Le riviste nel cassetto (dialogo tra madre e figlio)

di
genere
incesti

MADRE Senti, figlio, ma a te davvero piacciono queste porcherie?
FIGLIO O cazz… Mamma! Dove le hai prese?
MADRE Nel tuo cassetto. Neppure troppo occultate, oserei dire. Quasi che non te ne freghi che qualcuno le possa scoprire.
FIGLIO Non devi frugare nella mia roba. Non sono un bambino. Ho diritto alla mia privacy.
MADRE Può anche essere, ma tu non dovresti guardare queste riviste. Sono robaccia. Credi davvero che il sesso sia questa roba qui? Immagini che le persone normali facciano queste porcate? In questo modo?
FIGLIO Le persone normali non so, tu e papà sì.
MADRE Cosa stai dicendo? Sei pazzo?
FIGLIO Dico che una sera vi ho visti e tu facevi proprio questa cosa… in una posizione simile a quella della foto che hai davanti.
MADRE Ma non dire scemenze. Non è la stessa cosa. Forse gli stavo facendo solo delle coccole. Magari gli stavo dando un bacio sull’ombelico, facendo le pernacchie con la bocca, come facevo a te quando eri piccolo e non la smettevi di ridere… E comunque non si spiano i genitori che sono in intimità. Ricordatelo.
FIGLIO Sì, sì, mamma, ci credo che gli stavi facendo le pernacchie sul petto… E i genitori, sappilo, dovrebbero controllare se ci sono i figli in casa e non lasciare la porta della camera da letto aperta, prima di mettersi a fare certe cose. Non siete dei bambini.
MADRE Va bene. Diciamo che abbiamo sbagliato a non essere abbastanza discreti. Però noi non facciamo queste schifezze. Insomma, questa è roba da esibizionisti. Da depravati. Non dico che certe pratiche non le facciano tutti. Alcuni atti sono da persone normali. Solo che lo si fa tra coppie che si amano e non per farsi guardare dagli altri, non perché qualche ragazzino brufoloso si ecciti. Insomma, sono cose private, che non vanno decontestualizzate.
FIGLIO Mamma, come sei antica. Sono semplici riviste porno. Neppure troppo spinte. Oggi sul web circola ben altro.
MADRE E come mai tu sei così ben informato?
FIGLIO Vivo nel mondo moderno, io!
MADRE In un mondo irreale, virtuale, squallido e fasullo, mi sembra.
FIGLIO Uffa, come sei pesante, mamma.
MADRE Non è questo il tono giusto che dovresti avere con me. Resta sempre il fatto che sono tua madre e che tu avevi questi giornaletti sconci, ben sapendo che io non voglio certa robaccia in casa… Sono seriamente preoccupata per te. Credimi, non voglio fare la moralista. Temo solo che tu possa farti un’idea distorta del sesso. Soprattutto che tu possa pensare ad un certo tipo di sesso fine a se stesso.
FIGLIO Stai parlando di masturbazione?
MADRE No, figliolo, parlavo di amore. Ma anche quello è un altro argomento di cui dovremmo parlare, prima o poi.
FIGLIO Scordatelo, mamma. Non mi metterò certo a parlare con te di una cosa del genere.
MADRE Certo, con i genitori non si parla di educazione sessuale e di salute, mentre con gli amici si discute di porcate e magari ci si vanta di chissà quale fesseria.
FIGLIO Tu non sai nulla di quello che ci diciamo tra amici.
MADRE Vero. Vuoi che parliamo anche di questo?
FIGLIO Mamma, sei insopportabile.
MADRE Può essere, caro, ma è il mio compito… Lasciamo perdere. Allora, secondo te, cosa ne dovrei fare di questa robaccia?
FIGLIO Rimetterla dove l’hai trovata e non ficcare più il naso nelle mie cose.
MADRE Ahi ahi, risposta sbagliata. Questa roba va nel cestino della carta straccia e non ne voglio più sentir parlare.
FIGLIO Fai, pure, tanto è roba vecchia. Ti ho detto che sul web c’è di meglio.
MADRE Di peggio vorrai dire.
FIGLIO Questione di punti di vista.
MADRE Davvero tu mi vuoi far credere che sia bello ed educativo guardare una rivista come quella?
FIGLIO Educativo non saprei. Non credo neppure che sia quello lo scopo. Diciamo… stimolante.
MADRE So di che punto di vista stai parlando. Credo però che ti divertiresti di più con una ragazza vera, non credi?
FIGLIO Se ne avessi una…
MADRE Se il tempo che sprechi dietro a queste porcherie lo investissi nella ricerca di una ragazza, forse la situazione sarebbe diversa.
FIGLIO La ragazza che voglio io non è facile da trovare.
MADRE Mentre quelle di carta sono sempre a disposizione.
FIGLIO Anche quelle su internet.
MADRE Forse dovrei disdire il contratto per la connessione.
FIGLIO No, mamma, oggi non si può più stare senza internet.
MADRE Già… Internet è diventato fondamentale, ma gli usi che se ne possono fare sono molti di più dei tuoi.
FIGLIO Vero. Si può scaricare musica gratis…
MADRE Ma sei proprio scemo, figlio mio. Che ne dici se provassimo, per una volta, a fare le persone serie? Così, tanto per provare qualcosa di diverso.
FIGLIO Va bene, dai, mamma, faccio il bravo ragazzo.
MADRE Potresti allora spiegarmi cosa c’è di così affascinante nella pornografia.
FIGLIO Ci sono donne bellissime che mostrano i loro corpi nudi. Donne che nella realtà non vedi mai.
MADRE Questo dovrebbe farti capire come sia tutto finto. Insomma, perché rimanere affascinato da queste donne, quando poi sai che, una volta uscito di casa, troverai solo gente vera? Loro magari saranno bellissime, ma le persone che puoi incontrare ogni giorno non sono necessariamente brutte e poi c’è anche da considerare la bellezza interiore di una persona, non solo l’aspetto fisico.
FIGLIO Lo so, mamma, ma credo che anche i sogni debbano avere il giusto spazio.
MADRE E a te piace sognare di poter fare sesso con una donna come queste?
FIGLIO Non sarebbe male, almeno una volta nella vita, realizzare un sogno simile.
MADRE Cosa ti darebbe in più? Stiamo parlando di donne che fanno sesso per mestiere, che fingono di provare piacere, che non danno importanza a chi sei. Al limite si accorgono solo se non sei dotato quanto gli attori con cui sono solite accompagnarsi. Che tipo di emozione potresti avere? Solo il piacere di un bel corpo? Che poi molte di loro sono rifatte. Probabilmente sembrano più belle di quello che sono perché il trucco le maschera e poi ci sono le luci, le pose. Insomma, nella realtà probabilmente sono assai meno affascinanti. Ecco, prendiamo una pagina a caso…
FIGLIO Ma no, mamma, non voglio mettermi a sfogliare questa rivista insieme a te.
MADRE Che fai, ora, ti vergogni? Un po’ tardi direi. Visto che stiamo parlando di questo, mi sembra il minimo che tu faccia lo sforzo di affrontare la questione con coraggio e maturità. O forse temi che io mi possa scandalizzare? Allora sappi che ho molta più esperienza di te…
FIGLIO Vuoi dire che anche tu leggi queste riviste?
MADRE Scemo! Voglio solo dire che so come funziona il mondo. E comunque ai miei tempi ne ho vista qualcuna, altrimenti come farei a sapere che sono delle porcherie?
FIGLIO Sai, mamma, a volte credo proprio di non conoscerti.
MADRE È vero. Sei troppo concentrato su te stesso e pensi che i tuoi genitori siano uno strumento messo lì per la tua sussistenza, ignorando che hanno una loro vita, una loro storia.
FIGLIO Hai ragione. Ti chiedo scusa.
MADRE Sì, ma non divaghiamo. Ora sei tu ad essere sotto torchio. Torniamo al giornaletto. E abbi il coraggio di guardarlo insieme a me. Ecco… prendi questa immagine per esempio. Io la trovo volgarissima. A te piace?
FIGLIO …
MADRE Abbi il coraggio di dire quello che pensi. Esprimi le tue ragioni. Magari alla fine riesci a persuadermi.
FIGLIO Ecco, diciamo che non è una brutta immagine. In fin dei conti lei è una bella donna. Va bene che hai i seni rifatti, ma non sono fatti male. C’è di peggio. Trovo che questa posa sia molto elegante…
MADRE Elegante? Neppure dal ginecologo mi metterei in questa posizione.
FIGLIO Se ci pensi bene, mamma, lei è solo accucciata. C’è una certa simmetria del corpo…
MADRE Lei si è messa semplicemente nella posizione più oscena possibile, tanto per mostrare la sua patatina spalancata, per eccitare i fessi come te.
FIGLIO Invece non la penso così. Se non fosse per immagini come queste, io non saprei neppure come è fatta una donna intimamente.
MADRE Ma se tu avessi una ragazza, prima o poi lo scopriresti lo stesso e sarebbe qualcosa di reale.
FIGLIO Pensa che un secolo fa o anche meno, gli uomini sapevano molto poco dell’anatomia femminile e le donne erano molto restie a mostrarsi. Si vergognavano, pensavano che tutto fosse peccato, così non si lasciavano esplorare dagli uomini. E sai questo cosa aveva come conseguenza? Che gli uomini le usavano e lo facevano anche con poca cognizione di causa, quindi si preoccupavano quasi esclusivamente di se stessi. Le donne avevano così timore del sesso che non pensavano minimamente a masturbarsi e gli uomini non erano attratti dalle parti intime femminili se non come ricettacolo dei loro impulsi. Per ciò neppure si sognavano di far provare loro del vero piacere. E questo ha dato luogo a grandi frustrazioni, al punto che si è parlato di isteria femminile come malattia tipica delle donne. Solo molto dopo si è scoperto che erano solo le conseguenze di piaceri repressi e che con le giuste stimolazioni, anche le donne potevano raggiungere il piacere e “guarire”…
MADRE Tutte queste nozioni, come le sai?
FIGLIO Mi informo. Forse ti è sfuggito che in queste riviste ci sono anche delle parole scritte. A volte anche degli articoli scritti da persone competenti…
MADRE Non è certo il caso di questo giornaletto, però… Basta leggere i titoli: “Sverginato dalla cugina”, “Il tubo dell’idraulico”, “Mia madre mi sa fare in cucina”…
FIGLIO Sì, mamma, ho capito. Infatti non tutte sono uguali. Alcune hanno un taglio più scientifico, altre…
MADRE Più malato. Quasi morboso, direi. Non vorrei che ti facessi strane idee. Anzitutto non ci pensare neppure a provarci con tua cugina. È troppo piccola e poi è una parente.
FIGLIO Tranquilla, mamma… E neppure con l’idraulico, ahahah.
MADRE Il problema è che in queste riviste ti presentano situazioni assurde e paradossali che però ti fanno passare come cose normali. L’assurdo diventa plausibile. Guarda qui! Una madre seduce il figlio e fanno sesso sul tavolo pieno di farina…
FIGLIO Sì, lo so, mamma, non si deve mai giocare con il cibo. Ahahah.
MADRE Piantala di fare il cretino. Anzitutto questi due non potrebbero mai essere madre e figlio. A momenti lui è più vecchio di lei. Ma poi, come si può credere che una madre possa mai desiderare accoppiarsi col proprio figlio?
FIGLIO Un amore esagerato?
MADRE No, tesoro. Io ti amo di un amore esagerato eppure solo l’idea di una cosa simile mi fa venire la pelle d’oca. È totalmente contro natura. Ci sono delle dinamiche che impediscono che succedano simili cose.
FIGLIO Sì, mamma, anche per me è così, però non li vedi i telegiornali. Spesso si parla di abusi in famiglia.
MADRE È vero. Quella però è violenza. Spesso sono i padri, se non i patrigni, addirittura. E le vittime sono sempre molto giovani e per nulla consenzienti. Sono drammi tremendi. Qui invece si tratta di far credere che una madre sia eccitata dal figlio e che lui ci stia.
FIGLIO Chissà. Se la madre è bella come quella, magari il figlio può anche essere d’accordo.
MADRE Mi sembra di parlare con un cretino.
FIGLIO Scusa. Comunque il mio amico Piero ha una bella madre e spesso ci racconta che la spia quando è nuda.
MADRE E tu ci credi?
FIGLIO Boh. L’ho vista e mi sembra davvero bella.
MADRE Al punto che se lei ci provasse con te, ci andresti a letto?
FIGLIO Forse sì, se devo essere sincero. Anche perché quando mi capita che una donna bella ed esperta voglia fare sesso con un ragazzo vergine?
MADRE Ecco, appunto. Non capita. E comunque tu potresti starci solo perché sei voglioso di sperimentare e perché lei non è tua madre. Ma se lo fosse, come reagiresti?
FIGLIO Non lo so, mamma. Io non ho una madre così bella! Ahahah.
MADRE E io comincio a dubitare che tu sia mio figlio. Ti devono aver scambiato nella culla. Sei troppo scemo, per essere sangue del mio sangue.
FIGLIO Dai, mamma, stavo solo scherzando. Tu per me sei la donna più bella del mondo.
MADRE Sfotti, sfotti. Almeno io non ho nulla di rifatto, come le tue donnine di carta.
FIGLIO E si vede!
MADRE Piantala. Torniamo al discorso serio. La madre del tuo amico, che peraltro conosco, è una bella donna e può anche essere che suo figlio sia così stupido da spiarla, ma la cosa finisce lì. Magari con voi si vanta di chissà cosa, ma sono certa che nella realtà non c’è nulla di più. Tanto meno lei potrebbe anche solo pensare una cosa così assurda. Come io non penserei mai nulla di erotico che ti riguardasse.
FIGLIO No, infatti tu pensi solo alla mia moralità e mi vuoi censurare su tutto.
MADRE Dai, non è così. Non sono quella donna bigotta che mi descrivi. Sono solo una madre sana che vuole che anche suo figlio cresca sano. Mi ci vedi a provare a sedurti? E poi per cosa? Nei giornaletti che leggi, perché le madri dovrebbero desiderare i figlio?
FIGLIO Oh, be’, di motivi ce ne sono tanti. Magari perché i figli sono belli e superdotati. Oppure perché i mariti le trascurano. In alcuni casi è solo per aiutarli a superare un blocco psicologico, oppure perché hanno un problema fisico e non trovano nessuno con cui soddisfare certe pulsioni. Sai, ho letto di una madre che aveva un figlio paralizzato e non riusciva a trovare neppure una donna a pagamento per fargli fare almeno le cose più semplici… intendo sessualmente… così alla fine si è decisa lei… ma solo con la mano…
MADRE Ma ti ascolti quando parli. Stai raccontando un fatto reale che nasconde dietro un dramma terribile. Ti immagini quanto debba essere stato doloroso e traumatico per quella madre? Insomma, già avere un figlio ridotto in quelle condizioni è una sventura indicibile e poi rendersi conto che lui ha dei desideri, delle esigenze, e nessuno è disposto ad aiutarlo. Lì è il vero amore di una madre. Sacrificarsi per il bene e la salute di un figlio. Pensi che lei abbia provato anche il minimo piacere in questa cosa? Immagini che lei lo facesse perché eccitata?
FIGLIO No, mamma. Naturalmente no. Tu lo avresti fatto per me, se io fossi stato in quella situazione?
MADRE È difficile rispondere, figliolo. Ci sono cose che non si possono immaginare, fino a che non ci si trova in mezzo. Per fortuna tu sei sano, anche se ti comporti da scemo. E credo che dal punto di vista fisico e sessuale tu sia a posto. Quindi non mi si presenterà mai una situazione così tragica. Siamo davvero fortunati, non dimenticarlo.
FIGLIO Chissà se quel ragazzo così sfortunato era contento, almeno lui.
MADRE Penso che il suo livello di coscienza fosse un po’ differente da quello che può essere il tuo o il mio. Intendo dire che per lui era un’esigenza fisica e basta e quindi il fatto che fosse sua madre a fare certe cose era secondario di fronte a quello che, più che un piacere, era uno sfogo. Forse, se invece era consapevole, magari anche per lui stato difficile e imbarazzante, non credi?
FIGLIO Già. Allora sono meglio le storielline stupide di queste riviste. Almeno lì sono tutti consenzienti e felici.
MADRE Ma è roba fasulla. Chi si potrebbe eccitare pensando che si tratti di realtà? O immaginando che potrebbe succedergli a lui qualcosa? Non credo che uno possa immedesimarsi in situazioni così paradossali. Forse, ancora ancora può esistere il mito che tra cugini si facciano le prime esperienze, visto che si parla di ragazzi della stessa età. Personalmente però non ho mai sentito nulla di più che dicerie. Ma tra genitori e figli… Dai, sarai d’accordo anche tu che è stupido.
FIGLIO Sì, mamma. Dimentichi però che qui non si parla di alta letteratura. Non è che uno legge queste cose per fare riflessioni filosofiche. So anch’io che è tutto irreale. Dico solo che sono cose che si scrivono per stimolare certe reazioni, neppure troppo intellettuali…
MADRE Allora ti faccio una domanda diretta e mi aspetto una risposta sincera. Tu ti ecciti a leggere di una madre che seduce il proprio figlio? Anzi, sono più esplicita. Quando hai letto questo articolo, se così lo possiamo chiamare, ti sei eccitato?
FIGLIO …
MADRE Dillo!
FIGLIO Credo di sì, mamma.
MADRE Ah… E ti sei anche toccato?
FIGLIO Forse sì.
MADRE E non ti è passato per la testa che è pura follia? Che nella realtà non potrebbe mai succedere?
FIGLIO Certo. Non è questo il punto. Sono cose scritte solo per eccitare, non per far riflettere.
MADRE Spero almeno che nelle tue fantasie malate tu non abbia pensato che quei due potessimo essere tu ed io?
FIGLIO Assolutamente no, mamma.
MADRE Meno male. Non riesco proprio a capire come possa essere eccitante. Anche astraendo, non è possibile. Forse dipende dal fatto che io sono una madre e quindi per me non esiste un pensiero del genere. Immagino che chi scriva queste storie non sia né donna né madre.
FIGLIO Non so cosa dirti, mamma. Mi spiace. Sono stato sincero e ti ho detto che effetto ha fatto a me. Di più non saprei. Prova a leggerne un pezzo, magari riesci a capire.
MADRE Mi fa schifo solo pensarci.
FIGLIO Dai, prova. Non deve piacerti. Devi solo provare a darti delle risposte. Ecco, leggi da questo punto.
MADRE Va bene… Da qui? Okay… Ridicolo… Assurdo… Grottesco… Questo poi non esiste… Al limite questo… Ma solo una donna malata… E poi lui, così ingenuo… Ma neppure tanto… Certo che ne hanno di fantasia… Mah… Non capisco… Questo sì… … … … Uhuh… Uhm.. Be’… Okay, ho finito.
FIGLIO E che mi dici?
MADRE Devo riconoscere che è scritto bene. Sì, insomma, continuo a pensare che siano tutte scemenze, ma posso capire che possano fare presa su ragazzi come te. Insomma, gli ingredienti ci sono. Basta non soffermarsi troppo sul realismo. Certo, le foto a corredo, da un lato aiutano ad immaginare, dall’altro però sono quasi ridicole, perché i personaggi non hanno molto a che vedere con un rapporto tra madre e figlio. Ti dirò, se non ci fossero state queste foto, forse sarebbe stato più eccitante.
FIGLIO Più eccitante? Quindi vuoi dire che ammetti che un po’ eccitante lo è?
MADRE Non ho detto questo.
FIGLIO Più o meno sì. Dai, sii sincera, come lo sono stato io con te.
MADRE Va bene, lo ammetto, un po’ eccitante lo è.
FIGLIO Allora ti sei eccitata?
MADRE Diciamo di sì.
FIGLIO Sai, mamma, mi fa uno strano effetto che tu me lo dica.
MADRE Perché? Non sono un essere umano anch’io?
FIGLIO Sì, ovvio. Il fatto è che conosco la causa, nel senso che ho letto le stesse cose e io stesso ho avuto una reazione simile… Ma vedi, è che leggendo queste cose, credo di sapere un po’ cosa succede nel corpo femminile…
MADRE E allora?
FIGLIO Allora mi fa strano immaginare che in te siano successe le stesse cose che vedo in certe immagini.
MADRE Dai, figliolo, non ti fissare. Non mi sembra il caso di parlare di questo, ora.
FIGLIO Non c’è niente di male. Sono cose naturali, lo dici tu stessa.
MADRE Non sta bene che io ne parli con te.
FIGLIO Ecco che torni a fare la bigotta. Invece dovresti approfittare di questo momento particolare per avere una conversazione aperta e matura con tuo figlio. Non ti vergognare.
MADRE Non mi vergogno. È solo che non mi va.
FIGLIO Fai questo sforzo per me. Parliamo di questa cosa.
MADRE Cosa ci sarebbe da dire?
FIGLIO Non saprei. Potresti spiegarmi. Magari confermare o smentire alcune mie idee.
MADRE Tipo?
FIGLIO Tipo se è vero che quando si eccitata, la patatina si gonfia un po’ e dentro si forma un liquido un po’ vischioso.
MADRE Ma sì, tesoro. Questo è quello che succede alle donne. Come a voi quando si inturgidisce.
FIGLIO Ed è quello che è successo a te adesso.
MADRE Immagino di sì.
FIGLIO Come fai a non esserne sicura? Io so quando ho un’erezione.
MADRE Dovresti saperlo anche tu, visto che ti dichiari tanto esperto. Una cosa è sentirsi eccitati, un’altra è percepire le mucose quando sono chiuse.
FIGLIO E non sei curiosa in proposito?
MADRE No, affatto. Che differenza fa?
FIGLIO Non saprei. Io sarei curioso…
MADRE A te cosa importa?
FIGLIO Intendo se fossi al posto tuo.
MADRE Ma non sei al posto mio.
FIGLIO Quindi tu non vuoi sapere fino a che punto ti ha stimolato?
MADRE Non per niente. E tu invece perché sei così curioso per qualcosa di così personale di tua madre?
FIGLIO Chissà, forse perché è una cosa così strana e nuova questo tipo di dialogo…
MADRE Va be’ ma devi capire che ci sono dei limiti.
FIGLIO Lo so. Mi sono lasciato un po’ trasportare. Però anche tu devi capire che per me è tutto così strano. Insomma, fino a poco fa neppure pensavo a te come ad una donna come le altre e invece adesso mi dici persino che ti sei eccitata. Così mi sono chiesto come stiano le cose e volevo solamente sapere se era come avevo visto solo sulla carta e su internet.
MADRE Capisco… Per te è davvero importante saperlo allora?
FIGLIO Sì, cioè no… Insomma, mi incuriosisce tantissimo, se devo essere sincero, ma mi rendo conto che forse è un po’ eccessivo.
MADRE Vero, però forse possiamo fare un’eccezione. Sì, insomma, voglio dire che credo di poterti dire che è così. Non ne ho la certezza, ma mi conosco abbastanza e quindi so come il fisico reagisce a certe situazioni. Girati un attimo, per favore… Ecco… aspetta… Non guardare… Va bene. Adesso te lo posso confermare.
FIGLIO Cioè?
MADRE Ho verificato.
FIGLIO Davvero?
MADRE Sì, certo.
FIGLIO Cosa stai dicendo?
MADRE Che sono andata a controllare lo stato di umidità della patatina e così posso confermarti quelle che sono le mie supposizioni.
FIGLIO Non ci posso credere. Lo hai fatto davvero. Sì, insomma, mi hai fatto girare per toccarti.
MADRE Ti sconvolge così tanto?
FIGLIO Sì. In positivo, ovviamente. Voglio dire che mi fa piacere e che sono sorpreso perché non pensavo che lo avresti mai fatto. Solo per dirmi se era così o meno. Grazie mamma.
MADRE Prego, figliolo, non è stato poi così difficile. Adesso sei soddisfatto?
FIGLIO Sì, mamma. Più che altro emozionato. È una cosa molto intima e straordinaria.
MADRE Mi fa piacere. Comunque sia, non ha nulla a che vedere con le situazioni dei tuoi giornaletti.
FIGLIO Cosa intendi?
MADRE Semplicemente che questa nostra intimità è diversa da quella. La nostra è sana. Ci siamo detti delle cose perché noi abbiamo un buon rapporto tra madre e figlio, mentre in quelle avventure c’è un differente intento. Si dicono le cose che dicono per provocarsi, per suscitare reazioni tra di loro, che poi è nel lettore che le vogliono suscitare. Tutto è accentuato e distorto. Noi invece abbiamo potuto parlare di sesso liberamente perché non c’era alcun sordido secondo fine. Non lo abbiamo fatto per eccitarci.
FIGLIO Tu però ti sei eccitata.
MADRE Per quello che ho letto, lo ammetto. Anche se resto dell’idea che siano delle schifezze e che possano in qualche modo nuocere ad una mente giovane e facilmente suggestionabile. Mi sono eccitata perché ho trovato scritte delle cose che erano mirate a questo obiettivo. Non mi sono eccitata per altre ragioni, non perché noi due stessimo condividendo certi pensieri, non perché stessimo guardando insieme una rivista porno.
FIGLIO Lo avevo capito, mamma. Resta il fatto che tu ti sei eccitata e la cosa mi fa piacere.
MADRE Perché?
FIGLIO Perché così abbiamo condiviso qualcosa di personale. Abbiamo letto entrambi la stessa storia e abbiamo reagito in maniera più o meno analoga. Abbiamo trovato un punto di incontro e abbiamo creato un’occasione di contatto tra di noi come non era mai successo. Sai, mamma, sapere che poi tu hai fatto quella verifica è un gesto che mi si è impresso profondamente. È come se lo vedessi davanti ai miei occhi.
MADRE Ma non hai visto, vero? Non ti sei girato?
FIGLIO No, ma non ce n’è bisogno, posso figurarmelo lo stesso e credo sia un gesto poetico.
MADRE Che sciocchezze. Un gesto banale, come se mi fossi annusata un’ascella per sentire se puzzavo, o l’alito.
FIGLIO È ben diverso. Tu hai fatto un gesto che potrebbe essere anche considerato erotico, ma non è questo il punto. Hai fatto una cosa molto trasgressiva per accontentare tuo figlio in una sua richiesta molto particolare.
MADRE Adesso non esageriamo. È qualcosa di strano, lo ammetto. Anzi, a questo proposito, vorrei che questa conversazione restasse tra di noi, perché difficilmente gli altri potrebbero capire tutto quello che c’è sotto, fuori dal contesto.
FIGLIO Sicuro, mamma, questa è la nostra prima vera conversazione privata e resterà segreta.
MADRE Grazie, caro. Adesso, allora, perché non decidiamo di buttare via questa robaccia inutile?
FIGLIO Io invece ho un’idea migliore. Perché non la teniamo e magari qualche volta non torni a leggerla anche tu?
MADRE Non mi serve. Ho già capito di cosa si tratta e mi è sufficiente.
FIGLIO Però sarebbe carino se tu invece la rileggessi e provassi nuovamente queste sensazioni.
MADRE Ti assicuro, caro, che non mi servono certe cose. Ho una vita intima normale e soddisfacente.
FIGLIO Sì, mamma, però a me farebbe piacere condividere ancora dei momenti così speciali come quello di oggi.
MADRE Per questo non abbiamo bisogno di simili accessori. Tutte le volte che vorrai parlare con me di cose personali, lo potrai fare liberamente. Per te sono sempre disponibile.
FIGLIO Non capisci o non vuoi capire. Quello che fa la differenza non è il dialogo in sé, non è la libertà di parlarci più o meno apertamente. Oggi abbiamo condiviso un’emozione.
MADRE Solo perché ti ho confessato di essermi un po’ eccitata per quella lettura?
FIGLIO Sì. Perché la tua confidenza ha avuto un impatto incredibile su di me, come mai avrei immaginato.
MADRE Stai dicendo che tu…
FIGLIO Sì, mamma, mi sono eccitato per te, proprio come succede in questi giornaletti...
scritto il
2024-08-27
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