Mistress si nasce, non si diventa. La signora Francesca - 2^ parte
di
Ottobre Rosso 66
genere
dominazione
Come scrivevo all'inizio, sono già passati due mesi da che sono al suo servizio. La signora ha appena finito di cenare e sta guardano la tv in salone. Io sto lavando i piatti e riassettando la cucina. Dopo un po' mi ordina di preparare la sua solita tisana e di servirgliela come d'abitudine a letto dove continua a guardare la tv.
Quindi mi presento in camera da letto con il solito vassoio e la solita tazza. La signora, in camicia da notte, è stesa con due cuscini sotto la testa. Mi da l'impressione sia più nervosa del solito. Lo capisco dallo sguardo arrabbiato che mi lancia. Si alza con la schiena sulla testiera per sorbire la tisana, poi si ridistende in posizione per continuare a guardare la tv e con un cenno di dito mi ordina il solito massaggio ai piedi.
Sarà nemmeno un quarto d'ora che massaggio, quando con tono infastidito mi fa: “Sono di un nervoso stasera, mi fanno particolarmente male le gambe...poi tu con queste mani morte che cazzo di massaggio mi stai facendo? Guarda, per evitare che ti lasci correre in testa sta tazza per come mi stai innervosendo, stenditi di traverso sul letto che mi sei più utile da poggiapiedi che per altro...dai, che ho bisogno di stare con le gambe alzate...dai, sbrigati!”
Non ci posso credere! Cosa stanno sentendo le mie orecchie? Mi vuole sotto i piedi? Ho quasi un mancamento dall'emozione. Il sogno con cui mi ammazzo di seghe ogni giorno si sta avverando! Rimango interdetto per qualche istante, il tempo di realizzare cosa sta succedendo. La signora è assorta dalla tv e non si accorge di nulla. Io che ho già il cazzo in tiro, me lo sento ancora più duro.
Così obbedisco. Mi metto nella posizione . Ho un cuscino sotto la nuca che mi tiene sollevata la testa e immediatamente mi arrivano i piedi della signora poggiati dalla caviglia sullo sterno. Sta a gambe larghe e il sinistro e vicinissimo alla mia faccia. L'erezione, inevitabilmente, è vistosissima.
Mi ordina di riprendere il massaggio: “Ma bene! Non con la mano morta!”. Poi torna assorta sulla tv come se nulla fosse e io, coi piedi sul petto, riprendo a massaggiare con maggiore passione.
Dopo un po', improvvisamente, alza il piede che stavo massaggiando e lo accavalla sull'altro già vicinissimo al mio viso. Inevitabilmente, stando la posizione della testa, la pianta si poggia sulla mia faccia. Penso subito: ora si accorgerà di avermi messo il piede in faccia e lo toglierà. Invece no! Anzi come fosse la cosa più normale del mondo, come fossi un cuscino vero, me lo struscia fra bocca, naso e occhi senza il minimo scrupolo. E' bellissimo! Lei non smette, continua a strusciare il piede con movimenti lenti e sensualissimi, ignorando totalmente cosa mi sta facendo. Nel frattempo, riesco con la coda dell'occhio a vedere che si è leggermente assopita cullata dalla tv. Sto godendo! E' fantastico! Ho voglia di leccare quella pianta morbida e profumatissima che mi sta umiliando come ho sempre sognato io. L'erezione è sempre più imbarazzante, dato che indosso un pantalone di tuta, cerco lentamente di metterci una mano sopra per nasconderla, perchè ho paura che la signora se ne possa accorgere e, conoscendola soprattutto, possa avere una brutta reazione.
La situazione va avanti ancora un bel pò. Nonostante la signora Francesca sia con gli occhi chiusi, quel bellissimo piede non smette di muoversi sensualmente sulla mia faccia. La luce blù della tv accesa a volume basso rende più arrapante l'atmosfera nella stanza. Ho una voglia matta sia di leccarlo che di masturbarmi. Ma resisto. Poi improvvisamente mi accorgo che la signora apre gli occhi. Mi guarda. Continua a tenere il piede sulla mia faccia. Poi nota la mia mano che copre l'erezione ormai incontenibile ed esclama: “Ma che stai facendo? Ma cos'hai li sotto!?”
Io: “No, niente signora...non ho nulla”
Lei: “Come non hai nulla? Che stai nascondendo?”. Sposta il piede dalla mia faccia e lo usa per togliere la mano che copre la mia erezione e con tono stupefatto mi fa: “Ma che hai lì? Cos'è quel rigonfiamento?...non mi dire che...che...sei eccitato?”
Io, imbarazzatissimo, spaventatissimo mi possa licenziare, inizio a farfugliare scuse puerili: “Oh no signora...cioè si...però no!...nel senso che non mi permetterei mai di mancarle di rispetto, signora...è normale alla mia età..,steso a letto...mi capita spesso...ecco...se vuole me ne vado subito nella mia stanza...ma non mi licenzi, la prego...ho bisogno di questo lavoro e non saprei dove andare...le giuro che non succederà più!”
A quel punto la signora Francesca si tira su in posizione seduta e scoppia a ridere. Poi mi fa: “no, no...rimani dove sei...ho capito tutto, sai...credi che sta vecchia babbiona sia così rimbambita e che un tempo non abbia avuto una vita sessuale?...tu ti ecciti coi miei piedi, quel rigonfiamento lì l'ho notato anche altre volte fuori da questo letto, tutte le volte che me li massaggi o mi fai la pedicure...o sbaglio? Sii onesto, dimmi la verità?”
Io, arrossisco di vergogna: “Ecco signora...la verità è che...m'imbarazza fortemente ammetterlo, perchè penserà di me che sia un malato, un depravato...però, si..è vero...ha ragione, ecco...io suoi piedi sono bellissimi e sensualissimi...prendermene cura è bellissimo e mi eccita da impazzire, poi stasera che uno me lo ha pure messo in faccia...così come...come...”
Lei: “Come cosa?”
Io:”...ecco...esserle sottomesso, a come mi da gli ordini...quando mi umilia senza pietà...ecco...io...io...sessualmente mi definisco uno schiavo leccapiedi...ecco si l'ho detto e non l'ho mai confessato a nessuno...ma le giuro signora non succederà mai più...le giuro e le prometto saprò stare al mio posto in maniera altamente professionale...ma non mi mandi via, la prego!”
La signora Francesca accenna un breve risata e poi mi fa:”Ah ecco...ora tutto torna! Ora capisco perchè sei l'unico dei domestici che ho avuto che sta resistendo così tanto al mio servizio...certo...e solo uno come te può sopportarmi...perchè non ti credere, io lo so benissimo che ho un caratteraccio, sono antipatica, autoritaria, scontrosa, egoista, classista...ma non me ne frega nulla di quello che pensa la gente di me...se vi non vi sta bene, lì c'è la porta...sparite!
Io per farmi questa posizione mi sono fatta un culo così e non ho mai guardato in faccia nessuno...anche da giovane ero così, solo che per mia convenienza reprimevo questo carattere e lasciavo agli uomini, e non ne ho avuti pochi tutti ricchi e posizionati, mi trattassero come un puttana...fino al mio ultimo marito, col quale ho fatto bingo in fatto di soldi e posizione sociale...si, come vedi anche io confesso le mie verità...e quando è morto, ho tirato un sospiro di sollievo...finalmente! Ho gettato nella pattumiera i miei vestiti da geisha e sono tornata ad essere Francesca, la vera, unica e sola, padrona di me stessa e senza nessuno che mi dica cosa debbo o non debbo fare...anzi adesso comando io ed è il motivo perchè a chi assumo come domestico impongo quelle regole...se gli sta bene ok..altrimenti via!”
Io, che nel frattempo mi sono ricomposto e sto in piedi davanti il letto: “Ho capito signora...e, non per piaggeria, sono d'accordo con lei...ma quindi con me cosa intende fare?”
La signora adesso appare molto più rilassata. Si distende nuovamente fra i cuscini, incrocia le gambe ed accavalla i piedi. Mi guarda fisso per qualche secondo e poi mi fa: “Cosa intendo fare con te? (sorride) ...mi fai così fessa, da poter licenziare uno come te? A maggior ragione che ho scoperto e mi hai confessato la tua natura? E dove lo troverei un altro schiavo leccapiedi? Dove? Ma adesso con te potrò scatenarmi ancora di più, fin'ora mi sono pure trattenuta...ti sei dato la zappa sui piedi...adesso avrò ancora meno pietà di te e se ho da menarti lo farò senza esitare...e bene che tu lo sappia...per te inizierà un inferno!”
Io, sollevato per lo scampato pericolo e vistosamente eccitato: “Per me sarà invece il paradiso signora...quanto l'ho sognata una situazione così...a maggior ragione se mi fa stare sotto i suoi piedi come ha fatto prima...”
Lei: “Già...a proposito...ma ad una condizione...
Io: “Tutto quello che vuole signora...tutto...”
Lei: “Ecco...che tutto quello che ti ho detto, che ti dirò, che desidero e soprattutto ti farò...devono restare segreti da portare nella tomba...guai a te...io ho un'età e soprattutto una posizione che non posso compromettere...se esce anche un solo spiffero, allora si...ti licenzio in tronco!”
Io: “signora, le do la mia parola...nemmeno sotto tortura dirò mezza parola...può stare più che tranquilla...con me le è e sarà in una botte di ferro!”
Così ancor più rasserenata, mi fa:”Bene così...adesso si, ti rimetto sotto i miei piedi...ma devi toglierti quella tuta...voglio vederti il cazzo nudo...lo voglio in mano...sai da quanti anni non ne vedo uno vero, di carne? Anche se alla mia età non ho più tanto voglia di scopare, avere un cazzo giovane e duro in mano mi piacerebbe tanto...dai, muoviti!”
Così veloce mi spoglio. Ho il cazzo ancora in tiro. Sono eccitato alla stelle. Mi stendo sul letto, posizionandomi stavolta in parallelo alla signora con la testa ai piedi. Lei a quel punto mi afferra il cazzo e dolcemente me lo masturba: “Oh Dio che bello...e che duro...finalmente!”. Nel frattempo mi mette entrambi i piedi in faccia e inizia a strusciarmeli con lentezza su tutto il viso e stavolta posso usare la lingua. Fantastico!! Che sapore!! Che odore!! Godo da impazzire!! La signora non fa in tempo ad aumentare la velocità di sega, che esplodo in una mega sborrata. Ero troppo eccitato, non ho resistito.
La signora stupefatta per la sborrata, sta per lasciare il cazzo, quando la imploro: “Signora la prego...no non lasci...me lo riprenda...è che ero troppo eccitato, per questo sono venuto così velocemente...ma ora durerò di più e lei potrà godersi molto meglio il cazzo duro...”
La signora non si fa pregare più di tanto e torna a segarmi. Mi riposiziona i piedi in faccia muovendoli in quella maniera sensualissima. Così che il cazzo in pochi secondi mi torna duro e voglioso. Bellissimi quei piedi che in maniera alternata dolcemente mi entrano in bocca e io ne succhio le dita, per poi asciugarsi dalla saliva strusciandosi sulle guance. Fantastico come mi sta umiliando sotto i piedi. Fantastico come lei si sta godendo il cazzo duro tra le mani.
Adesso me li sta mettendo sugli occhi, me li passa tra i capelli, torna sulle guance e tenta di fare entrare le dita nelle narici. Poi me li scende sulla bocca e me le infila dentro. Le succhio avidamente ma con dolcezza. Intanto aumenta il ritmo della sega. Ancora di più. Più veloce. Esplodo in un'altra poderosa sborrata. “Fantastico signora...grazie...la servirò e la adorerò per tutta la vita...”
Lei, mollando la presa dal cazzo e asciugandosi le mani sulle mie gambe: “Ma ci mancherebbe...è il minimo!”. Si alza e va a fare una doccia. Io rimango per un po ancora disteso. Poi mi alzo, veloce cambio le lenzuola inzuppate di sborra, do una sistemata al letto e raccolgo la mia roba.
Intanto la signora torna, si siede sul letto, mi guarda e mi fa: “Te ne puoi andare nella tua stanza...cerca di riposare bene perchè da domani la tua vita con me cambierà in peggio, ti spezzo per tre volte la schiena per il lavoro e ti schiaccio come un verme sotto i piedi al minimo errore...ti ridurrò a chiedermi pietà piangendo in ginocchio!...vattene adesso!”
Io: “Si signora...non vedo l'ora!”
Fine - per contatti in privato sottomesso1966@gmail.com
Quindi mi presento in camera da letto con il solito vassoio e la solita tazza. La signora, in camicia da notte, è stesa con due cuscini sotto la testa. Mi da l'impressione sia più nervosa del solito. Lo capisco dallo sguardo arrabbiato che mi lancia. Si alza con la schiena sulla testiera per sorbire la tisana, poi si ridistende in posizione per continuare a guardare la tv e con un cenno di dito mi ordina il solito massaggio ai piedi.
Sarà nemmeno un quarto d'ora che massaggio, quando con tono infastidito mi fa: “Sono di un nervoso stasera, mi fanno particolarmente male le gambe...poi tu con queste mani morte che cazzo di massaggio mi stai facendo? Guarda, per evitare che ti lasci correre in testa sta tazza per come mi stai innervosendo, stenditi di traverso sul letto che mi sei più utile da poggiapiedi che per altro...dai, che ho bisogno di stare con le gambe alzate...dai, sbrigati!”
Non ci posso credere! Cosa stanno sentendo le mie orecchie? Mi vuole sotto i piedi? Ho quasi un mancamento dall'emozione. Il sogno con cui mi ammazzo di seghe ogni giorno si sta avverando! Rimango interdetto per qualche istante, il tempo di realizzare cosa sta succedendo. La signora è assorta dalla tv e non si accorge di nulla. Io che ho già il cazzo in tiro, me lo sento ancora più duro.
Così obbedisco. Mi metto nella posizione . Ho un cuscino sotto la nuca che mi tiene sollevata la testa e immediatamente mi arrivano i piedi della signora poggiati dalla caviglia sullo sterno. Sta a gambe larghe e il sinistro e vicinissimo alla mia faccia. L'erezione, inevitabilmente, è vistosissima.
Mi ordina di riprendere il massaggio: “Ma bene! Non con la mano morta!”. Poi torna assorta sulla tv come se nulla fosse e io, coi piedi sul petto, riprendo a massaggiare con maggiore passione.
Dopo un po', improvvisamente, alza il piede che stavo massaggiando e lo accavalla sull'altro già vicinissimo al mio viso. Inevitabilmente, stando la posizione della testa, la pianta si poggia sulla mia faccia. Penso subito: ora si accorgerà di avermi messo il piede in faccia e lo toglierà. Invece no! Anzi come fosse la cosa più normale del mondo, come fossi un cuscino vero, me lo struscia fra bocca, naso e occhi senza il minimo scrupolo. E' bellissimo! Lei non smette, continua a strusciare il piede con movimenti lenti e sensualissimi, ignorando totalmente cosa mi sta facendo. Nel frattempo, riesco con la coda dell'occhio a vedere che si è leggermente assopita cullata dalla tv. Sto godendo! E' fantastico! Ho voglia di leccare quella pianta morbida e profumatissima che mi sta umiliando come ho sempre sognato io. L'erezione è sempre più imbarazzante, dato che indosso un pantalone di tuta, cerco lentamente di metterci una mano sopra per nasconderla, perchè ho paura che la signora se ne possa accorgere e, conoscendola soprattutto, possa avere una brutta reazione.
La situazione va avanti ancora un bel pò. Nonostante la signora Francesca sia con gli occhi chiusi, quel bellissimo piede non smette di muoversi sensualmente sulla mia faccia. La luce blù della tv accesa a volume basso rende più arrapante l'atmosfera nella stanza. Ho una voglia matta sia di leccarlo che di masturbarmi. Ma resisto. Poi improvvisamente mi accorgo che la signora apre gli occhi. Mi guarda. Continua a tenere il piede sulla mia faccia. Poi nota la mia mano che copre l'erezione ormai incontenibile ed esclama: “Ma che stai facendo? Ma cos'hai li sotto!?”
Io: “No, niente signora...non ho nulla”
Lei: “Come non hai nulla? Che stai nascondendo?”. Sposta il piede dalla mia faccia e lo usa per togliere la mano che copre la mia erezione e con tono stupefatto mi fa: “Ma che hai lì? Cos'è quel rigonfiamento?...non mi dire che...che...sei eccitato?”
Io, imbarazzatissimo, spaventatissimo mi possa licenziare, inizio a farfugliare scuse puerili: “Oh no signora...cioè si...però no!...nel senso che non mi permetterei mai di mancarle di rispetto, signora...è normale alla mia età..,steso a letto...mi capita spesso...ecco...se vuole me ne vado subito nella mia stanza...ma non mi licenzi, la prego...ho bisogno di questo lavoro e non saprei dove andare...le giuro che non succederà più!”
A quel punto la signora Francesca si tira su in posizione seduta e scoppia a ridere. Poi mi fa: “no, no...rimani dove sei...ho capito tutto, sai...credi che sta vecchia babbiona sia così rimbambita e che un tempo non abbia avuto una vita sessuale?...tu ti ecciti coi miei piedi, quel rigonfiamento lì l'ho notato anche altre volte fuori da questo letto, tutte le volte che me li massaggi o mi fai la pedicure...o sbaglio? Sii onesto, dimmi la verità?”
Io, arrossisco di vergogna: “Ecco signora...la verità è che...m'imbarazza fortemente ammetterlo, perchè penserà di me che sia un malato, un depravato...però, si..è vero...ha ragione, ecco...io suoi piedi sono bellissimi e sensualissimi...prendermene cura è bellissimo e mi eccita da impazzire, poi stasera che uno me lo ha pure messo in faccia...così come...come...”
Lei: “Come cosa?”
Io:”...ecco...esserle sottomesso, a come mi da gli ordini...quando mi umilia senza pietà...ecco...io...io...sessualmente mi definisco uno schiavo leccapiedi...ecco si l'ho detto e non l'ho mai confessato a nessuno...ma le giuro signora non succederà mai più...le giuro e le prometto saprò stare al mio posto in maniera altamente professionale...ma non mi mandi via, la prego!”
La signora Francesca accenna un breve risata e poi mi fa:”Ah ecco...ora tutto torna! Ora capisco perchè sei l'unico dei domestici che ho avuto che sta resistendo così tanto al mio servizio...certo...e solo uno come te può sopportarmi...perchè non ti credere, io lo so benissimo che ho un caratteraccio, sono antipatica, autoritaria, scontrosa, egoista, classista...ma non me ne frega nulla di quello che pensa la gente di me...se vi non vi sta bene, lì c'è la porta...sparite!
Io per farmi questa posizione mi sono fatta un culo così e non ho mai guardato in faccia nessuno...anche da giovane ero così, solo che per mia convenienza reprimevo questo carattere e lasciavo agli uomini, e non ne ho avuti pochi tutti ricchi e posizionati, mi trattassero come un puttana...fino al mio ultimo marito, col quale ho fatto bingo in fatto di soldi e posizione sociale...si, come vedi anche io confesso le mie verità...e quando è morto, ho tirato un sospiro di sollievo...finalmente! Ho gettato nella pattumiera i miei vestiti da geisha e sono tornata ad essere Francesca, la vera, unica e sola, padrona di me stessa e senza nessuno che mi dica cosa debbo o non debbo fare...anzi adesso comando io ed è il motivo perchè a chi assumo come domestico impongo quelle regole...se gli sta bene ok..altrimenti via!”
Io, che nel frattempo mi sono ricomposto e sto in piedi davanti il letto: “Ho capito signora...e, non per piaggeria, sono d'accordo con lei...ma quindi con me cosa intende fare?”
La signora adesso appare molto più rilassata. Si distende nuovamente fra i cuscini, incrocia le gambe ed accavalla i piedi. Mi guarda fisso per qualche secondo e poi mi fa: “Cosa intendo fare con te? (sorride) ...mi fai così fessa, da poter licenziare uno come te? A maggior ragione che ho scoperto e mi hai confessato la tua natura? E dove lo troverei un altro schiavo leccapiedi? Dove? Ma adesso con te potrò scatenarmi ancora di più, fin'ora mi sono pure trattenuta...ti sei dato la zappa sui piedi...adesso avrò ancora meno pietà di te e se ho da menarti lo farò senza esitare...e bene che tu lo sappia...per te inizierà un inferno!”
Io, sollevato per lo scampato pericolo e vistosamente eccitato: “Per me sarà invece il paradiso signora...quanto l'ho sognata una situazione così...a maggior ragione se mi fa stare sotto i suoi piedi come ha fatto prima...”
Lei: “Già...a proposito...ma ad una condizione...
Io: “Tutto quello che vuole signora...tutto...”
Lei: “Ecco...che tutto quello che ti ho detto, che ti dirò, che desidero e soprattutto ti farò...devono restare segreti da portare nella tomba...guai a te...io ho un'età e soprattutto una posizione che non posso compromettere...se esce anche un solo spiffero, allora si...ti licenzio in tronco!”
Io: “signora, le do la mia parola...nemmeno sotto tortura dirò mezza parola...può stare più che tranquilla...con me le è e sarà in una botte di ferro!”
Così ancor più rasserenata, mi fa:”Bene così...adesso si, ti rimetto sotto i miei piedi...ma devi toglierti quella tuta...voglio vederti il cazzo nudo...lo voglio in mano...sai da quanti anni non ne vedo uno vero, di carne? Anche se alla mia età non ho più tanto voglia di scopare, avere un cazzo giovane e duro in mano mi piacerebbe tanto...dai, muoviti!”
Così veloce mi spoglio. Ho il cazzo ancora in tiro. Sono eccitato alla stelle. Mi stendo sul letto, posizionandomi stavolta in parallelo alla signora con la testa ai piedi. Lei a quel punto mi afferra il cazzo e dolcemente me lo masturba: “Oh Dio che bello...e che duro...finalmente!”. Nel frattempo mi mette entrambi i piedi in faccia e inizia a strusciarmeli con lentezza su tutto il viso e stavolta posso usare la lingua. Fantastico!! Che sapore!! Che odore!! Godo da impazzire!! La signora non fa in tempo ad aumentare la velocità di sega, che esplodo in una mega sborrata. Ero troppo eccitato, non ho resistito.
La signora stupefatta per la sborrata, sta per lasciare il cazzo, quando la imploro: “Signora la prego...no non lasci...me lo riprenda...è che ero troppo eccitato, per questo sono venuto così velocemente...ma ora durerò di più e lei potrà godersi molto meglio il cazzo duro...”
La signora non si fa pregare più di tanto e torna a segarmi. Mi riposiziona i piedi in faccia muovendoli in quella maniera sensualissima. Così che il cazzo in pochi secondi mi torna duro e voglioso. Bellissimi quei piedi che in maniera alternata dolcemente mi entrano in bocca e io ne succhio le dita, per poi asciugarsi dalla saliva strusciandosi sulle guance. Fantastico come mi sta umiliando sotto i piedi. Fantastico come lei si sta godendo il cazzo duro tra le mani.
Adesso me li sta mettendo sugli occhi, me li passa tra i capelli, torna sulle guance e tenta di fare entrare le dita nelle narici. Poi me li scende sulla bocca e me le infila dentro. Le succhio avidamente ma con dolcezza. Intanto aumenta il ritmo della sega. Ancora di più. Più veloce. Esplodo in un'altra poderosa sborrata. “Fantastico signora...grazie...la servirò e la adorerò per tutta la vita...”
Lei, mollando la presa dal cazzo e asciugandosi le mani sulle mie gambe: “Ma ci mancherebbe...è il minimo!”. Si alza e va a fare una doccia. Io rimango per un po ancora disteso. Poi mi alzo, veloce cambio le lenzuola inzuppate di sborra, do una sistemata al letto e raccolgo la mia roba.
Intanto la signora torna, si siede sul letto, mi guarda e mi fa: “Te ne puoi andare nella tua stanza...cerca di riposare bene perchè da domani la tua vita con me cambierà in peggio, ti spezzo per tre volte la schiena per il lavoro e ti schiaccio come un verme sotto i piedi al minimo errore...ti ridurrò a chiedermi pietà piangendo in ginocchio!...vattene adesso!”
Io: “Si signora...non vedo l'ora!”
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