Zia in giardino.

di
genere
incesti

Ciao sono ancora Matteo.

Circa 20 giorni zia chiamò per dirmi che era casa tutto il giorno e se avessi voluto passare da lei. Accettai volentieri.
Sabato mattina mi recai da lei verso le 15 e vidi che zia era appena tornata casa e aveva lasciato la macchina vicino al portico di casa.
Suonai ed entrai. M:” Ciao Zia”
Z: “Ciao, scendo subito. Ti devo mostrare una cosa”
Dopo circa 10 minuti zia scese con un vestito, a modi tuta, a forma di unicorno. Molto carino e eccitante.
M: “ Che figata zia, sei molto sexy” dissi io. Z: “ Grazie caro, in abbinata ci vanno questi però”
Si mise i tacchi neri, io da amante dei piedi ero eccitatissimo.
Z: “ Vieni fuori che fumo una sigaretta”, andai con lei.
La guardai tutto il tempo, anche per capire come avremmo potuto farlo con quel costume addosso.
M: “Zia? Ma come cazzo possiamo scopare con quello addosso?”
Z: “Guarda qui”, buttò la sigaretta, si appoggiò al cofano della macchina e li vidi un fila di bottoni, li sbottonai, un pezzo di una ventina di centimetri cadde verso il basso. Si formò una finestrella dove si potevano vedere tutte le bellezze di zia, che era senza mutande.
M: “È perfetto zia”. Z: “Lo so. Appena l’ho visto e preso ho subito controllato se si potesse usare così”.
Mi abbassai appena appena i pantaloncini, tirai fuori il cazzo e lo buttai dentro. Godevamo un sacco e il ritmo aumentava. Z: “Stop stop, mi sto frantumando le caviglie con questi tacchi”.
Mi fermai. Zia tolse i tacchi ed entrammo in casa. Si sedette sul tavolo in sala, prese il cazzo tra i piedi e mi segò. La fermai per non venire, mi chinai e misi la faccia sulla sua figa iniziando a leccarla. Le piaceva e io diventavo sempre più eccitato.
Z: “Matteo ci sono, fammi venire per favore”, disse mugugnando, mi alzai e con le dita andai a masturbarla. Qualche minuto ed esplose in un grande orgasmo. Accennò uno squirt, la tavola e il costume erano tutti bagnati.
Ci fermammo per rifiatare e per non farmi venire subito. Presi per mano zia e presi una tovaglia. Uscimmo, stesi la tovaglia per terra e zia si mise sopra. Conduceva lei il ritmo e mi teneva sul filo dell’orgasmo.
Diede un’improvvisa accelerata. M:” Zia non riesco più” gridai.
Accelerò ancora e le venni dentro. Rimase cosi finché il mio cazzo non uscì perché si era sgonfiato. Vidi la su figa che perdeva la mia sborra. Mi mise un piede in faccia e diedi un’ultima leccata.
Rimanemmo fuori nudi per un po’.

Grazie.
scritto il
2018-11-11
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