La nuova capa 7
di
Adam82ne
genere
zoofilia
Greta venne in mio aiuto…. Ovviamente a suo modo, si posizionò d’avanti e mi spinse la testa sul pavimento con lo stivale, avevo la sua suola sulla guancia sinistra che premeva .
“Ma Cristo di un Dio vuoi tirare su quel cazzo di culo “
Feci forza sulle ginocchia, sentivo Ari dimenarsi e il suo cazzo battere sulle chiappe.
“Ancora , tira su troietta incapace”
Lo disse ringhiando schiacciando ancora di più la mia testa, il tacco dello stivale mi sfiorava il naso.
Diedi un colpo di reni per sistemarmi meglio e feci forza sulle ginocchia assumendo la perfetta posizione di una cagnetta pronta all’accoppiamento con le mani allargai le chiappe, Aru sembrò trovare la posizione giusta, le zampe anteriori non mi stavano più massacrando la schiena, sentii degli spruzzi sui miei buchi
“ come di già “ pensai ingenuamente e muovendomi impercettibilmente
“Fermaaaaa o ti schiaccio come uno scarafaggio “
Poi ….. lo sentii entrare di prepotenza , fu una sensazione stupenda….animalesca….sentivo Aru sbattermi come come un forsennato, sembrava un martello pneumatico, tum tum tum tum tum , ad ogni colpo il suo cazzo cresceva sempre di più diventando sempre più caldo , spruzzi bollenti mi stavano riempiendo , mugulavo con la bocca tappata , Greta era sempre li col suo stivale a premere la mia testa , l’odore di cuoio degli stivali e di bestia della coperta sotto di me mi riempivano le narici inebriandomi , tolsi le mani dalle chiappe e le poggiai per terra come a cercare più stabilità, la punta dell’altro stivale mi bloccò la mano come una tagliola, il dolore alle dita aumentarono ancora il piacere che stavo provando .
Urlai un incomprensibile “Aruuuu scopamiiiii scopa la tua cagna ahhhhhh”
Non so se qualcuno potè capire quelle parole ma ebbi la sensazione che Aru aumentasse il ritmo, lo sentivo battere su di me come una palla da demolizione , era caldo quasi bollente , sentivo la mia micia scottare , arrivò il primo orgasmo e fu devastante , davvero devastante, urlai come se mi stessero scannando ,un suono lunghissimo e rauco uscì dalla mia bocca, sentii la palla vibrare sotto i miei denti e saliva uscire dai fori, il mio partner peloso continuava il suo lavoro di demolizione vaginale instancabilmente e implacabilmente , i suoi spruzzi mi stavano riempiendo come un cannellone , sentivo che stavo per venire ancora e che qualcosa stava allargando le pareti della mia micetta
“ siiiii slabrami tutta “
Lo sentivo davvero , era il nodo “ allora è vera questa storia “anche il secondo orgasmo fu fortissimo e questa volta mi risucchió le forze , mi sentivo le braccia molli e le gambe quasi cedere, il nodo si era allargato a dismisura mi sentivo quasi pronta ad esplodere tra la quantità di liquidò bollente dentro di me e la pressione del nodo sulle pareti, persi un po’ l’equilibrio, la pressione degli stivali aumentò.
“Fermaaaa cazzo “
Il ritmo di Aru diminuì progressivamente fino ad arrestarsi , rimase fermo dentro di me per una decina di minuti indimenticabili per quanto belli , i movimenti involontari mi davano comunque scariche di piacere lungo la schiena, quanto alla mia fighetta … beh non me la sentivo più era come anestetizzata.
Il membro di Aru venne fuori come un tappo e quell’instancabile amante si ritirò vicino al divano soddisfatto ma prima mi diede una slappata tra le cosce come a dire “ grazie cagna”.
Grata mi fece rimanere immobile e liberatami la mano mi ordinò di metterla sulla mia fica
“Tieni tutto dentro o saranno guai per te “
Si sdraió sotto me e mi fece sedere sulla sua bocca, tolsi la mano e mentre la sua lingua entrava dentro di me sentii uscire una quantità incredibile di liquido,mentre Greta mi ripuliva portai la mia mano sul mio viso spalmandomi tutto quel ben di Dio, un odore forte e acre mi arrivò al cervello come un pugno, la fredda Greta si rivelò una leccatrice bravissima, forse la più brava che abbia messo la lingua nella mia intimità, riusci a donarmi un altro orgasmo che sommati ai due fotonici di poco prima mi fece perdere quel briciolo di forza che mi era rimasta , mi buttai per terra e rimasi cosi per un po’ , vidi Aru leccarsi il suo arnese che lentamente si ritirava nella sua pelliccia , i nostri sguardi si incrociarono , si avvicinò e iniziò a leccarmi la faccia, la sua bava entró dai fori della palla , quello fu come un accendino su una miccia e come una pera di adrenalina, eccitazione e forza rientrando nel mio cervello e nel mio corpo, mi tirai sui gomiti,da dietro Greta mi tolse il bavaglio proprio mentre il culone di Clara era sopra di me , teneva mano sopra la sua fica , mi avvicinai e spalancai la bocca pronta a ricevere i frutti del suo amplesso con Tuco ,bevvi tutto e non ancora soddisfatta ripulii la fonte con passione come se fosse il coperchio dello yogurt, uno yogurt gustoso dal sapore acidulo un po’ amaro , la ferita mi bruciava da morire ed a malincuore su consiglio di Clara e Greta mi sciacquai la bocca con del collutorio , rimanemmo tutte e tre sulle coperte ancora un po’ a parlare di ciò che era successo, le baciai sulla guancia più volte per ringraziarle di avermi regalato l’esperienza più bella della mia vita , riempivo la loro testa di domande e mi resi disponibile a qualsiasi cosa pur di poter rivivere il tutto ancora e ancora, alla fine, Greta stanca di sentirmi mi getto una delle coperte addosso e rivolgendosi a Clara “ da dove si spegne questa piattola trita coglioni”
La scena fu tanto bella che scoppiammo a ridere con le lacrime , ma quel momento di riposo non durò molto…..la notte era ancora giovane.
Bevemmo del vino sdraiati tutti e cinque sulla coperta, Greta usava le tette di Clara a mo di cuscino , e le mie spalle come poggiapiedi, di tanto in tanto me li metteva sulla bocca e io da brava schiavetta non perdevo l’occasione di leccare , mi ero quasi addormentata coccolata da quel contatto fisico e dal bisbigliare di loro due quando mi sentii qualcosa di freddo tra le gambe seguito da qualcosa di caldo e ruvido, aprii gli occhi e vidi Aru intento a fare un accurata visita ginecologica , venne a leccarmi la faccia come a dire svegliati che ho voglia.
Greta mi pizzicó il naso con le dita dei piedi.
“Mi sa che hai fatto colpo troietta ahahah ti vede come la sua cagna ”
Anche Tuco si avvicinò ad odorarmi tra le gambe ma Aru lo scacció mettendomi le zampe sulla pancia.
Fui cosi commossa che lo abbracciai
“ e la cosa più dolce e bella che io abbia visto e ricevuto , ti bacerei se potessi ma la tua cagna ha la bua” sembró capirmi e mi lecco ancora il viso, lo strinsi forte ancora un po’ e da bravo marpione qual’è ne approfittò per leccarmi le tette.
“Prepari troietta perché diventerà sempre più insistente “
Greta disse quelle parole infilando e muovendo il ditone nella mia bocca ,Aru la guardó deluso come se gli avesse toccato il suo osso .
“Guarda Clara ci è rimasto male “
“Tranquillo amore di mamma non la tocco la tua cagna…. Almeno per ora “
Abbaiò e poggiò anche la testa sulla mia schiena , ero solo sua.
Tuco nel frattempo andò dalla sua padrona sconsolato , ero la più desiderata dai cani…...
“Amore di mamma che c’è ti trattano male eh tranquillo che arriverà anche il tuo turno ormai è la cagna del branco “
Continua…..
“Ma Cristo di un Dio vuoi tirare su quel cazzo di culo “
Feci forza sulle ginocchia, sentivo Ari dimenarsi e il suo cazzo battere sulle chiappe.
“Ancora , tira su troietta incapace”
Lo disse ringhiando schiacciando ancora di più la mia testa, il tacco dello stivale mi sfiorava il naso.
Diedi un colpo di reni per sistemarmi meglio e feci forza sulle ginocchia assumendo la perfetta posizione di una cagnetta pronta all’accoppiamento con le mani allargai le chiappe, Aru sembrò trovare la posizione giusta, le zampe anteriori non mi stavano più massacrando la schiena, sentii degli spruzzi sui miei buchi
“ come di già “ pensai ingenuamente e muovendomi impercettibilmente
“Fermaaaaa o ti schiaccio come uno scarafaggio “
Poi ….. lo sentii entrare di prepotenza , fu una sensazione stupenda….animalesca….sentivo Aru sbattermi come come un forsennato, sembrava un martello pneumatico, tum tum tum tum tum , ad ogni colpo il suo cazzo cresceva sempre di più diventando sempre più caldo , spruzzi bollenti mi stavano riempiendo , mugulavo con la bocca tappata , Greta era sempre li col suo stivale a premere la mia testa , l’odore di cuoio degli stivali e di bestia della coperta sotto di me mi riempivano le narici inebriandomi , tolsi le mani dalle chiappe e le poggiai per terra come a cercare più stabilità, la punta dell’altro stivale mi bloccò la mano come una tagliola, il dolore alle dita aumentarono ancora il piacere che stavo provando .
Urlai un incomprensibile “Aruuuu scopamiiiii scopa la tua cagna ahhhhhh”
Non so se qualcuno potè capire quelle parole ma ebbi la sensazione che Aru aumentasse il ritmo, lo sentivo battere su di me come una palla da demolizione , era caldo quasi bollente , sentivo la mia micia scottare , arrivò il primo orgasmo e fu devastante , davvero devastante, urlai come se mi stessero scannando ,un suono lunghissimo e rauco uscì dalla mia bocca, sentii la palla vibrare sotto i miei denti e saliva uscire dai fori, il mio partner peloso continuava il suo lavoro di demolizione vaginale instancabilmente e implacabilmente , i suoi spruzzi mi stavano riempiendo come un cannellone , sentivo che stavo per venire ancora e che qualcosa stava allargando le pareti della mia micetta
“ siiiii slabrami tutta “
Lo sentivo davvero , era il nodo “ allora è vera questa storia “anche il secondo orgasmo fu fortissimo e questa volta mi risucchió le forze , mi sentivo le braccia molli e le gambe quasi cedere, il nodo si era allargato a dismisura mi sentivo quasi pronta ad esplodere tra la quantità di liquidò bollente dentro di me e la pressione del nodo sulle pareti, persi un po’ l’equilibrio, la pressione degli stivali aumentò.
“Fermaaaa cazzo “
Il ritmo di Aru diminuì progressivamente fino ad arrestarsi , rimase fermo dentro di me per una decina di minuti indimenticabili per quanto belli , i movimenti involontari mi davano comunque scariche di piacere lungo la schiena, quanto alla mia fighetta … beh non me la sentivo più era come anestetizzata.
Il membro di Aru venne fuori come un tappo e quell’instancabile amante si ritirò vicino al divano soddisfatto ma prima mi diede una slappata tra le cosce come a dire “ grazie cagna”.
Grata mi fece rimanere immobile e liberatami la mano mi ordinò di metterla sulla mia fica
“Tieni tutto dentro o saranno guai per te “
Si sdraió sotto me e mi fece sedere sulla sua bocca, tolsi la mano e mentre la sua lingua entrava dentro di me sentii uscire una quantità incredibile di liquido,mentre Greta mi ripuliva portai la mia mano sul mio viso spalmandomi tutto quel ben di Dio, un odore forte e acre mi arrivò al cervello come un pugno, la fredda Greta si rivelò una leccatrice bravissima, forse la più brava che abbia messo la lingua nella mia intimità, riusci a donarmi un altro orgasmo che sommati ai due fotonici di poco prima mi fece perdere quel briciolo di forza che mi era rimasta , mi buttai per terra e rimasi cosi per un po’ , vidi Aru leccarsi il suo arnese che lentamente si ritirava nella sua pelliccia , i nostri sguardi si incrociarono , si avvicinò e iniziò a leccarmi la faccia, la sua bava entró dai fori della palla , quello fu come un accendino su una miccia e come una pera di adrenalina, eccitazione e forza rientrando nel mio cervello e nel mio corpo, mi tirai sui gomiti,da dietro Greta mi tolse il bavaglio proprio mentre il culone di Clara era sopra di me , teneva mano sopra la sua fica , mi avvicinai e spalancai la bocca pronta a ricevere i frutti del suo amplesso con Tuco ,bevvi tutto e non ancora soddisfatta ripulii la fonte con passione come se fosse il coperchio dello yogurt, uno yogurt gustoso dal sapore acidulo un po’ amaro , la ferita mi bruciava da morire ed a malincuore su consiglio di Clara e Greta mi sciacquai la bocca con del collutorio , rimanemmo tutte e tre sulle coperte ancora un po’ a parlare di ciò che era successo, le baciai sulla guancia più volte per ringraziarle di avermi regalato l’esperienza più bella della mia vita , riempivo la loro testa di domande e mi resi disponibile a qualsiasi cosa pur di poter rivivere il tutto ancora e ancora, alla fine, Greta stanca di sentirmi mi getto una delle coperte addosso e rivolgendosi a Clara “ da dove si spegne questa piattola trita coglioni”
La scena fu tanto bella che scoppiammo a ridere con le lacrime , ma quel momento di riposo non durò molto…..la notte era ancora giovane.
Bevemmo del vino sdraiati tutti e cinque sulla coperta, Greta usava le tette di Clara a mo di cuscino , e le mie spalle come poggiapiedi, di tanto in tanto me li metteva sulla bocca e io da brava schiavetta non perdevo l’occasione di leccare , mi ero quasi addormentata coccolata da quel contatto fisico e dal bisbigliare di loro due quando mi sentii qualcosa di freddo tra le gambe seguito da qualcosa di caldo e ruvido, aprii gli occhi e vidi Aru intento a fare un accurata visita ginecologica , venne a leccarmi la faccia come a dire svegliati che ho voglia.
Greta mi pizzicó il naso con le dita dei piedi.
“Mi sa che hai fatto colpo troietta ahahah ti vede come la sua cagna ”
Anche Tuco si avvicinò ad odorarmi tra le gambe ma Aru lo scacció mettendomi le zampe sulla pancia.
Fui cosi commossa che lo abbracciai
“ e la cosa più dolce e bella che io abbia visto e ricevuto , ti bacerei se potessi ma la tua cagna ha la bua” sembró capirmi e mi lecco ancora il viso, lo strinsi forte ancora un po’ e da bravo marpione qual’è ne approfittò per leccarmi le tette.
“Prepari troietta perché diventerà sempre più insistente “
Greta disse quelle parole infilando e muovendo il ditone nella mia bocca ,Aru la guardó deluso come se gli avesse toccato il suo osso .
“Guarda Clara ci è rimasto male “
“Tranquillo amore di mamma non la tocco la tua cagna…. Almeno per ora “
Abbaiò e poggiò anche la testa sulla mia schiena , ero solo sua.
Tuco nel frattempo andò dalla sua padrona sconsolato , ero la più desiderata dai cani…...
“Amore di mamma che c’è ti trattano male eh tranquillo che arriverà anche il tuo turno ormai è la cagna del branco “
Continua…..
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