Fidanzatina tradita

di
genere
tradimenti

"È finita!" Alessia urlò, uscendo come una furia dallo spogliatoio dei ragazzi. Con le lacrime che le rigavano il viso, Alessia Dongiovanni infilò il suo libro di testo di biologia nel suo zainetto e lo sbatté contro il muro. Come poteva essere successo? Come aveva potuto tradirla?

Appena cinque minuti prima, Alessia si era introdotta furtivamente nello spogliatoio dei ragazzi per augurare al suo fidanzato, Daniele Scotti, buona fortuna per la semifinale del torneo di pallavolo della scuola. Il corridoio che portava alla palestra era deserto, e lei sapeva che la maggior parte, se non tutti, i ragazzi della squadra erano a bordo campo a fare riscaldamento. Una volta entrata, in punta di piedi, nello spogliatoio, Alessia aveva sbirciato dietro l'angolo e sentito un debole mugolìo provenire dall'altra parte, quella delle docce. Chiedendosi cosa potesse essere a provocare quel suono, Alessia si era avvicinata, e lo shock l'aveva fatta sussultare: il suo ragazzo era completamente nudo! I suoi perfetti capelli castani erano insolitamente spettinati, il sudore colava sul suo corpo cesellato e lui grugniva come un animale. Alessia guardò il suo culo stretto e sexy… e poi, con orrore, vide che si stava sbattendo Bianca Tersicore, la sgualdrina della scuola.
Mentre Alessia sussultava, Daniele aveva alzato lo sguardo e le sue guance si erano arrossate di colpo.
"Alessia!", balbettò. Bianca, che era piegata a pecorina, squittì per l'imbarazzo. "Che cosa ci fai qui!" Daniele urlò, tirandosi su i pantaloncini. Alessia, con un urlo, aveva dato un'ultima occhiata inorridita a Bianca prima di correre fuori dallo spogliatoio, singhiozzando in modo incontrollato. Era corsa a casa, e nel giro di un'ora le sue due amiche più care stavano cercando di consolare la giovane donna devastata.

Alessia e Daniele erano una coppia fin dal primo anno delle superiori. Ora, all'ultimo anno, sembrava scontato che i due sarebbero stati insieme per sempre. Alessia sperava di andare all'Università con il suo affascinante ragazzo, di laurearsi insieme e di mettere su famiglia.
Dire che Alessia era stata ingenua sarebbe un eufemismo. Avendo dato la sua verginità a Daniele l'estate prima, pensava che la loro relazione fosse solida come una roccia.
"Pensavo che mi amasse…" Alessia singhiozzò. Se si fosse trattato di un'altra, avrebbe anche potuto accettarlo in qualche modo, ma era il fatto che Daniele lo avesse fatto con Bianca Tersicore, la puttanella della scuola, che la mandava fuori di testa.
Alessia desiderava di poter dare a Daniele un assaggio della sua stessa medicina!
Vendicarsi non sarebbe stato un problema per lei. Fresca dei suoi diciotto anni, Alessia Dongiovanni era una dea vivente: aveva lunghi capelli biondi e setosi, una pelle morbida e abbronzata e un seno rotondo e vivace che poteva riempire qualsiasi top. Aveva una pancia snella e tonica, gambe lunghe e lisce e un sedere sodo come una pesca che lasciava sempre i ragazzi a bocca spalancata. Inoltre, aveva occhi verdi sexy e penetranti. Bianca, invece, era l'esatto opposto di Alessia: capelli castano scuro, un sedere grosso e rotondo, tette enormi, pelle chiara e lentigginosa, labbra grandi e perennemente imbronciate e occhi color cioccolato. Pur essendo le due ragazze entrambe bellissime, Bianca ostentava abitualmente la sua sessualità per farsi strada, diventando l'oggetto del desiderio di tutti i ragazzi e anche della maggior parte degli uomini della scuola. In effetti, le storie sulle conquiste sessuali di Bianca erano leggendarie.

Circondata dalle sue due migliori amiche, Alessia giaceva nel suo letto, ancora asciugandosi le lacrime dalla guancia, cercando di pensare a uno degli amici di Daniele con cui attuare il suo proposito. Essendo nella squadra di pallavolo, tutti gli amici di Daniele erano relativamente belli, e avrebbero dato qualsiasi cosa per avere Alessia addosso. Certo, non avrebbe mai fatto sesso con loro (le pareva decisamente esagerato…), ma non avrebbe avuto problemi a limonare con qualcuno solo per sbatterlo in faccia a Daniele. La stessa idea di fare sesso con qualcun altro le era parsa esagerata: fino a poche ore prima, Daniele era stato la sua anima gemella e l'amore della sua vita… come avrebbe potuto fidarsi di nuovo di qualcuno, tanto da essere così intima con lui?
"Sai…" Lorena Montorsi, la migliore amica di Alessia, disse: "A Dani non fregherà nulla se ti baci con uno dei suoi amici. Se ne fregherà e basta". Prese in mano una bottiglia di vodka, ne bevve un sorso e la passò ad Alessia. "Cioè, dovresti pensare a farlo con qualcuno che lui odia, assolutamente. Qualcuno che detesta. Altrimenti per lui non avrà molta importanza…".
Alessia, riprendendo la bottiglia, guardò l'amica e sospirò.
"Dani non odia nessuno veramente. È troppo ossessionato dalla pallavolo e dalle sue stupide macchine. Non ha mai fatto un discorso serio, che io ricordi…".
"Non è vero!" disse Stefania, che finalmente si fece sentire. "L'altro giorno io e Alex stavamo tornando a casa da scuola, e abbiamo sentito Daniele litigare pesantemente con suo padre". Lorena sorrise e offrì ad Alessia un altro sorso di vodka.
Daniele e suo padre non erano mai andati molto d'accordo, perché lui pensava che suo figlio pensasse troppo allo sport e poco agli studi, nei quali Daniele non eccelleva particolarmente. Thomas Scotti, il padre di Daniele, lavorava nel reparto di ricerca e sviluppo di una nota azienda di elettronica, e aveva sempre sperato in un figlio che potesse un giorno ppercorrere le sue orme. Ma Daniele non era mai stato particolarmente interessato agli studi universitari; gli piaceva di più andare a caccia di ragazze e schiacciare pallni in campo. La madre di Daniele aveva divorziato dal padre quando lui era molto giovane, si era risposata con il suo istruttore di pilates e aveva lasciato all'ex marito l'affidamento in via prioritaria del figlio. Anche se Alessia e Daniele stavano insieme da quasi tre anni e mezzo, lei ricordava a malapena di aver mai visto il signor Scotti. Ma non sapeva che il signor Scotti l'aveva notata!

"Perché stai sorridendo?" chiese Alessia, cominciando a sentire gli effetti dell'alcool. Beveva raramente, lei, e non aveva praticamente alcuna tolleranza.
"Beh…" Lorena iniziò, "…immagina se lo facessi col padre di Dani e ti registrassi. Lo distruggeresti. Psicologicamente, lui non lo supererebbe mai".
"Non lo so…" disse Alessia, singhiozzando leggermente.
"Alessia!" Lorena si fece avanti. "Daniele ti ha fatto male, vero, quando l'hai sorpreso a scopare con quella troia?! Ti ha devastata… umiliata…!", Lorena afferrò la mano dell'amica. "Non dico che devi fare la stessa cosa con suo padre. Sarebbe solo una piccola pomiciata…".
Alessia singhiozzò e annuì.
"Dimmi solo cosa devo fare…", disse con un sorriso scherzoso.

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Le ragazze pensarono che, se quella sera Daniele fosse stato in campo a giocare la sua importante partita di pallavolo, suo padre sarebbe probabilmente rimasto a casa da solo, a guardare un film o altro del genere. A differenza della maggior parte dei padri, il signor Scotti non assisteva mai alle partite. Il piano, spiegò Lorena, era che Alessia si presentasse a casa del signor Scotti per chiedergli aiuto per un progetto scolastico. Avrebbe dovuto dirgli che doveva intervistare una persona che svolgeva un'attività che le interessava, e registrare l'intervista con la videocamera. Tutto abbastanza semplice, in teoria.
Alessia passò il pomeriggio a prepararsi, aiutata dalle sue amiche che la truccarono facendo attenzione a mettere in risalto i suoi splendidi occhi verdi. Le arricciarono i lunghi capelli biondi, facendo apparire Alessia sexy ma dolce. Lei aveva programmato di indossare solo un paio di jeans attillati e un bel toppino, ma Lorena insistette per farle indossare qualcosa di molto più intrigante.

Dopo un rapido blitz a casa sua, Lorena tornò con una piccola videocamera digitale e una borsa nera per abiti.
"Indossa questo…" le disse Lorena, mettendo la borsa sul letto della sua amica e aprendola per rivelare un vestito di color blu marino, stretto e monospalla. Alessia lo prese in mano e lo portò al suo metro e settanta. Guardando il vestito, cominciò a protestare, ma Lorena e Stefania insistettero. Lorena aveva portato con sé anche un minuscolo perizoma blu di raso e un reggiseno push-up senza spalline abbinato. Un minuto dopo, Alessia si era infilata in quel vestito provocante che abbracciava ogni sua curva, le copriva solo metà del sedere e dal quale i suoi seni procaci quasi fuoriuscivano. Alessia si guardò allo specchio, girò il sedere verso di esso e si rese conto di avere un aspetto davvero incredibile. Stefania mise al collo di Alessia una catenina sexy che completava l'abbigliamento.
Alessia si sentì un po' male allo stomaco, ma era decisa a vendicarsi di quello stupido del suo ex-ragazzo Daniele, con qualsiasi mezzo!

Verso le sette, Alessia suonò il campanello della casa di Daniele, con i capezzoli che si indurivano nella fresca aria autunnale. Si sentiva strana a stare sulla soglia di quella casa… avevano condiviso tanti momenti intimi insieme, proprio in quel luogo, ma ora era lì per uno scopo completamente diverso. Un attimo dopo sentì alcuni forti colpi e la porta si aprì di scatto. Alessia sussultò, e rimase scioccata da quello che vide: il signor Scotti, Thomas Scotti, aveva un aspetto assolutamente mostruoso! L'uomo era insolitamente alto, quasi due metri, e un po' sovrappeso. Aveva occhi grigio-blu scuri, una testa calva e lucida, la pelle unta e una lieve barbetta sul viso! Indossava una vecchia maglietta grigia e macchiata, e dei vecchi calzoni della tuta mezzi lisi. Improvvisamente Alessia cominciò a ripensare al suo piano.
Il signor Scotti era ovviamente sbalordito.
"Ehm… posso aiutarla, signorina?", balbettò. L'uomo, ultra50enne, era chiaramente in soggezione di fronte alla giovane donna sexy che aveva di fronte.
"Sì… uhm…" Alessia disse, nervosamente, "…forse lei non mi conosce… sono Alessia Dongiovanni… sono la ragazza di Daniele… ehm… sa, Daniele e io…".
"Oh, giusto! Io… ehm… non ti avevo riconosciuta", mentì lui; sarebbe stato impossibile per lui non riconoscere Alessia. Di certo l'aveva notata molte volte negli ultimi anni, perché era sempre vestita in modo sexy. In generale, Thomas Scotti considerava suo figlio un moccioso egoista e ingrato che aveva molto in comune con i ragazzi che lo bullizzavano nei primi anni del liceo. Thomas sentiva che suo figlio si era trasformato in un atleta presuntuoso e narcisista, e si sentiva in certo qual modo geloso del fatto che suo figlio uscisse con una ragazza così bella, lui che non era mai riuscito a farsi guardare da una ragazza bella anche solo la metà di Alessia! Aveva regolarmente sbirciato quella ragazzina sexy mentre era a casa sua a passare del tempo con suo figlio, e un paio di volte ci si era anche masturbato pensando a lei. Aveva persino preso in considerazione l'idea di installare una telecamera nella stanza di Daniele, per poter spiare la seducente ragazzina in azione… ma poi ci aveva ripensato; dopotutto aveva appena diciotto anni e frequentava l'ultimo anno di liceo. "Posso esserti utile in qualcosa, Arianna?", disse, sbagliando di proposito il suo nome.
"In realtà mi chiamo Alessia", rispose lei, ridacchiando e sfoderando il suo sorriso più dolce. "Beh, vede, devo fare un progetto scolastico questo semestre. Devo intervistare qualcuno che lavora nel settore in cui ho intenzione di entrare. Sono sempre stata molto interessata all'ingegneria elettronica". La sua voce si affievolì. Cominciava a sentirsi un po' stordita. "Comunque, mi chiedevo se mi permettesse di intervistarla…".
"Ma certo, va bene", disse il signor Scotti, incapace di stabilire un contatto visivo con gli occhi magnetici di quella splendida giovane donna. "Potresti tornare domani, o giù di lì?".
"Beh, in realtà…" Alessia cominciò, "…ho un po' procrastinato, e… ecco… dovrei fare tutto stasera". Fece un passo avanti e gli mise una manina sul braccio. Guardandolo dritto negli occhi, disse quasi in un sussurro: "Le sarei davvero grata se potesse…" fece una pausa, "…concedersi a me per un po'…". Il signor Scotti ebbe un sussulto quando lei lo toccò; la guardò per la prima volta direttamente nei suoi bellissimi occhi blu e annuì in silenzio.

Il signor Scotti si spostò e permise ad Alessia di entrare in casa.
"Perché non lasci che ti prenda la giacca, Alessia?", disse, cercando di comportarsi da gentiluomo. Il signor Scotti le sfilò la giacca e rimase chiaramente sbalordito dal vestitino sexy che la ragazzina indossava. Il tessuto blu stretch le cadeva perfettamente addosso, mettendo in mostra tutte le sue caratteristiche migliori. I suoi capezzoli erano duri per l'aria fresca dell'esterno, e il vestito monospalla faceva apparire il suo seno incredibile. Ripose rapidamente la giacca su un appendino nel corridoio.
"Credo che tu conosca la strada per il soggiorno", disse. Alessia sorrise e iniziò a camminare lungo il corridoio poco illuminato. Per tutto il tempo sentiva il signor Scotti spogliarla con gli occhi, che le ammiravano il sedere. "Ti va bene se mi do una rinfrescata prima?", chiese lui, con gli occhi incollati alle sue lunghe gambe abbronzate. "Vorrei essere… sai… presentabile per la tua intervista. Sentiti libera di sistemare la videocamera dove vuoi".
Prima che lei potesse rispondere, il signor Scotti fuggì via dal soggiorno. Lei lo sentì camminare, con il suo corpo imponente che spostava l'aria dove passasse. Mentre il rumore degli schizzi d'acqua provenienti della doccia le giungeva alle orecchie, Alessia sistemò la videocamera su un mobile lì accanto e tirò fuori le domande per l'intervista che aveva preparato con le sue amiche. Tirò fuori un panno di lino morbido e si chinò a pulire l'obiettivo della telecamera per assicurarsi che non ci fossero sbavature.

Pochi minuti dopo, Alessia sentì il signor Scotti avvicinarsi a passo svelto. Alzò lo sguardo quando lui entrò nel soggiorno poco illuminato e vide che indossava una camicia blu pulita e leggermente aperta sul collo e un paio di jeans scuri. Ora indossava un paio di occhiali e, mentre si avvicinava a lei, Alessia sentì che si era messo una colonia muschiata. Decisamente un altro uomo rispetto a quello che la aveva accolta in casa.
Il signor Scotti si accasciò un po' goffamente sul divano.
"Bene, credo di essere pronto per il colloquio…" disse, alzando lo sguardo verso la splendida giovane donna che aveva di fronte.
"Okay, cominciamo!". Alessia accese la telecamera e si sedette con grazia sul divano accanto a lui, un po' più vicina di quanto avrebbe fatto normalmente. I due si girarono a guardarsi, e Alessia accavallò le gambe, mettendo in mostra le sue impressionanti appendici abbronzate.
"Allora, signor Scotti…" disse Alessia, sfoggiandogli il suo sorriso più smagliante. Le prime domande furono relativamente semplici: "…da quanti anni lavora nel settore ricerca e sviluppo?", "…cosa l'ha spinta verso questo campo?", "…cosa trova più gratificante?" e così via. Il signor Scotti, che balbettava e incespicava goffamente nelle sue risposte, emozionato dalla presenza di quella giovane dea così vicina a lui, tentava sinceramente di rispondere meglio che poteva, anche se aveva la cattiva abitudine di chiudere gli occhi mentre rispondeva. Alessia cercava di ascoltare pazientemente, ma la colonia di lui e la vicinanza al suo corpo cominciavano a farle venire il solletico in gola. Alla quinta o sesta domanda il leggero solletico si era trasformato in un vero e proprio groppo alla gola.
"Signor Scotti…", disse lei, "…potrei avere un bicchiere di acqua, per favore?".
"Certo!", rispose lui, alzandosi e dirigendosi verso la cucina, evidentemente sollevato per la pausa dal colloquio. Quando tornò, pochi secondi dopo, Alessia era chinata a regolare l'angolazione della telecamera, con il suo splendido sedere rotondo in aria. Il signor Scotti ebbe un sussulto quando la vide… riusciva a vederle il cordoncino di tessuto del perizoma tra le chiappe. Era solo la sua immaginazione, o riusciva quasi a scorgere la perfetta figa diciottenne della piccola Alessia? Scosse la testa per cancellare quei pensieri; dopotutto era la ragazza del suo figlio viziato e ingrato!
Grugnì goffamente e porse ad Alessia il bicchiere d'acqua.
"Grazie…", disse Alessia a bassa voce. Sorseggiò l'acqua e tornò a sedere sul divano.

Le domande successive si concentrarono su come una giovane come lei potesse entrare nel settore: "…dove mi consiglia di fare degli stage?", "…quali sono le Università migliori per questa specializzazione?"; "…ha qualche consiglio da dare a un aspirante ricercatore?", e così via. Mentre il signor Scotti era nel bel mezzo di una delle sue risposte, improvvisamente tossì, spaventando Alessia e facendole rovesciare il bicchiere d'acqua sulle ginocchia del signor Scotti!
"Oh mio Dio! Mi dispiace tanto!" strillò, alzandosi subito in piedi. Il signor Scotti urlò di sorpresa quando la macchia di liquido cominciò a diffondersi sui suoi pantaloni.
"Non preoccuparti, non è un problema…" disse, ma nella sua voce era evidente una punta di fastidio.
"La prego, lasci che l'aiuti…" Alessia prese il panno di lino morbido che aveva usato prima e si chinò davanti a lui, strofinando il basso ventre del signor Scotti per assorbire quanta più acqua possibile.
Mentre lei gli strofinava via l'acqua dai pantaloni, il signor Scotti si mise a sedere, chiaramente sorpreso. Alessia strofinò sempre più forte e sentì qualcosa di strano; senza farci caso, la ragazza continuò a strofinare con il piccolo panno di lino, finché non notò, con un piccolo sussulto che il cazzo del signor Scotti era in erezione sotto i pantaloni! La sua mano si fermò completamente, posandosi sul sottile tessuto che copriva il suo cazzo gonfio.
Alessia alzò lentamente lo sguardo nei suoi occhi infossati, con le guance che le diventavano sempre più rosse di minuto in minuto. Non poteva credere di aver appena strofinato vigorosamente il cazzo del padre del suo ex ragazzo! Come aveva potuto essere così imprudente?
"Signor Scotti… sono così… così…" cominciò, incapace di mettere insieme le parole. I loro sguardi si fissarono l'uno nell'altro per quella che sembrò un'eternità, e poi, come se avesse deciso di gettare al vento ogni cautela, il signor Scotti si gettò in avanti e piantò le sue labbra proprio sulla bocca di quella ragazzina sexy!
Alessia rabbrividì quando le sue labbra entrarono in contatto con le sue, sopraffatta dalla sua improvvisa audacia. Chiaramente, il signor Scotti aveva frainteso il contatto accidentale con il suo cazzo come una sfacciata avance! In totale stato di shock, lei rimase immobile sulle ginocchia mentre l'uomo iniziava a baciarle delicatamente le labbra lucide. Nel frattempo, la mano di Alessia era ancora immobile sul suo cazzo duro come la roccia; non riusciva a muovere la mano!

Senza muovere un muscolo, lo sguardo di Alessia virò dal signor Scotti, i cui occhi erano chiusi nella passione del bacio, alla sua videocamera, e si rese conto che stava ancora registrando. Ansimando, si ricordò quello per cui era lì… e, rassegnandosi al fatto di dover limonare con l'uomo che aveva davanti, chiuse gli occhi e cominciò a rispondere al suo bacio, con la mano che ora si muoveva lentamente su e giù per il tessuto sopra al cazzo teso di lui.
Il signor Scotti gemette di piacere quando la splendida diciottenne iniziò a muovere la bocca insieme alla sua. Si chinò in avanti e mise una mano intorno alla vita di Alessia, tirandola a sé nel bacio, poi fece scivolare delicatamente la lingua in profondità nella sua bocca e Alessia poté sentire la sua lingua avviluppare la sua. Si lasciò sfuggire un mugolìo, troppo sopraffatta per interrompere il bacio. Le girava la testa… stava davvero accadendo?
Il signor Scotti cominciò a emettere morbidi versi gutturali, chiaramente sopraffatto dalla passione del momento. Dopo quelle che ad Alessia sembrarono ore, il signor Scotti interruppe quel bacio, dando finalmente alla giovane donna la possibilità di respirare. Respirando pesantemente anche lui, l'uomo spostò la sua mano ruvida sulla guancia di lei e le sollevò delicatamente il mento in modo da guardarla nei suoi profondi occhi blu.
"Sei così bella, Alessia…!", sussurrò il signor Scotti. "Sei la ragazza più bella che abbia mai incontrato in vita mia! E non credo che tu possa essere interessata a un uomo maturo come me!".
Alessia mugolò, incapace di dire qualsiasi cosa; era come se la sua mente fosse in overdrive! Il signor Scotti si lanciò di nuovo su Alessia. Mentre il loro primo bacio era stato relativamente timido e riservato, ora l'uomo iniziò a sbavare su tutta la splendida giovane donna in preda alla lussuria. Chinandosi davanti a lui, Alessia sentì il signor Scotti passarle una mano sul sedere. All'improvviso la tirò in avanti con entrambe le mani, facendola cadere in avanti sopra di lui, facendo sbattere i suoi giovani e morbidi seni contro il suo petto maturo. Le braccia di lei si avvolsero istintivamente intorno al collo dell'uomo maturo. Sempre più sopraffatto dal momento, lui cominciò a inginocchiarsi e a massaggiarle il sedere coperto dal vestito.

Con un gemito, il signor Scotti iniziò a sfilarle lentamente il vestito, esponendole la vita coperta dal perizoma. Alessia ebbe un sussulto quando sentì le sue mani ruvide scivolare sulla sua pelle morbida e abbronzata. Per la prima volta sentì i palmi grossi e carnosi di lui iniziare a stringere la carne nuda del suo sederino appetitoso, e emise un forte strillo quando l'uomo glielo schiaffeggiò giocosamente.
"Signor Scotti…!", ansimò lei, interrompendo finalmente il loro bacio. Non poteva credere che lui l'avesse appena fatto! A dire il vero, Alessia non riusciva a credere alla velocità con cui tutto stava accadendo! "Signor Scotti, credo proprio che dovremmo rallentare…" disse, ansimando leggermente per l'esperienza.
"Hai ragione" disse Thomas, mettendole le mani sulla vita sottile. "Non c'è bisogno di fare in fretta. In fondo abbiamo tutto il tempo che vogliamo, no?!".
"Non è proprio questo ciò che…" Alessia cercò di replicare, ma a metà frase il signor Scotti riaggiustò la sua posizione in modo da trovarsi in piedi di fronte ad Alessia seduta e con la schiena appoggiata al divano. Il suo vestitino blu navy era ancora sollevato intorno alla vita, esponendo completamente il perizoma. Prima che lei potesse dire un'altra parola, l'uomo si inginocchiò e allargò al massimo le lunghe gambe abbronzate di Alessia. Thomas spinse il suo viso contro il tessuto setoso che copriva la sua figa, e inspirò, annusando il dolce odore della splendida adolescente che aveva davanti.
"Signor Scotti…" disse lei, disperata, "…credo proprio che dobbiamo parlare di… GGGHH!!!".

Alessia strillò perché in quel preciso momento il signor Scotti le aveva sfilato il perizoma e aveva fatto scorrere la lingua sulla sua figa nuda. Lei rabbrividì di piacere quando la sua lingua rusposa entrò in contatto con le pieghe setose della sua figa. L'uomo cominciò a sfrecciare velocemente la lingua dentro e fuori le labbra di quella vagina adolescente, provocando un'ondata di piacere e di emozioni contrastanti per la giovane bellezza.
Quando lo sentì succhiare il suo clitoride, Alessia ebbe un sussulto e si mise una mano sulla bocca aperta.
"Oh… signor Scotti…!". Alessia gemette sensualmente, scioccata dal suono della sua stessa voce. Daniele non le aveva MAI fatto qualcosa di simile. Era un'esperienza del tutto nuova per lei e sentiva la sua figa bagnarsi ogni minuto di più. Chiudendo gli occhi, Alessia cominciò ad abbandonarsi al piacere che stava provando.

Continuando a far roteare la lingua tra le pieghe della figa, Thomas Scotti si avvicinò e mise una mano sopra il vestito di raso che copriva il suo seno ansimante. Sopraffatta dall'ondata di piacere che stava provando, Alessia mise istintivamente la sua mano sopra quella di lui e cominciò a guidarla intorno al suo seno. Gemendo forte, Alessia cominciò a muovere i fianchi, trascinando la sua figa avanti e indietro contro il viso del signor Scotti. Lui cominciò a tirarle giù la parte superiore del vestito, rivelando il reggiseno push up, poi infilò la mano sotto la stoffa di esso e rimase stupito da quanto fossero grandi e sode le sue tette di giovane adolescente.
"Mmmm… hai delle tette fantastiche!", ansimò l'uomo, mentre continuava a lambire senza sosta la sua fighetta. Alessia mise di nuovo la mano sopra la sua, spingendola stavolta contro la sua carne nuda, e sentì la sua mano ruvida scivolare sul capezzolo che si induriva costantemente.
"Oh… mio… DIO!". Alessia gemette, sentendo una nuova, potente sensazione montare dentro di lei.

Gli occhi di Alessia erano ancora ben chiusi e quindi non potè notare che il signor Scotti stava usando la sua mano libera per calarsi i pantaloni e le mutande, liberando il suo cazzo duro come la roccia. Con una mano che impastava il seno di Alessia, l'altra iniziò a muoversi su e giù per il suo cazzo. Alessia rimase sorpresa quando sentì il suono ritmico del signor Scotti che si menava, ma questo la eccitò sempre di più. Fermandosi per un attimo, guardò Alessia, i cui occhi erano ancora chiusi.
"Daniele lo fa mai per te?", le chiese a bassa voce.
"No, mai!", esclamò Alessia senza riflettere. "Ma è una sensazione FANTASTICA".
Ridendo della risposta di lei, il signor Scotti spinse di nuovo la lingua nella sua figa, più a fondo di quanto avesse fatto prima. Alessia spalancò gli occhi di colpo… stava davvero per raggiungere l'orgasmo sulla faccia del padre del suo ex fidanzato?
"Oh mio dio… ooohh… signor Scotti!!! La prego, si fermi… credo che… sto per…".

Prima che Alessia potesse finire la frase, il signor Scotti si fermò e si alzò in piedi, leccandosi le labbra. Alessia emise un debole mugolìo e, respirando pesantemente, fissò l'uomo che l'aveva quasi portata al suo primo vero orgasmo. La struttura possente dell'uomo, che troneggiava sopra di lei, era in bella mostra, e Alessia potè vedere la parte sotto il suo petto. I suoi occhi scesero lungo il corpo e si posarono sul suo cazzo massiccio e duro. Alessia sospirò, scioccata! Era probabilmente di 20 centimetri, non circonciso e molto spesso! Aveva un cespuglio di peli curato intorno alla base, e poteva vedere le due grosse palle che pendevano. Alessia rimase a bocca aperta mentre fissava la sua virilità.
"Più grande di Daniele?" chiese lui, sorridendo leggermente per l'espressione scioccata di lei.
"Ah-hah…" Alessia disse a bassa voce, senza mai staccare gli occhi dal suo pene. Era vero: mentre il cazzo del signor Scotti era lungo e grosso, quello di Daniele era meno lungo e meno spesso. Alessia non aveva mai visto il cazzo di un altro uomo, e di certo non guardava i porno… ma fissando la virilità del signor Scotti, non poté fare a meno di rendersi conto che l'apparato di Dani non era all'altezza di quello di suo padre.

Improvvisamente Alessia si sentì tirare in piedi. Con un'agilità inusuale per un uomo della sua età, la sollevò con una mano e se la mise sulle spalle.
"Che cosa sta facendo?" Alessia sussultò, scioccata dalla sua improvvisa audacia. Alessia era in uno stato di totale confusione e disordine. Quando tornò in sé, non poté fare a meno di pensare a un vecchio orco che trasportava una giovane bellezza elfica nella sua tana. Improvvisamente si rese conto di aver lasciato che le cose le sfuggissero di mano, e ora non aveva idea di cosa fare.
Il signor Scotti avanzava a passo svelto lungo il corridoio poco illuminato e Alessia poteva vedere il suo cazzo massiccio che ondeggiava da una parte all'altra mentre camminava.
Quando arrivò in camera da letto, gettò Alessia sul letto e si leccò le labbra.
"Aspetti, signor Scotti, dobbiamo parlare!". Alessia esclamò, guardando il padre del suo ex fidanzato.
"Oh, Alessia", gemette Thomas. "È passato così tanto tempo dall'ultima volta che sono stato con una donna…", disse, sbottonandosi la camicia e rivelando un petto piuttosto villoso. Ora che era completamente nudo, fissò lo sguardo direttamente sulla sexy adolescente di fronte a lui, che giaceva distesa con il vestito appallottolato intorno alla vita. Il suo corpo abbronzato era incredibile, avvolto nella lingérie provocante che aveva addosso. Il signor Scotti ricominciò a segarsi.
"So che c'è una bella differenza di età tra noi, ma l'età è solo un numero!".
"Non è questo!" Alessia sussultò, stupita dalla mano che correva lungo il suo cazzo. Era chiaramente in un terribile stato di eccitazione totale, la sua erezione sembrava rampante. "È solo che… sono venuta stasera perché io e Daniele…".
Il signor Scotti emise un gemito infastidito.
"So che sei la ragazza di mio figlio, ma pensavo che quando…".
Alessia scosse la testa e mormorò: "…ex ragazza…". In realtà non aveva intenzione di dirlo; le era sfuggito al solo pensiero di essere ancora la ragazza di Daniele.
Thomas Scotti, invece, scoppiò in un ampio sorriso. Aveva interpretato il fatto che Alessia avesse detto «ex ragazza» per significare che aveva già chiuso la sua relazione con Daniele e che potevano godersi quello che stava per accadere senza legami.
"Sono contento, tesoro! Sapevo che stasera eri venuta per sedurre il tuo primo vero uomo! Non te ne pentirai!", ruggì, sopraffatto dall'eccitazione!

Prima che Alessia potesse eccepire qualcosa, il signor Scotti le saltò addosso e cominciò a cercare di limonare di nuovo con lei. Alessia chiuse gli occhi e sentì il suo corpo pesante sbattere sopra il suo. Cominciò a strofinarle le sue mani ruvide su tutta la pancia e la schiena, dirigendosi poi verso il petto. Le mise le mani sul reggiseno di seta e cominciò a strizzarle i seni, continuando a baciarla furiosamente. Poi riuscì a sganciare il reggiseno e lo gettò a terra. I suoi grandi seni erano liberi! Si leccò le labbra e si mise a banchettare su di essi.
Quando sentì le sue labbra staccarsi dalle sue, Alessia si accigliò.
"Signor Scotti, credo proprio che dovremmo aspettare un…", ma improvvisamente smise di parlare e si lasciò sfuggire un enorme gemito quando l'uomo mise l'intera bocca intorno alla sua tetta destra. Le prese in bocca quasi tutto il seno, allungando la lingua sul capezzolo e leccandolo furiosamente avanti e indietro. Guardò i suoi splendidi occhi verdi.
"…Stavi dicendo…?", disse, con la bocca ancora sul suo seno.
"Oh, signor Scotti!" Alessia gemette, stringendo forte gli occhi. Daniele non aveva mai fatto niente del genere quando erano insieme! Sentiva che la sua figa diventava sempre più bagnata ogni secondo che passava. Chiudendo gli occhi, Alessia allungò una mano intorno alla nuca pelata di lui e gli premette con forza il viso sulla tetta. Mentre l'uomo continuava a divorare il suo splendido seno adolescente, spostò le mani sulla sua vita sottile e le sfilò delicatamente il perizoma dalle gambe.

Alessia ora giaceva sul letto completamente nuda. Il signor Scotti separò la sua bocca dal seno della giovane dea, e avvicinò le labbra all'orecchio di lei.
"Mmmm… Alessia…" gemette, strusciando tutto il suo corpo su di lei. Il suo petto peloso e maturo spingeva contro i seni solidi della bella adolescente, e il suo stomaco un po' prominente le solleticava tutto il busto. Alessia sentì il cazzo di lui sfiorarle la figa, e sussultò quando entrò in contatto con le labbra della sua figa umida come mai.
"Quanto sei bagnata!", sussurrò lui, leccandole delicatamente l'orecchio. Era vero: Alessia non poteva negare quanto fosse follemente eccitata. Ad essere sincera con sé stessa, probabilmente era più bagnata di quanto fosse mai stata in vita sua! Forse erano stati tutti quei preliminari. O forse era il fatto che il padre del vecchio ex fidanzato fosse così ossessionato da lei. Era chiaramente sopraffatto dalla sua lussuria per la giovane bellezza, e a lei, essendo stata appena tradita, forse piaceva sentirsi desiderata così disperatamente da qualcuno.
In ogni caso, Alessia aprì gli occhi e lo guardò dritto in faccia.
"…Ha un preservativo, signor Scotti?", sussurrò.
Thomas non riusciva a credere che stesse accadendo! Stava per fare l'amore con una splendida giovane donna, l'ex ragazza di suo figlio Daniele! Suo figlio, quel ragazzino viziato ed egoista, lo aveva sempre fatto sentire inadeguato al suo ruolo. Ora, strofinando il suo cazzo lungo la figa bagnata di quella che fino a poche ore prima era la sua ragazza, era determinato a dimostrare ad Alessia che lui era più uomo di quanto Daniele potesse mai essere!
"Lasci mai che Daniele ti venga dentro, piccola?", sussurrò il signor Scotti, accostando le labbra al collo di lei.
"No, mai!" gli rispose Alessia, sentendo il suo enorme cazzo all'ingresso della sua figa. Aveva sempre insistito affinché Daniele usasse una protezione, perché lei non prendeva anticoncezionali.
"In questo caso, voglio farti sentire cosa si prova quando un uomo ti riempie con il suo sperma caldo, come Daniele non potrà più fare", sussurrò.
Alessia gemette. Il pensiero di scopare con il padre del suo ex ragazzo, completamente senza protezione, e di permettergli di scaricare il suo seme dentro di lei, sembrava la vendetta definitiva.
Alessia gli avvolse le braccia intorno alla testa.
"Mi dia il suo seme fino all'ultima goccia, signor Scotti!", sussurrò.

Lui cominciò a spingere la sua enorme virilità dentro di lei con una spinta costante.
"Aaaaahh…!" Alessia ansimò forte mentre la sua figa accoglieva lentamente l'enorme cazzo pulsante dell'uomo, completamente impreparata alle sue dimensioni. L'uomo le affondò di nuovo la lingua in bocca, mentre sentiva il suo giovane corpo che lottava per adattarsi a lui. Poteva sentire le sue tette sode contro il suo petto nudo, e si stupiva di quanto fosse stretta la fighetta di quella sexy ragazzina.
Thomas finalmente staccò la bocca dalla sua e la fissò dritto negli occhi con lussuria.
"Oh mio Dio…!" Alessia gemette, appoggiando le mani sul petto di lui. "È così grosso…!!! Non c'è modo che riesca a infilarlo tutto dentro di me!".

Il signor Scotti le avvolse un braccio intorno alla schiena e mise l'altro sul suo sedere sexy e stretto. Thomas la strinse a sé con forza, e Alessia urlò di nuovo di piacere. Poi si ribaltò in modo che Alessia si ritrovasse sopra di lui, le mise entrambe le mani sul culo, l'afferrò saldamente e la tirò giù con decisione. Alla fine tutto il suo cazzo scivolò completamente dentro di lei, affondato fino alle palle in quella ragazzina sexy.
"Ooooddìììio…". Alessia urlò più forte che poté, "…è tutto dentrooooo!!!".
Con il suo cazzo completamente sprofondato nella figa di lei, il signor Scotti iniziò a darle un ritmo piacevolmente lento, tenendola per i fianchi e facendola scorrere sul suo pube. L'uomo spostò quindi le mani dalla vita di lei alle sue gambe lunghe e lisce. Le strofinò le cosce per qualche istante, poi le raggiunse il culo e cominciò a giocarci, mentre continuava a muoverla lentamente ma costantemente sul suo enorme cazzo, conficcato in profondità nella stretta figa dell'adolescente che lo cavalcava.
Improvvisamente, l'uomo iniziò a scuotere i fianchi spingendosi contro Alessia dal basso, come un selvaggio, concentrato a scoparla il più a fondo possibile. Cominciò a grugnire con passione.
"OOOOOHHH CAAAZZZOOOO…!", urlò lei, stordita dalla sua improvvisa ferocia.
A ogni spinta, le tette abbronzate della giovane ragazza rimbalzavano, e lei emetteva urletti disperati che riecheggiavano nella casa. Il suono delle sue grida sembrava spingerlo ad andare ancora più forte. La costrinse a ricadere su di lui e iniziò a baciarle febbrilmente la bocca, limonandola. Alessia rispose subito al bacio, lasciando che la sua lingua morbida e delicata accarezzasse quella di lui.

La sexy adolescente non immaginava quanto fosse dannatamente piacevole avere il padre di Daniele dentro di lei! Gemeva sempre più forte, e sentì i suoi fianchi cominciare a muoversi istintivamente sopra di lui, in risposta alle sue spinte.
"Non ci credo che mi sto facendo scopare da te!", urlò. "Oooohh… non riesco a credere che ti sto cavalcando!!!".
Anche se Thomas era un uomo anziano e non bello come suo figlio, ormai era chiaro che il sesso la stava travolgendo. Era meraviglioso avere un cazzo enorme dentro di lei, che la distendeva, facendole emettere lunghi gemiti di piacere. I suoi grandi seni sodi spingevano contro il petto peloso di lui, strusciandovi sopra e dandole altre piccole scariche di piacere. Lo scorrere ritmico del clitoride sul cespuglio pubico di lui, lo sbattere del suo culetto contro lo scroto pieno di lui, la stavano davvero eccitando.
Alessia sentì crescere un orgasmo intenso. Daniele non l'aveva mai nemmeno portata vicina ad un orgasmo simile prima di allora!
"Oddìo… oddìo…", ansimò Alessia, "…è così grosso e duro, signor Scotti!".
"Meglio di Daniele?", gemette.
"Oh sì!", urlò lei. "Molto meglio!!!".
Alessia spinse i fianchi più in giù che poteva, strusciandosi sul suo enorme cazzo. Entrambi grugnivano come animali. Lei cominciò ad accelerare il ritmo con il quale scuoteva i suoi fianchi sexy avanti e indietro contro il basso ventre di Thomas.
Mentre continuava a scoparsi il padre del suo ex-fidanzato, Alessia si guardò tra le gambe, osservando la giunzione dei loro sessi uniti insieme. Le dimensioni del suo cazzo e quel modo di stantuffare la sua vita abbronzata e sexy sul suo pube senza staccarlo mai da lì erano troppo per lei. I suoi capelli biondi e setosi erano in totale disordine, ma in qualche modo sembravano incredibilmente erotici.
"Ora voglio la sua sborra dentro di me, signor Scotti!", urlò, sentendo l'orgasmo crescere.
"Sei sicura, piccola?", ansimò lui.
"SÌ! SBORRAMI DENTRO, PAPARINO! AAAAAAGHH…!" urlò Alessia.
Thomas Scotti non riusciva a credere che Alessia gli stesse chiedendo questo! Non sembrava nemmeno una diciottenne, ma una donna adulta che cercava qualcosa che desiderava disperatamente. Lei gli stava ormai sbrodolando addosso, e il signor Scotti sapeva di non poter resistere ancora a lungo.

Sentendo che l'orgasmo si stava avvicinando, l'uomo si fermò e la ribaltò, facendola sdraiare a faccia in giù sul letto, e allargò quelle sue gambe sexy al massimo. Alessia, stordita dall'improvvisa sensazione di vuoto nella sua figa, non capì cosa stesse succedendo, finché non sentì il corpo di lui abbattersi sulla sua schiena. Lui le appoggiò le mani sui suoi grandi seni abbronzati, tirandola a sé; voleva sborrare dentro di lei il più profondamente possibile, e sapeva che scopandola da tergo avrebbe avuto la spinta ideale. Alessia urlò quando il suo enorme cazzo penetrò di nuovo in lei, arrivando più in profondità di prima. Lui ricominciò a pastrugnarle le tette, facendola gemere ancora di più. Lei girò la testa e lui avvicinò le labbra alle sue, limonandola di nuovo selvaggiamente.
"Sto per venire, Alessia!", gemette lui, sentendo l'orgasmo crescere. Sentì un piccolo moto di soddisfazione, sentendo che stava per riempire l'ex ragazza del suo figlio ingrato e viziato con ogni singola goccia del suo seme.
"…VENGOOOO…!!!" urlò Alessia a un certo punto. Stava avendo il suo primo vero, potente orgasmo. Sentì la schiena inarcarsi e i fianchi spingere involontariamente contro l'enorme cazzo di lui. Il signor Scotti sentì il corpo di lei tendersi e mungere il suo cazzo con la sua figa talmente forte che costrinse anche lui a superare il limite.
"Ooooohhh ssììììììììì…" fu tutto ciò che l'uomo riuscì a dire mentre svuotava le sue palle in quella fichetta giovane e calda. Sentì il suo cazzo pulsare ancora e ancora, mentre pompava uno spruzzo dopo l'altro nel corpo di adolescente attorno ad esso. Sentiva le dita dei piedi stringersi; era così tanto per lui.
"Oh cazzo… oh cazzo… oh cazzo…!" Alessia urlò, avvertendo il suo sperma caldo invaderle il corpo. Non aveva mai provato nulla di simile. Non le importava che lui non indossasse il preservativo, non le importava nemmeno che non avesse un anticoncezionale. Sapeva solo di aver appena vissuto l'esperienza sessuale più straordinaria della sua vita.

Tirando fuori il cazzo da lei, Thomas guardò il suo sperma defluire dalla giovane fighetta di lei sulle lenzuola. Entrambi ansimavano pesantemente, sopraffatti dall'estasi. Lui la tenne stretta tra le braccia, entrambi sudati e affaticati. Facendo scivolare le mani sui seni umidi e belli turgidi di lei, il signor Scotti avvolse le braccia intorno al suo corpo e le diede un bacio lungo e profondo, che Alessia ricambiò con passione ed entusiasmo.
All'improvviso, la serratura della porta d'ingresso scattò. Daniele era tornato a casa…
scritto il
2024-07-29
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