Una nuova vita con mia madre Terza parte
di
Valerio sissy
genere
incesti
Il pomeriggio lo trascorsi eccitato ed elettrizzato. Avevo una padrona ed era bellissima. Era anche mia madre ma non m’importava dei risvolti morali. Era la donna che amavo e per me contava solo quello. Mi diedi da fare come un perfetto schiavetto e pulii la casa a fondo. Volevo che mia madre Ludovica fosse soddisfatta di me. Infine, conoscendo i suoi gusti, preparai la cena per entrambi. Per fortuna, mia madre mi aveva sempre obbligato ad essere autosufficiente e sapevo cavarmela abbastanza bene ai fornelli. Trovai anche il tempo di studiare e dovetti poi solo attendere mia madre che tornava dalla palestra. Di solito, tornava verso le venti. Mia madre allenava in modo maniacale il suo corpo ed era in grado di stendere diversi uomini contemporaneamente. I suoi muscoli non erano evidentissimi ma erano d’acciaio, come mi ero accorto quando mi aveva sollevato con estrema semplicità per poi sculacciarmi dolorosamente. E il mio povero culetto ancora mi faceva male. Finalmente sentii la chiave nella toppa e mi feci trovare inginocchiato con la testa sul pavimento e completamente nudo. Sentivo il rumore dei suoi tacchi sul pavimento e poi una dolce mano che mi accarezzava i capelli
“ Alzati tesoro” La voce di mia madre poteva essere dura e tagliente ma anche dolcissima come in quel momento. Lo feci e mi ritrovai di fronte a lei. Il mio cuore batteva all’impazzata dall’emozione, soprattutto quando mi afferrò il mento per baciarmi. Il mio cazzo svettò sull’attenti facendo sorridere la mamma “Sembra proprio che io ti faccia un gran bell’effetto” aggiunse dopo alcuni istanti
“ Mamma, sei tu ad essere troppo bella”
“ Adesso mettilo a riposo se ci riesci. Ho una fame da lupo e spero per te che tu abbia preparato un’ottima cena. Mi sono allenata per tante ore e ho bisogno di proteine”
“ Spero che sia tutto di tuo gradimento, mamma” le dissi facendola accomodare nel salone dove avevo apparecchiato. Le spostai la sedia e andai a prendere i cibi che le avevo preparato. Era meraviglioso servire mia madre come quella regina che era ai miei occhi anche se poi attesi quasi con terrore che lei mangiasse per capire se la stavo accontentando. Il suo sorriso mi rassicurò
“ Sei stato bravo, Lorenzo. Ti do il permesso di sederti con me
“ Grazie mamma. Stavo tremando. Volevo farti capire quanto io desiderassi servirti”
“ Per adesso posso definirmi soddisfatta ma siamo solo all’inizio. Vedi, tu hai degli istinti particolari e potrai essere felice soltanto se avrai una padrona intransigente e molto severa”
“ E molto più forte di me. Mamma, non puoi immaginare quante volte ho sognato di trovare una donna che fosse come te, una donna che mi facesse tremare con uno sguardo ma che nello stesso tempo fosse dolcissima con me. E adesso…”
“ E adesso sei il mio schiavetto e il mio oggetto sessuale. Ma io sono una donna giovane con istinti sessuali molto molto sviluppati. E tu dovrai accontentare tutti questi istinti. E non sarà facile perché sono molto esigente. Un mio amante disse che ero una troia. Sai che fine ha fatto?”
“ Non lo so mamma. Immagino che tu l’abbia picchiato” Scoppiò a ridere
“ Alla fine piangeva in ginocchio come un neonato. So di essere un po’ troia ma nessuno si può azzardare a dirmelo se non vuole andare all’ospedale per un paio di mesi”
“ Hai fatto bene mamma. Una donna come te deve essere adorata e rispettata. Tu devi comandare e tutti gli altri devono obbedirti” Ero così orgoglioso mentre mi raccontava nei minimi particolari le sue avventure, di come facesse tremare di paura i suoi amanti. Mia mamma era davvero una donna speciale. Terminammo di mangiare e le portai il caffè. Quindi schioccò le dita e andai di corsa a prenderle una sigaretta e un portacenere per poi inginocchiarmi ai suoi piedi. Continuavo ad essere emozionato ed eccitato. Il mio cazzo ormai era diventato talmente duro che cominciava a darmi fastidio e mia madre se ne accorse. Spense la sigaretta e mi ordinò di rialzarmi. Mi prese le mani per metterle sui suoi seni. Erano durissimi e la mia eccitazione continuava a crescere. Mi portò nella sua camera e si mise di fianco a me. Iniziò a baciarmi il cazzo e io rimasi di sasso
“ Mamma, tu sei una donna dominante. Non so se è giusto”
“ E’ giusto tutto quello che io decido. E se voglio farti un pompino lo faccio. E c’è anche un altro motivo. Dopo voglio scoparti e se lo dovessimo fare adesso dureresti un secondo con l’eccitazione che hai. E invece voglio che tu duri parecchio per soddisfare le mie esigenze” Riprese a baciarmi il cazzo e poi iniziò a leccarmelo. Era meraviglioso. Dopo pochi secondi già sentivo di venire
“ Mamma, sto per…”
“ Vienimi in bocca. Voglio assaggiare il sapore dello sperma di mio figlio” Lo feci. Fu un’eiaculazione interminabile che mi spossò completamente tanto che per alcuni secondi mi parve di fluttuare nello spazio. Lei si mise poi sopra di me per baciarmi dolcemente e appassionatamente
“ Mamma, ti amo più della mia vita” Lei sorrise
“ Lo so ma sei sempre il mio schiavetto e adesso cerca di fartelo venire di nuovo duro perché voglio sentire il tuo bel cazzo dentro la mia fica. E se non sarò soddisfatta ti punirò duramente” Mi rannicchiai tra le braccia della mia bellissima mamma. La serata era ancora lunga.
“ Alzati tesoro” La voce di mia madre poteva essere dura e tagliente ma anche dolcissima come in quel momento. Lo feci e mi ritrovai di fronte a lei. Il mio cuore batteva all’impazzata dall’emozione, soprattutto quando mi afferrò il mento per baciarmi. Il mio cazzo svettò sull’attenti facendo sorridere la mamma “Sembra proprio che io ti faccia un gran bell’effetto” aggiunse dopo alcuni istanti
“ Mamma, sei tu ad essere troppo bella”
“ Adesso mettilo a riposo se ci riesci. Ho una fame da lupo e spero per te che tu abbia preparato un’ottima cena. Mi sono allenata per tante ore e ho bisogno di proteine”
“ Spero che sia tutto di tuo gradimento, mamma” le dissi facendola accomodare nel salone dove avevo apparecchiato. Le spostai la sedia e andai a prendere i cibi che le avevo preparato. Era meraviglioso servire mia madre come quella regina che era ai miei occhi anche se poi attesi quasi con terrore che lei mangiasse per capire se la stavo accontentando. Il suo sorriso mi rassicurò
“ Sei stato bravo, Lorenzo. Ti do il permesso di sederti con me
“ Grazie mamma. Stavo tremando. Volevo farti capire quanto io desiderassi servirti”
“ Per adesso posso definirmi soddisfatta ma siamo solo all’inizio. Vedi, tu hai degli istinti particolari e potrai essere felice soltanto se avrai una padrona intransigente e molto severa”
“ E molto più forte di me. Mamma, non puoi immaginare quante volte ho sognato di trovare una donna che fosse come te, una donna che mi facesse tremare con uno sguardo ma che nello stesso tempo fosse dolcissima con me. E adesso…”
“ E adesso sei il mio schiavetto e il mio oggetto sessuale. Ma io sono una donna giovane con istinti sessuali molto molto sviluppati. E tu dovrai accontentare tutti questi istinti. E non sarà facile perché sono molto esigente. Un mio amante disse che ero una troia. Sai che fine ha fatto?”
“ Non lo so mamma. Immagino che tu l’abbia picchiato” Scoppiò a ridere
“ Alla fine piangeva in ginocchio come un neonato. So di essere un po’ troia ma nessuno si può azzardare a dirmelo se non vuole andare all’ospedale per un paio di mesi”
“ Hai fatto bene mamma. Una donna come te deve essere adorata e rispettata. Tu devi comandare e tutti gli altri devono obbedirti” Ero così orgoglioso mentre mi raccontava nei minimi particolari le sue avventure, di come facesse tremare di paura i suoi amanti. Mia mamma era davvero una donna speciale. Terminammo di mangiare e le portai il caffè. Quindi schioccò le dita e andai di corsa a prenderle una sigaretta e un portacenere per poi inginocchiarmi ai suoi piedi. Continuavo ad essere emozionato ed eccitato. Il mio cazzo ormai era diventato talmente duro che cominciava a darmi fastidio e mia madre se ne accorse. Spense la sigaretta e mi ordinò di rialzarmi. Mi prese le mani per metterle sui suoi seni. Erano durissimi e la mia eccitazione continuava a crescere. Mi portò nella sua camera e si mise di fianco a me. Iniziò a baciarmi il cazzo e io rimasi di sasso
“ Mamma, tu sei una donna dominante. Non so se è giusto”
“ E’ giusto tutto quello che io decido. E se voglio farti un pompino lo faccio. E c’è anche un altro motivo. Dopo voglio scoparti e se lo dovessimo fare adesso dureresti un secondo con l’eccitazione che hai. E invece voglio che tu duri parecchio per soddisfare le mie esigenze” Riprese a baciarmi il cazzo e poi iniziò a leccarmelo. Era meraviglioso. Dopo pochi secondi già sentivo di venire
“ Mamma, sto per…”
“ Vienimi in bocca. Voglio assaggiare il sapore dello sperma di mio figlio” Lo feci. Fu un’eiaculazione interminabile che mi spossò completamente tanto che per alcuni secondi mi parve di fluttuare nello spazio. Lei si mise poi sopra di me per baciarmi dolcemente e appassionatamente
“ Mamma, ti amo più della mia vita” Lei sorrise
“ Lo so ma sei sempre il mio schiavetto e adesso cerca di fartelo venire di nuovo duro perché voglio sentire il tuo bel cazzo dentro la mia fica. E se non sarò soddisfatta ti punirò duramente” Mi rannicchiai tra le braccia della mia bellissima mamma. La serata era ancora lunga.
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