Una nuova vita con mia madre Quarta parte

di
genere
incesti

In mezza giornata la mia vita era completamente cambiata. Sembrava incredibile ma ero diventato lo schiavetto della mia bellissima mamma, avevamo fatto sesso, le avevo leccato la patatina e pochi minuti prima mi aveva fatto un pompino con l’ingoio stupendo. E pensare che fino a poche ore prima ero ancora vergine. Stavamo sul letto, io completamente nudo e lei ancora vestita di tutto punto. Ero felice. Amavo mia mamma da sempre ma avevo scambiato quel sentimento per il semplice affetto di un ragazzo nei confronti di una madre. Poi mi ordinò di andarle a prendere una sigaretta e quasi spiccai il volo per affrettami ad obbedirle. La guardavo mentre fumava ed ero estasiato. Non mi sarei mai stancato di guardare la mia bellissima mamma. Poi terminò di fumare e gettò il mozzicone nel posacenere per poi alzarsi. Iniziò a spogliarsi ed era uno spogliarello estremamente sensuale. Tutto in lei era sensuale. In breve la mamma era rimasta con un minuscolo perizoma che copriva a stento la sua fichetta e con il reggiseno che faticava invece a contenere quei seni duri e perfetti. Venne di fronte a me. Mi baciò ed entrai in una specie di dimensione paradisiaca. La lasciai fare. Era lei quella che comandava e mi sembrava giusto che io assecondassi semplicemente i suoi desideri. La sua lingua nella mia bocca era incredibilmente sensuale e il sapore del suo rossetto era talmente buono che quasi mi sentivo ubriaco dei suoi sapori. Mi toccò il cazzo ormai di nuovo in tiro e la vidi sorridere
“ Mamma, stiamo facendo la cosa giusta?” le chiesi in un barlume di lucidità. Lei mi guardò e sorrise
“ Chi comanda tra noi?”
“ Tu mamma”
“ E allora ricordati, tutto quello che decide la mamma è giusto a prescindere. Chiaro?”
“ Si mamma. E’ chiarissimo” Mi spinse sul letto e io ormai avevo perso anche quel barlume di lucidità. La desideravo come non avevo mai desiderato altro. Volevo amarla come meritava una donna del genere. Lei gettò via gli ultimi due indumenti e io le baciai i seni. Adesso iniziava a sospirare di desiderio anche lei. Ero inesperto ma per fortuna ero anche abbastanza fantasioso e cercai di sopperire all’inesperienza con la fantasia. Scesi dai seni per baciarle la pancia e i suoi addominali muscolosi poi sempre più giù. Non entrai nella sua fica ma girai intorno ad essa baciandola all’interno delle cosce. La mia idea sembrò vincente perché lei mi afferrò la testa e me la portò all’altezza della fica
“ Adesso lecca il clitoride. Non ti fermare altrimenti sono cazzi tuoi. Obbedisci” Adoravo quando lei era così dominante e io adoravo fare qualunque cosa lei avesse voluto
“ Certo mamma, come tu desideri” Iniziai a leccarle il clitoride. Era molto grosso, quasi un piccolo cazzo ed era uscito fuori del tutto. La mamma sembrava completamente fuori di testa
“ Bravo cucciolo, continua così, continua a leccare. Oddio, sì, sì, sì” gemette mentre una quantità incredibile di sostanza uscì fuori dalla sua vagina. Sembrava pipì mista agli umori femminili ma non avevano l’odore della pipì. Era schizzata fuori come se fosse stata un’eiaculazione femminile ma molto più potente e soprattutto molto più sostanziosa. Guardai mamma che invece sorrideva tranquillamente
“ Ma... Ma che cos’è quella roba?”
“ Mi hai fatto squirtare e non è cosa che mi capita spesso, nemmeno con gli amanti più esperti. Vieni vicino a me” Lo feci e mi abbracciò forte per poi proseguire a spiegarmi cosa fosse lo squirting. Ero su di giri e particolarmente orgoglioso di aver fatto godere la mamma in quel modo. Mi baciò ancora a lungo poi si staccò da me e mi afferrò per il mento
“Tu farai sempre quello che ti dico io, non è così tesoro?”
“ Sì mamma. Sarò sempre ai tuoi ordini” Lei sorrise, sicura del suo fascino e della sua sfrontata bellezza
“ Baciami i piedi, schiavetto”
“ Ai tuoi ordini, padrona” Scesi dal letto e mi inginocchiai ai suoi piedi per baciarglieli. Ero felice. Avrei fatto qualsiasi cosa per mia mamma. Una donna speciale, bella come una dea, intelligente, forte, autoritaria.
Ma mancava ancora l’ultimo atto della serata.

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scritto il
2023-03-27
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