Una trans bellissima e dominante Quinta parte
di
Valerio sissy
genere
trans
I due ragazzi sono stremati mentre la mia bellissima padrona trans Lucrezia sta fumando tranquillamente. Immagino che li lascerà riposare e dopo si farà montare nuovamente. Io è come se non ci fossi. La mia padrona gode nel vedermi soffrire di gelosia e probabilmente si eccita maggiormente nell’essere guardata da me sapendo che non posso dire nulla. Se apro bocca mi picchia senza pietà e lei, esperta in varie arti marziali e dotata di forza non comune, potrebbe ridurmi male. O forse potrebbe lasciarmi e sarebbe anche peggio perché io senza di lei non potrei vivere. La osservo. Si è rivestita e si è rifatta il trucco ed è semplicemente meravigliosa. Con quel pantalone di lattice rosso poi è incredibilmente sensuale perché le delinea perfettamente il suo corpo strepitoso. I due ragazzi sembrano invece pensierosi e uno dei due chiede dov’è il bagno e glie lo indico. Anche l’altro sembra intenzionato a usarlo. Anche loro si sono rivestiti. Chissà, forse hanno intenzione di andarsene. Ad ogni modo, me ne sto fermo visto che la mia padrona mi ha ordinato di non muovermi ed è meglio obbedirle. Poi tornano i due ragazzi e si dirigono verso la bellissima creatura che ha appena fatto sesso sfrenato con loro. Sembrano diversi e lo capisco perfettamente quando tirano fuori un coltello e uno di loro lo mette sul collo della mia padrona
“ Tesoro, dacci tutti i tuoi gioielli. Devono valere una fortuna” le dice Marco
La mia bellissima fidanzata dominante non fa una piega
“ In effetti valgono centinaia di migliaia di euro. Sono ricca e mi piace comprarmi cose costose” In realtà quello ricco ero io ma lei si è impadronita di tutti i miei averi e io ho naturalmente accettato pur di non perderla”
“ Perfetto” dice l’altro sorridendo sicuro di sé stesso “Li avevamo adocchiati quando ci hai rimorchiato al pub. Dai, togliti tutto, anelli, orecchini e bracciali. E poi dateci tutti i soldi che avete in casa” Ho una paura tremenda. Oh, non per me ma per loro. Ormai conosco la mia padrona e conosco quel sorrisino sadico dipinto sulla sua bocca splendidamente disegnata dal rossetto purpureo. Ma soprattutto conosco la sua bravura e la sua forza. Con un movimento repentino afferra la mano di Stefano facendogli cadere il coltello, si alza e fa partire un poderoso calcio al viso di Marco che stramazza a terra. E’ durato tutto un paio di secondi. Uno è a terra mezzo intontito e l’altro è nelle mani della mia padrona che gli sta torcendo il polso e lo fa urlare dal dolore
“ Idioti!” dice sprezzante mentre io la osservo rapito e ammaliato. Ma ovviamente non ha finito. Lascia il polso di Stefano e poi lo colpisce con un pugno che lo fa volare nella stanza. Ora sono entrambi a terra che rantolano e la mia sensualissima padrona li afferra per il collo sollevandoli quasi di peso. Urlano implorandola di essere lasciati e padrona Lucrezia sembra esaudire il loro desiderio ma poi li colpisce di nuovo entrambi e ancora una volta i due cadono miseramente a terra. Si avvicina a loro che hanno ormai compreso chi è la più forte
“ Basta, basta, abbi pietà” chiede Marco piangendo
“ Sì, lasciaci andare, ti prego” implora l’altro ma la meravigliosa e fortissima trans sorride
“ Avete sbagliato, miei cari. Ora per voi si mette male” Li afferra di nuovo, stavolta per i polsi e li fa alzare. Poi inizia a stringere. I due si contorcono ma non possono fare nulla. Per dimostrare la sua netta superiorità lo fa con una sola mano e con l’altra inizia a schiaffeggiarli duramente. Prima uno e poi l’altro, umiliandoli come meritano. Urlano e piangono ma la mia padrona vuole divertirsi con loro. Li lascia andare e i due ormai non hanno più la forza nemmeno di provare a scappare e si rannicchiano sperando di evitare altre percosse e nel frattempo lei si toglie il suo aderentissimo pantalone di lattice e il suo tanga per far uscire il suo meraviglioso enorme cazzo
“ Se non farete ciò che vi dico ricomincerò a picchiarvi e stavolta lo farò più duramente. Tu” dice indicando Marco” adesso me lo prendi in bocca e tu” indicando invece Stefano, mi lecchi il culo. Vi conviene obbedire” I due malcapitati continuano a piangere ma hanno capito che devono stare ai suoi ordini e si mettono in posizione. Padrona Lucrezia rivolge poi lo sguardo verso di me “E tu riprendi tutto col telefonino” Anche io obbedisco e riprendo Stefano e Marco che stanno cercando di soddisfarla. In un certo senso li invidio. Vorrei stare al loro posto leccando quel meraviglioso buchino e prendendo in bocca quel cazzo enorme ma posso solo guardare. Dopo una decina di minuti decide di cambiare la posizione ai due e ricomincia. Ha una resistenza di ferro e sa controllarsi perfettamente ma la vedo che sta per venirsene. Si mordicchia le labbra e poi chiude gli occhi non prima di aver obbligato lo sventurato a ingoiare tutto. Glie lo tira fuori dalla bocca ma è ancora duro come il marmo. Li fa mettere davanti a loro e poi piscia loro in faccia ridendo sadicamente. Non è ancora finita. Ha bisogno di qualche minuto di riposo per ricaricare le batterie e mi ordina di andarle a prendere una sigaretta. Si mette seduta tranquillamente e li usa come portacenere dopo averli fatto inginocchiare ai suoi piedi. E’ una visione meravigliosa, l’apoteosi della sua indiscussa superiorità. Ma immagino ciò che ancora vuole fare. E sarà molto doloroso per loro perché fa mettere a pecora uno dei due e poi inizia a penetrarlo. Il suo cazzo è enorme e fa fatica ad entrare nel culo vergine del ragazzo che piange e si dispera. Io so cosa si prova e conosco quel dolore ma so anche che tra poco svanirà e ci proverà un certo piacere. Padrona Lucrezia continua a stantuffarlo sorda alle grida di dolore del mancato rapinatore per circa un quarto d’ora mentre io riprendo anche questa scena. Poi tocca all’altro e la scena è identica a prima. Il dolore atroce e la difficoltà di penetrazione e poi, dopo averlo aperto per bene, una certa scorrevolezza fino al momento in cui lei viene aumentando in finale i colpi che sembrano sventrare il ragazzo. Estrae il suo meraviglioso arnese e lo fa leccare prima a uno e poi all’altro ed è un cazzone ricoperto dai loro escrementi. Sembra tutto finito. Padrona Lucrezia si riveste per l’ennesima volta e poi viene da me
“ Guarda nei loro indumenti e prendi i loro telefonini. Cerca i loro social e poi rimettili a posto. Se non obbediranno ai miei ordini manderemo il filmato sui loro social e tutti vedranno come succhiano bene il mio cazzone e come godono mentre me li sono inculati” Faccio quanto mi è stato richiesto e dopo pochi minuti so tutto di loro
“ Ho fatto padrona” le dico inginocchiandomi dinanzi a lei
“ Molto bene. Quanto a voi due, domani sera alle otto vi voglio di nuovo qui” Marco scuote la testa
“ Oh no, domani io…” Non termina la frase. La mia potentissima padrona lo afferra per la gola sollevandolo. E’ una scena incedibile. Il ragazzo è coi piedi a venti centimetri dal pavimento. La forza di padrona Lucrezia è incredibile
“ Quando io do un ordine voi dovete obbedire. Sono stata chiara o volete qualche alta dimostrazione?”
“ No, no, la prego, farò tutto quello che lei vuole ma mi lasci andare” Sorridendo riposa il poveretto a terra. I due sono letteralmente terrorizzati e continuano a piangere e a tremare ma si sbrigano a rivestirsi. Stanno per uscire ma la mia padrona li richiama
“ Tutti e due in ginocchio di fronte a me” I ragazzi obbediscono e la meravigliosa trans prosegue “Se voi due alle otto di domani non sarete qui, prima invierò i filmati sui social e poi verrò a cercarvi. E se stavolta ve la siete cavata con pochi danni, la prossima volta vi picchierò sul serio” Li fa alzare e i due si danno alla fuga. Io sono ammaliato dalle dimostrazioni di superiorità di padrona Lucrezia. Sono ancora vestito ma so che dinanzi a lei devo essere nudo mi affretto a spogliarmi per poi inginocchiarmi ai suoi piedi mentre mi osserva divertita
“ Ha dato loro quello che meritavano, padrona. Lei è una dea, un essere superiore e io la amo ogni istante di più”
“ Alzati Daniele” mi ordina. Sono di fronte a lei ma mi sento così piccolo, così insignificante. Le arrivo ai seni che si ergono come dolci colline di fronte ai miei occhi. Si china per baciarmi e mi sento in paradiso. La sua bocca è dolce e non mi stancherei mai di baciarla “Avanti schiavo, toccami, guarda quanto sono bella”
“ Oh sì padrona, lei è bellissima” le dico mentre le mie mani scivolano sui suoi fianchi per poi toccare il suo culetto perfetto strizzato nel pantalone di lattice rosso. Sto tremando di fronte a tanta perfezione e lei se ne accorge
“ Lo desideri, vero?”
“ Sì padrona, immensamente” Sorride e per l’ennesima volta nella serata si spoglia. Il suo enorme cazzo è moscio considerando che se ne è venuta almeno tre volte in poche ore ma la mia padrona è insaziabile e quando finalmente lo prendo in bocca diventa immediatamente durissimo come il marmo. Finalmente! Avevo desiderato questo momento fin da quando siamo arrivati a casa e l’ho vista fare sesso con quei due prima in modo passivo e poi attivo. Per me prendere il suo enorme cazzo in bocca è l’apoteosi della mia sottomissione. Lecco avidamente quella cappella enorme e poi lo ingoio quasi completamente anche se, vista la sua grandezza, mi sento quasi strozzare. Spero di soddisfarla. Io vivo per soddisfarla, adorarla e obbedirle e lei sa che farei di tutto. E’ un pompino lunghissimo che dura svariati minuti ma finalmente mi inonda la bocca del suo caldo seme e mi sento davvero in paradiso. Lo pulisco con passione e quando ho finito mi bacia di nuovo
“ Sei uno schiavo devoto. Credo che ti terrò con me se continuerai ad obbedirmi”
“ La mia vita è stare ai suoi ordini, mia bellissima padrona” Mi prende per mano e andiamo nella nostra camera. E’ stata una giornata lunga con tanti avvenimenti particolari e sono stanchissimo. Ho il cazzo ancora dritto ma non me ne posso venire perché lei mi vuole solo passivo. Mi abbraccia e metto la mia testa vicino ai suoi stupendi seni. Mi sento protetto e sono felice. Felice di essere lo schiavo di Padrona Lucrezia.
Scrivetemi a
jonathan1957@tiscali.it
“ Tesoro, dacci tutti i tuoi gioielli. Devono valere una fortuna” le dice Marco
La mia bellissima fidanzata dominante non fa una piega
“ In effetti valgono centinaia di migliaia di euro. Sono ricca e mi piace comprarmi cose costose” In realtà quello ricco ero io ma lei si è impadronita di tutti i miei averi e io ho naturalmente accettato pur di non perderla”
“ Perfetto” dice l’altro sorridendo sicuro di sé stesso “Li avevamo adocchiati quando ci hai rimorchiato al pub. Dai, togliti tutto, anelli, orecchini e bracciali. E poi dateci tutti i soldi che avete in casa” Ho una paura tremenda. Oh, non per me ma per loro. Ormai conosco la mia padrona e conosco quel sorrisino sadico dipinto sulla sua bocca splendidamente disegnata dal rossetto purpureo. Ma soprattutto conosco la sua bravura e la sua forza. Con un movimento repentino afferra la mano di Stefano facendogli cadere il coltello, si alza e fa partire un poderoso calcio al viso di Marco che stramazza a terra. E’ durato tutto un paio di secondi. Uno è a terra mezzo intontito e l’altro è nelle mani della mia padrona che gli sta torcendo il polso e lo fa urlare dal dolore
“ Idioti!” dice sprezzante mentre io la osservo rapito e ammaliato. Ma ovviamente non ha finito. Lascia il polso di Stefano e poi lo colpisce con un pugno che lo fa volare nella stanza. Ora sono entrambi a terra che rantolano e la mia sensualissima padrona li afferra per il collo sollevandoli quasi di peso. Urlano implorandola di essere lasciati e padrona Lucrezia sembra esaudire il loro desiderio ma poi li colpisce di nuovo entrambi e ancora una volta i due cadono miseramente a terra. Si avvicina a loro che hanno ormai compreso chi è la più forte
“ Basta, basta, abbi pietà” chiede Marco piangendo
“ Sì, lasciaci andare, ti prego” implora l’altro ma la meravigliosa e fortissima trans sorride
“ Avete sbagliato, miei cari. Ora per voi si mette male” Li afferra di nuovo, stavolta per i polsi e li fa alzare. Poi inizia a stringere. I due si contorcono ma non possono fare nulla. Per dimostrare la sua netta superiorità lo fa con una sola mano e con l’altra inizia a schiaffeggiarli duramente. Prima uno e poi l’altro, umiliandoli come meritano. Urlano e piangono ma la mia padrona vuole divertirsi con loro. Li lascia andare e i due ormai non hanno più la forza nemmeno di provare a scappare e si rannicchiano sperando di evitare altre percosse e nel frattempo lei si toglie il suo aderentissimo pantalone di lattice e il suo tanga per far uscire il suo meraviglioso enorme cazzo
“ Se non farete ciò che vi dico ricomincerò a picchiarvi e stavolta lo farò più duramente. Tu” dice indicando Marco” adesso me lo prendi in bocca e tu” indicando invece Stefano, mi lecchi il culo. Vi conviene obbedire” I due malcapitati continuano a piangere ma hanno capito che devono stare ai suoi ordini e si mettono in posizione. Padrona Lucrezia rivolge poi lo sguardo verso di me “E tu riprendi tutto col telefonino” Anche io obbedisco e riprendo Stefano e Marco che stanno cercando di soddisfarla. In un certo senso li invidio. Vorrei stare al loro posto leccando quel meraviglioso buchino e prendendo in bocca quel cazzo enorme ma posso solo guardare. Dopo una decina di minuti decide di cambiare la posizione ai due e ricomincia. Ha una resistenza di ferro e sa controllarsi perfettamente ma la vedo che sta per venirsene. Si mordicchia le labbra e poi chiude gli occhi non prima di aver obbligato lo sventurato a ingoiare tutto. Glie lo tira fuori dalla bocca ma è ancora duro come il marmo. Li fa mettere davanti a loro e poi piscia loro in faccia ridendo sadicamente. Non è ancora finita. Ha bisogno di qualche minuto di riposo per ricaricare le batterie e mi ordina di andarle a prendere una sigaretta. Si mette seduta tranquillamente e li usa come portacenere dopo averli fatto inginocchiare ai suoi piedi. E’ una visione meravigliosa, l’apoteosi della sua indiscussa superiorità. Ma immagino ciò che ancora vuole fare. E sarà molto doloroso per loro perché fa mettere a pecora uno dei due e poi inizia a penetrarlo. Il suo cazzo è enorme e fa fatica ad entrare nel culo vergine del ragazzo che piange e si dispera. Io so cosa si prova e conosco quel dolore ma so anche che tra poco svanirà e ci proverà un certo piacere. Padrona Lucrezia continua a stantuffarlo sorda alle grida di dolore del mancato rapinatore per circa un quarto d’ora mentre io riprendo anche questa scena. Poi tocca all’altro e la scena è identica a prima. Il dolore atroce e la difficoltà di penetrazione e poi, dopo averlo aperto per bene, una certa scorrevolezza fino al momento in cui lei viene aumentando in finale i colpi che sembrano sventrare il ragazzo. Estrae il suo meraviglioso arnese e lo fa leccare prima a uno e poi all’altro ed è un cazzone ricoperto dai loro escrementi. Sembra tutto finito. Padrona Lucrezia si riveste per l’ennesima volta e poi viene da me
“ Guarda nei loro indumenti e prendi i loro telefonini. Cerca i loro social e poi rimettili a posto. Se non obbediranno ai miei ordini manderemo il filmato sui loro social e tutti vedranno come succhiano bene il mio cazzone e come godono mentre me li sono inculati” Faccio quanto mi è stato richiesto e dopo pochi minuti so tutto di loro
“ Ho fatto padrona” le dico inginocchiandomi dinanzi a lei
“ Molto bene. Quanto a voi due, domani sera alle otto vi voglio di nuovo qui” Marco scuote la testa
“ Oh no, domani io…” Non termina la frase. La mia potentissima padrona lo afferra per la gola sollevandolo. E’ una scena incedibile. Il ragazzo è coi piedi a venti centimetri dal pavimento. La forza di padrona Lucrezia è incredibile
“ Quando io do un ordine voi dovete obbedire. Sono stata chiara o volete qualche alta dimostrazione?”
“ No, no, la prego, farò tutto quello che lei vuole ma mi lasci andare” Sorridendo riposa il poveretto a terra. I due sono letteralmente terrorizzati e continuano a piangere e a tremare ma si sbrigano a rivestirsi. Stanno per uscire ma la mia padrona li richiama
“ Tutti e due in ginocchio di fronte a me” I ragazzi obbediscono e la meravigliosa trans prosegue “Se voi due alle otto di domani non sarete qui, prima invierò i filmati sui social e poi verrò a cercarvi. E se stavolta ve la siete cavata con pochi danni, la prossima volta vi picchierò sul serio” Li fa alzare e i due si danno alla fuga. Io sono ammaliato dalle dimostrazioni di superiorità di padrona Lucrezia. Sono ancora vestito ma so che dinanzi a lei devo essere nudo mi affretto a spogliarmi per poi inginocchiarmi ai suoi piedi mentre mi osserva divertita
“ Ha dato loro quello che meritavano, padrona. Lei è una dea, un essere superiore e io la amo ogni istante di più”
“ Alzati Daniele” mi ordina. Sono di fronte a lei ma mi sento così piccolo, così insignificante. Le arrivo ai seni che si ergono come dolci colline di fronte ai miei occhi. Si china per baciarmi e mi sento in paradiso. La sua bocca è dolce e non mi stancherei mai di baciarla “Avanti schiavo, toccami, guarda quanto sono bella”
“ Oh sì padrona, lei è bellissima” le dico mentre le mie mani scivolano sui suoi fianchi per poi toccare il suo culetto perfetto strizzato nel pantalone di lattice rosso. Sto tremando di fronte a tanta perfezione e lei se ne accorge
“ Lo desideri, vero?”
“ Sì padrona, immensamente” Sorride e per l’ennesima volta nella serata si spoglia. Il suo enorme cazzo è moscio considerando che se ne è venuta almeno tre volte in poche ore ma la mia padrona è insaziabile e quando finalmente lo prendo in bocca diventa immediatamente durissimo come il marmo. Finalmente! Avevo desiderato questo momento fin da quando siamo arrivati a casa e l’ho vista fare sesso con quei due prima in modo passivo e poi attivo. Per me prendere il suo enorme cazzo in bocca è l’apoteosi della mia sottomissione. Lecco avidamente quella cappella enorme e poi lo ingoio quasi completamente anche se, vista la sua grandezza, mi sento quasi strozzare. Spero di soddisfarla. Io vivo per soddisfarla, adorarla e obbedirle e lei sa che farei di tutto. E’ un pompino lunghissimo che dura svariati minuti ma finalmente mi inonda la bocca del suo caldo seme e mi sento davvero in paradiso. Lo pulisco con passione e quando ho finito mi bacia di nuovo
“ Sei uno schiavo devoto. Credo che ti terrò con me se continuerai ad obbedirmi”
“ La mia vita è stare ai suoi ordini, mia bellissima padrona” Mi prende per mano e andiamo nella nostra camera. E’ stata una giornata lunga con tanti avvenimenti particolari e sono stanchissimo. Ho il cazzo ancora dritto ma non me ne posso venire perché lei mi vuole solo passivo. Mi abbraccia e metto la mia testa vicino ai suoi stupendi seni. Mi sento protetto e sono felice. Felice di essere lo schiavo di Padrona Lucrezia.
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