I racconti di Angelica - Ginevra-

di
genere
bisex

11. Ginevra
Sono sdraiata sul letto e penso. Accanto a me Janira dorme. È stata una notte complicata. Maria ha partorito una bella bambina. Ha iniziato ad avere le doglie ieri mattina e quando le si sono rotte le acque, Carmen e Caterina l’hanno fatta sdraiare sul letto della camera degli ospiti. Frank è stato temporaneamente rimandato nella nostra stanza. Non credo che la cosa gli sia dispiaciuta perché appena arrivato ha preteso da me e Janira un bel pompino a due bocche. Noi abbiamo provveduto ad esaudire la sua richiesta con molta gioia considerando che non prendiamo un cazzo né in figa né in culo da diverse settimane. Frank si è sdraiato, in mezzo a noi, ha aperto il suo accappatoio ed il suo uccello già duro per l’eccitazione si è presentato ai nostri occhi in tutto il suo splendore. Ho lasciato a Janira il compito di bagnare cappella, fusto e coglioni, dopodiché mi sono unita a lei. Con le nostre mani prendiamo la bella asta di carne, ed insieme iniziamo a leccarla. Janira il fusto, io la cappella. Poi ci scambiano il compito e io prendo il fusto e Janira la cappella. Le nostre bocce spesso si incontrano. Ci baciamo con le lingue che saettano e poi riprendiamo a leccare e succhiare. Frank sta per venire ed io prendo in bocca il suo cazzo per ingoiare il suo seme. Nell’altra stanza sentiamo Maria urlare. Aumento il ritmo della sega e costringo Frank a venirmi in bocca. Mi stacco dal suo cazzo e Janira prende il mio posto per succhiare quanto rimane. Sapendo quanto le piace lo sperma gli passo quello che ho trattenuto in bocca. Lei lo prende, lo assapora e lo ingoia. Lasciamo Frank sdraiato sul letto per andare a vedere cosa succede nella stanza a fianco.
Maria è sdraiata sul letto con le gambe aperte. La sua figa è enorme. Carmen e Caterina sono con lei che la incitano a spingere per fare uscire il bambino.
Maria obbedisce alle donne e quando arriva una nuova contrazione, stringe i denti e spinge in avanti. Il suo sesso si allarga e si vede spuntare un’ombra nera. La sua figa si dilata e alla successiva spinta esce la testa e subito dopo il corpo del neonato. Caterina è pronta con una forbice con la quale taglia il cordone ombelicale. Il neonato non ha il pisello e quindi per la gioia di Maria e Carmen è una bambina. La piccola inizia ad urlare e Caterina dopo averla avvolta in una coperta pulita la pone sul grembo della madre esausta ma felice. Io rimango ipnotizzata dalla figa enorme ed ancora aperta. Caterina apre ancora di più le gambe e tira dolcemente il pezzo di cordone che spunta dalla figa di Maria e poco dopo esce il sacco della placenta. Caterina si sbriga a raccoglierlo e a darlo a Zizi perché lo seppellisca in giardino. La ragazza prende il fagotto e scappa via.
Maria, nel frattempo, ha attaccato la bambina al seno. Dio mio quanto è bello quel seno turgido pieno di nutrimento. Vorrei succhiare anche io quei capezzoli e bere il suo latte. So che lo farò, ma non ora. Caterina con una pezza bagnata pulisce per bene il sesso di Maria. Dall’espressione che ha sul viso capisco che le piace. Anche Maria sembra gradire le carezze e intuisco che a causa dell’astinenza da cazzo Maria si è appassionata alla figa. Contente loro mi dico. Io e Janira torniamo in camera e troviamo Frank che si sta facendo fare un pompino da Zizi. Nella stanza c’è anche Pedro, fermo in piedi che guarda come ipnotizzato la bocca della sorella succhiare l’uccello dello zio. La ragazza sembra avere esperienza di pompini. La lingua scorre sull’asta, toccando i punti sensibili e provocando a Frank scosse di piacere. Lei mentre lecca, mugola e con la mano libera si tocca in mezzo alle cosce. Io e Janira notiamo che il cazzo di Pedro si sta ingrossando dentro i pantaloni. Guardo Janira lei mi capisce al volo e si inginocchia davanti al ragazzo. Con entrambe le mani si aggrappa ai pantaloni e tira verso il basso. Un cazzo non troppo grosso ma lungo e duro svetta libero finalmente di farsi vedere. Janira mi guarda e ottenuto il mio consenso inizia a prendere in bocca quel giovane cazzo. La lingua di Janira non gli lascia scampo e appena la ragazza lo ha preso tutto in bocca, lui scoppia ed erutta il suo seme. Janira non ne spreca una goccia ed ingoia l’enorme quantità che esce. L’orgasmo non riduce la consistenza del pene del ragazzo e Janira può riprendere a leccare e succhiare. Pedro geme con voce roca ai colpi della ragazza, ma è deciso a non venire in fretta. Quando guardandolo in viso capisco che un nuovo orgasmo sta per giungere, ordino a Janira di sospendere il pompino, prendo la mano del ragazzo e lo conduco dall’altra parte del letto. Lo faccio mettere davanti alla figa bagnata ed oscenamente spalancata. Io prendo in mano il cazzo di Pedro, lo meno per aumentarne la consistenza e quando lo sento abbastanza duro lo tirò in avanti fino a farlo appoggiare all’ingresso della figa della sorella. Struscio la cappella del cazzo sulle grandi e piccole labbra e sul clitoride di Zizi provocandole un fremito di piacere. Riporto il cazzo all’imboccatura e con l’altra mano spingo le natiche del ragazzo facendogli penetrare la sorella. Ora Pedro ha preso la sorella per i fianchi ed inizia a spingere avanti e indietro facendola gemere di piacere. Io guardo Frank che capisce al volo il mio intento. Si stacca dalla ragazza ordinando a Janira di prendere il suo posto mettendo la sua figa davanti alla bocca della ragazza. Janira che non vede l’ora di sentire la lingua della giovane penetrarla obbedisce immediatamente. Frank è in piedi accanto a me ed insieme ci godiamo la scena. Ad ogni colpo di Pedro il corpo di Zizi è spinto in avanti e la lingua della ragazza penetra ancora di più nella figa di Janira che gode senza ritegno. Poi Frank si avvicina a Pedro e gli si pone dietro. Ha il cazzo ancora duro e bagnato dalla saliva di Zizi. Lo struscia sulle natiche del ragazzo e senza esitazione appoggia la punta del suo uccello all’imboccatura del suo buco del culo ed entra inesorabile. Il colpo di reni di Frank permette al suo uccello di entrare dentro all’intestino del giovane. Il cazzo di Pedro stimolato dalla penetrazione diventa ancora più duro. Ora è Frank a dare il ritmo alla scopata. Ad ogni colpo di cazzo nel culo di Pedro corrisponde un colpo di cazzo nella figa di Zizi ed un colpo di lingua nella figa di Janira. Frank accelera il ritmo dei colpi e uno, due e tre viene dentro il culo di Pedro che viene dentro la figa di Zizi che con la lingua fa raggiungere l’orgasmo a Janira.
Soddisfatto Frank tira il fuori il suo cazzo dal culo del ragazzo che scivola fuori dalla figa della sorella. Poi Frank prende la testa di Pedro e lo spinge ad inginocchiarsi e lo costringe a prendere in bocca il suo cazzo sporco di merda e sperma. Zizi imitando il fratello si inginocchia davanti a me. Io allargo le gambe e consento alla sua lingua di penetrarmi. Vengo nella sua bocca e trattengo la sua testa con mano per obbligarla a bermi tutta.
Esausta mi sdraio sul letto, Frank ora è accanto a me e mi bacia appassionatamente, io gli sussurro all’orecchio: “auguri amore mio sei diventato papà di una bella femminuccia”. Lui mi sorride e chiude gli occhi stanco e appagato. Io rimango sveglia mentre mi godo lo spettacolo di Janira che lecca la figa di Zizi dalla quale esce lo sperma del fratello. Pedro in piedi ha sempre il cazzo duro. Lo faccio avvicinare a me e lo prendo in bocca assaporando il sapore del suo sperma mischiato con gli umori della sorella.
Continua
scritto il
2024-07-05
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