Sono venuto nella pancia della mia mamma 29° - La protesi della virilità

di
genere
incesti

Quando tutti erano finalmente d'accordo sul fatto che si dovesse fare qualcosa per rendere totalmente soddisfacente la vita sessuale di Stefy, avevano cominciato, anche con l'aiuto dell'andrologo, di uno psicologo e del ginecologo, a valutare i pro ed i contro delle due soluzioni possibili.

Trasformarlo in una donna per di più bellissima, intrigava tutti in famiglia.

Una nuova femmina, avrebbe riempito il letto di tutti.

Dei maschi per ovvi motivi ma anche le due donne che avrebbero aggiunto una variante ai loro giuochi saffici.

E poi per tutti, averne una così da portare con loro nelle gang-bang sarebbe stato un punto di attrazione e di godimento in più.

Quella scelta però, avrebbe avuto lo svantaggio che sarebbe stata una scelta definitiva e irreversibile se col tempo avessero cambiato idea.

In più, la lunga serie di interventi, avrebbe richiesto alcuni anni prima di ottenere i risultati sperati e poi, la castrazione, avrebbe eliminato per sempre, l'unica vera qualità di Stefy; I testicoli capaci di produrre una incredibile quantità di sperma fertile e l'invidiabile caratteristica di una rapida ricarica.

Al contrario, la protesi del membro, pareva non avere controindicazioni sia nei tempi di recupero dopo l'intervento che, nella possibilità di tornare indietro in quella scelta che avrebbe preservato integri tutti gli organi sessuali.

Infine, la componente psicologica che, a detto dello psicologo, avrebbe giovato molto al ragazzo dandogli finalmente, la possibilità di esprimere la sessualità virile sino a quel momento frustrata.

Tutti d'accordo dunque, con Stefy che non stava nella pelle per quella scelta che, oltre a renderlo finalmente virile come marito e come amante, non toglieva nulla ai piaceri di donarsi anche ai maschi con lo sfintere anale trasformato in una vera fica grazie all'intervento subito dopo che quei due negroni gli avevano rotto il culo.

L'intervento per quanto lungo e delicato, era riuscito alla perfezione.

La fase più impegnativa era stata quelle di rendere elastica le pelle che avvolgeva il canale uretrale senza danneggiarla e senza danneggiare i corpi cavernosi che, comunque, non avevano mai potuto esercitare la loro funzione a causa delle ridottissime misure del pene.

Gli avevano dunque inserito all'interno della pelle, come fosse un cappotto che avvolgeva il canale uretrale, una protesi in silicone gonfiabile e col meccanismo comandato elettronicamente, inserito all'interno dello scroto in grado, grazie alla sue dimensione, di ospitarlo in modo mimetico senza creare disturbo ai testicoli che potevano muoversi e agevolmente espletare la loro più importante funzione: Continuare a produrre spermatozoi!

Quel cazzo, finalmente resuscitato, poteva raggiungere la ragguardevole misura di 20 centimetro mentre lo spessore, si poteva regolare a piacimento.

Il chirurgo era persino riuscito a ricostruire il prepuzio che si chiudeva completamente sul minuscolo glande molto simile ad un'appendice come la clitoride capace comunque, di eiaculare senza problemi.

La paventata eventualità di dover indossare mutande speciali, era dunque scampata regalando al ragazzo la possibilità di vivere una vita normale.

In quel periodo intanto, la suocera aveva partorito un maschietto (Figlio di suo figlio) e la moglie una bambina che ricordo, era il frutto del rapporto incestuoso col padre.

Era trascorso poco più di un anno dall'inizio dell'intervento alla fine della convalescenza.

Il risultato era talmente eccellente che aveva soddisfatto tutti coloro che vi avevano partecipato e che avevano praticato addirittura, un grosso sconto sulle parcelle per via della esperienza che avevano potuto fare.

La più entusiasta era stata l'assistente del chirurgo la quale, prima di esonerarlo definitivamente da ogni cura e controllo, l'aveva voluto collaudare personalmente traendone un piacere mai provato prima e riuscendo nella stessa seduta di un'ora, a farsi chiavare, inculare ed infine fargli un pompino ottenendo sempre, delle sborrate talmente potenti e copiose che la facevano godere al punto da offuscarle la mente.

La donna era rimasta talmente impressionata che nel documento di fine trattamento redatto dal chirurgo, aveva aggiunto a penna di suo pugno: Che meraviglia! Invidio tutte le donne che avranno la fortuna di provarlo. Ho un unico rammarico: Sono in menopausa e non ho potuto farmi ingravidare come mi sarebbe piaciuto.💘🤰

segue


scritto il
2024-10-10
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