta.
Ho fatto il giro dell’isolato, ho parcheggiato sotto casa di Giorgia che vedendomi è scesa, per farmi i complimenti per la mini, e quando è arrivato Maurizio gli ha detto pure: “trattamela bene” la sua risposta è stata: “lo sai che come la tratto io, nemmeno il maritino” “la prossima volta facciamo un uscita a tre”
Abbiamo scopato come ricci, ha anche voluto, parole sue farmi godere con il culo, mi ero ripromessa di non vederlo più, ma negli anni successivi ogni qualvolta avevo voglie strane, chiamavo Maurizio ed era una sicurezza.
Alfredo mi ha lasciata tre anni fa, sta con una ragazza dell’est vent’anni più giovane, ma non mi sento di colpevolizzarlo, forse il mio amore per lui era meno intenso del suo per me.
Per commenti e suggerimenti: amicosegreto@tutanota.com
Lui era così felice, per i suoi genitori, per i nonni, e così innamorato che non me la sono sentita di rovinargli la vita, mi sono posta però una domanda devastante: “ma io lo amo davvero, o sto con lui perchè è un bravo ragazzo e sono in una situazione di comodo”
Oltre che aver fatto la troia, ho pure iniziato ad indagare quanto fossi troia e opportunista.
Mi sono sposata, è stata una bellissima festa, Maurizio ha fatto un lavoro egregio, e si è comportato da signore, zero batture e zero sorrisini, mi ha stupito, lo pensavo molto più stronzo.
Nella realtà avevo ragione io, era un enorme pezzo di merda, ma quel giorno non me l’ha voluto rovinare.
Tornati dalle maldive, mi ero totalmente dimenticata e ripartendo con il lavoro e la vita di tutti giorni, una sera Alfredo mi dice: “Carla mi ha chiamato il fotografo, per fissare una sera per scegliere un po’ di foto da inserire nel book” sono diventata di tutti i colori, per fortuna era di spalle altrimenti si sarebbe sicuramente accorto.
Per fortuna decidiamo di andarci il giovedì sera alle 19:00, perchè appena fissato mi arriva un sms con scritto: “Ciao Carla, portami le foto delle maldive, così scegliamo quelle che non vuoi far vedere al maritino”
Il mercoledì mattina ho preso un permesso dal lavoro e sono andata in negozio, c’era anche l’aiutante Marco un ragazzo più giovane di me, da come mi ha guardata ho capito subito che aveva visto le mie foto osè.
Maurizio mi ha fatto sedere davanti un monitor enorme e mi sono sentita gelare, sembrava un servizio porno, mi ero preparata un discorso dove gli avrei detto che se non l’abbozzava sarei andata a denunciarlo alla polizia, ma gli solo chiesto se le aveva fatte vedere a Marco.
Lui: “Carla, quelle che vuoi togliere le terrò nella mia collezione privata, Marco ha visto solo quelle dove sei sola, non ho intenzione di usarle per farti diventare la mia amante, sarà il nostro segreto”
Un pochino mi sono sentita sollevata.
Poi ha aggiunto: “giovedì però sei tutta la sera mia, ti voglio in minigonna come alle maldive e senza biancheria intima insieme a lui, poi inventati una cena tra amiche, dopo un mese di sesso monotono devo farti il mio regalo di matrimonio”
Una parte di me era terrorizzata e un’altra, la troia che Maurizio era riuscito a far venire fuori, super eccitata, come sempre quando ero in difficoltà, dicevo banalità; “ma quello è un copricostume”
Lui sorridendo mi suggerisce: “compratela, ma voglio che quando ti siedi tu stia sulle chiappe, poi per me è finita qua, se avrai voglia di uscire dalla monotonia mi contatterai te”
Gli stringo la mano, dicendogli: “giovedì sera sarò tua, ma poi mi voglio dimenticare questa porcata”
Quando ho fatto vedere il mio nuovo acquisto ad Alfredo, mi ha guardato strano dicendomi: “ma quanto è corta? Non le avevi mai messe così”
Ed io: “tra l’altro la vorrei mettere giovedì a cena a casa di Giorgia” (la mia migliore amica, l’unica che sapeva del fotografo porco) e poi da gattona “mica sei geloso?”
Mentre mi dava il permesso mi sono sentita un’altra volta una grandissima troia, niente a che vedere con il giovedì sera, Maurizio riusciva ad accendermi come un fiammifero, mai mi era successo prima e mai e risucceso dopo, ancora oggi non riesco a spiegarmi.
Durante la scelta delle foto, Marco era con Alfredo ed io in minigonna ascellare senza slip ero nella stanza affianco con la porta aperta, seduta sul cazzo di Maurizio.
Parlavamo delle foto da stanza a stanza, ed io ero così disinibita, così porca, che ho preferito farlo venire in bocca piuttosto che continuare quel gioco al massacro.
Prima delle otto ho salutato, non potevo baciarlo avevo ancora il sapore dello sperma in bocca, ho fatto finta di essere in ritardissimo e gli mandato un bacio con la mano quando ero già sulla porta.
Ho fatto il giro dell’isolato, ho parcheggiato sotto casa di Giorgia che vedendomi è scesa, per farmi i complimenti per la mini, e quando è arrivato Maurizio gli ha detto pure: “trattamela bene” la sua risposta è stata: “lo sai che come la tratto io, nemmeno il maritino” “la prossima volta facciamo un uscita a tre”
Abbiamo scopato come ricci, ha anche voluto, parole sue farmi godere con il culo, mi ero ripromessa di non vederlo più, ma negli anni successivi ogni qualvolta avevo voglie strane, chiamavo Maurizio ed era una sicurezza.
Alfredo mi ha lasciata tre anni fa, sta con una ragazza dell’est vent’anni più giovane, ma non mi sento di colpevolizzarlo, forse il mio amore per lui era meno intenso del suo per me.
Per commenti e suggerimenti: amicosegreto@tutanota.com
2
voti
voti
valutazione
5.5
5.5
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Il fotografo porco - cap 2racconto sucessivo
Prendersi delle grandi soddisfazioni al lavoro - cap 8
Commenti dei lettori al racconto erotico