Puttanelle al mare 14

di
genere
dominazione

Notte di scopate.

No, non si scopa ventiquattro ore su ventiquattro, è una vacanza leggera. Spensierata come i vent'anni. Io non me ne sento quarantacinque. I ragazzi sono fantastici. Ora che se n'è andata la reginetta romana non c'è nessuno che si lamenta per le scomodità e i lavori da fare, anzi ci ridono sopra. E girano un sacco di libri, non solo quelli di studio o che sono obbligati a leggere prima di settembre. Prendono per il culo Elena che s'è portata da leggere due libri di Volo. Giada è nel periodo classici, sta divorando tutto l'Ottocento ed il primo Novecento. La televisione si accende solo per avere delle immagini in sottofondo, le Olimpiadi sono finite.
Tanto sole, mare e c'è sempre una palla in spiaggia.
Per il compleanno di Giada abbiamo fatto una bellissima giornata di mare e alla sera siamo andati nella pizzeria del paese. Ci siamo andati a piedi ed al ritorno Giada è stata a braccetto con me tutta strada. Mi ha ringraziato ancora per il mio regalo. Un accredito, questa volta non ho sbagliato, negli ultimi anni ho scelto sempre cose sbagliate.
È felicissima, mi vibra accanto.
'Certo papà che mai avrei immaginato di dover star attenta io a te!'
'Ancora con la storia della romana?'
'Ci ridiamo ancora. Ahah. Abbiamo torturato Leo per farci raccontare.'
'Siete delle pettegole.'
'Tranquillo, Mia e Jacques non dicono nulla di quello che succede nella vostra camera.'
'E a voi non deve interessare! Io non voglio sapere cosa succede nella tua.'
Mi pento, non sono cose da dirsi con la propria figlia.
Si scosta. È diventata seria.
'Tra me e Tommy le cose non vanno molto bene.'
'Avete litigato?'
'No, lui è buono. Solo che ci siamo allontanati, non mi sembra più quello che voglio.'
Non sa che regalo mi sta facendo!
'Non preoccuparti e preparati, nella vita prenderai parecchie delusioni.'
'Ma non capisco cosa succede! Lo sento sempre lontano ma facciamo benissimo l'amore.'
'Ci fai sesso. Giada, ci fai sesso, non l'amore.'
'È sbagliato? Non si deve?'
'No, sono solo due cose diverse.'
''E tu con Barbara facevi l'amore.'
'All'inizio.'
Si mette a ridere.
'Non ti chiedo cosa fai con Mia! Ahah.'
'Sei una ficcanaso pettegola.'
'Mi piace parlare con te, papà. Mi sembri un fratello. No, un amico.'
Mi si stringe al braccio. 'Lo sai che piaci a tutti?'
'Perché sono uno che non rompe le palle.'
'No, dico fisicamente. Lo sai? La romana non sapeva ancora che ero tua figlia e mi ha chiesto con chi scopavi. Ti fissava i bermuda.'
'Quella è una puttana persa.'
'Ma ti piaceva. Ahah. Appena hai potuto..'
'Non mi va di parlarne con te. È sbagliato.... È strano.'
'okay papà, solo una cosa ancora: è vero quello che racconta Leo?'
'Cosa racconta in giro quel coglione?'
'Che le hai rotto il culo. Ahah.'
'Giada! Basta!'
'So tutto, papà, ti controlliamo, so anche di Elena.'
Questa volta mi allontano io. Mi tira vicino.
'Mica sono arrabbiata! Sono contenta di avere un papà che piace alla mia amica. Piaci a tutti.'
'Perché continui a dire tutti'
'Lui non me l'ha mai detto ma l'ho capito e secondo me l'hai capito anche tu. Piaci a Tommy.'
'Questa poi! Ma tu dovevi proprio metterti con un... gay?'
Giada s'incazza, è sbigottita.
'Lui è non è gay, è bisessuale, è fatto così. Non avrai qualcosa contro, vero? Tommy lo fa apertamente, non è ipocrita, siamo tutti bisessuali, sai? Anche tu.'
'Figurati se a me importa qualcosa, uno fa quello che vuole.'
'E allora perché dici che ho sbagliato con Tommy?'
'Ho sbagliato parlare, ma per me non è quello giusto per te. Non vi vedo insieme, tutto qui. Ma decidi tu.'
'Posso chiederti una cosa?'
'Certo, al massimo non rispondo.'
'Due anni fa ho sentito mamma parlare con Aldo, una delle sue crisi isterico-mistiche. Diceva che con te aveva sopportato l'insopportabile, che eri un pervertito, ma che quando t'ha beccato con uno ha deciso di rompere il vincolo del matrimonio.'
'Ohi.'
'Non è vero?'
'Senti Giada, non è il massimo sentirsi dare del porco pervertito dalla propria figlia. Comunque, c'è qualcosa di vero. Tu avevi tre anni e da dopo che sei nata tua madre non ha più voluto. Niente! Okay, mi guardavo in giro. E c'è stato uno della palestra.'
'Sesso o amore? Lui com'era?'
'Ma sono domande da fare a tuo padre?'
Mi dà un bacetto sulla guancia. 'Qui tu sei il mio amico, papà.'
'Okay ma non ti dico lo stesso altro.'
'Scommetto che era come Tommy.'
'Ehh?'
'Sì, uno che non lo vedi, non un gay vero. Magari aveva anche lui moglie.'
'Non mi freghi, non ti dico nulla.'
'Ma ho indovinato!'
'Hai indovinato.'

Come sempre facciamo notte davanti casa sotto le stelle. Tutti insieme o seduti a gruppetti sparsi. Si chiacchiera, si beve, ci sono le carte e abbiamo trovato un vecchio Monopoli in casa. Una bella serata.
Elena, la sorellina di Mia, fa un ultimo regalo a Giada. “Solo per questa notte, per il tuo compleanno, io e Luca dormiamo giù, vi lasciamo la camera tutta per voi.'
Lo dice guardando me, vuole vedere la mia reazione. 'Okay, ma dormo io giù, voi due vi trasferite nella nostra, con un materassino ci si sta in quattro.'
Ridono, mi ricordano la notte in quattro con la puttanella romana.
Torniamo sul monopoli ma non mi sfuggono i movimenti di Giada. Prima si allontana e parlotta con Mia e Jacques, ha il viso eccitato e abbraccia Mia, poi la vedo tornare e dire qualcosa nell'orecchio di Tommy che alza le palle. Lo bacia felicissima.
Ad un certo punto tutti si accorgono che è sparita.
E che non c'è più nemmeno Jacques.
Elena non ci crede. 'Ma dove sono'?
Glielo spiega Leo.'Per il compleanno s'è regalata un cazzo nero.
È una cagnara. Mia tranquillizza la sorellina. 'Senti Elena, vi lasciamo la camera, dormiamo noi giù, ti sta bene?'
Elena se ne va abbracciata a Luca ma quando passa vicino a Leo l'afferra per la cintura e se lo tira dietro. La vediamo entrare con una mano per chiappa.
Rimaniamo in tre. Tommy è su un lettino al buio.
'È triste, poverino.''
'No, con Giada non funziona, lo so, non sono più innamorati.'
'Ma cosa hai capito? È triste perché vorrebbe essere lui sopra con Jacques!'
Mi massaggia il pacco.
'Che ne dici? Consoliamo il tuo bel genero che Giada ha fatto cornuto? Ahah.'
Questa parte non so se raccontarla.
scritto il
2024-10-08
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