La cinesina.
di
Sansicciotto.
genere
sadomaso
Da tempo gestisco un'agenzia di offerte di lavoro ed un mattino si presenta una signora sulla cinquantina ma tanto messa bene, dal corpo flessuoso e forme da sballo...insomma...una gran figa! La faccio accomodare al mio studio e lei va subito a cosa cercava da me: una cameriera cinese ed una cameriera sempre cinese perchè le piacevano tanto per la loro graziosità e modi gentili. Con poche telefonate riesco a trovargliele subito ma per accompagnarle a casa sua doveva aspettarmi circa due giorni per il viaggio aereo in Italia. Lei firmò il contratto di assunzione e se ne andò via. Chiamai subito una cinese che faceva lavorare molte giovanissime cinesine e speravo ne avesse solo due idonee a fare la cuoca e la cameriera. Lei mi chiese trenta minuti per selezionare dalla sua scuderia di puledrine scattanti gli elementi richiestigli e dopo pochi minuti aveva già trovato due sorelle gemelle e mi assicurò che erano veramente graziosissime. Subito chiusi la mia agenzia correndo da lei" Luciana in italiano ma in cinese, se ricordo bene, si chiamava Ciun Lai e poi non mi ricordo pù ma forse neanche lo avevo pronunciato bene , perciò, solo Luciana per la cronaca!" Lei mi presentò le graziosissime gemelline ed io già scalpitavo ingrifato da far paura. Le offrii una rispettabile somma do euro ben apprezzabile e mi portai via le cinesine. per mia fortuna già parlavano bene l'italiano ed allora le portai a casa mia e, prima cosa, le feci subito spogliare notando che avevano corpicini da sogno e mi spogliai anch'io. Le feci stendere sul lettone ed iniziai a baciarle in bocca per poi scendere ai seni piccoli ma ben tosti, sodi, e, mentre poi una si prese il cazzo in bocca ciucciandolo gustosamente, io poi leccai un culetto da brivido e, dopo due ore senza una minima sosta, stavamo ancora scopando tutte due mentre la non scopata si dedicava a succhiarmi l'ano e mordicchiandomi le palle. Non sò dire quante volte sborrai e con chi delle due ma ad un certo punto dovetti arrendermi e crollai in un sonno ristoratore. Fui svegliato da un profumo dalla cucina e quindi mi alzai andando lì dove le bamboline erano ancora nude ma docciate e profumate e stavano cucinando cose indescrivibili ma che assaggiai con piacere. Dopo cena vidi che sparecchiavano la tavola e ordinavano bene la cucina poi vennero a sedersi sul divano ognuna al mio lato e ripresero a spogliarmi sbocchinandomi il cazzo l'una mentre l'altra aveva preso un mestolo dalla cucina e lo infiò nel culetto della gemellina che subito si mise a lamentarsi piangendo ed io, mi eccitai sadicamente ed interruppi la penetrazione in culo del mestolo per sculacciare la cinesina ribelle che non voleva farsi sfondare il bel culetto. Andai a prendere due cazzi di lattice che usavo con le puttane che portavo in casa e quella sera li unsi bene con la vasellina e poi feci mettere le due inginocchiate sul divano e, uno ad uno glieli infilai nei culetti frementi. Visto poi che una di loro si mise a piangere per il dolore subito, la feci stendere sulle mie cosce ed iniziai a sculacciarla fino a renderle il culetto rosso porpora sul violaceo e lei urlò a lungo senza smettere mai. io fui più deciso ancora econtinuai a colpirla con una palettina che la faceva gridare pazzamente, poi, vedendo che la sorellina si stava anche lei spaventando da quanto soffriva l'altra, misi a riposo la prima sculacciata e dopo mi dedicai alla seconda facendole in pco tempo una raffica di schiaffoni sulle natiche.I giochi finirono con le due che stavano piangendo disperatamente. Passammo la notte scopando ancora molte volte ed il mattino telefonai alla signora che me le aveva richieste, facendole presente che erano già a Roma ma io gliele avrei consegnate solo a tardo pomeriggio. Andai in bagno a farmi una doccia e vidi che avevo siringhe per iniezioni intramuscolari e così le scartai tutte e dissi alle bamboline di scoprirsi i culetti. Presi delle fascette lega cavi elettrici e glieli strinsi sui polsi e sulle caviglie poi le portai in braccio fino al lettone dove le aspettava un vassoio con siringhe, cotone ed alcool. L etrofinai l'alcool nel cotone imbevuto poi iniziai a bucare i culetti con aghi simili a quelli di acciaio che si usavano cinquant'anni fà, ben erti da fare sentire un dolore unicamente insopportabile ed io ne godetti nel sentirle piangere a lungo esortandomi a terminare di fare sentire quel gran male ed io godevo come non mai in vita mai, dato che mai avevo fatto simili giochi. Dopo che terminai la gustosa, per me, tortura,le feci ricompore al meglio di se stesse e le accompagnai dalla signora che quando le vide rimase soddisfattissima e, ci giurerei, certamente voleva farci cose simili a quella che avevano subìto prima da me, infatti la signora si sedette sul divano facendo avvicinare a lei una di loro e prese a palparle le cosce, il culo, affatto preoccupandosi se sapevano pulire e cucinare bene ma poi io fui breve chiedendo il mio compenso e, dopo dato un bacio alle gemelline, strinsi la mano alla signora e mi congedai uscendo subito.
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