Questione di misure Ottavo episodio

di
genere
dominazione

Vedo padrona Ludovica che comincia a muoversi lentamente sopra di me
“ Oh Madonna, faccio fatica a metterlo tutto dentro. Incredibile. Io che i cazzi da 18 centimetri nemmeno li sento” mormora mentre vedo il suo bacino scendere sul mio pisello e poi rialzarsi. Poi comincia a muoversi sempre piu’ velocemente
“ Oddioooooo. Sfondamela, aprimi come una cozza, distruggimela. Oh, quanto sto godendo” mugugna soddisfatta e io sono ancora più soddisfatto nel vedere che, al contrario di ciò che potevo immaginare, lei sta provando piacere. Ma c’è un piccolo problema. Anch’io sto provando piacere. Molto piacere. Lo faccio presente alla mia padrona
“ Padrona Ludovica, sto per provare piacere” Lei si ferma e mi molla due schiaffoni che mi intontiscono
“ Se te ne vieni senza il mio permesso io ti meno”
“ Veramente, lei mi ha menato ugualmente anche se non sono venuto” le faccio presente
“ Beh, ti meno più forte. Sto per godere e devo prima godere io. Ora ricomincio a muovermi. Se te ne vieni e ti si ammoscia, io te ne farò pentire amaramente” mi dice con tono minaccioso. Cerco di non pensare che sto facendo l’amore con la donna bellissima che amo mentre padrona Ludovica riprende a muoversi sopra di me per alcuni minuti fino a quando improvvisamente si irrigidisce e lancia un grido che forse hanno sentito pure nel condominio accanto
“ Uuuhhh. Ho raggiunto l’orgasmo. No di più, ho goduto come una scrofa in calore. Mai provata una cosa del genere. Si, quanto mi piace il cazzo” esclama rilassandosi, con i suoi bei capelli che le sono andati sul viso. Lei se li scansa, soffia a una ciocca che era rimasta sulla fronte e si alza. Io la guardo meravigliato
“ Padrona... E io?” Mi guarda con i suoi occhi di ghiaccio
“ Tu? Tu non vieni”
“ Perché?” Lei si riavvicina a me, mi afferra per il collo e quasi mi tira su di peso
“ Perché ho deciso così. Hai qualcosa in contrario?”
“ Nnnnno padrona” le rispondo tremando
“ Ah, volevo dire. La prossima volta che contesti un mio ordine, ti prendo a frustate. Ora vatti a lavare e poi vestiti che fra pochi minuti arrivano le mie amiche coi loro schiavi” Obbedisco in silenzio anche se è un po’ difficile per me lavarmi e vestirmi col mio pisello eretto ma e’ meglio non contraddirla. Lei nel frattempo si è rinchiusa nella sua camera e dopo alcuni minuti sento bussare alla porta
“ Sono le mie amiche. Vai ad aprire e di' loro che mi sto cambiando”
“ Subito, padrona Ludovica” rispondo andando verso la porta. Apro e in effetti dovrebbero essere le tre amiche di padrona Ludovica insieme ai loro schiavi. Mi guardano meravigliate poi una di loro mi afferra per un braccio
“ E tu chi cazzo sei?” domanda con dolcezza la donna
“ Ehm, io veramente sarei Andrea, il nuovo schiavo di padrona Ludovica” rispondo. Speriamo di essermi presentato nel modo giusto. Le tre donne, ormai entrate in casa, scoppiano a ridere contemporaneamente
“ Allora è proprio ridotta male la nostra amica. Dove sta?”
“ Si sta cambiando” faccio mentre vedo che tutte e tre si spogliano dei loro cappotti aiutati dal loro rispettivo schiavo. Sono tre donne molto belle, forse non come padrona Ludovica ma quasi. Molto alte e vestite in modo sensuale. La prima, quella che prima mi ha afferrato per il braccio, ha un vestitino nero davvero corto e molto aderente lucido, la seconda invece un pantalone nero aderentissimo, anch’esso lucido e un top dello stesso colore e tessuto mentre la terza è addirittura in abbigliamento intimo, con uno slippino minuscolo e un reggiseno trasparente. Tutte e tre hanno degli stivali che arrivano al ginocchio con un tacco a spillo spropositato che me le fanno vedere come gigantesse. Si mettono sedute e, schioccando semplicemente le dita, si fanno accendere una sigaretta dagli schiavi che poi si mettono in ginocchio, ognuno a fianco della propria padrona e aprono la bocca. Con mio grande stupore, vedo che le bellissime donne versano la cenere delle loro sigarette nella bocca dei loro schiavi mentre parlano tranquillamente di altre faccende. Spengono poi la sigaretta sulla lingua degli uomini e glie la fanno ingoiare. Oh mio Dio, comincio ad essere preoccupato perché padrona Ludovica mi ha detto che la stessa cosa la farà fare a me. Vedo poi che gli schiavi si cominciano a spogliare e rimangono tutti e tre nudi, ognuno con una gabbietta come quella che padrona Ludovica voleva mettere al mio pisello. Proprio in quel momento, fa la sua apparizione la mia padrona. E’ incredibilmente bella, truccata di tutto punto e con una tuta lucida nera aderentissima che va a terminare dentro un paio di stivali simili a quelli indossati dalle altre tre padrone. Ho il cuore in gola di fronte a tanta bellezza. Vorrei osservarla a lungo per imprimere nella mia memoria questa visione paradisiaca ma mi devo inginocchiare. Riesco però a vedere le altre tre donne che si alzano e vanno ad abbracciare padrona Ludovica poi una di loro le dice indicandomi
“ Ehi Ludo, ma dove l’hai raccattato questo tipo. Sei andato nelle discariche a raccoglierlo? Più brutto era impossibile trovarlo?” La mia bellissima padrona sogghigna
“ Si, è vero, non è una gran bellezza ma ha un enorme pregio”
“ Enorme pregio questo tipo brutto come la fame?” ripete come un eco una delle tre signore
“ Enorme. Ma che dico enorme. Di più. Un pregio gigantesco, monumentale” risponde la mia bellissima padrona per poi rivolgersi a me “ Spogliati completamente” Oh mio Dio, che vergogna! Già mi vergogno come un cane a spogliarmi di fronte a una donna, figuriamoci farlo davanti a quattro. E a tre uomini. Rimango un po’ perplesso e padrona Ludovica viene vicino a me e fa partire uno schiaffo tremendo che mi manda col sedere per terra
“ La prossima volta che non obbedisci immediatamente ti prendo a schiaffi” E quello che mi ha dato cos’era? Scuoto la testa intontito. Credo che se ci fossero i campionati mondiali di schiaffoni padrona Ludovica vincerebbe la medaglia d’oro. Non rispondo. Ho troppa paura per farlo. Comincio a spogliarmi. Quando mi tolgo la camicia, le tre amiche della mia padrona sghignazzano
“ Che fisico d’atleta” dice una di loro. Mi e’ sembrato di percepire una leggera ironia ma forse è soltanto la mia impressione
“ Madonna che tisico” aggiunge un’altra
“ Si, e’ vero, è un po’ gracilino, Laura” risponde padrona Ludovica mentre io continuo a spogliarmi e finalmente... Beh, finalmente per modo di dire. Dicevo che alla fine sono nudo, con tutti gli occhi puntati sul mio difetto. Una di loro, quella che padrona Ludovica ha chiamato Laura, si avvicina a me sgranando gli occhi
“ Oh santa Rita da Milazzo” Che strano, devono avere la stessa santa protettrice lei e la mia padrona
“ Beh, che ne dite, ragazze?” chiede la mia bellissima principale
Quella chiamata Laura si volta verso le sue amiche
“ Giorgia, Manuela, vedete pure voi quello che sto vedendo io oppure ho le visioni?” Le altre due non rispondono e stanno osservando ad occhi spalancati il mio difetto. La donna chiamata Manuela, quella che è vestita solo con la biancheria intima scansa la sua amica e si mette di fronte a me
“ Questo non è un cazzo, è un’arma di distruzione di massa”
“ E non l’avete visto dritto. Ora vi faccio vedere” risponde padrona Ludovica prendendo in mano il mio pisello che ben presto, sotto il tocco magico della bellissima donna diventa turgido al massimo. Laura, quella vestita con il mini abito si avvicina alla mia bellissima padrona
“ Ludovica cara, non ti dispiace se mi ci faccio un giretto, vero? Due, tre ore al massimo e te lo restituisco quasi integro” Le altre due padrone però intervengono
“ E no Laura. Ci siamo anche noi. Io un cazzo così non te lo lascio mica. Mai vista una cosa del genere” dice la signora Giorgia
“ Infatti. Il giretto ce lo voglio fare pure io. Anzi, sono disposta pure a prendermelo in affitto per un paio di giorni. E’ resistente?”
“ Calma ragazze, è inutile che vi accapigliate perché non lo cedo a nessuna di voi. E’ proprieta’ privata. Appartiene solo a me. E per quanto riguarda la resistenza... Credo che possa migliorare ma basta e avanza per farvi godere come non avete mai goduto” Si fa avanti la signora Giorgia
“ Non puoi dire sul serio. Siamo amiche e dobbiamo dividere tutto. Mica è una saponetta che si logora. Ce n’è per tutte noi. Io voglio assaggiarlo, devo assaggiarlo. Sono tutta un lago solo al pensiero di mettermi dentro un affare del genere”
“ E’ inutile che insistiate, ragazze. Fatevi un ditalino ma il cazzo del mio schiavo non si tocca. Guardare e non toccare”
“ E fegato scoppiare. Almeno un pompino. Voglio vedere se ci riesco” interviene la signora Laura
“ Te lo scordi. Lo so che tu hai una bella bocca da pompinara ma tanto posso assicurarti che non c’entra manco la metà. Ho appena provato e credimi, sarebbe impossibile perfino per te”
“ Cazzo, sei una stronza, Ludovica” dice la signora Manuela
“ E voi siete invidiose, ragazze” risponde la mia bellissima e amatissima padrona anche se devo dire che non ho compreso bene tutto quello che è accaduto. Mi è sembrato di capire che mi vorrebbero come schiavo anche loro, forse per prendermi in giro per il mio enorme difetto ma non sono proprio sicuro. Spero solo che la mia padrona non mi ceda a nessuna di quelle altre dominatrici. Io vorrei essere solo suo.

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davidmuscolo@tiscali.it
scritto il
2023-12-13
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