Mi aiutò mio cugino Don Tommaso 2.

di
genere
etero

Come detto precedentemente, mi lasciai prendere la mano dalla situazione creatasi e non resistetti ad approfittarmi della ragazzina assai appetitosa e...frutto proibito.. che poi non lo era in quanto maggiorenne, quindi consona cheprima o poi avrebbe perduto la sua seconda verginità...il culetto! Dopo la dolorosa penetrazione la possedetti nuovamente in figa e continuai leccandole molto il suo dolce ano e, quando passai a slingurle la fighina, lei mi fermò ponendo la sua manina tra la mia bocca e la sua fighetta, chiedendomi poi di metterle ancora il cazzone nel culo e non mi feci certo pregare per farlo ma passai ad infilare la lingua nel culetto, sentendo lei che già smaniava pregandomi di incularla senza remore ed anche facendola ancora un pò soffrire perchè mi confessà che le piaceva molto sentire dolore, quindi sculacciate e tra suo padre e mamma, nessuno dei due mi risparmiava sculacciandola spesso ed anche con frustini o palette. Io che non avevo provato mai certi giochi, ovvero, non ricevetti mai sculacciate e frustate, a quel punto fui attratto da quei giochi nuovissimi per me ed allora non mi risparmiai a sentirla singhiozzare a lungo nel colpirla sonoramente. La inculai a fondo poi la minacciai di sculacciarla ancora se non mi avesse ripulito dalla merda che vedevo sul mio cazzone per averla inculata e lei passò subito a ripulirmi a fondo e poi si dedicò anche a leccarmi l'ano, poi però corse al bagno dove sentii che stava vomitando ma quando mi si ripresentò bella lavata e profumata di sapone, mi riprese il raptus inculereccio che me la fece stendere a pancia sotto e possederla ancora in culo senza neanche un ausilio lubrificante perchè il suo dolore, il suo lamento, mi caricava eccitandomi pazzamente ed infatti la inculai aggiungendo schiaffoni alle sue dolci natiche e ci sborrai talmente che l'eruzione mi durò a lungo! Poi arrivò il momento del pranzo e Rosina, così mi disse di chiamarsi, si offrì di cucinare per me e lei e non certo glielo impedii, infatti grazie a lei gustai un pasto appetitoso che mi ridiede nuove energie e, proprio mentre lei stava lavando le stoviglie, le andai dietro ed alzando la gonna ed abbassando gli slippini, la possedetti energicamente nella fighetta che subito sbrodolò a lungo di umori abbondanti. Dopo che riordinò la cucina mi raggiunse sul letto dove mi ero sdraiato e senza dire nulla mi scoprì il cazzone che si prese subito in bocca ementre me lo ciucciava, sentii che mi stava infilando in dito nell'ano e sobbalzai perchè il mio culo era vergine in tutti i sensi, perciò: intatto. illibato...ma il suo gioco mi stava sconcertando perchè assai piacevole...che fossi anch'io un pò recchione all'insaputa? Bah! Chi se ne frega, col sesso era bello tutto! Venne poi l'ora in cui poteva benissimo arrivare Tommaso mio cugino ed allora dissi a Rosina di ricomporsi e pensare ad un motivo per cui lei era lì con me ma subito mi venne l'idea che lei fosse qui per attendere mio cugino per confessarsi e lei mi abbracciò complimentandosi sul mio ingegnoso stratagemma.
scritto il
2024-07-19
2 . 2 K
visite
1 0
voti
valutazione
4.8
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.