La vera natura di mia madre Sesta e ultima parte

di
genere
incesti

Eravamo entrambi nudi sopra il letto. Io ero spossato. Non avevo una grande esperienza in fatto di sesso considerando la mia giovane età ma pensavo che sarebbe stato impossibile riprovare quelle stesse sensazioni che avevo provato scopando con mia madre. Lei intanto stava fumando una sigaretta e io me la guardavo quasi in trance. Ammiravo quel corpo perfetto e incredibilmente tonico e scolpito malgrado avesse smesso l’attività già da alcuni anni. Ma evidentemente aveva continuato a tenerci. Teneva le gambe lunghissime piegate e la testa rilassata sul cuscino portando ogni tanto la sigaretta alla bocca ed emanando nuvole di fumo dalla sua bocca ancora dipinta malgrado i numerosi baci che ci eravamo scambiati. Spense la sigaretta e si avvicinò a me
“ Allora? Com’è fare sesso con me?”
“ E com’è per te farlo con tuo figlio?”
“ Te l’ho detto. E’ fare l’amore con l’unico vero maschio della mia vita. Gli altri sono stati semplici amanti. Tu sei la persona che amo di più al mondo e vederti felice mi riempie il cuore. Però…”
“ Però?”
“ Però non sono una donna facile da accontentare. Le mie esigenze sono notevoli” Sorrisi
“ E’ incredibile sentire da te queste parole” Sorrise anche lei
“ Beh, mi sembra che abbiamo entrambi abbandonato i nostri tabù. D’altronde, se un uomo desidera sesso è un vero maschio e se lo desidera una donna è una troia. Beh, se questo è il metro di giudizio della gente, io sono una troia perché mi piace il sesso in ogni sua variante” Si mise sopra di me per poi scivolare lentamente fino a mettere la sua bocca all’altezza del mio membro che ormai era a riposo. Ma appena la mamma iniziò a leccarmelo sentii risvegliarmi il desiderio. Lo leccava delicatamente per poi ingoiarlo completamente. Oddio! Ci sapeva fare e il mio cazzo si inturgidì di nuovo. Con maestria mi portò di nuovo sull’orlo dell’eiaculazione in pochi minuti. Vedevo la sua testa fare avanti e indietro poi si scansò
“ Che fai mamma? Perché?”
“ Perché voglio che tu mi riprenda col telefonino. Dai, voglio rivedermi mentre ti faccio un pompino” Non aveva alcuna remora e questo contribuì ad eccitarmi di nuovo. Presi il telefonino e lei addirittura si mise in posa, riprendendo a farmi il pompino e fermandosi ogni tanto per sorridere. Mi portò spesso vicino all’eiaculazione fermandosi sempre qualche istante prima ma ero ormai arrivato al dunque
“ Mamma, non resisto più”
“ Non resistere, vienimi in bocca. Voglio assaggiare lo sperma di mio figlio” Era una vera troia. O forse era solo una giovane donna che amava il sesso in tutte le sue sfumature, come aveva detto prima. Sussultai diverse volte e vidi la mamma ingoiare tutto leccandosi le labbra
“ Oddio mamma, sei incredibile”
“ La tua sborra ha un ottimo sapore. Credo proprio che la ingoierò parecchie altre volte. Adesso però tocca a te. Sono di nuovo eccitata e ho voglia di farmela leccare. E vediamo se anche i miei umori avranno per te un ottimo sapore” Si tirò su e allargò le gambe
“ Non posso più riprenderti però” Scoppiò a ridere
“ E già, non credo che ti riuscirebbe bene. Dammi il telefonino. Non mi voglio perdere la visione di un video con mio figlio che me la lecca” Glielo diedi e mentre la mamma riprendeva, io iniziai a leccargliela come se non ci fosse un domani. I suoi umori erano davvero tanti. Era eccitatissima e ancora una volta la sentivo godere “Bravo Manuel, muovi la lingua, lecca anche le pareti vaginali, così, fallo per tua madre troia” Lo feci e sentii la mamma sussultare sopra di me fino a togliermi la faccia dalla sua fica. Si abbandonò sul letto fissando il soffitto e io mi avvicinai a lei
“ Ti è piaciuto mamma?” Appena mi vide scoppiò a ridere
“ Hai la faccia tutta impiastricciata dai miei umori. Vatti a lavare” Andai in bagno e mi guardai allo specchio e mi misi a ridere anche io. Ero davvero tutto sporco. La mamma era venuta in gran quantità. Mi lavai e tornai da lei
“ E adesso?” le chiesi mentre lei era ancora stesa sul letto
“ E adesso? Ormai non ci sono più barriere e credo che avrò spesso voglia di fare sesso con te. E tu?”
“ Io credo che morirò di gelosia quando rientrerà Luigi”
“ Quello non conta niente. Quando scopo con lui nemmeno lo sento. Tu invece… Beh, a saperlo sarei stata io a fare la prima mossa”
“ Non hai risposto alla mia domanda”
“ Luigi va fuori città almeno due volte al mese. Vuoi essere il mio amante durante quel periodo?”
“ Sì che lo voglio. E gli altri ragazzi?” Fece un sorrisino ironico
“ Se mi soddisferai non credo che ne avrò bisogno”
“ Ce la metterò tutta mamma. Vorrei che tu fossi solo mia” Mi baciò di nuovo
“ Beh, intanto c’è tutta la domenica da trascorrere. Compresa la notte visto che Luigi tornerà domani mattina. Ti va di trascorrerla con la tua vecchia mamma?” Le saltai quasi addosso
“ Vecchia? Mamma, non esiste una ragazza che possa avvicinarsi a te in quanto a bellezza e sensualità” Ridemmo entrambi e rimanemmo abbracciati. Ormai il dado era tratto. Ero diventato l’amante di mia madre. Per me era invece la donna che amavo e che desideravo. E l domenica era ancora lunga. E l’avremmo trascorsa insieme come due fidanzatini. Poggiai la mia testa sul suo seno. Mi sembrava ancora tutto assurdo. Era giusto? Era sbagliato? Era quello che desideravamo entrambi e questo era ciò che contava. Tutto il resto non mi interessava.

Per commenti, scrivete a jonathan1957@tiscali.it


scritto il
2023-07-18
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