Una puttanella sotto casa 10

di
genere
dominazione

Un week end preoccupato.

Mia mi manda un'altra foto. Questa volta è un selfie con la nonna che festeggia gli anni. Lei, sua sorella Elena, un ragazzo, credo un cugino, e c'è pure Giada, mia figlia. Le scrivo di chiamarmi appena può.
- Cosa ci fa Giada lì?
- Ciao zioo.
- Ciao, perché Giada è con voi?
- Non poteva stare a casa, ieri sera ha litigato brutto, c'era anche Elena. Giada vuole venire via di casa.
- Lo sai cosa ha in mente? Vuole venire a stare da me.
- Sì. ha detto qualcosa.
- A me non ha mai detto assolutamente nulla.
- La intimidisci e ha paura che non la vuoi.
- Ma se con me dice sempre tutto!
- Prima o poi te lo dirà. Tu la vuoi?
- Non so, sì, certo, ma è solo un capriccio, mi usa contro sua madre. Convincila tu.
- Scherzi? Io non mi ci metto in mezzo.
- Con te parla, so che parlate.
- Zio, la tua ex è proprio fuori! Sai che oggi voleva portarla in pellegrinaggio in non so quale santuario per fare penitenza dopo la vacanza?
- Anche prima aveva paranoie religiose, ma era diversa. Ora è un'integralista.
- Ci credo, zio.
- Che cosa?
- Che è cambiata, senza il tuo cazzone ha crisi mistiche. Ahah.
- Non scherzare.
- Non scherzo, zio. Com'era a letto? Cosa faceva?
- Non mi va di raccontare.
- Io invece devo sempre dirti tutto, zio. Non è giusto.
- Non mi hai raccontato che stavi con uno che ti portava al privé.
- Ma se ti ho mandato foto! Dai zio, dimmi qualcosa della tua ex.
- Non al telefono.
- Okay zio voglio saperlo, mi racconti cosa facevi con lei mentre ti ciuccio piano il cazzone.
- E poi io ti faccio confessare cazzo in culo cosa ti faceva quello.
- Whow zio, stai diventando porco!
- Ti legava?
- Prima dimmi se lei ti spompinava come me.
- Scopavamo da ricci, cosa credi? Era diversa da te, lo ciucciava spesso perché volevo io e sempre col senso di colpa. Era eccitante.
- Tu non te ne rendi conto ma fai questo effetto. Alle donne piace uno tranquillo che dice cosa fare.
- Non ha tutte.
- A me si, capo.
- Tu sei...
- Dillo zio, mi piace sentirtelo dire.
- Una puttanelle. Quanti anni avevi quando stavi con quello.
- È stato tre anni fa. Venti. Mi legava anche.
- Ho visto. Hai altre foto?
- No. le ho cancellate.
- Te ne scatterò io.
- Ziooo, mi bagni!
- E mi racconti tutto tutto.
- E tu della tua ex. Gliela facevi bere?
- Non voleva, qualche volta l'ho costretta.
- Ed è rimasta incinta di Giada! Ahah.
- Scema.
- Dai zio, ti piace che te lo dico. Sborri da paura, tu metti incinta con un pompino. Ahah.
- Quando torni.
- Domami sera.
- Hai impegni?
- Non ancora.
- Ti voglio.
- Agli ordini, capo.

Mi arrivano due foto. La prima è sempre del privè, Mia è nella stessa posizione, cambiano solo i partner in gola e fica. Nella didascalia ha messo 'Mi ci porti capo?'
La seconda è dei tre amici di Giada al mare. Questa volta sono solo in due, il terzo è quello che fa la foto. Sempre bermuda abbassati e cazzi in mano ma questa volta spinti in bocca a una ragazza. Per fortuna occhi e naso sono coperti da una spennellata nera, Giada è appena riconoscibile. La didascalia dice 'La figlia di un pompino.' e le solite due righe di faccine che ridono.
Sua madre avrebbe fatto bene a portarla al santuario.
E Mia si merita una bella punizione.
Chiamo Giada, devo chiarirmi con mia figlia e chiudere una volta per tutte questa pazzia. Non può sperare di venire ad abitare da me. Ovviamente Giada mi fa su come vuole. Risponde subito con un 'Mi vuoi bene papà?'
Ha già deciso tutto. Non devo spendere un cazzo, porta i mobili della sua cameretta nel mio studiolo, lo usavo solo durante il covid. Basta spostare la libreria, ci sta in corridoio, ha già preso le misure, e la scrivania col pc posso portarla giù, nello stanzino a fianco della lavanderia. Non mi darà nessun fastidio, tra le due camere ci sono i bagni, e terrà lei tutto in ordine, me lo giura. Ci credo, fino ad adesso ha vissuto in un convento di suore.
È fatta, verrà il giorno del suo compleanno, fra venti giorni, a metà agosto. Mi ha rincoglionito, sono felice.

La domenica sera Mia mi tira per quasi un'ora un pompino cum control da svenire. Ma non le racconto di come scopavo con la mia ex, me lo ammoscia. Mia mi lavora che ad un certo punto mi pare di essere solo cazzo e coglioni, non sento altro. Se non avevo il suo viso davanti sparavo a sei metri.
Poi la lavoro io per bene e con la sua stessa calma, ha tutto il tempo per raccontarmi le porcate che faceva con quello che la legava a letto e la portava a montare nei privè. Le strappo tre orgasmi con squirt, il primo con lingua nel buchetto e nella fighetta depilata un cetriolo che ho colto in giardino. Ha sbarrata gli occhi quando l'ha visto e s'è messa subito in posizione da monta. Mia è una brava puttanella.
scritto il
2024-10-03
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