Master, donne bio e km zero
di
RunningRiot
genere
dominazione
Ciao, come da richiesta mi presento: sono una ragazza del Lazio di 28 anni, ho un Master; sono una donna bio e quando mi capita anche a km zero, tuttavia non rifuggo i prodotti dell'industria alimentare, a volte non se ne può fare a meno e comunque vedo che persino i supermercati cominciano a speculare troppo sul business del green.
Ho qualche esperienza e talora tendenza a essere sub. Non sempre, perché dai e dai ci si rompe i coglioni, ma a volte sì. A volte mi piace essere dominata. Più nella testa che nel fisico. O meglio, deve essere una cosa che parte dalla testa e poi scende giù. I maschi non sempre se ne accorgono, né il mio ragazzo né altri con cui sono stata, ma può capitare ed è capitato che quando si arriva al dunque loro tirino fuori qualche sconcezza tipo "dillo che sei la mia puttana" oppure "hai proprio fame di cazzo, eh?" (sconcezze che la sottoscritta apprezza molto, vorrei chiarire) e che la sola cosa che ci sarebbe da rispondere è "guarda, magari non ci hai fatto caso, ma è da un paio d'ore che il tuo cervello ha messo la mia mente a novanta e se la sta fottendo alla grande, che vogliamo fare?".
Proprio per questo credo che tutto ciò non avvenga per esclusivo "merito" del maschio - anche se il LUI conta, è chiaro - ma anche per "merito" mio. Non ho mai consegnato né consegnerei mai le chiavi di me stessa a quelli che si atteggiano a Padrone, che vogliono essere chiamati Padrone (non ci credereste mai, ma esistono davvero), che ti chiamano Schiava, che ti vogliono far compiere azioni ridicole tipo mangiare senza mani da una scodella per terra perché in fondo sei una cagna (non me l'hanno mai chiesto, ma qualcuno ha queste fantasie e magari prova pure a metterle in pratica). Trovo penoso l'armamentario fatto di catene e frustini, mi sbellico di fronte a quelli che ti abbaiano "chi ti ha detto di venire?". Ma ripijateve...
Accetto però la dimensione del gioco, quella mi piace. Mi piace eseguire piccoli comandi, mi piace assecondare, mi piace dare l'idea che in quei momenti lui abbia il completo controllo su di me. Anche perché spesso mi piace che ce l'abbia e considero una cosa fantastica essere portata sul punto di implorare. Perciò, anche se qualche richiesta può apparire bizzarra, va bene. Proprio perché si gioca posso tranquillamente dire "fammi il cazzo che ti pare, sono la tua schiava" e sperare che lo faccia davvero. Non lo trovo molto diverso dal preparare l'aperitivo al mio fid quando torna dal lavoro e, quando mi gira, cioè spesso, fargli un pompino mentre se lo beve: rilassati, riposati, tranquillo, pensa ad altro perché a te ci ci penso io. Anzi, volendo, trovo questa cosa molto più sub di tante altre. Ma vi dirò che sono momenti che si apprezzano di più in una dinamica di coppia, questo l'ho imparato con il tempo. Si apprezzano di più perché capisci cosa significa stare dall'altra parte quando, ad esempio, stiamo davanti alla tv e lui domanda "amo, vuoi vedè qualcosa?": sì la tua testa che scompare tra le mie gambe mentre me la lecchi, lecca. Sometimes anche "lecca, schiavo" (cercando di trattenere la risata, ovvio).
Se tutto questo contribuisce al piacere, lo amplifica, voglio dire... perché no?
Però ok, lo ammetto, tendenzialmente sono più submissive che altro. Almeno come disposizione d'animo. Oggi non credo proprio che lo rifarei, ma qualche anno fa ero assolutamente attratta anche dalle situazioni e dai ragazzi decisamente cheap di fronte ai quali spogliarmi - più che dei miei abiti - della mia oggettiva superiorità su di loro. Erano processi psicologici che sarebbe troppo lungo spiegare. A volte mi sballavo pensando "spero proprio di trovare uno che sia capace di questo" allo stesso modo in cui in altre sere speravo di trovarne uno che ce l'avesse almeno un po' grosso o, in altre ancora, di beccare qualcuno che mi facesse ridere. Perché? Beh, ve l'ho detto sarebbe lungo da spiegare, diciamo che mi andava così. Diciamo anche che il tipo che fa bingo è quello che non solo mi sballotta e mi rigira in ogni posizione lui desideri (la forza maschile ha sempre esercitato un certo fascino sulla sottoscritta) ma che capisca che quello è il momento di farlo perché in quel momento ne sento il bisogno, ma altre volte magari no. Pensare che ci sia un solo modo di fare sesso mi mette un po' di tristezza.
Escludo da questo discorso tutta la parte che riguarda i rapporti ragazza-ragazza, perché li trovo completamente diversi, molto più sfumati e se vogliamo molto più complessi. Naturalmente esisteranno anche in questi casi le relazioni dom/sub, io stessa ne ho sfiorata una anche se a bassa intensità, diciamo così. Presi una tranvata che ancora mi fa male la capoccia (anche perché ne avevo appena presa un'altra) ma il motivo non era che mi trattava a volte come il suo giocattolino, anzi. Però, ripeto, tra ragazze è diverso.
Ecco, credo di avere detto non tutto ma abbastanza. Qualche falla ci sarà, perdonatemi. Non so se essere una donna bio e a km zero possa entrarci qualcosa, ma forse sì. Sapete, tutte quelle cose sulla consonanza tra noi e la Natura... sembrano stronzate ma magari qualcosa di vero c'è. Una cosa però non l'ho capita: io ho un Master, d'accordo, ma che cazzo c'entra averne uno?
Ho qualche esperienza e talora tendenza a essere sub. Non sempre, perché dai e dai ci si rompe i coglioni, ma a volte sì. A volte mi piace essere dominata. Più nella testa che nel fisico. O meglio, deve essere una cosa che parte dalla testa e poi scende giù. I maschi non sempre se ne accorgono, né il mio ragazzo né altri con cui sono stata, ma può capitare ed è capitato che quando si arriva al dunque loro tirino fuori qualche sconcezza tipo "dillo che sei la mia puttana" oppure "hai proprio fame di cazzo, eh?" (sconcezze che la sottoscritta apprezza molto, vorrei chiarire) e che la sola cosa che ci sarebbe da rispondere è "guarda, magari non ci hai fatto caso, ma è da un paio d'ore che il tuo cervello ha messo la mia mente a novanta e se la sta fottendo alla grande, che vogliamo fare?".
Proprio per questo credo che tutto ciò non avvenga per esclusivo "merito" del maschio - anche se il LUI conta, è chiaro - ma anche per "merito" mio. Non ho mai consegnato né consegnerei mai le chiavi di me stessa a quelli che si atteggiano a Padrone, che vogliono essere chiamati Padrone (non ci credereste mai, ma esistono davvero), che ti chiamano Schiava, che ti vogliono far compiere azioni ridicole tipo mangiare senza mani da una scodella per terra perché in fondo sei una cagna (non me l'hanno mai chiesto, ma qualcuno ha queste fantasie e magari prova pure a metterle in pratica). Trovo penoso l'armamentario fatto di catene e frustini, mi sbellico di fronte a quelli che ti abbaiano "chi ti ha detto di venire?". Ma ripijateve...
Accetto però la dimensione del gioco, quella mi piace. Mi piace eseguire piccoli comandi, mi piace assecondare, mi piace dare l'idea che in quei momenti lui abbia il completo controllo su di me. Anche perché spesso mi piace che ce l'abbia e considero una cosa fantastica essere portata sul punto di implorare. Perciò, anche se qualche richiesta può apparire bizzarra, va bene. Proprio perché si gioca posso tranquillamente dire "fammi il cazzo che ti pare, sono la tua schiava" e sperare che lo faccia davvero. Non lo trovo molto diverso dal preparare l'aperitivo al mio fid quando torna dal lavoro e, quando mi gira, cioè spesso, fargli un pompino mentre se lo beve: rilassati, riposati, tranquillo, pensa ad altro perché a te ci ci penso io. Anzi, volendo, trovo questa cosa molto più sub di tante altre. Ma vi dirò che sono momenti che si apprezzano di più in una dinamica di coppia, questo l'ho imparato con il tempo. Si apprezzano di più perché capisci cosa significa stare dall'altra parte quando, ad esempio, stiamo davanti alla tv e lui domanda "amo, vuoi vedè qualcosa?": sì la tua testa che scompare tra le mie gambe mentre me la lecchi, lecca. Sometimes anche "lecca, schiavo" (cercando di trattenere la risata, ovvio).
Se tutto questo contribuisce al piacere, lo amplifica, voglio dire... perché no?
Però ok, lo ammetto, tendenzialmente sono più submissive che altro. Almeno come disposizione d'animo. Oggi non credo proprio che lo rifarei, ma qualche anno fa ero assolutamente attratta anche dalle situazioni e dai ragazzi decisamente cheap di fronte ai quali spogliarmi - più che dei miei abiti - della mia oggettiva superiorità su di loro. Erano processi psicologici che sarebbe troppo lungo spiegare. A volte mi sballavo pensando "spero proprio di trovare uno che sia capace di questo" allo stesso modo in cui in altre sere speravo di trovarne uno che ce l'avesse almeno un po' grosso o, in altre ancora, di beccare qualcuno che mi facesse ridere. Perché? Beh, ve l'ho detto sarebbe lungo da spiegare, diciamo che mi andava così. Diciamo anche che il tipo che fa bingo è quello che non solo mi sballotta e mi rigira in ogni posizione lui desideri (la forza maschile ha sempre esercitato un certo fascino sulla sottoscritta) ma che capisca che quello è il momento di farlo perché in quel momento ne sento il bisogno, ma altre volte magari no. Pensare che ci sia un solo modo di fare sesso mi mette un po' di tristezza.
Escludo da questo discorso tutta la parte che riguarda i rapporti ragazza-ragazza, perché li trovo completamente diversi, molto più sfumati e se vogliamo molto più complessi. Naturalmente esisteranno anche in questi casi le relazioni dom/sub, io stessa ne ho sfiorata una anche se a bassa intensità, diciamo così. Presi una tranvata che ancora mi fa male la capoccia (anche perché ne avevo appena presa un'altra) ma il motivo non era che mi trattava a volte come il suo giocattolino, anzi. Però, ripeto, tra ragazze è diverso.
Ecco, credo di avere detto non tutto ma abbastanza. Qualche falla ci sarà, perdonatemi. Non so se essere una donna bio e a km zero possa entrarci qualcosa, ma forse sì. Sapete, tutte quelle cose sulla consonanza tra noi e la Natura... sembrano stronzate ma magari qualcosa di vero c'è. Una cosa però non l'ho capita: io ho un Master, d'accordo, ma che cazzo c'entra averne uno?
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