Vacanze estive 8

di
genere
orge

Sabato


Un nuovo giorno fece capolino tra le finestre del camper , ci eravamo addormentate nello stesso letto , una sopra l’altra, sbrogliato quel groviglio di corpi andammo a fare colazione fuori, gli altri vacanzieri si fermavano a salutare con un sorriso compiaciuto dipinto sul viso, le urla della notte appena passata probabilmente erano state udite da tutti, la cosa non è che ci fregasse più di tanto , anzi.
Poco dopo prendemmo i teli e andammo in spiaggia incamminandoci lungo il sentiero, passammo di fianco all’ultimo camper di Furio e li sentimmo dei mugolii , gli occupanti erano sicuramente intenti a farsi una sana scopata mattutina e a giudicare dal rumore erano almeno in tre.
Arrivate in spiaggia, Ilaria e Katia si tolsero i costumi e si incamminarono in acqua, non potei fare a meno di notare il luccichio di un plug nel culo di Katia quando si piegò , ecco svelato il segreto pensai , ci spogliammo anche io e Nadia raggiungendo la gente in acqua, c’era anche Furio che a mollo chiacchierava con Paolo , un bell’uomo sui quaranta con un po’ di pancetta, erano tutti nudi e non potei fare a meno di constatare che sotto la pancetta da peroni era davvero messo bene, ci scambiammo un occhiata con Nadia pensando la stessa cosa , li salutammo e proseguimmo verso il largo camminando, constatai che a differenza del mare calabrese dove percorsi pochi metri non si tocca più qui si può camminare per un bel pezzo senza problemi, raggiungemmo le ragazze che erano già intente a parlare con un piccolo gruppo di persone, stavano sicuramente parlando di noi perché appena ci avvicinammo smisero di chiacchierare e iniziarono a fissarci.

“Ma buongiorno ragazze …. Tutto bene? “

Io guardai il ragazzo fissandolo tra le gambe.

“Certo Andrea tutto divinamente bene”

Alzai lo sguardo e lo fissai negli occhi

“ e tu?”

Lui sorrise .
“Non mi lamento…. A parte la notte….. come dire…. Squarciata da qualche rumore di felicità…”
Io cogliendo la sua ironia risposi a tono dicendogli , che la felicità prima o poi la raggiungiamo tutti e che la prossima volta potrebbe toccare a lui , tutti scoppiarono a ridere compreso lui.

“Non vedo l’ora ….cara Chiara…non vedo l’ora “

Andrea stava nel camper vicino al nostro insieme ai suoi tre amici Nico,Dario e Vito , tutti sui trentacinque e tutti molto carini e gentili , di sicuro erano quelli che avevano sentito più di tutti quello che era successo durante la notte, in acqua tra un tuffo e una chiacchierata passò tutta la mattinata e quando rientrammo in campeggio io e Nadia andammo a mangiare da Andrea e i sui amici,Ilaria e Katia andarono con Lello e Bea una coppia romana sui cinquant’anni con amico al seguito, Fausto , un quarantenne di Brindisi dai modi decisi che incuteva timore solo a guardarlo , non sembrava cattivo ma era sicuramente una persona dal carattere forte e autorevole, aveva un forte ascendente su tutti e l’unica che sembrava tenergli testa era appunto Katia , quella che la prima sera mi scopò come uno stallone.
Comunque, i nostri quattro nuovi amici, oltre alla già citata gentilezza si rivelarono ottimi cuochi ed eccellenti padroni di casa, la loro ospitalità e il loro modo di fare solare e scherzoso non sfociò mai nella volgarità, questo fece breccia nel cuore di Nadia e il mio ovviamente, non sentirsi dei buchi da riempire ma due persone con cui condividere in letizia dei bei momenti ci fece vivere quel pomeriggio in un soffio, non ci accorgemmo neanche del tempo che era passato e ci ritrovammo come niente a preparare la cena, con Andrea che scherzava con me mentre preparavamo da mangiare e gli altri tre che scherzavano e giocavano con Nadia mentre facevamo finta di apparecchiare la tavola.
Andrea fece una battuta talmente stupida da farmi sbellicare dalle risate , ero letteralmente piegata, quando smisi lo guardai asciugandomi le lacrime, ci fu un momento di silenzio, per rompere quel momento presi una patatina dal piatto sul tavolo e la misi in bocca ad Andrea che la prese sfiorandomi le dita con le labbra e ciucciando il sale attaccato , io mi avvicinai e asciugandogli con il dito una goccia di sudore sulla guancia , lo baciai , lui mi cinse i fianchi avvicinandomi a lui , era eccitato e anche io, ma mi sfilai .
“Porto il piatto fuori….. agli altri “

Non lo feci con cattiveria o per fare la difficile, volevo solo giocare, provocarlo con amore, lui mi seguì capendo il mio gioco , andai fuori e distribuii le patatine e un bacio ai quattro che nel frattempo si erano seduti , anche loro ciucciarono il sale sulle mie dita e voltandomi verso Andrea con sguardo ammiccante dissi.
“Vedo con piacere che a tutti piace la patatina “
Ne presi una anche io e leccatami le dita entrai dentro a prendere gli altri piatti , cenammo con la stessa leggerezza che aveva contraddistinto la giornata , una volta finito e sistemato tutto prendemmo i teli e scendemmo in spiaggia , la luna brillava e si rifletteva sul mare calmo come una tavola, non dimenticherò mai lo sguardo di Nadia,era il ritratto della felicità….. e si anche della lussuria.
Seduti sulla riva con l’acqua che bagnava i nostri piedi, l’eccitazione prese il sopravvento, ero tra la braccia di Andrea e Nico , parlavamo sottovoce come a non voler disturbare la quiete che ci circondava, Nadia e gli altri invece a qualche metro di distanza erano più rumorosi e ridevano di gusto alle battute e agli scherzi dell’uno o dell’altro, ad un certo punto però le loro voci sembrarono distanti e ovattate e non solo perché si erano sposati in acqua ma soprattutto perché i miei due uomini iniziarono a darmi tanti bacini e tante coccole,le loro lingue calde e le loro mani di velluto accarezzarono ogni parte del mio corpo accendendomI come una torcia e nonostante i miei piedi fossero in acqua il fuoco dentro di me divampò e si estese come in un campo di sterpaglie .
Le mie mani scesero incontrando i loro membri eretti, i loro pubi completamente depilati ne esaltavano la lunghezza, andai avanti e indietro continuando a baciarli , le loro mani ormai erano tra le mie cosce e i loro indici si contendevano il mio clitoride gonfio e voglioso In una lotta all’ultimo umore, uno dei due sconfitto dall’altro si nascose nella mia caverna umida, il vincitore invece continuò e picchiettarci su come a rivendicare la sua conquista, un ondata di piacere mi fece staccare dalle loro labbra facendomi gemere , mi misi a quattro zampe e chinatami su di loro iniziai a baciare le loro aste turgide , lo facevo con movimenti lenti alternandomi con tutti e due, Andrea poco dopo si sfiló mettendosi dietro di me e iniziando a leccarmi , l’ondata di piacere che mi arrivò mi fece venire i brividi , io continuai a dedicarmi a Nico che ormai aveva la mia bocca tutta per lui , assaporai ogni centimetro della sua verga , messaggiando i suoi testicoli ormai zuppi della mia saliva , ripulii anche loro per poi ricominciare tutto da capo.
Andrea finita la sua esplorazione con dita e lingua si alzò in piedi mettendosi dietro la testa del suo amico, saltai sopra Nico e dopo averglielo preso in mano scesi lentamente lasciandomi infilzare fino alla base , un’altra scarica di piacere sali lungo la mia schiena nel sentirmi riempita , Nico iniziò a pompare e mentre accompagnavo i suoi movimenti presi in mano quello di Andrea portandomelo in bocca , dopo pochi secondi eravamo sincronizzati come tre orologi che segnano il medesimo orario, sentivo il primo orgasmo avvicinarsi sempre più fino a quando dovetti mollare Andrea per non perdere il ritmo, arrivai con Nico che era ancora nel pieno del suo vigore, i due si scambiarono di posto ma invece di mettersi sotto Andrea mi prese da dietro, mentre lui mi montava a pecora io mi dedicavo a Nico che dopo la lunga cavalcata non ci mise molto a inondarmi la bocca del suo nettare , Andrea una volta che il suo amico fu ben che soddisfatto si potè dedicare a me al 100% e lo stesso feci io, quindi cambiammo posizione e con una bellissima missionaria colma di baci e passione concludemmo con il mio secondo orgasmo e un carico caldo dentro di me .
I miei amanti si sdraiarono vicino a me e completarono il tutto con la dolcezza con cui tutto era iniziato, con baci e coccole.
Solo dopo un tempo indefinito andai alla ricerca del contatto visivo con gli altri e li trovammo intenti ad uscire dall’acqua soddisfatti e sereni come noi ….
Ritornammo indietro come eravamo arrivati ed a giudicare dal silenzio dentro al campeggio capimmo che era notte fonda, io e Nadia baciammo i nostri teneri amanti e ritornammo al camper trovandolo immerso nel buio e vuoto , ci buttammo a letto raccontandoci quello che avevamo fatto senza tralasciare nulla, Nadia finito il suo racconto saltò sopra di me
e senza dirmi il tempo di dire nulla Iniziò a baciarmi ovunque , io opposi una blanda resistenza.
“ cazzo ma hai ancora voglia? Non ti è bastato “

“Shhhh”

Infilò la testa tra le mie cosce iniziò a leccare .

“ di la verità che ti sei fatta farcire ehhhh “
Io provai a togliermela ma quando Nadia si mette in testa qualcosa sa essere molto convincente e così mi ritrovai ad avere il terzo orgasmo della serata e per forza di cose dovetti ricambiare
ed a giudicare dai sapori anche lei era stata farcita……

scritto il
2024-05-15
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