Il dopo-monta 20

di
genere
dominazione

È un ospedale da campo.
Mi sono fatto il solito giro di mattina al mercato e al ritorno dormono ancora tutti. Ho passeggiato con cazzo e palle che tiravano, pensavo a Giada, quella che tecnicamente non è mia figlia solo perché la mia ha ex mi ha fatto cornuto. Me l'hanno montata in otto ginocchioni sul divano e quella puttanella se li è presi tutti allegramente a diciotto anni e una settimana.
C'è sveglia solo Mia. È seduta sulla sdraio a gambe raccolte, mi fa un cenno di saluto, non le va di parlare. Mi sento in colpa, Giada mi ha fatto scordare di lei. Porto la spesa in cucina, Tommy e Leo stanno dormendo in sala, ritiro in frigo e torno fuori. Mi seggo sul divano dove ieri sera è cominciata la monta. Le faccio cenno di venire.
Mia si alza a fatica e mi viene incontro. Sul volto ha tutta la stanchezza di tre ore di orgia, ma è allenata, riesce lo stesso a camminare ancheggiando leggermente, sciolta come una professionista del letto. È in maglietta e calzoncini leggeri del pigiamino. Mi si ferma di fronte, figa a sessanta centimetri dai miei occhi. Ha succhiotti pesanti sull'interno cosce, uno a pochi centimetri dal pube con ancora il segno dei denti. Ieri sera l'hanno sbranata. La faccio girare, le carezzo il culetto e sollevo l'orlo del pigiamino, le chiappette sono un campo di battaglia, livide di succhiotti, soprattutto nella parte inferiore delle lunette tonde. Ricordo, aveva tre teste tra le gambe, le masticavano l'inguine, ha squirtato a ripetizione come una fontana.
Gliele allargo, il buchetto è roseo, infossato, pronto ad un'altra orgia. Poverina, è l'unica puttanella ad esserseli presi tutti in culo, anche la nerchia di cavallo.
'Fammi vedere le tette.'
Si gira, abbassa un poco la spalla per tirami il cazzo con la mano e mi si siede inchiavata sui coglioni. Tre baci sui succhiotti al collo e le sollevo la magliettina sulle tettine. Sono messe anche peggio. Quella destra ha il capezzolo segnato da denti. Glielo bacio.
'Ahi!'
Ancheggia piano. Ci baciamo, limoniamo di lingua. Sono innamorato di lei.
'Sta meglio tua sorella?'
Ieri sera Elena piangeva, voleva che la portavamo all'ospedale solo perché le faceva ancora male dopo essersi fatta inculare dalla nerchia di cavallo.
'Sì, buscofen, dorme.'
'Tra poco dobbiamo svegliare tutti. Io devo portare in stazione Tommy e Leo.'
Stanno finendo le vacanze. Le viene tristezza. Mi prende la mano e se la preme sul pancino, dove le arriva il cazzo.
'Mettimi incinta, zio.'

Per Leo e Tommy l'orgia è stata peggio di una sbornia pesante, sono due zombie col borsone pronto. Tommy è il più pesto, ormai il twink milleusi mi eccita.
'Saliamo a salutare.'
Appena apriamo la porta della camera di Elena Luca ci corre incontro.
'Non svegliatela, ve la saluto io. Lasciatela dormire.'
Entriamo tutti da Giada, nella camera in penombra. Dorme accanto a Jacques col pene abbandonato sulla coscia. Una bella coppia. Noto sul mobile la sua maglietta ben ripiegata con su i calzoncini. Sua madre le ha fatto il lavaggio del cervello. Giada ha orrore del disordine. Le rubo i calzoncini, sono quelli che usa da troietta, che le coprono solo metà chiappette.
Jacques si sveglia intontito. Tommy si china per salutare con un bacio la sua fidanzatina da mare. Giada ha una reazione buffissima, non si sveglia.
'No, basta ragazzi sono stanca.'
Ma nel sonno si rigira sulla pancia e allarga le gambe tendendo cosce e natiche. I due in partenza mi guardano, alla fin fine sono in qualche modo il padre di Giada. Gli dico sì con la testa, tanto non può essere più incinta di così. Usciamo, Leo fa il primo, se la sta già pompando. Con noi scende anche Jacques, invece rimane Luca che non deve partire ma che si è fatto una nottataccia con Elena piagnucolosa.
Alla luce Jacques strizza gli occhi.
'Minchia! Mi fa male ancora il cazzo.'
Mia ride. 'Mi sa che invece ti fa male il culo.'
Jacques cerca d'incularsela stanco, finiscono sul divano, una lenta zuffa e si addormenta all'istante.
'Okay Mia, adesso portiamo i due zombie in stazione poi cerchiamo qualche bel ristorante vista mare. Ti porto fuori a pranzo.'
Mia storce la bocca di lato.
'Okay capo, ma devo andar sopra a mettermi dei pantaloni.'
'No, mettiti questi.'
Le mostro i pantaloncini inguinali di Giada.
Quei succhiotti li devono vedere tutti.
scritto il
2024-10-15
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