La nuova capa 12
di
Adam82ne
genere
zoofilia
Fu il turno di Aru , il mio primo partner canino, l’esperto, il principe delle cagne, lui non si perde in chiacchiere, arriva sicuro di se fa il suo lavoro con efficienza e dedizione per poi andare via, se dovessi immaginarlo in una versione umana, busserebbe alla mia porta “ sono il signor Wolf risolvo problemi “ .
Aru ripulì i liquidi del suo predecessore, il suo naso freddo accarezzò le mie grandi labbra , mentre la sua lingua lenii il mio culetto in fiamme , la delicatezza con cui slappò e ripulì la mia intimità furono come un’opera di restauro di una tela rinascimentale , quando ritornò immacolata finalmente tirò fuori il suo pennello.
Entró , mugolai di piacere solo a sentire la punta , arrivò in fondo e si fermò, come se volesse essere implorato, tirai su il sedere .
“ dai tesoro, ingravida la tua cagna”
Come se mi stesse facendo un favore comincio a stantuffare, prima lentamente per poi accellerare, i sui spruzzi caldi scaldarono la mia vagina come una tisana in una fredda giornata invernale, le sue zampe anteriori ben salde sulla mia schiena mi fecero sentire desiderata e protetta,era lui ad avere il controllo della situazione, nonostante sia meno dotato dí Clotar e Criss mi fece arrivare prima e molto più intensamente, fu bellissimo, quando l’orgasmo arrivò al suo zenit ebbi l’effetto di una tirata di popper, battito impazzito , testa leggera e occhi ribaltati.
“ oh Dio mio ohhhhhhhhh sto venendo ancoraaaaaa”
Le mie braccia penzolavano dal tavolino, le gambe erano molli molli , tra le cosce ero un fiume in piena sentivo colare i liquidi dalla mia micia lungo le cosce , ero come un rubinetto rotto , mi sentii senza forze, neanche il nodo che mise in trazione le pareti interne della mia vagina mi svegliarono da quel torpore, quando il nodo fu al massimo della sua grandezza non presi le sue zampe posteriori ne nessuno venne a farlo, non ce ne fu bisogno, il principe delle cagne non ha bisogno di aiuto,da bravo cavaliere è indomito, valoroso e soprattutto indipendente,rimase lì fermo , in attesa che il fuoco di quella battaglia si spegnesse per poi tornare vittorioso nel suo castello.
Quando si staccò tappai il mio buco ripieno in attesa che fosse svuotato, mi portai le mani zuppe di quel liquido vischioso alla bocca assaporandolo tutto lentamente , come un piatto preparato da uno chef stellato, rimasi li tasta sul tavolino ansimante con la mente svuotata da qualsiasi pensiero.
Non lo sentii neanche avvicinarsi , ero ancora intenta a rientrare volando dal mondo fatato di orgasmilandia , Tuco il fratello timido di Aru non mi leccó neanche o forse non lo sentii io , fatto sta che per me entrò senza bussare , come un ladro professionista , con le mani di velluto… o meglio … cazzo di velluto ,si intrufolò dentro di me silente.
Una volta dentro, rovistò tranquillo e giulivo col suo attrezzo cercando la felicità nei miei anfratti umidi e ancora vogliosi , la ricerca fu lenta e meticolosa segnando i punti già controllati col suo nettare divino , le precedenti intrusioni avevano reso la strada larga, viscida e libera da qualsiasi ostacolo , il membro rosso fuoco vorticava dentro di me come un cucchiaio nella minesta , ma nonostante tutto mi donava tutto il piacere di questo mondo, solo il rumore acquoso dei colpi mi faceva impazzire…plop , plop plop, plop plop…. tutti quegli orgasmi, gli odori e il pensiero che ne avrei avuti altri mi fecero cadere in un limbo dove follia e razionalità si prendevano a mattonate sui denti , quando arrivai per l’ennesima volta la follia vinse per KO sulla razionalità, urlai …. O almeno ci provai perché la voce era andata via da un pezzo e il suono che uscii dalla mia bocca fu quasi inudibile , presi Tuco per le gambe come a volerlo tenere per sempre dentro di me, quando il suo cazzone venne fuori da se come una saetta spruzzi caldi mi innaffiarono le chiappe matide di sudore,fu come se mi avessero tolto qualcosa di mio, insultai la mano che aspirò tutto il liquido dentro di me , dicendogli semplicemente
“togli quell’affare e fai godere la cagna del branco a colpi di lingua “
La mano colpì con forza la mia chiappa per poi sparire come era arrivata, riconobbi la voce di di Fabiana che dire .
“La stanno riempiendo come un cannolo Mamy”
Greta si parò di fronte a me prendendomi il viso tra le mani .
“Tutto bene tesoro “
La mia faccia da troia appagata fu il sì più convincente del mondo .
“Ascolta attentamente, ora sarà il turno di Oki , lui è…. Un po’ diverso dagli altri, quando salirà sopra di te e fino a quando non troverá la posizione giusta avrai la sensazione di avere sulla schiena un bancale di mattoni, quindi stai ferma…farà tutto lui… ok?”
Feci segno di si con la testa
“ un’altra cosa ……ad un certo punto lui ti bloccherà il collo con la bocca… un po’ come ha fatto il tuo Clotar …. Ma avendo la bocca più grande avrai una sensazione diversa…Non preoccuparti che non ti farà del male ….. quanto al nodo fai in modo che resti fuori o ti ritroverai un marsupio al posto della vagina ….. è tutto chiaro? Hai capito? È molto importante…. Soprattutto l’ultima cosa “
Feci segno di si
“ no amore devi dirmi che hai capito “
“Ho capito tutto amore, ora chiudi il becco e mandami Oki ho voglia di godere ancora “
Mi sorrise
“Sei una grandissima cagna….. divertiti “
Mi bació e andò via , mentre Mamy liberò dal guinzaglio Oki che finalmente potè venire dalla nuova cagna del branco e farcila come si deve , mi odorò tra le cosce , il suo fiato caldo mi procurò brividi di piacere ,salì sopra di me poggiando le sue zampone sul mio sedere,sembrava di avere un armadio sul groppone, mi odoró ancora , leccò la mia schiena e il collo , la sua lingua calda e ruvida sembrava un foglio di carta vetrata.
“Mhmmm…dai ragazzone datti da fare “
Nonostante la mole immensa una volta trovata la posizione giusta non ebbi più la sensazione di essere schiacciata come una cacca per strada, mise le zampe anteriori sul tavolino , tra le mie spalle e il collo , timidamente le afferrai e tirai su il culo, se mi avesse inculata avrei portato i pannoloni per il resto dei miei giorni pensai, Oki sembrò gradire il gesto perché mi leccò la guancia.
Il suo corpo con la sua pelliccia folta e ispida su di me mi ricoprirono come un piumone facendomi sentire il suo odore pungente , le sue zampe posteriori aderenti alle mie cosce mi solleticavano la pelle resa delicata e liscia dalle amorevoli cure di Miki , era caldissimo come una di quelle coperte elettriche, si mosse come a stabilizzare la sua posizione prima di dar via alle danze, sentii degli spruzzi caldi colpire la mia fichetta già bagnata e subito dopo la sua punta poggiarsi sulle grandi labbra, rimasi ferma immobile lasciandogli fare tutto a lui , iniziò a muoversi affondando lentamente…. Si era decisamente più dotato. Nonostante la mia passerina fosse ben allargata e lubrificata da tre monte consecutive il suo bastone nodoso entrò un po’ a fatica, si fece strada allargandomi ancora di più ma non provai dolore , anzi fu bellissimo e mi gustai centimetro dopo centimetro il suo cazzone avanzare dentro di me .
Quando la strada fu libera e abbastanza larga i suo colpi divennero regolari e più decisi , memore delle parole di Greta spostai i miei capelli scoprendo e offrendogli completamente il collo , quel segno di sottomissione mi eccitò e mi eccitò ancora di più sentire la sua bocca , i suoi denti mi tenevano ben salda sentivo i canini sulla mia pelle , nuca ed esofago erano alla sua mercé , se avesse voluto mi avrebbe ucciso in un nano secondo , il suo respiro accendeva la fiamma dentro di me come un mantice in un camino , la sua stretta decisa ma mai dolorosa mi faceva sentire la cagna più desiderata del mondo …. La sua cagna …. Quella che avrebbe dovuto portare avanti la sua discendenza , i suoi spruzzi bollenti ne erano la dimostrazione di quel desiderio.
“Ohhh si riempimi fammi tua ….. ingravidami…”
La sua bava colava sul mio collo e la sua lingua calda sembrava una mano che mi rassicurava dicendomi “ tranquilla …ferma e stai tranquilla “
Mi portai una mano in bocca cercando di reprimere l’orgasmo che stava esplodendo dentro di me come una bomba atomica , come a domare una bestia feroce mi morsi le dita resistendo il più possibile cercando di gustarmi quell’orgasmo pazzesco solo al momento giusto , fui sopraffatta dal piacere, complice i denti sul mio collo, rantolai , una sorta di urlo soffocato di quelli che ti fanno rimanere senz’aria , iniziai ad andare in iperventilazione , sembrava stessi spegnendo le candeline di compleanno di una nonna centenaria , Oki continuò a darci dentro come se quelle sensazioni non fossero di suo interesse, come è giusto che sia il suo obiettivo è ingravidare la cagna sotto di lui riempiendola di seme caldo e fecondo.
Arrivò il momento in cui il nodo fece la sua apparizione, puntuale come una cartella di equitalia , ma quella cartella era troppo grossa per me e feci di tutto per non farla entrare e devastarmi , lo sentivo premere sulle grandi labbra chiudendo ermeticamente l’ingresso , Oki sembrò contrariato , provò a spingere cercando di farlo entrare….dolore…. Per fortuna o purtroppo non ci riuscì, in quel momento una parte di me avrebbe voluto che quella palla di cannone mi demolisse le viscere ma non successe.
“Un giorno lo farai tesoro, quando la tua cagna sarà pronta farà entrare anche il tuo bellissimo nodo scarlatto “
Mi sentivo pienissima sembrava mi avessero svuotato una bottiglia d’acqua calda giù per la vagina, vidi Miki , Greta e Fabiana vicino a me pronte ad intervenire, quando il cazzo di Oki uscì Fabiana lo riportò a Mamy , Greta mi accarezzava i capelli
“Eravate bellissimi e tu sei stata divinamente brava amore “
Miki ci interruppe
“Scusatemi ragazze…. Ascolta Chiara tieni la mano ferma sulla tua caverna sbrodolante fino a quando non te lo dico io…. Ok”
Sentii come una cannuccia passare tra le mie dita , entrare dentro la mia vagina ed aspirare tutto.
“Ti ha riempito per bene eh… porca puttana quanta”
Con un colpetto sulla chiappa mi disse che potevo togliere la mano e con mia sorpresa sentii due lingue esplorarmi meticolosamente …. Erano lingue umane… erano Michi e Fabiana,devo dire la verità non provai nulla, dopo tanti cazzi e altrettanti orgasmi il mio clitoride era caduto in letargo come un ubriaco in coma etilico, quando fui completamente ripulita Greta mi fece alzare , non mi reggevo in piedi e mi girava la testa.
“Tranquilla, ti passerà in pochi minuti….hai avuto troppi orgasmi uno dietro l’altro “
Ridacchiò sfottendomi , con passi malfermi fui portata di fronte a Mamy che si alzò in piedi , mi abbracciò.
“Sei stata bravissima figlia mia “
Mi diede un bacio sulla fronte , Clara era di fianco a lei e reggeva un vassoio in mano con due bicchieri quasi pieni del frutto dei miei
amplessi animali.
Prese il primo bicchiere e tutto il suo contenuto fu cosparso e spalmato sul mio corpo da tutte le ragazze come un unguento miracoloso , aveva un odore fortissimo e inebriante.
Prese il secondo bicchiere e lo mise tra le mie mani
“Figlia mia ….con questo nettare ti do il benvenuto in questa famiglia , il nostro amore ti proteggerà dalla malvagità di questo mondo , Chiara l’amore che riceverai da noi sarà incondizionato e ricordati che qualsiasi cosa succeda noi ci saremo sempre e per sempre “
Tenendomi le mani mi fece portare il bicchiere sulle labbra facendomi bere tutto, aveva un sapore acido ,amaro e molto forte, quando si riprese il bicchiere lo avvolse in uno straccio e lo ruppe con un colpo secco contro il muro, quel gesto fu salutato dalle urla di tutti i presenti che mi abbracciarono ,Mamy mi prese letteralmente in braccio e portatami dentro in casa mi fece sedere a tavola, era imbandita con ogni ben di Dio e la stanza era illuminata solo da candele.
Era il momento del banchetto… il mio banchetto
Aru ripulì i liquidi del suo predecessore, il suo naso freddo accarezzò le mie grandi labbra , mentre la sua lingua lenii il mio culetto in fiamme , la delicatezza con cui slappò e ripulì la mia intimità furono come un’opera di restauro di una tela rinascimentale , quando ritornò immacolata finalmente tirò fuori il suo pennello.
Entró , mugolai di piacere solo a sentire la punta , arrivò in fondo e si fermò, come se volesse essere implorato, tirai su il sedere .
“ dai tesoro, ingravida la tua cagna”
Come se mi stesse facendo un favore comincio a stantuffare, prima lentamente per poi accellerare, i sui spruzzi caldi scaldarono la mia vagina come una tisana in una fredda giornata invernale, le sue zampe anteriori ben salde sulla mia schiena mi fecero sentire desiderata e protetta,era lui ad avere il controllo della situazione, nonostante sia meno dotato dí Clotar e Criss mi fece arrivare prima e molto più intensamente, fu bellissimo, quando l’orgasmo arrivò al suo zenit ebbi l’effetto di una tirata di popper, battito impazzito , testa leggera e occhi ribaltati.
“ oh Dio mio ohhhhhhhhh sto venendo ancoraaaaaa”
Le mie braccia penzolavano dal tavolino, le gambe erano molli molli , tra le cosce ero un fiume in piena sentivo colare i liquidi dalla mia micia lungo le cosce , ero come un rubinetto rotto , mi sentii senza forze, neanche il nodo che mise in trazione le pareti interne della mia vagina mi svegliarono da quel torpore, quando il nodo fu al massimo della sua grandezza non presi le sue zampe posteriori ne nessuno venne a farlo, non ce ne fu bisogno, il principe delle cagne non ha bisogno di aiuto,da bravo cavaliere è indomito, valoroso e soprattutto indipendente,rimase lì fermo , in attesa che il fuoco di quella battaglia si spegnesse per poi tornare vittorioso nel suo castello.
Quando si staccò tappai il mio buco ripieno in attesa che fosse svuotato, mi portai le mani zuppe di quel liquido vischioso alla bocca assaporandolo tutto lentamente , come un piatto preparato da uno chef stellato, rimasi li tasta sul tavolino ansimante con la mente svuotata da qualsiasi pensiero.
Non lo sentii neanche avvicinarsi , ero ancora intenta a rientrare volando dal mondo fatato di orgasmilandia , Tuco il fratello timido di Aru non mi leccó neanche o forse non lo sentii io , fatto sta che per me entrò senza bussare , come un ladro professionista , con le mani di velluto… o meglio … cazzo di velluto ,si intrufolò dentro di me silente.
Una volta dentro, rovistò tranquillo e giulivo col suo attrezzo cercando la felicità nei miei anfratti umidi e ancora vogliosi , la ricerca fu lenta e meticolosa segnando i punti già controllati col suo nettare divino , le precedenti intrusioni avevano reso la strada larga, viscida e libera da qualsiasi ostacolo , il membro rosso fuoco vorticava dentro di me come un cucchiaio nella minesta , ma nonostante tutto mi donava tutto il piacere di questo mondo, solo il rumore acquoso dei colpi mi faceva impazzire…plop , plop plop, plop plop…. tutti quegli orgasmi, gli odori e il pensiero che ne avrei avuti altri mi fecero cadere in un limbo dove follia e razionalità si prendevano a mattonate sui denti , quando arrivai per l’ennesima volta la follia vinse per KO sulla razionalità, urlai …. O almeno ci provai perché la voce era andata via da un pezzo e il suono che uscii dalla mia bocca fu quasi inudibile , presi Tuco per le gambe come a volerlo tenere per sempre dentro di me, quando il suo cazzone venne fuori da se come una saetta spruzzi caldi mi innaffiarono le chiappe matide di sudore,fu come se mi avessero tolto qualcosa di mio, insultai la mano che aspirò tutto il liquido dentro di me , dicendogli semplicemente
“togli quell’affare e fai godere la cagna del branco a colpi di lingua “
La mano colpì con forza la mia chiappa per poi sparire come era arrivata, riconobbi la voce di di Fabiana che dire .
“La stanno riempiendo come un cannolo Mamy”
Greta si parò di fronte a me prendendomi il viso tra le mani .
“Tutto bene tesoro “
La mia faccia da troia appagata fu il sì più convincente del mondo .
“Ascolta attentamente, ora sarà il turno di Oki , lui è…. Un po’ diverso dagli altri, quando salirà sopra di te e fino a quando non troverá la posizione giusta avrai la sensazione di avere sulla schiena un bancale di mattoni, quindi stai ferma…farà tutto lui… ok?”
Feci segno di si con la testa
“ un’altra cosa ……ad un certo punto lui ti bloccherà il collo con la bocca… un po’ come ha fatto il tuo Clotar …. Ma avendo la bocca più grande avrai una sensazione diversa…Non preoccuparti che non ti farà del male ….. quanto al nodo fai in modo che resti fuori o ti ritroverai un marsupio al posto della vagina ….. è tutto chiaro? Hai capito? È molto importante…. Soprattutto l’ultima cosa “
Feci segno di si
“ no amore devi dirmi che hai capito “
“Ho capito tutto amore, ora chiudi il becco e mandami Oki ho voglia di godere ancora “
Mi sorrise
“Sei una grandissima cagna….. divertiti “
Mi bació e andò via , mentre Mamy liberò dal guinzaglio Oki che finalmente potè venire dalla nuova cagna del branco e farcila come si deve , mi odorò tra le cosce , il suo fiato caldo mi procurò brividi di piacere ,salì sopra di me poggiando le sue zampone sul mio sedere,sembrava di avere un armadio sul groppone, mi odoró ancora , leccò la mia schiena e il collo , la sua lingua calda e ruvida sembrava un foglio di carta vetrata.
“Mhmmm…dai ragazzone datti da fare “
Nonostante la mole immensa una volta trovata la posizione giusta non ebbi più la sensazione di essere schiacciata come una cacca per strada, mise le zampe anteriori sul tavolino , tra le mie spalle e il collo , timidamente le afferrai e tirai su il culo, se mi avesse inculata avrei portato i pannoloni per il resto dei miei giorni pensai, Oki sembrò gradire il gesto perché mi leccò la guancia.
Il suo corpo con la sua pelliccia folta e ispida su di me mi ricoprirono come un piumone facendomi sentire il suo odore pungente , le sue zampe posteriori aderenti alle mie cosce mi solleticavano la pelle resa delicata e liscia dalle amorevoli cure di Miki , era caldissimo come una di quelle coperte elettriche, si mosse come a stabilizzare la sua posizione prima di dar via alle danze, sentii degli spruzzi caldi colpire la mia fichetta già bagnata e subito dopo la sua punta poggiarsi sulle grandi labbra, rimasi ferma immobile lasciandogli fare tutto a lui , iniziò a muoversi affondando lentamente…. Si era decisamente più dotato. Nonostante la mia passerina fosse ben allargata e lubrificata da tre monte consecutive il suo bastone nodoso entrò un po’ a fatica, si fece strada allargandomi ancora di più ma non provai dolore , anzi fu bellissimo e mi gustai centimetro dopo centimetro il suo cazzone avanzare dentro di me .
Quando la strada fu libera e abbastanza larga i suo colpi divennero regolari e più decisi , memore delle parole di Greta spostai i miei capelli scoprendo e offrendogli completamente il collo , quel segno di sottomissione mi eccitò e mi eccitò ancora di più sentire la sua bocca , i suoi denti mi tenevano ben salda sentivo i canini sulla mia pelle , nuca ed esofago erano alla sua mercé , se avesse voluto mi avrebbe ucciso in un nano secondo , il suo respiro accendeva la fiamma dentro di me come un mantice in un camino , la sua stretta decisa ma mai dolorosa mi faceva sentire la cagna più desiderata del mondo …. La sua cagna …. Quella che avrebbe dovuto portare avanti la sua discendenza , i suoi spruzzi bollenti ne erano la dimostrazione di quel desiderio.
“Ohhh si riempimi fammi tua ….. ingravidami…”
La sua bava colava sul mio collo e la sua lingua calda sembrava una mano che mi rassicurava dicendomi “ tranquilla …ferma e stai tranquilla “
Mi portai una mano in bocca cercando di reprimere l’orgasmo che stava esplodendo dentro di me come una bomba atomica , come a domare una bestia feroce mi morsi le dita resistendo il più possibile cercando di gustarmi quell’orgasmo pazzesco solo al momento giusto , fui sopraffatta dal piacere, complice i denti sul mio collo, rantolai , una sorta di urlo soffocato di quelli che ti fanno rimanere senz’aria , iniziai ad andare in iperventilazione , sembrava stessi spegnendo le candeline di compleanno di una nonna centenaria , Oki continuò a darci dentro come se quelle sensazioni non fossero di suo interesse, come è giusto che sia il suo obiettivo è ingravidare la cagna sotto di lui riempiendola di seme caldo e fecondo.
Arrivò il momento in cui il nodo fece la sua apparizione, puntuale come una cartella di equitalia , ma quella cartella era troppo grossa per me e feci di tutto per non farla entrare e devastarmi , lo sentivo premere sulle grandi labbra chiudendo ermeticamente l’ingresso , Oki sembrò contrariato , provò a spingere cercando di farlo entrare….dolore…. Per fortuna o purtroppo non ci riuscì, in quel momento una parte di me avrebbe voluto che quella palla di cannone mi demolisse le viscere ma non successe.
“Un giorno lo farai tesoro, quando la tua cagna sarà pronta farà entrare anche il tuo bellissimo nodo scarlatto “
Mi sentivo pienissima sembrava mi avessero svuotato una bottiglia d’acqua calda giù per la vagina, vidi Miki , Greta e Fabiana vicino a me pronte ad intervenire, quando il cazzo di Oki uscì Fabiana lo riportò a Mamy , Greta mi accarezzava i capelli
“Eravate bellissimi e tu sei stata divinamente brava amore “
Miki ci interruppe
“Scusatemi ragazze…. Ascolta Chiara tieni la mano ferma sulla tua caverna sbrodolante fino a quando non te lo dico io…. Ok”
Sentii come una cannuccia passare tra le mie dita , entrare dentro la mia vagina ed aspirare tutto.
“Ti ha riempito per bene eh… porca puttana quanta”
Con un colpetto sulla chiappa mi disse che potevo togliere la mano e con mia sorpresa sentii due lingue esplorarmi meticolosamente …. Erano lingue umane… erano Michi e Fabiana,devo dire la verità non provai nulla, dopo tanti cazzi e altrettanti orgasmi il mio clitoride era caduto in letargo come un ubriaco in coma etilico, quando fui completamente ripulita Greta mi fece alzare , non mi reggevo in piedi e mi girava la testa.
“Tranquilla, ti passerà in pochi minuti….hai avuto troppi orgasmi uno dietro l’altro “
Ridacchiò sfottendomi , con passi malfermi fui portata di fronte a Mamy che si alzò in piedi , mi abbracciò.
“Sei stata bravissima figlia mia “
Mi diede un bacio sulla fronte , Clara era di fianco a lei e reggeva un vassoio in mano con due bicchieri quasi pieni del frutto dei miei
amplessi animali.
Prese il primo bicchiere e tutto il suo contenuto fu cosparso e spalmato sul mio corpo da tutte le ragazze come un unguento miracoloso , aveva un odore fortissimo e inebriante.
Prese il secondo bicchiere e lo mise tra le mie mani
“Figlia mia ….con questo nettare ti do il benvenuto in questa famiglia , il nostro amore ti proteggerà dalla malvagità di questo mondo , Chiara l’amore che riceverai da noi sarà incondizionato e ricordati che qualsiasi cosa succeda noi ci saremo sempre e per sempre “
Tenendomi le mani mi fece portare il bicchiere sulle labbra facendomi bere tutto, aveva un sapore acido ,amaro e molto forte, quando si riprese il bicchiere lo avvolse in uno straccio e lo ruppe con un colpo secco contro il muro, quel gesto fu salutato dalle urla di tutti i presenti che mi abbracciarono ,Mamy mi prese letteralmente in braccio e portatami dentro in casa mi fece sedere a tavola, era imbandita con ogni ben di Dio e la stanza era illuminata solo da candele.
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