Puttanelle al mare 13

di
genere
dominazione

Una cagnetta con due fratelli.

Gli occhi si abituano e nel buio distinguo i tatuaggi scuri sulla pelle chiara di Deborah. Anche Ciro è pieno di tatuaggi, ha le braccia completamente ricoperte, le tiene alzate, sta tenendo per il collo Deborah impalata cavalcioni su di lui. Deborah oltre alle tettone gonfiate ha anche un bel profilo di culetto ed è come immaginavo, la la chiappa tatuata. Il tatuaggio che le parte dalla caviglia e risale avvitandosi sulla gamba fino alla spalla destra non s'interrompe sul culo. Questa è troppo troia, posso scommetterci che s'è tatuata anche una freccia sopra la figa con la scritta fuck me.
Li guardo con le testa poggiata sul cuscino. Stanno facendo ginnastica da letto, passione zero. Ad un certo punto spunta una testa tra i due letti. È Leo, l'amichetto di Giada e Tommaso, gli è toccato dormire su un materassino a terra tra i due letti. Si è messo seduto e guarda verso il lettone.
Chiudo gli occhi, voglio dormire e non ne voglio sapere. Ma una mano mi si appoggia sul cazzo. È Leo, generazione fluida. Me la levo di dosso e mi metto seduto con la schiena contro il muro.
Leo mi sorride. 'Scusa, posso?' Mi chiede piano e salta sul letto seduto di fianco. 'Fammi vedere Deborah.'
Dove li hai trovati questi due?
Deborah l'ho beccata in disco. Siamo stati assieme due settimane e poi s'è messa con mio fratello.
Tuo fratello?
Sì, non te l'hanno detto? Ciro è mio fratello, ha ventisei anni.
Non l'avrei mai detto, Ciro è tarchiato, non ha nulla di Leo. Ma per la verità l'ho guardato poco, fissavo tette culo della troietta tatuata.
Non sto a consolare Leo che si è fatto fottere Deborah dal fratello, s'è messo comodo e si massaggia il pacco.
La puttanella dà spettacolo, ha due spettatori, tiene le mani su quelle di Ciro che le strizzano le bocce e si bagna le labbra con la lingua.
'Vuole te.'
Leo si mette in piedi e Deborah si piega di lato e si abbassa per succhiarglielo. Ma io vedo solo il culo nudo di Leo che è educato, capisce di essere in mezzo e si gira. Ha un bel cazzo standard faccio in tempo a vedere nel buio, poi è tutto in gola la troia di suo fratello che l'abbraccia forte a bacino per non farlo scappare.
Sento la voce di Ciro. 'Dai scopiamocela in due.'
Leo sale in ginocchio sul letto e si mette dietro a Deborah. Le carezza le chiappe a due mani. la cagnetta inarca in su il culo senza sfilarsi da Ciro. 'No, non voglio, siete fratelli, non possiamo.'
Cazzo, questa crede di essere in un motel, sveglierà tutti. Leo senza troppi complimento le mette mani sulla bocca e cazzo in culo. Incomincia a piacermi, anche se era uno degli amici di Giada in Sardegna.
I due fratelli ci sanno fare, se la scopano a ritmo, invertono le posizioni, le tormentano le tette insieme, sicuro che se la sbattono spesso in tandem.
Deborah si gode il trattamento e guarda verso me, volto strafatto di troia di professione, e quando mi tiro me lo tiro fuori e lo tengo in mano, comincia a smaniare sul serio da cagna affamata. Me lo fissa sconvolta, la testa che ondeggia, scommetto che s'è già stufata del cazzetti dei fratelli. Ciro s'accorge del mio cazzone e glielo picchia in culo più forte che può mentre la cagnetta lecca e morde la faccia del fratellino sotto.
Viene prima Leo, poi sborra Ciro con una bestemmia liberatoria. Si sfilano da lei e dritti in ginocchio sul letto limonano tutti e tre di lingua, Deborah ringrazia i due fratellii ma non ne ha abbastanza. Si lecca le labbra, vuole spompinarmelo. Non mi va. E allora si siede sulle ginocchia e struscia le tettone sul lenzuolo. La vedo di profilo, è una cagnetta troppo facile, mi eccita solo il cazzo, mi alzo dal letto solo perché è meglio che tirarsi una sega.
'Vuoi fartela?'
Mi chiede Ciro. Nemmeno rispondo. Mi fa passare. Afferro la troietta per i fianchi, la tiro vicina e glielo sbatto in fica fino alle palle. Deborah ovviamente rovina tutto, fa la troia che non s'è mai presa un vero cazzone. 'È grosso, piano paiano, godo troppo, chiavami...'
Ci credono solo i due pirla al mio fianco Me lo sfilo bagnato e glielo caccio in culo. Qui la rottainculo, la pornoattrice per poveri, lo sente davvero, smette di sparare cazzate, è rigida come un baccalà e ulula da svegliare tutta la strada. Leo trova da qualche parte le mutandine e gliele ficca in bocca.
Chiedo a Luca quello che voglio chiedergli da quando l'ho visto scendere dall'auto di Jacques. 'Hai scopato con Giada.'
'Ma no!... Sta con Tommy'.
'Dimmi le verità!'
Ci mette una vita a rispondere, non sa come posso prendermela, sono il padre.
'Una volta, in camera, ma da soli.'
Sfogo rabbia e frustrazione nel culo della poveretta. Ciro la sostiene, ha paura che gli rompo la bambola gonfiabile. La inculo a martello. Leo infila la mano, mi tocca i coglioni e me lo stringe alla base. Generazione fluida, ma non nego che ci sta, la cosa è intrigante. Voglio chiudere presto la sbatto sbattendo i coglioni e le faccio una super iniezione di sborra.
Come sempre, a parte che con Mia, dopo essermi scaricato ho l'impulso di andarmene. Me ne torno sul mio lettino contro la parete. A nanna. Deborah si sta leccando le ferite fra i due fratelli.

Mi sveglio presto.
Sul tappetino a terra dorme Deborah. Seguo con gli occhi il tatuaggio che le sale dalla caviglia e le arriva fino alla spalla passando sulla chiappa. Sul lettone ci sono Ciro e Leo, va' a capire questa generazione, non voglio sapere.
Scendo in cucina per prendere caffettiera e caffè, me lo farò fuori, il fornello è ancora in cortile. Qui Luca e Elena dormono a cucchiaio su un materassino a terra, niente lenzuolo, fa caldo. Se loro due sono qui vuol dire che Giada e il suo Tommasino hanno dormito nell'altra camera con Mia e Jacques.
Elena apre gli occhi, gli faccio cenno di continuare a dormire.
Mi faccio una doccia sul retro, sotto il balcone.
Arriva Elena, s'è messa le mutandine, io sono a cazzo nudo bagnato. Me lo fissa, non gli toglie gli occhi di dosso. Le faccio cenno d'avvicinarsi.
'Ma prometti di non dirlo a nessuno.' Me lo prende in mano.
'Certo, cazzo tuo.'
Non mi fa un gran pompino, sua sorella Mia tira come un aspirapolvere. Non me lo godo appieno anche perché sono in piedi, io preferisco da sdraiato, ancor meglio da seduto. La gratifico comunque con una sborrata delle mie.
Si mette a tossire spaventata, ha paura di svegliarli. La prendo per i capelli in cima alla testa.
'Leccami le palle e poi torna dal tuo Luca.'
Ed è la prima giornata.


Sicuro che dormiranno fino a mezzogiorno mi faccio una passeggiata in paese per vedere il mercato. Brutta idea, a metà mattina fa già un caldo inferno e mi tocca tornare con quattro borse. Cinque chili di frutta-verdura più salami e pesce. Per fortuna sulla salita vedo Mia e Jacques venirmi incontro. Mia è in reggiseno e calzoncini, una bellissima fighetta con le cosce lunghe, e Jacques è ovviamente in bermuda torso nudo, un magnifico atleta di colore, le ragazze gli avranno vietato di nascondere pettorali ed addominali.
Mia ha un'espressione finta incazzata, Jacques sorride imbarazzato. Mi prende subito due borse.
'Zioo! Che hai combinato?'
Cazzo, quella scemetta di sua sorella non può averle detto che gliel'ho dato da ciucciare sotto la doccia.
'Cosa ti è venuto in mente di trombarti la romana?'
La coppietta interazziale si spancia dalle risate.
'Lo sa Giada?' Chiedo subito.
'Lo sanno tutti!'
Mia si asciuga gli occhi.
'Quella non è a posto, è fuori, è bacata nel cervello. Qui non si trova, non è un posto abbastanza elegante per una puttana raffinata come lei. Vuole andarsene via e tu gli hai dato la scusa. Adesso o le diamo una camera tutta per lei o se ne va.'
'E Giada cos'ha detto?'
'Niente, le ha trovato un treno per oggi pomeriggio. Jacques dovrà riportarli in stazione.'
'Anche Tommaso?'
'Cosa centra Tommaso? Solo loro due. Leo rimane.'
''Mi spiace.'
Sto pensando a Giada. È figura di merda con mia figlia.
'Non preoccuparti, capo, siamo tutti contenti che se ne va. Non la sopportava nessuno. E dire che le avevamo anche lasciato la camera migliore, mia sorella ha dormito a terra in cucina. Hli abbiamo dato la stanza migliore ma non avevamo pensato a te! Ahah. Dicci com'è successo.'
'Ma non lo so! Mi sono risvegliato intronato, se la stavano scopando in due.'
'E hai pensato: dove ci si sta in due ci si sta anche in tre!'
Guardo incazzato Jacques. 'Non scherzare, ho fatto una puttanata.'
Jacques ride ancora di più. 'No, ti sei fatto una puttana! Ahah.'
Mi vedo già i titoli: Pervertito violenta l'amica dell'amico della figlia!
'Non avrà raccontato che non ci stava?'
'No, si vanta.'
Anche Mia non capisce. 'Si vanta di che?'
Jacques comincia a ridere ancor prima di dire la cazzata. 'Che ci stava. Si vanta che ci stava anche il cazzone del capo!'
'Scemo! Tu sei scemo.' Mia gli tira una manata nelle palle.
Jacques incassa a denti stretti, ha due borse in mano. 'Cazzo, Mia, poi non mi funziona più.'
Gli massaggia i coglioni. 'Non sarebbe un problema, ho sempre lo zio.' Mi dà una leccatina alla guancia. Sono anch'io immobilizzato con due borse in mano, me lo tocca. 'Sai zio? Ora che se ne vanno stavamo pensando di far dormire Leo in cucina e spostare Elena e Luca nella camera di Giada e Tommasino.'
'Quindi voi verreste a dormire nella mia?'
'Posso fidarmi?'
'No di certo.'
'Allora vengo! Ahah.'
'Non so, non mi va, c'è qui Giada.'
Jacques lascia cadere le borse. 'Non ci credo! Come fai a non capirlo capo? Tua figlia sa tutto. Lo so io, lo sa Giada, lo sa Elena, lo sanno tutti che scopate. E allora?'
Finge d'andarsene.
'Tranquillo zio, non è geloso di te. È solo incazzato perché ti sei trombato anche la romana.' Si volta e urla. 'Jacques dove vai? Vieni a prendere le borse.'
Torna bastonato. Mi chiede scusa, è un bravo ragazzo. Ha anche lui il cazzo duro sotto i bermuda. Mia ride.
Stanno arrivando gli altri. Passo una borsa a Mia e di nascosto do una generoso palpata al culetto in calzoncini. 'Jacques, se dormite da me voglio vedere come le rompi questo culetto.'
'Ehi, non fate gli stronzi! Solo se voglio io.'
Le spingo due dita contro il buchetto e piano le dico. 'Tu fai quello che dico o t'inculiamo qui davanti a tua sorellina.'
'Sarebbe eccitante.'
E se ne va incontro agli altri.
Ha un culetto da stupro. Altro che la romana, la reginetta di onlyfans.
scritto il
2024-10-07
3 . 4 K
visite
3 1
voti
valutazione
7.2
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.