Monica, Marco a Trieste -cap.2
di
Amico segreto
genere
dominazione
Ciao a tutti mi chiamo Daniele ed ho oltre i 50 anni, m 1,90 oltre 100 kg, mi piacciono le donne donne, dai 35 anni in su che si lasciano guidare, meglio se accompagnate. Adoro comprenderle e diventarne amico, anche senza andare oltre.
Io: “Oggi sarà bravissima, ingoierà tutto mentre ti guarda, e poi ti ripulisce per bene, vero Monica?”
Non fece in tempo a rispondere, che Marco gli poggiò le mani sulla testa a tenerla, urlando tutto il suo godimento, lei da brava e ubbidiente, esegui e poi lo riciucciò tutto per ripulirlo.
Stava raccogliendo i suoi indumenti che la bloccai di nuovo: “Monica lascia tutto sul tavolo, vai a lavare i piatti, così nuda, ti concediamo giusto il grembiule”
Con Marco continuammo a parlare quasi esclusivamente di lei, e dopo una decina di minuti, la richiamai a servirci due nuove porzioni di limoncello, il grembiulino rendeva la nudità sotto ancora più eccitante.
Mentre mi gustavo con lo sguardo quelle due belle chiappe bianchissime, esordii dicendo “Marco credi che 30 sculacciate siano la giusta punizione per la tua ragazza? In fondo a messo a rischio un contratto milionario................”
Lui provò ad abbassargli un po’ la pena: “30 sono tante poverina.....io direi che forse 10 se le merita”
Lei ormai aveva capito che la serata sarebbe stata un’umiliazione continua, ma nonostante la bocca aperta per lo stupore, ormai era una cagnetta in calore, che voleva godere”.
“Facciamo così, 20 sulle chiappe e 5 sulla passera, ma dopo le prime 20 potrai scegliere se altre 10, sul culetto che è bello ammortizzato, oppure 5 con lo sconto ma con l’incognita di averle sulla fica” “sdraiati con la pancia qui” indicandogli le mie gambe.
Io: “Marco preferisci che picchio duro o che la carezzi anche un po’”
Lui: “Non fargli male, fai piano”
Io: “Ma quanto ti vorrà bene questo ragazzo?” mentre gli palpavo le chiappe a piene mani, lei teneva le gambe serrate, “facciamo così ogni sculacciata tu Monica conti ad alta voce, aggiungendo un grazie, proviamo” ed il primo sculaccione a mano piena partì, lei allungando il collo fece un “ahhh” piuttosto forte, ma poi riprendendosi subito “uno grazie”.
Io: “evitiamo l’urletto iniziale, non vorrai mica disturbare i vicini? Anche perchè se suona qualcuno ti faccio andare ad aprire così.”
Anche il secondo sculaccione fu bello peso sulla chiappa sinistra ancora bianca, avevo già in mente come convincerla ad essere più aperta.
Monica: “ahia, due grazie”
Partì anche il terzo che stavolta trovò la chiappa già arrossata.
Monica: “tre grazie, mi fai un male cane però”
Io: “guarda stasera sono buono, facciamo così, se tieni le gambe chiuse la forza è questa, se le apri leggermente farò un po’ più piano, se le apri tutte significa che ti brucia e vuoi continuare ma meno forte, ok?”
Monica non se lo fece ripetere due volte, era già tutta spalancata, la faccia, rossa anche quella, era rivolta al suo ragazzo aveva solo il grembiule di cucina che in quella posizione non copriva nulla, le tette barcollavano nel vuoto, e dalla mia posizione la dominavo fisicamente e visivamente.
Visto che aveva le gambe spalancate gli detti proprio una pacca passando a mano piena molto lentamente dalla passera bollente.
Gli feci un po’ di domande molto umilianti, e poi arrivati a venti, gli dissi di dire a Marco cosa gli stavo facendo.
Monica: “mi sta carezzando il clitoride, le labbra e anche il buchetto, ahhhh, mi ha infilato un dito, ahhhh, che vergogna, adesso sono due, mi sta masturbando, Marco per favore digli che mi ha umiliato abbastanza, non mi lasciare trattare così”
Io: “Ahia qui ci vuole un’altra bella punizione, però prima dei pensare al tuo ragazzo che vuole un altro bel pompino, vediamo se scaldata a dovere sei più brava”
Tornata in ginocchio a fare il suo dovere, gli propongo a Marco:
“Cosa vuoi che le faccia, oltre agli sculaccioni che mancano, pensaci bene perchè poi dopo stasera lo continuerai a fare te, il culo è stretto gliel’hai mai chiesto (dando per scontato che non glielo aveva mai dato)?”
Marco: “Se Monica accetta mi piacerebbe farlo tutti e tre insieme”
Io: “Vuoi che la scopi mentre ti ciuccia?”
Marco rivolto a lei: “Ti va Monica?
Monica: “Marco mi vorresti vedere scopata da Daniele, ma che porci siete?”
Marco: “sarà il nostro segreto, fino adesso è stato divertente no?”
Li ho lasciati un po’ parlare, senza dire niente ho fatto per andarmene, mi hanno subito bloccato, Monica si è buttata in ginocchio: “Dicendomi stasera farò tutto quello che mi chiedi, però non voglio avere altre conseguenze, e la cosa non si ripeterà mai più”
Continua.............
Per commenti e suggerimenti: amicosegreto@tutanota.com
Io: “Oggi sarà bravissima, ingoierà tutto mentre ti guarda, e poi ti ripulisce per bene, vero Monica?”
Non fece in tempo a rispondere, che Marco gli poggiò le mani sulla testa a tenerla, urlando tutto il suo godimento, lei da brava e ubbidiente, esegui e poi lo riciucciò tutto per ripulirlo.
Stava raccogliendo i suoi indumenti che la bloccai di nuovo: “Monica lascia tutto sul tavolo, vai a lavare i piatti, così nuda, ti concediamo giusto il grembiule”
Con Marco continuammo a parlare quasi esclusivamente di lei, e dopo una decina di minuti, la richiamai a servirci due nuove porzioni di limoncello, il grembiulino rendeva la nudità sotto ancora più eccitante.
Mentre mi gustavo con lo sguardo quelle due belle chiappe bianchissime, esordii dicendo “Marco credi che 30 sculacciate siano la giusta punizione per la tua ragazza? In fondo a messo a rischio un contratto milionario................”
Lui provò ad abbassargli un po’ la pena: “30 sono tante poverina.....io direi che forse 10 se le merita”
Lei ormai aveva capito che la serata sarebbe stata un’umiliazione continua, ma nonostante la bocca aperta per lo stupore, ormai era una cagnetta in calore, che voleva godere”.
“Facciamo così, 20 sulle chiappe e 5 sulla passera, ma dopo le prime 20 potrai scegliere se altre 10, sul culetto che è bello ammortizzato, oppure 5 con lo sconto ma con l’incognita di averle sulla fica” “sdraiati con la pancia qui” indicandogli le mie gambe.
Io: “Marco preferisci che picchio duro o che la carezzi anche un po’”
Lui: “Non fargli male, fai piano”
Io: “Ma quanto ti vorrà bene questo ragazzo?” mentre gli palpavo le chiappe a piene mani, lei teneva le gambe serrate, “facciamo così ogni sculacciata tu Monica conti ad alta voce, aggiungendo un grazie, proviamo” ed il primo sculaccione a mano piena partì, lei allungando il collo fece un “ahhh” piuttosto forte, ma poi riprendendosi subito “uno grazie”.
Io: “evitiamo l’urletto iniziale, non vorrai mica disturbare i vicini? Anche perchè se suona qualcuno ti faccio andare ad aprire così.”
Anche il secondo sculaccione fu bello peso sulla chiappa sinistra ancora bianca, avevo già in mente come convincerla ad essere più aperta.
Monica: “ahia, due grazie”
Partì anche il terzo che stavolta trovò la chiappa già arrossata.
Monica: “tre grazie, mi fai un male cane però”
Io: “guarda stasera sono buono, facciamo così, se tieni le gambe chiuse la forza è questa, se le apri leggermente farò un po’ più piano, se le apri tutte significa che ti brucia e vuoi continuare ma meno forte, ok?”
Monica non se lo fece ripetere due volte, era già tutta spalancata, la faccia, rossa anche quella, era rivolta al suo ragazzo aveva solo il grembiule di cucina che in quella posizione non copriva nulla, le tette barcollavano nel vuoto, e dalla mia posizione la dominavo fisicamente e visivamente.
Visto che aveva le gambe spalancate gli detti proprio una pacca passando a mano piena molto lentamente dalla passera bollente.
Gli feci un po’ di domande molto umilianti, e poi arrivati a venti, gli dissi di dire a Marco cosa gli stavo facendo.
Monica: “mi sta carezzando il clitoride, le labbra e anche il buchetto, ahhhh, mi ha infilato un dito, ahhhh, che vergogna, adesso sono due, mi sta masturbando, Marco per favore digli che mi ha umiliato abbastanza, non mi lasciare trattare così”
Io: “Ahia qui ci vuole un’altra bella punizione, però prima dei pensare al tuo ragazzo che vuole un altro bel pompino, vediamo se scaldata a dovere sei più brava”
Tornata in ginocchio a fare il suo dovere, gli propongo a Marco:
“Cosa vuoi che le faccia, oltre agli sculaccioni che mancano, pensaci bene perchè poi dopo stasera lo continuerai a fare te, il culo è stretto gliel’hai mai chiesto (dando per scontato che non glielo aveva mai dato)?”
Marco: “Se Monica accetta mi piacerebbe farlo tutti e tre insieme”
Io: “Vuoi che la scopi mentre ti ciuccia?”
Marco rivolto a lei: “Ti va Monica?
Monica: “Marco mi vorresti vedere scopata da Daniele, ma che porci siete?”
Marco: “sarà il nostro segreto, fino adesso è stato divertente no?”
Li ho lasciati un po’ parlare, senza dire niente ho fatto per andarmene, mi hanno subito bloccato, Monica si è buttata in ginocchio: “Dicendomi stasera farò tutto quello che mi chiedi, però non voglio avere altre conseguenze, e la cosa non si ripeterà mai più”
Continua.............
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