La nuova capa 4
di
Adam82ne
genere
dominazione
Mi svegliai con la mano di Clara sulla tetta , eravamo tutte e due sudate fradicie , avevamo dormito vicine vicine con le finestre chiuse in piena estate, la guardai mentre dormiva , vederla così con quel ciuffo di capelli sulla bocca che si muoveva al suo respiro non dava l’impressione di una donna severa.
Aprì gli occhi
“Che cazzo ti guardi vai a prepararmi la colazione” si grattó e si girò “dopo penseremo al tuo culo, dai su muoviti, avrai una lunga giornata “
Tornai qualche minuto dopo con il vassoio, caffè, due biscotti e le sigarette, lo posai di fianco a lei e mi sedetti sul bordo del letto, lei guardò il vassoio afferrò il pacchetto delle sigarette e me lo gettò in faccia.
“Non fumo in camera da letto, porta via questa porcheria “
presi il pacchetto per portarlo via
“ portalo di là tenendolo per la bocca e quattro zampe e rimani in soggiorno a cuccia ai piedi del divano cagna“
Si alzò dopo qualche minuto , quando mi arrivò vicino mi gettò a terra un biscotto morsicato e afferrato il guinzaglio mi portò nella palestra, mi fece salire sulla panca e con calma iniziò ad esaminarmi.
“Vediamo un po’… i lividi sono quasi spariti, bene bene, ora ascolta attentamente, se non vuoi che ti faccia male seriamente e non vuoi cagarti ad ogni starnuto ti consiglio una cosa: appena senti tirare il plug spingi come quando vai in bagno ….pronta?”
Afferrò il plug e inizió a tirare, contemporaneamente io spinsi ma nulla “spingi”riprovai ancora ,lentamente uscì fuori assieme a tanta aria e qualcosa di più viscido… , fu una liberazione, sentivo il buco aprirsi e chiudersi come una bocca .
“ vediamo un po’ mhmmmmm”
Clara pulì ed ispezionò attentamente le pareti interne e il buco , dopo qualche secondo lo bacio infilandoci la lingua “ mhmm buono tesoro , brava ragazza tu e il tuo culetto siete in forma smagliante ora mettiamo un po’ di crema e lasciamolo riposare qualche ora, “
Mi fece alzare e mi sgancio il guinzaglio lasciandomi solo il collare “ vai a fare colazione con calma poi torna qui “
Io non volevo mangiare avevo lo stomaco chiuso , il mio unico desiderio era stare con lei , ero in uno stato di eccitazione perenne , comunque ma non osai contraddirla , presi un caffè e qualche biscotto e tornai in palestra,Clara si stava allenando, nonostante sia una donna cicciottella ….un arancina con i piedi direbbe Fabio…ha un fisico sodo forte, come una contadina , colpiva con pugni precisi il sacco di fronte a lei , mi guardó e mi indicó un attrezzo.
“Scaldati e vai ad allenarti con quello rafforzerà le tue cosce e quella vagina rotta che ti ritrovi “
Mentre mi allenavo vedevo il corpo della mia padrona matido di sudore, sapeva benissimo che la stavo guardando e secondo me questo la eccitava da morire , aveva la consapevolezza che la sua bestiola la vedeva esattamente come un assetato nel deserto vede dell’acqua fresca.
Finito di allenarsi mi ordinò di seguirla, entrammo nella vasca da bagno , dopo più di un ora di allenamento eravamo sudatissime i suoi capelli erano letteralmente incollati sul viso, alzò le braccia.
“Asciugami , leccami tutta “
Affondai il viso su di lei , leccai ogni centimetro del suo corpo soffermandomi particolarmente alle ascelle, l’odore pungente risvegliò la mia eccitazione e la sua…., sentivo il suo respiro affannato , quando provai ad avvicinarmi tra le sue cosce mi cacciò “non ti allargare…. Tutto a suo tempo “quando si ritenne soddisfatta della pulita ricevuta mi fermò.
“Basta così , mettiti in ginocchio di fronte a me“
con le dita si allargó le grandi labbra e con un urlo liberatorio
svuotò la sua vescica, “apri la bocca bevi il mio nettare bestiola….. siiiii fai felice la tua padrona ahhhhh” leccai la sua micia pulendola accuratamente , mi tiró su e appena fummo viso a viso mi infiló la lingua in bocca, mulinava la lingua come se stesse cercando qualcosa che aveva perso…. Mi sciolsi come neve al sole e presa dall’eccitazione iniziai a muovere la lingua anche io , poggiai le mani sui suoi fianchi e fu in quel preciso momento che sentii un dolore atroce alla lingua, mi stava mordendo talmente forte che pensai me l’avesse staccata , mi spinse via solo per darmi una sberla talmente potente da lasciarmi le cinque dita in faccia.
“Come ti permetti, ma cosa credi che io sia la tua fidanzatina? Queste sono cose che dovrai guadagnartele “
Mi sputò in faccia
“Sei disgustosa ….. mi sa che non hai capito nulla, ti insegnerò io come ci si comporta “
Mi prese per un orecchio e mi riportó nella palestra a calci nel sedere , mi fece sdraiare di schiena sulla famosa panca, mi legò mani e piedi in una posizione scomodissima questa volta con foga e irruenza cercando di rendere il tutto più doloroso possibile , si sedette di peso sulla mia faccia.
“Se tiri fuori la lingua te la taglio giuro “
Mi scuoteva la testa urlando e sillabando le parole
“Tu-devi-di-men-ti-ca-re ogni iniziativa o ti frusto fino a toglierti la pelle…. Hai capito sacco di merda?”
Il suo odore mi faceva impazzire , essere sottomessa in quel modo mi portava al godimento , il suo clitoride mi sfregava sul naso e sulle labbra sempre più insistentemente, la stronza inizió mugolare e a palparsi i seni , i suoi umori inzupparono il mio viso , il gioco gli piacque mi sa perché venne subito , si rimise di peso sul mio viso stringendo con le cosce la mia testa , mi sentivo soffocare dentro una morsa , di riflesso iniziai a dimenarmi , quando capì che ero al limite si alzò quel tanto che bastava per farmi prendere aria, tossendo urlai con tutto il fiato che avevo in corpo “ punisci la tua schiava “ strizzò con forza i miei capezzoli duri come spilli per l’eccitazione e li mordicchio , chiusi gli occhi , sentii di essere una fontana tra le gambe, i miei succhi bagnarono le cosce il sedere e la pelle della panca facendomi scivolare ad ogni movimento .
“Ma guarda…. Abbiamo una diga che perde….. stai inzaccherando la mia panca come un cane bavoso, ora bloccherò quella perdita “
Si allontanò a prendere chi sa cosa, cercai di stringere le gambe come a voler trovare la combinazione del piacere da sola ma le manette me lo impedirono ,con gli occhi chiusi e col cervello chi sa dove non sentii Clara arrivare, mi diede un paio di bacchettate sull’interno coscia, bacchettata molto leggere , come a voler attirare la mia attenzione e dirmi “ferma e apri ste cazzo di gambe”
Infilò tre dita come niente e li tirò fuori subito, con il pollice controllò le consistenza dei miei umori con la lingua il sapore.
“Ma tu guarda che casino stai combinando …. Apri bene le gambe bisogna punire quella fica sbrodolante”.
Alzai la testa per capire cosa volesse fare
“Eh no bella mia… non funziona così…. “
Si avvicinò mostrandomi una benda che mi mise subito, tornó ai miei piedi facendomi scorrere qualcosa sul mio corpo, non era la solita bacchetta ma qualcosa di più largo e morbido,si fermò sul seno destro giocando col mio capezzolo con quell’affare, mi arrivò il primo leggero colpo sul capezzolo , era un frustino , continuo a scendere lungo i fianchi facendolo scivolare lungo tutto il corpo ,era una sensazione eccitante perché il contatto procurava il solletico ma sapevo benissimo che da un momento all’altro mi sarebbe arrivata la frustata, i colpi quando arrivavo non erano mai forti ma venivano dati in punti sensibili con un dolore secco …. Tipo cerotto strappato velocemente per intenderci.
Inizió a girarmi intorno colpendomi di tanto in tanto
“Sai , mio padre …. Buonanima era un collezionista d’auto…. Tu pensa che ha chiamato mia sorella Giulietta …. Come la sua auto preferita …. Non ho mai capito se amasse più le sue cazzo di macchine a noi ….. comunque ….Un giorno , potevo avere 15/16 anni , andammo ad un raduno lancia e senza volerlo feci cadere dell’acqua sul sedile della sua cazzo di appia di merda….. bene…. Quando tornammo a casa sai cosa fece?….si sfilò la cintura dei pantaloni e dopo avermi tirato su la gonna mi fece il sedere a strisce …. Fu l’unica volta che mi picchió ….e non lo fece per il danno in sé… ma per aver fatto di testa mia…. Mi aveva detto più volte di chiudere quella cazzo di bottiglietta. ….ma io…. Non l’ho fatto “
Mi diede un colpo proprio sulle grandi labbra , questo fece davvero male.
“ cosa voglio dire con questo bestiola mia? Semplice devi sempre ascoltare, i tuoi genitori, il tuo capo e soprattutto Me , ora hai bagnato la mia panca nonostante ti abbia detto che tu godrai solo quando lo vorrò io e ti bagni dove dico io….. apri le gambe “
Mi colpi le cosce ed aprii le gambe il più possibile, sentii qualcosa entrare dentro di me, era grosso …. Molto grosso, inizió a stantuffarmi prima lentamente poi sempre più velocemente, eccolo stavo per arrivare ma come immaginavo si blocco sul più bello, mi tolse la benda e si mise in un punto dove potessi vederla , inizió a palparsi i seni ai suoi piedi aveva un fallo a forma di cazzo di cavallo e grosso come una lattina di red bull , lo prese con tutte e due le mani e lo leccó.
“Mhmmm ha ancora il tuo sapore”
Lo posizionó per terra bloccandolo con la ventosa alla base , prese la cappella e piano piano la fece entrare dentro di sé gustandosi ogni centimetro.
“Guarda la tua padrona mostriciattolo, ti piace eh “
Inizió ad andare su e giù, si tirò indietro una ciocca di capelli dietro l’orecchio e leccatasi le dita iniziò a sgrillettarsi , io ero lì ferma, bloccata e impotente, costretta a vedere quello spettacolo senza poter partecipare , i movimenti diventarono sempre più veloci e più profondi, ormai una ventina di centri di quel fallo gigante erano inghiottiti da quella splendida vagina,si morse le labbra inarcando la schiena
“ ohhh siiiiiii che bello…. Mhhmm bestiola non sai che ti perdi….. peccato tu non non possa partecipare “
In quel momento ero la persona più invidiosa di questo mondo, volevo godere anche io , si staccó e si voltò di spalle, allargó le chiappe massaggiandosi il suo buchino, leccó due dita e iniziò a giocarci per un po’, leccó le dita ancora e ricominciò , aveva un culo stupendo, fece qualche passo indietro avvicinandosi a me “leccami il culo “
Iniziai a slappare con lei che continuava ad allargarselo con le dita, con l’altra mano massaggiava il suo clitoride, a poco a poco infilò tre dita, cominciai a vedere la sua caverna buia , usci un po’ d’aria , mi venne da ridere “lecca non fermarti cretina ….. oh sì cosi brava lecca ..ancora…. “
Infilai la mia lingua e la roteai come a ripulire una coppa gelato, non potendo usare le mani era lei ad agevolarmi il lavoro con le sue mani e con il suo peso , ormai stava infilando anche il quarto dito e quando ci riuscì si fece leccare meglio ancora un po’ prima di alzarsi e ritornare vicino al fallo che era rimasto li in piedi come un totem in onore a priapo , ci giró intorno poggiando un dito sulla punta, allargó le gambe e dandomi le spalle lo afferrò, lo poggió sul suo buco e iniziò a premere sempre di più, vidi il suo buco allargarsi piano piano fino a cedere di colpo e inghiottire quel cappellone con uno schiocco , mi leccai le labbra … sentendo ancora il suo sapore e il suo odore, continuai a godermi lo spettacolo, con le mani si allargó le natiche mentre con le ginocchia scendeva lentamente impalandosi “ mhmmm siete una delizia per gli occhi padrona “non mi sentì nemmeno,la sua testa era altrove , si fermò per un attimo e dopo un paio di colpi di reni risalì fino ad intravvedere la punta del dildo , andò su e giù sempre per un po’ avanzando centimetro dopo centimetro ad ogni falcata, ogni tanto dava un colpo di reni come a se il suo retto cercasse di fermarla , ma lei come un ariete avanzava inesorabilmente, con questo gioco arrivó ad inghiottire più di metà di quel mostruoso fallo , ormai più di venticinque centimetri di silicone nodoso avevano aperto una galleria come una trivella , ansimava come una cagna , ad un certo punto giró la testa “ guarda cosa fa la tua padrona adesso , incapace”si lasció letteralmente cadere di peso con un urlo animalesco , il suo corpo inghiotti letteralmente quell’affare , il mio stupore anticipó il terrore, non si muoveva più era con palmi delle mani a terra la testa all’indietro letteralmente seduta su quel palo nero addirittura l’inizio della sua base gli era entrato “ Cazzoooo Claraaaaaa” iniziai a tirare ma quelle stramaledette manette mi impedivano di andare da lei “Claraaaaa”
Con voce flebile e affannata mi rispose “ se non la smetti di urlare cosi ti do una testata giuro “
“Stai bene?”
Fece cenno di si con la testa” mai stata meglio…..”
“Per un momento ho pensato che ti fosse uscito dalla bocca “
Con un colpo secco staccó il dildo dal pavimento e tenendolo con la mano si avvicinò a me , aveva la faccia di chi ha appena avuto un orgasmo atomico, mi slegó e mi disse di mettermi seduta, io mi alzai e la guardai dritta negli occhi, le diedi una sberla talmente forte da farla indietreggiare, non reagì minimamente mi guardò solo stupita non si aspettava una reazione del genere , le saltai addosso in lacrime “ mi hai spaventato ….”
Mi mise l’indice sulle labbra zittendomi “ ma con chi credi di aver a che fare stupidina “
Mi asciugo le lacrime con il dito e mi bació, io questa volta rimasi ferma con le mani molli lungo i fianchi “ puoi baciarmi adesso ….anzi devi”
Cominciai a muovere la lingua e timidamente allungai le mani sui sui fianchi , chiusi gli occhi convinta che mi avrebbe staccato la lingua con un morso ma invece cominciò a succhiarla , fu un bacio lungo , bellissimo , liberatorio
“ vuoi vedere una cosa “
Annuii ancora scossa , mi prese la mano e le poggió sul suo pube “ premi salendo su , sotto la ciccia lo sentirai” , palpai partendo poco sopra il pube “premi di più tranquilla che non mi fai male,affondai di più fino a sentire appena qualcosa di duro , c’era effettivamente qualcosa di estraneo.
“Vammi a prendere le sigarette e vieni qui….. ho voglia di fumare e del secondo round “
Tornai con il pacchetto e ne accesi due una per lei e una per me , la trovai sdraiata di pancia su una panca , le diedi la sigaretta e mi sedetti a terra di fronte a lei , rimanemmo in silenzio per un po’
“mi dispiace averti spaventata, scusa”
La fissai con sguardo severo, con un sorriso “ non sono arrabbiata….lo voglio anche io”
Mi pizzicó la guancia “ sei una grandissima troietta…. Quasi quanto la tua padrona …. Ma andiamoci piano “
Finimmo di fumare e….
Continua……
Aprì gli occhi
“Che cazzo ti guardi vai a prepararmi la colazione” si grattó e si girò “dopo penseremo al tuo culo, dai su muoviti, avrai una lunga giornata “
Tornai qualche minuto dopo con il vassoio, caffè, due biscotti e le sigarette, lo posai di fianco a lei e mi sedetti sul bordo del letto, lei guardò il vassoio afferrò il pacchetto delle sigarette e me lo gettò in faccia.
“Non fumo in camera da letto, porta via questa porcheria “
presi il pacchetto per portarlo via
“ portalo di là tenendolo per la bocca e quattro zampe e rimani in soggiorno a cuccia ai piedi del divano cagna“
Si alzò dopo qualche minuto , quando mi arrivò vicino mi gettò a terra un biscotto morsicato e afferrato il guinzaglio mi portò nella palestra, mi fece salire sulla panca e con calma iniziò ad esaminarmi.
“Vediamo un po’… i lividi sono quasi spariti, bene bene, ora ascolta attentamente, se non vuoi che ti faccia male seriamente e non vuoi cagarti ad ogni starnuto ti consiglio una cosa: appena senti tirare il plug spingi come quando vai in bagno ….pronta?”
Afferrò il plug e inizió a tirare, contemporaneamente io spinsi ma nulla “spingi”riprovai ancora ,lentamente uscì fuori assieme a tanta aria e qualcosa di più viscido… , fu una liberazione, sentivo il buco aprirsi e chiudersi come una bocca .
“ vediamo un po’ mhmmmmm”
Clara pulì ed ispezionò attentamente le pareti interne e il buco , dopo qualche secondo lo bacio infilandoci la lingua “ mhmm buono tesoro , brava ragazza tu e il tuo culetto siete in forma smagliante ora mettiamo un po’ di crema e lasciamolo riposare qualche ora, “
Mi fece alzare e mi sgancio il guinzaglio lasciandomi solo il collare “ vai a fare colazione con calma poi torna qui “
Io non volevo mangiare avevo lo stomaco chiuso , il mio unico desiderio era stare con lei , ero in uno stato di eccitazione perenne , comunque ma non osai contraddirla , presi un caffè e qualche biscotto e tornai in palestra,Clara si stava allenando, nonostante sia una donna cicciottella ….un arancina con i piedi direbbe Fabio…ha un fisico sodo forte, come una contadina , colpiva con pugni precisi il sacco di fronte a lei , mi guardó e mi indicó un attrezzo.
“Scaldati e vai ad allenarti con quello rafforzerà le tue cosce e quella vagina rotta che ti ritrovi “
Mentre mi allenavo vedevo il corpo della mia padrona matido di sudore, sapeva benissimo che la stavo guardando e secondo me questo la eccitava da morire , aveva la consapevolezza che la sua bestiola la vedeva esattamente come un assetato nel deserto vede dell’acqua fresca.
Finito di allenarsi mi ordinò di seguirla, entrammo nella vasca da bagno , dopo più di un ora di allenamento eravamo sudatissime i suoi capelli erano letteralmente incollati sul viso, alzò le braccia.
“Asciugami , leccami tutta “
Affondai il viso su di lei , leccai ogni centimetro del suo corpo soffermandomi particolarmente alle ascelle, l’odore pungente risvegliò la mia eccitazione e la sua…., sentivo il suo respiro affannato , quando provai ad avvicinarmi tra le sue cosce mi cacciò “non ti allargare…. Tutto a suo tempo “quando si ritenne soddisfatta della pulita ricevuta mi fermò.
“Basta così , mettiti in ginocchio di fronte a me“
con le dita si allargó le grandi labbra e con un urlo liberatorio
svuotò la sua vescica, “apri la bocca bevi il mio nettare bestiola….. siiiii fai felice la tua padrona ahhhhh” leccai la sua micia pulendola accuratamente , mi tiró su e appena fummo viso a viso mi infiló la lingua in bocca, mulinava la lingua come se stesse cercando qualcosa che aveva perso…. Mi sciolsi come neve al sole e presa dall’eccitazione iniziai a muovere la lingua anche io , poggiai le mani sui suoi fianchi e fu in quel preciso momento che sentii un dolore atroce alla lingua, mi stava mordendo talmente forte che pensai me l’avesse staccata , mi spinse via solo per darmi una sberla talmente potente da lasciarmi le cinque dita in faccia.
“Come ti permetti, ma cosa credi che io sia la tua fidanzatina? Queste sono cose che dovrai guadagnartele “
Mi sputò in faccia
“Sei disgustosa ….. mi sa che non hai capito nulla, ti insegnerò io come ci si comporta “
Mi prese per un orecchio e mi riportó nella palestra a calci nel sedere , mi fece sdraiare di schiena sulla famosa panca, mi legò mani e piedi in una posizione scomodissima questa volta con foga e irruenza cercando di rendere il tutto più doloroso possibile , si sedette di peso sulla mia faccia.
“Se tiri fuori la lingua te la taglio giuro “
Mi scuoteva la testa urlando e sillabando le parole
“Tu-devi-di-men-ti-ca-re ogni iniziativa o ti frusto fino a toglierti la pelle…. Hai capito sacco di merda?”
Il suo odore mi faceva impazzire , essere sottomessa in quel modo mi portava al godimento , il suo clitoride mi sfregava sul naso e sulle labbra sempre più insistentemente, la stronza inizió mugolare e a palparsi i seni , i suoi umori inzupparono il mio viso , il gioco gli piacque mi sa perché venne subito , si rimise di peso sul mio viso stringendo con le cosce la mia testa , mi sentivo soffocare dentro una morsa , di riflesso iniziai a dimenarmi , quando capì che ero al limite si alzò quel tanto che bastava per farmi prendere aria, tossendo urlai con tutto il fiato che avevo in corpo “ punisci la tua schiava “ strizzò con forza i miei capezzoli duri come spilli per l’eccitazione e li mordicchio , chiusi gli occhi , sentii di essere una fontana tra le gambe, i miei succhi bagnarono le cosce il sedere e la pelle della panca facendomi scivolare ad ogni movimento .
“Ma guarda…. Abbiamo una diga che perde….. stai inzaccherando la mia panca come un cane bavoso, ora bloccherò quella perdita “
Si allontanò a prendere chi sa cosa, cercai di stringere le gambe come a voler trovare la combinazione del piacere da sola ma le manette me lo impedirono ,con gli occhi chiusi e col cervello chi sa dove non sentii Clara arrivare, mi diede un paio di bacchettate sull’interno coscia, bacchettata molto leggere , come a voler attirare la mia attenzione e dirmi “ferma e apri ste cazzo di gambe”
Infilò tre dita come niente e li tirò fuori subito, con il pollice controllò le consistenza dei miei umori con la lingua il sapore.
“Ma tu guarda che casino stai combinando …. Apri bene le gambe bisogna punire quella fica sbrodolante”.
Alzai la testa per capire cosa volesse fare
“Eh no bella mia… non funziona così…. “
Si avvicinò mostrandomi una benda che mi mise subito, tornó ai miei piedi facendomi scorrere qualcosa sul mio corpo, non era la solita bacchetta ma qualcosa di più largo e morbido,si fermò sul seno destro giocando col mio capezzolo con quell’affare, mi arrivò il primo leggero colpo sul capezzolo , era un frustino , continuo a scendere lungo i fianchi facendolo scivolare lungo tutto il corpo ,era una sensazione eccitante perché il contatto procurava il solletico ma sapevo benissimo che da un momento all’altro mi sarebbe arrivata la frustata, i colpi quando arrivavo non erano mai forti ma venivano dati in punti sensibili con un dolore secco …. Tipo cerotto strappato velocemente per intenderci.
Inizió a girarmi intorno colpendomi di tanto in tanto
“Sai , mio padre …. Buonanima era un collezionista d’auto…. Tu pensa che ha chiamato mia sorella Giulietta …. Come la sua auto preferita …. Non ho mai capito se amasse più le sue cazzo di macchine a noi ….. comunque ….Un giorno , potevo avere 15/16 anni , andammo ad un raduno lancia e senza volerlo feci cadere dell’acqua sul sedile della sua cazzo di appia di merda….. bene…. Quando tornammo a casa sai cosa fece?….si sfilò la cintura dei pantaloni e dopo avermi tirato su la gonna mi fece il sedere a strisce …. Fu l’unica volta che mi picchió ….e non lo fece per il danno in sé… ma per aver fatto di testa mia…. Mi aveva detto più volte di chiudere quella cazzo di bottiglietta. ….ma io…. Non l’ho fatto “
Mi diede un colpo proprio sulle grandi labbra , questo fece davvero male.
“ cosa voglio dire con questo bestiola mia? Semplice devi sempre ascoltare, i tuoi genitori, il tuo capo e soprattutto Me , ora hai bagnato la mia panca nonostante ti abbia detto che tu godrai solo quando lo vorrò io e ti bagni dove dico io….. apri le gambe “
Mi colpi le cosce ed aprii le gambe il più possibile, sentii qualcosa entrare dentro di me, era grosso …. Molto grosso, inizió a stantuffarmi prima lentamente poi sempre più velocemente, eccolo stavo per arrivare ma come immaginavo si blocco sul più bello, mi tolse la benda e si mise in un punto dove potessi vederla , inizió a palparsi i seni ai suoi piedi aveva un fallo a forma di cazzo di cavallo e grosso come una lattina di red bull , lo prese con tutte e due le mani e lo leccó.
“Mhmmm ha ancora il tuo sapore”
Lo posizionó per terra bloccandolo con la ventosa alla base , prese la cappella e piano piano la fece entrare dentro di sé gustandosi ogni centimetro.
“Guarda la tua padrona mostriciattolo, ti piace eh “
Inizió ad andare su e giù, si tirò indietro una ciocca di capelli dietro l’orecchio e leccatasi le dita iniziò a sgrillettarsi , io ero lì ferma, bloccata e impotente, costretta a vedere quello spettacolo senza poter partecipare , i movimenti diventarono sempre più veloci e più profondi, ormai una ventina di centri di quel fallo gigante erano inghiottiti da quella splendida vagina,si morse le labbra inarcando la schiena
“ ohhh siiiiiii che bello…. Mhhmm bestiola non sai che ti perdi….. peccato tu non non possa partecipare “
In quel momento ero la persona più invidiosa di questo mondo, volevo godere anche io , si staccó e si voltò di spalle, allargó le chiappe massaggiandosi il suo buchino, leccó due dita e iniziò a giocarci per un po’, leccó le dita ancora e ricominciò , aveva un culo stupendo, fece qualche passo indietro avvicinandosi a me “leccami il culo “
Iniziai a slappare con lei che continuava ad allargarselo con le dita, con l’altra mano massaggiava il suo clitoride, a poco a poco infilò tre dita, cominciai a vedere la sua caverna buia , usci un po’ d’aria , mi venne da ridere “lecca non fermarti cretina ….. oh sì cosi brava lecca ..ancora…. “
Infilai la mia lingua e la roteai come a ripulire una coppa gelato, non potendo usare le mani era lei ad agevolarmi il lavoro con le sue mani e con il suo peso , ormai stava infilando anche il quarto dito e quando ci riuscì si fece leccare meglio ancora un po’ prima di alzarsi e ritornare vicino al fallo che era rimasto li in piedi come un totem in onore a priapo , ci giró intorno poggiando un dito sulla punta, allargó le gambe e dandomi le spalle lo afferrò, lo poggió sul suo buco e iniziò a premere sempre di più, vidi il suo buco allargarsi piano piano fino a cedere di colpo e inghiottire quel cappellone con uno schiocco , mi leccai le labbra … sentendo ancora il suo sapore e il suo odore, continuai a godermi lo spettacolo, con le mani si allargó le natiche mentre con le ginocchia scendeva lentamente impalandosi “ mhmmm siete una delizia per gli occhi padrona “non mi sentì nemmeno,la sua testa era altrove , si fermò per un attimo e dopo un paio di colpi di reni risalì fino ad intravvedere la punta del dildo , andò su e giù sempre per un po’ avanzando centimetro dopo centimetro ad ogni falcata, ogni tanto dava un colpo di reni come a se il suo retto cercasse di fermarla , ma lei come un ariete avanzava inesorabilmente, con questo gioco arrivó ad inghiottire più di metà di quel mostruoso fallo , ormai più di venticinque centimetri di silicone nodoso avevano aperto una galleria come una trivella , ansimava come una cagna , ad un certo punto giró la testa “ guarda cosa fa la tua padrona adesso , incapace”si lasció letteralmente cadere di peso con un urlo animalesco , il suo corpo inghiotti letteralmente quell’affare , il mio stupore anticipó il terrore, non si muoveva più era con palmi delle mani a terra la testa all’indietro letteralmente seduta su quel palo nero addirittura l’inizio della sua base gli era entrato “ Cazzoooo Claraaaaaa” iniziai a tirare ma quelle stramaledette manette mi impedivano di andare da lei “Claraaaaa”
Con voce flebile e affannata mi rispose “ se non la smetti di urlare cosi ti do una testata giuro “
“Stai bene?”
Fece cenno di si con la testa” mai stata meglio…..”
“Per un momento ho pensato che ti fosse uscito dalla bocca “
Con un colpo secco staccó il dildo dal pavimento e tenendolo con la mano si avvicinò a me , aveva la faccia di chi ha appena avuto un orgasmo atomico, mi slegó e mi disse di mettermi seduta, io mi alzai e la guardai dritta negli occhi, le diedi una sberla talmente forte da farla indietreggiare, non reagì minimamente mi guardò solo stupita non si aspettava una reazione del genere , le saltai addosso in lacrime “ mi hai spaventato ….”
Mi mise l’indice sulle labbra zittendomi “ ma con chi credi di aver a che fare stupidina “
Mi asciugo le lacrime con il dito e mi bació, io questa volta rimasi ferma con le mani molli lungo i fianchi “ puoi baciarmi adesso ….anzi devi”
Cominciai a muovere la lingua e timidamente allungai le mani sui sui fianchi , chiusi gli occhi convinta che mi avrebbe staccato la lingua con un morso ma invece cominciò a succhiarla , fu un bacio lungo , bellissimo , liberatorio
“ vuoi vedere una cosa “
Annuii ancora scossa , mi prese la mano e le poggió sul suo pube “ premi salendo su , sotto la ciccia lo sentirai” , palpai partendo poco sopra il pube “premi di più tranquilla che non mi fai male,affondai di più fino a sentire appena qualcosa di duro , c’era effettivamente qualcosa di estraneo.
“Vammi a prendere le sigarette e vieni qui….. ho voglia di fumare e del secondo round “
Tornai con il pacchetto e ne accesi due una per lei e una per me , la trovai sdraiata di pancia su una panca , le diedi la sigaretta e mi sedetti a terra di fronte a lei , rimanemmo in silenzio per un po’
“mi dispiace averti spaventata, scusa”
La fissai con sguardo severo, con un sorriso “ non sono arrabbiata….lo voglio anche io”
Mi pizzicó la guancia “ sei una grandissima troietta…. Quasi quanto la tua padrona …. Ma andiamoci piano “
Finimmo di fumare e….
Continua……
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