Il 51 barrato
di
Lanottesabry
genere
gay
La sera quando tornavo a casa dal lavoro l'autobus era sempre affollato. Mi mettevo sempre in fondo, con tutti che premevano stretti, indossavo sempre un pantalone della tuta molto leggero,e sotto il mio perizoma. A volte eravamo talmente stretti che sentivo il pacco di chi mi stava dietro molto distintamente tra le mie chiappe, e questo mi eccitava da morire. Ultimamente c'era un tipo sulla cinquantina, che incontravo sempre, anche lui si metteva in fondo, adagiato alla parete, e spesso mi mettevo davanti a lui. Una sera, l'autobus era veramente affollato, eravamo strettissimi, come al solito salii in fondo. Lui era sempre lì, e io mi misi davanti a lui. Eravamo appiccicati, all'inizio cercavo di staccarmi ogni tanto, ma poi sentii che proprio lui cercava di spingere il suo pisello, da dietro i pantaloni, contro il mio culetto. Incominciai a muovermi strusciando e spingendomi dietro verso di lui. Adesso lo sentivo distintamente. Mi aveva proprio puntato e si muoveva simulando come se mi stesse inculando. Adesso era evidente,vide che ci stavo e si stava masturbando premendo il suo cazzo contro il mio culo. Cominciò a palparmi le chiappe,sentivo la sua mano accarezzarmi, passare in mezzo il culo e premendo un dito sul buchetto. Ero eccitatissimo, il cazzo mi si era gonfiato. A quel punto feci scivolare il braccio dietro di me, e con la mano gli cominciai a palpare il pisello. Lui prese la mia mano e se la infilo dentro i pantaloni. Adesso avevo il suo cazzo in mano. Era duro, bellissimo. Lo cominciai a segare mentre lui continuava a palparmi il culo. Lo sentivo ansimare in quell'autobus gremito di gente. Ad un certo punto esplose, mi sentii tutta la mano bagnata di sperma caldo mentre continuavo a segarlo. Poi la tolsi, e me la portai per un attimo alla bocca per leccarla. Scesi dopo un paio di fermate, e mentre l'autobus andava via lo vidi che mi mandava un bacio. Da allora diventò un appuntamento fisso, tutte le sere ci incontravamo sul mezzo per i nostri incontri. A volte mi infilava la mano davanti e mi segava anche lui, scendevo che ero tutto bagnato con lo sperma che mi colava tra le coscie. Cambiai lavoro e autobus, e non lo rividi più. Ma ancora oggi, quando ho voglia di segarmi, mi infilo il mio dildo preferito nel culo, e ripenso a quei ritorni a casa, quando uno sconosciuto mi scopava attraverso i pantaloni facendomi godere come una troia.
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