Mi aiutò mio cugino Don Tommaso

di
genere
etero

Rientrai in Italia dopo due anni di lavoro in Germania e, dato che ovviamente, avevo dovuto trascurare casa che trovai messa assai male, mi rivolsi a mio cugino Tommaso che era Parroc in un paesino di montagna ed in cambio di cucinare, tenere ordinata e pulita casa, lui mi ospitò fino al termine dei lavori a casa mia. Un mattino stavo in Chiesa a riparare un banco molto vecchio e poi mi sedetti per riposarmi un poco, su un banco dove era appoggiata la tonaca vecchia strappata che Don Tommaso usava per lavori di restauro. Mentre oensavo alla casa mia in restaurazione, sentii dei passi e mi girai osservando una ragazzina che venne da me, chiedendo aiuto perchè abitava da sola in povertà. Presi dalla tasca una banconota da cinquanta euro e lei mi baciò la mano, certamente convinta che ero io il Parroco, vista la tonaca accanto a me. Le spiegai subito che ero il cugino di Tommaso ma lei continuò a dirmi che si offriva per cucinare e pulire Chiesa e parrocchia in cambio di qualche euro per vivere. La guardai dalla testa ai piedi e notai che era una bella ragazza assai formosam quindi anche faceva smuoversi il povero mio cazzo che da tempo non scopava fighe! Le dissi che avrei parlato con mio cugino e poi le avrei fatto sapere ma lei si sedette accanto a me offrendosi come disponibile ad avere rapporti sessuali e non dovevo certo dubitare sulla sua età perchè bassina, ma ben fornita di aspetto fisico perchè dimostrava neanche dicottanni ma in realtà ne aveva ventidue! Si scoprì le cosce ben tornite e vellutate che io subito palpai con gustoso piacere e fu lei poi a prendermi per mano, dirigendosi in sacrestia, ben sapendo poi che mio cugino si trovava a Roma in Vaticano e sarebbe tornato in tardo pomeriggio. In sacrestia mi fece sedere su una poltrona e, senza esitare, si mise a slacciarmi la patta dei calzoni e fece uscire fuori il cazzo che chiaramente, già svettava tra le manine che lo fecero indurire ancora di più e poi se lo mise in bocca ciucciandomelo da farmi godere in pochi minuti sborrando tanto "succo di cazzo" da farlo traboccare dalla bocca della ragazzina ed io smaniavo e già nuovamente pronto a drizzarsi e così la bambolina si sfilò di dosso gli slippini e si sedette sulle mie cosce facendosi entrare il cazzo nella sua figa grondante viscida così tanto da permettermi di infilarglielo tutto dentro ed ancora in pochissimo tempo sentii di stare per sborrare ed allora le chiesi se potevo sborrarle dentro ma mi fermò perchè non prendeva anticoncezionali ma fu sempre lei a prendere in mano la situazione facendomi godere nuovamente in bocca, pregandomi poi però di mettergli il cazzo in culo dove avrei potuto sborrare fiumi e mari senza pericolo. Decisi quindi di portarmela in camera mia dove la feci spogliare e la feci mettere in ginocchio sul letto; le spalmai sull'ano molto gel e lo misi anche sul cazzo così, tenendole la bocca tappata da una mano, le spinsi tutto in culo il mio cazzone che mi fece faticare moltissimo perchè il forellino era vergine, quindi strettissimo ed io faticai molto per farlo scorrere dentro tutto, e, nonstante la mia mano, lei urlò disperatamente ma non volevo certo fermarmi a rispettare la sua verginità anale e le diedi giù finoa farle mutare le grida di dolore in quelle di piacere e addirittura se ne venì godendo anche un poco insieme a me. Poi sarò più chiero sul procedersi dell'incontro con la ragazzina assa appetitosa!
scritto il
2024-07-18
3 . 9 K
visite
3 6
voti
valutazione
4
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.