Che si fa a Roma d'inverno? E lì cominciò ecc., ecc..

di
genere
etero

Domenica d'Inverno a Roma, solo, senza una donna amica, compagna di vita!?! Andare ad un cinema? Giusto perchè pioveva di continuo? Basta, ne ero stufo ma aprii ugualmente il Messaggero proprio alla pagina degli spettacoli in Roma: Teatro, cinema ecc. ma nulla mi staccò dal comodo divano fino a quando mi cadde l'occhio sulla pubblicità di un Sexy Shopo. In pochi minuti mi ero sbarbato, docciato, improfumato e vestito sobriosamente: Attraversai Roma in pochi minuti...era Domenica e si notava subito le auto decimate e non circolanti, ah che goduria percorrere un lungo tragitto in pochi minuti! Trovai facilemnte il locale e ci entrai pieno di curiosità: vidi Bambole gonfiabili...squallidine però! Cazzi di lattice, fiche pelose dal buco dove passava anche un TIR, poi passai ai giochi, alle fruste, clisteri, manette, siringhe che si usavano negli anni cinquanta e gli aghi erano simili alla grossezza di un innocuo stuzzicadenti (!) e lì, preso dalla mia infanzia, volli acquistarne una, chiaramente anche accessoriata dal classico bollitore e poi, stanco di avere percorso non sò quante centinaia di metri, aggiunsi alla siringa qualche DVD che riguardavano sadomaso, clistere ed altro che misi nel carrello andando poi dritto alla cassa. Tornato a casa mi sedetti subito ed accesi la TV col DVD per vedere i dischetti appena presi. In un primo momento mi stavo quasi annoiando ma dopo vidi immagini, scene che mi costrinsero a slacciarmi la patta dei calzoni e presi in mano il cazzo che si stava svegliando dal torpore invernale. Vista l'ora che si avvicinava alla cena, decisi di smettere di masturbarmi e rimisi a dormire il povero cazzo. Rimisi il giaccone ed uscii di casa diretto alla vicina pizzeria dove tra portate gustose ma leggere, mi sentii sazio. Presi l'auto ed andai in giro per la città e dopo un lungo vagare senza meta. mi accorsi di trovarmi al viale noto nella cronaca romana per presenza di donne un pò discutibili: le prostitute: Inutile specificare il nome per i romani ma per gli italiani di altrove città: Viale Tor di Quinto! Iniziai a percorrerlo e, senza timore, pudore e peli sulla lingua, ne vidi una veramente ben formosa, assai attraente, eccitante, quindi mi fermai accanto a lei e le chiesi se era disposta a venire a casa mia dove insieme al rapporto sessuale di rito, volevo dedicarmi al sadomaso, e sculacciarla un poco per poi bucerle il bel culo con la siringa munita di ago. Lei, la biondona, rimase un poco in silenzio e visto che ammise di non avere ancora incassato un euro, si dichiarò disponibile a tutto ma per cento euro. Lì rimasi anch'io un pò a rifletterci sopra ma decisi poi di accettare perchè anche curioso di vedere cosa si sarebbe fatto fare da me. Andammo dritti da me e, chiaramente chiese subito gli euro pattuiti che le mollai subito e dopo lei si spogliò chiedendomi cosa doveva fare. La percorrei con le mani in tutto il corpo ben messo infilandole dita in figa, in culo e poi la feci distendere sulle mie gambe ed iniziai a sculacciarla rendendole in poco tempo il culo rosso ed anche un pò violaceo e lei si mordeva le labbra ma la pregai di urlare se aveva un gran dolore e lì lo fece subito mettendosi dopo anche a piagnucolare. La avvisai poi che stavo per fissarle polsi e caviglie e non si oppose in vista dei cento euro ( normalmente scopava in macchina per trenta euro e basta. Dopo che la rigirai a pancia sotto. evidenziando la posizione del bel culo con un cuscino sotto la pancia, presi cotone ed alcool massaggiando a lungo su una natica che sentivo indurire dallo spavento nell'avere visto la grossezza dell'ago della siringa che lei credeva fosse finissimo come quelli che si usano ora e poi si gettano via ed allora iniziò a pregarmi di non farle sentire tanto male e ne aveva tanta paura ma io invece mi ero eccitato a tal punto chesenza esitarci sopra glielo onfilai sul culetto sentendola piagnucolare nonostante le avessi dato un colpo secco ma quell'ago era così erto che lei lo dovette sentire ben bene e quando glielo sfilai dalla natica si girò esprimendomi gratitudine con uno sguardo ringraziante ed io passai poi a strofinare cotone imbevuto di alcool alla natica ma poi mi avvicinai all'precchio e sottovoce le dissi che stavo per fargliene un'altra di puntura ma non sveltamente come prima, anzi, lentamente e crudelmente, infatti non la massaggiai all'altra natica ma solamente la penetrai infilandole lo stesso ago bucandole il culo assai piano e lei mi pregò di smettere che le facevo un male cane ma non le risposi a parole, anzi, le sfilai l'ago, dandole l'impressione che il gioc era finalemnetf nito però io glielo riinfilai dentro e lì lei diede un urletto piangendoci sopra assai. Io stvo rendendomi conto che torturare quella poveretta stava diventando per me un gustosissimo piacere e vidi con gioia che il pisellone di notevoli misure acquisite col nuovo per me gioco erotico. Le massaggiai molto la chiappa poi la slegai e la abbracciai ringraziandola che mi aveva fatto così tanto eccitare e lei aquel punto osservò il cazzone e diede un sussulto e poi si rivolse a me chiedendomi un sopraprezzo date le notevoli dimensioni del pisellone di cui non la avevo avvisata prima. Stetti al suo gioco, alla giusta richiesta e la pregai, dopo averle messo sul comodino cinquanta euro, di farmi un bocchino che lei fece subito poi si mise tanto di quel gel preso dalla sua borsetta ed io le spalancai le coscione sode e tornite, ben tornite, anzi, e le appoggiai il cazzo alla figa infilandoglielo dentro lentamente facendola smaniare a lungo pregandomi di non farle altro male, sentire altro dolore, ma io ero eccitatissimo come mai ebbi prima in vita mia e, sia pure con attenzione e delicatezza, continuai a scoparmela dicendole che con lei avevo conosciuto l'anticamera del Paradiso. Dopo un lungo stantuffare le sborrai una cascata di sperma che vidi taboccare tra le cosce e, dopo che lei si fece un bidet in bagno le chiesi di farsi fare anche il culo e, senza attendere che fosse lei a chiedermelo, le misi altri cinquanta euro sul comodino ed allora, senza dire nulla, lei si rigirò su se stessa e mise una gran quantità di gel sull'ano che io prima forzai con due e poi tre dita allargandolo più che potevo e, baciandola sul collo, sui lobi alle orecchie, sentendola già un pò sciogliersi, allora le appoggiai sull'ano il cazzone e lo spinsi dentro sentendola gemere ma poi anche gridare, chiedendomi di fermarmi con una breve pausa. cosa che feci subito e quando fu lei a dirmi di continuare, allora glielo infilai con un solo e deciso colpo, al fine di goderci maledettamente solo io, infischiandomene del suo dolore e nulla di piacere! Anche lì le svuotai le palle a lungo e, dopo che ci facemmo la doccia insieme, lei mi disse che non aveva problemi a tornare da me ma solo a condizione che dopo i giochi la varei ospitato a riprendere energie e forze esaurite A quel punto approvai la richiesta di ospitarla da me e subito le chiesi se si faceva anche frustare alla schiena e provare altri nuovi giochi.Quindi, dopo la doccia ci rimettemmo sotto le coperte e lì guardando i suoi occhioni provai tanta tenerezza che nadai a baciarla in bocca ed altrettanto fece lei come volesse ringraziarmi ...ma di che? Lei si era offerte...io la avevo ben pagata...però...i sentimenti umani!!
scritto il
2024-04-08
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