La troia della palestra 3

di
genere
trans

Mi procurai altri vestiti, trucchi, guardai in giro tutorial e consigli. Mi ero resa conto che ci tenevo a fare "bella figura" anche se poi avrebbero abusato di me con le volte precedenti. Forse era proprio quello che mi eccitava, trasformarmi in una bella signorina e poi essere sbattuto senza pietà. La prima volta ero stato costretto, ma avevo scoperto di avere una voglia tremenda di prendere ancora quei due cazzi.
Mi vestii di nuovo da donna, con della biancheria da urlo e il trucco migliore che potevo, salii in auto, già stare a gambe aperte con la minigonna mi eccitava. Andavo con prudenza perché guidare coi tacchi non è facile. Ero appena uscito di casa quando una pattuglia della polizia mi fermó in una strada isolata. Erano in due e mi chiesero i documenti. Glieli consegnai morto per la vergogna.
Si misero a ridere, mi invitarono a scendere.
Quando mi videro bene come ero vestito cambiarono tono e cominciarono a minacciarmi usando termini legali "mascheramento... Travisamento... Travestimento... Ipotesi di adescamento... Ecc." andai nel panico.
Mi dissero di salire in auto con loro.
Salii dietro. Mi portarono in una strada chiusa lì vicino, in costruzione che finiva in un campo.
"noi ci dimenticheremo di questo incidente ma ci divertiremo un po' insieme. Vediamo quanto brava sei. Girati e mostraci il culo."
Mi misi in ginocchio sul sedile dietro e sollevai la gonna.
"ma brava, fai palestra?" uno dei due allungó un dito e scostó il perizoma.
L'altro prese un manganello e me lo appoggiò sul buco, spingendo. Non entrava per quanto mi sforzassi.
"scusatemi, ma mi servirebbe un po' di lubrificante..." "oh scusa tesoro, non pensavo che avessi il culetto così delicato, girati."
Mi girai e me lo appoggiò sulle labbra. Era freddo e lo presi in bocca per bagnarlo e scaldarlo un po'.
"guarda come succhia, questa è brava! Ok basta ora girati con culo in su."
Stavolta dopo un paio di spinte entró dentro. Lo spinse fino a metà, mi riempì tutto il retto.
"adesso scendi ma senza toglierlo."
Ero a pecorina sul sedile dietro, scesi con attenzione dato il bastone che avevo dietro.
Solo quando mi misi in piedi mi resi di quanto in fondo era arrivato.
Restai con le gambe un po' aperte.
Si misero davanti a me, e tirarono fuori i due cazzi già mezzi duri.
"dai succhia, vediamo se te la cavi."
Li presi in mano, poi provai a inginocchiarmi ma il manganello toccava a terra spingendolo ancora più su così mi piegai in avanti e presi in bocca prima uno poi l'altro.
Diventarono subito durissimi. Passavo da uno all'altro, prima giocavo con le cappelle con le labbra, poi con affondavo giù fino in gola.
Purtroppo dopo qualche minuto a stare piegato in avanti ero scomodo e mi rialzai.
"che cazzo fai"
"scusate non ce la faccio a stare piegato così, se mi accuccio mi sfonda lo stomaco..."
"abbiamo la soluzione"
Uno dei due aprì il bagagliaio e tirò fuori un cono arancione per segnaletica, di quelli più piccoli.
"siediti qua e continuiamo" mi sfilarono il manganello e mi accucciai su quella punta. Come avevo previsto non entrava, era troppo grossa. Ero in pratica seduto con il buco del culo.
Ripresi a succhiarli, stavolta provando a prenderli tutti e due in bocca.
Data la posizione scomoda coi tacchi, i muscoli cominciarono subito a farmi male, finché il buco cedette lasciando entrare il cono. Fu un dolore fortissimo, e più mi lasciavo andare più il cono entrava dilatandomi il buco.
"vi prego non ce la faccio più, venite, sborratemi addosso, subito."
Mi gettai di lato, loro mi presero per la testa e mi sborrarono in faccia.
Mi alzai a fatica, mi toccai dietro e forse avevo qualche goccia di sangue, mi pulii al meglio la faccia, ma mi era comunque colato anche sulla camicetta. Le calze erano strappate e le mutandine pure.
Mi riportarono indietro alla mia auto, minacciandomi se li avessi denunciati.
In quello stato e in ritardo clamoroso andai lo stesso all'appuntamento con quelli della palestra.
scritto il
2019-10-12
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