Mi accadde a Pasquetta 2.

di
genere
etero

Data l'ora preparai un pranzo per due e ce lo gustammo serenamente, poi però Addolorata mi chiese di accompagnarla al Monastero e lo feci subito. Giunti lì la attesi in macchina e lei varcò il monumetale porttone e, dopo un colloquio con la Madre Superiore, di circa un'ora, la vidi uscire dal portone con una valigetta dovestava tutto il suo corredo. Salì in macchina e subito m'abbracciò visbilmente commossa per la svolta che stava avvenendo nella sua vita, lasciando quindi una strada di rinunce, di sacrifici, per tornare a vivere da laica e sopratutto, in mia compagnia. Ne ero veramente felice e, per festeggiare andammo ad acquistare abiti che la avrebbero tramutata da vestita con un sacco di liuta in affascinante ragazza dalle forme da risaltare in abiti che la mutarono in sinuosa figura femminile evidenziando così le forme ben poste. Indossò quindi degli aderenti pantaloni che lasciavano immaginare il bel culo che si celava sotto, poi disopra una camicietta di seta lasciavo intravedere i seni ben tondotti e poi la condussi da una mia ex compagna di scuola, quindi liceale del Classico come me, appunto, che aveva lasciato perdere la seguente Università intraprendendo la carriera di parrucchiera, estetista e dopo averle affidato Addolorata per "restaurarla" un poco, quasi mi sembrò di sognare o sbarellare con il cervellino quando andai a riprendermela rimanendo assai basito nel constatare quanto era stata brava Milena la mia compagna facendo tramutare Addolorata da rospetta che sembrava, prima, ora era un incanto, un sogno, una meraviglia...miseria che strafiga era diventata la mia futura compagna di vita! Quando uscimmo sul marciapiedi la abbracciai strettamente, non curandomi affatto di trovarci in luogo pubblico e la baciai in bocca con avidità, desiderio accesissimo che mi stava facendo sentire" le farfalle nello stomaco"...e come potevo restare indifferente a quel gran pezzo di gnocca che ora er atutta per me(?). Raggiungemmo velocemente la casa poi, mentre cercavo di spogliarla rapidamente e focosamente, lei mi disse di aspettare un poco e mi fece sedere sul divano, sparendo poi in camera nostra. Ne riuscì solo dopo bei lunghi minuti ma fu un miraggio, secondo me, per ciò che stavo osservando: lei era acchittatissima con slippini rossi, incorniciati da reggicalze e calze nere, reggiseno nero ma con una rosa di velluto rosso piazzata tra i due seni. La sensualissima bocca era contornata da un rossetto rosa pallido che però ben risaltava per quanto era carnosa. Mi alzai in piedi stringendomi ai suoi fianchi e la presi poi in braccio portandomela sul lettone e la stesi baciandola a lungo, mordicchiandole poi le labbra ed i lobidegli orecchi, ciucciandoglieli alitandoli provocandole un gran piacere e lei, dopo avermi spogliato interamente, si accovacciò prendendomi il cazzone in bocca e me lo ciucciò, succhiò, slinguandolo fino a farmi lasciare andare una sborrata tale che lasciò sul pavimento un laghetto spumoso bianco giallino ed io smaniavo tremendamente bene. godendo...da matti! La risdraiai di nuovo sul letto ele scostai le coscione resese eccitantissime con le calze nere e le diedi una leccata di figa ciucciandole il clitoride e lei sgambettò gridando che mai aveva goduto così fino a quel momento. Quando mi allungai sdraiandomi col cazzone davanti alla pelosona figona sgocciolante, le sussurrai all'orecchio che la vrei fatta nuovamente urlare ma di doloree piacere insieme e lì lei capì ben poco ma dopo tutto le fu chiarissimo perchè stava provando un nuovo piacere da farla gemere e smaniare a lungo ed io diedi il meglio di me stesso nello stantuffarle rendendo la sua figa un fiume di piacere. Le sborrai non sò più quanto e come ma fu certo che ne godemmo entrambi gioiosamente e lì giurammo di amoreggiare fino all'ultimo colpo da sparare col batacchione sempre ben battagliero. Ragazzi che scopate, che slinguate...eravamo ridotti come stracci da pavimento strizzati fino all'ultima fibra!! Certo non eravamo in condizioni da uscire ben acchittati per cenare ma io risolvei recandomi in rosticceria dove feci razzia di lasagne, supplì e tanta altra roba da leccarsi i baffi. Mangiammo roba che io calcolai sufficiente per ben tre giorni ma che spolverammo tutto in una sola serata! Che fa fare la fame...!
scritto il
2024-04-04
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