Vacanze estive 10

di
genere
bisex


Lunedì

-buongiorno principessa
Il faccione sorridente di Bea si stagliava sopra di me , era già vestita, cosi come tutti gli altri., mi sentivo come una vecchia maglietta dopo la centrifuga , mi tirai a sedere chiedendole che ora fosse .
-sono le 4:30 del mattino, vai a fare una doccia fredda che dobbiamo andare , Adam e Simon ci accompagneranno fino a casa , gli altri sfortunatamente devono rientrare.
Io mi ributtai sul letto.
-io fino alla doccia non ci arrivo, passami il vestito, nel frattempo prendi la mia borsa e vai a pagare la camera… offro io.
Bea mi fece presente che i ragazzi avevano già fatto loro e stendendomi una mano mi aiutò a tirarmi su , mi rivestii senza mettere l’intimo ci incamminammo verso le auto, salutammo i quattro che dovevano rientrare subito e con gli altri due andammo via , ero a pezzi e soprattutto affamata , sbiascicando ordinai a Simon di fermarsi a fare colazione .
Il caffè doppio, il cappuccino e i tre cornetti alla marmellata che ingurgitai in meno di cinque minuti mi fecero riprendere abbastanza da non sembrare la superstite di una guerra nucleare , la marlboro scroccata ad un cliente mi fece riprendere quasi del tutto, la fumai fino al filtro, stravaccata al tavolo fuori, con le gambe aperte gustandomi il venticello fresco tra le cosce , fu in quel momento che realizzai davvero che ero senza scarpe e senza intimo , la sigaretta aveva fatto partire la digestione e tirato un rutto mi tirai in piedi sistemandomi il vestito che , seduta in quella posizione si era tirato su un po’ troppo , anche per quei quattro gatti che erano in giro a quell’ora ,risalimmo in auto, io ero avanti di fianco a Simon e Bea dietro con Adam, mi guardai allo specchio del parasole , avevo il trucco spalmato su tutto Il viso , le occhiaie e gli occhi rossi ,uno zombie in pratica e la strada per arrivare era lunga , almeno due ore, chiacchierammo molto, anche per tenerci svegli , almeno io e Simon , perché Bea ebbe tutto il tempo e la forza di una sveltina sul sedile posteriore , la cosa attirò l’attenzione di Simon che inizio a guardarli insistentemente dallo specchietto , allora per evitare di spiaccicarci da qualche parte…… ma soprattutto perché mi andava , mi chinai e tiratogli fuori il cazzo iniziai prima a menarglielo e poi a succhiarlo , gli regalai un pompino con ingoio da sogno , per la sua gioia e quella dei camionisti che dall’alto dei loro mezzi poterono vedere le performance di due troie intente a soddisfare i propri uomini.
Arrivammo nei pressi del campeggio intorno alle sette del mattino, stanchi morti ma felici e soddisfatti, scendemmo dall’auto per i saluti e l’ultima sigaretta ,appena spensi il mozzicone , Simon mi prese per i fianchi e mi bació , con la mano tirò su il vestito e solleticò le mie grandi labbra con la punta delle dita, le infilò fino a quando la mia fighetta messa da parte la stanchezza iniziò a bagnarsi , lui portò le dita bagnate sotto il mio naso prima di infilarmele in bocca , sentii il mio odore e il mio sapore , cercai un appiglio dietro di me e mi poggiai sul cofano dell’auto, lui se lo tirò fuori e dopo avermelo sbattuto sul pube entró , Bea non rimase a guardare e messasi di fianco a me si fece sbattere alla stessa maniera da Adam , la macchina dondolava sotto i colpi alternati dei due , intrufolai due dita e mentre mi scopava sollecitai il mio clitoride, arrivai subito, Simon tiratolo fuori in tempo mi schizzò addosso, tra collo e petto, come da prassi lo ripulii ben bene, ci salutammo con un lunghissimo bacio appassionato promettendo ad entrambi i ragazzi che ci saremmo rivisti , ci scambiammo il numero di telefono e li facemmo andare via .
Quando l’auto sparì dietro gli alberi entrammo nel campeggio , lasciai Bea sulla porta del camper.
-Buon riposo Chiara , ci vediamo da me a cena allora? …..ah… e grazie
Sorrisi e mi avviai intenzionata a farmi una doccia e buttarmi a letto ma la porta si riaprì e Nadia uscì con Bea che le diede una pacca sul sedere a lei e un sorriso a me, ci avviammo verso il camper e giunti sotto la tenda all’ingresso gettai un pacchetto di sigarette sul tavolino.
-le avevo finite e sono andata a prenderle

Lei mi squadrò dalla testa ai piedi e scoppiò a ridere

-metto su il caffè, voglio sapere tutto nei minimi dettagli .

Finito il caffè e il racconto le dissi che ero stanca e che sarei andata a fare pipì una bella doccia e una lunga dormita, presi un telo e mi avviai verso il bagno comune del campeggio con Nadia al seguito per compagnia, mi sfilai il vestito lanciandolo, lei lo prese al volo , lo soppesò e l’odorò , grattando le gocce di sperma ormai secco ,lo appese all’ attaccapanni e tiratami per un braccio si avvinghiò a me infilandomi la lingua in bocca.

-sai di uomo e di sesso….aspetta a fare la doccia

Si inginocchiò , iniziando a baciarmi e soprattutto ad odorarmi come fossi una bistecca , la tirai su e le presi il viso tra le mani.
-Nadia fammi lavare , mi sento sporca e puzzolente , senza contare che devo fare pipì.

Lei mi attaccò alla parete e guardatasi intorno si inginocchiò di nuovo, ricominciando a stuzzicare insistentemente …. Alla fine tanto fece che cedetti.

-Sei una stronza Nadia… sappilo
Lei allargò la mia fighetta e iniziò a leccarmi , mi appoggiai meglio alla parete e allargai le cosce, la stanchezza e i brividi di piacere che mi stava dando quella stronza mi facevano fischiare le orecchie , ma lo stimolo della pipì che mi stavo trattenendo da troppo tempo mi impediva di lasciarmi andare del tutto , provai a dirglielo ma lei continuò imperterrita a leccare e strofinare il mio clitoride, provavo a spostarmi e mi bloccava le gambe , provavo chiuderle ma lei mi dava pizzicotti sulle cosce , premette con le dita proprio sopra la mia vescica facendomi cedere, mi liberai su di lei che invece di spostarsi spalancò la bocca e tirò fuori la lingua prendendosi tutto il getto caldo in pieno viso .
Quando finii ricominciò a leccare ripulendomi tutta facendomi venire , si alzò da terra e aprì l’acqua , andai per dire qualcosa ma sentimmo un rumore , ci voltammo e vedemmo Lello mezzo nascosto intento a segarsi, io e Nadia facemmo finta di non vederlo e infilateci sotto la doccia ricominciammo a baciarci , lui convinto di non essere stato visto continuò a masturbarsi , ad un certo punto Nadia mi disse di continuare a lavarmi provocandolo , lei fece il giro spuntandogli da dietro le spalle , quando se la trovò davanti rimase interdetto col cazzo in mano,Nadia si inginocchiò e glielo prese in mano, ci volle ben poco a farlo venire nella sua bocca, si alzò da terra e come se nulla fosse tornò da me che ormai avevo finito di lavarmi e mi stavo asciugando girata di spalle, Nadia mi infilò la lingua in bocca passandomi lo sperma di Lello, ritornammo verso il camper sussurrando a Lello.
“ ci vediamo stasera”

Tutte e due andammo a letto cadendo in un sonno di ghisa fino al pomeriggio .


La sera successiva io e Nadia andammo da Bea , La trovammo fuori intenta a farsi una pedicure, ma non vedendo ne il marito ne Fausto chiedemmo che fine avessero fatto , tra un colpo di limetta e uno di pennello Bea ci raccontò che Fausto era andato via e che Lello lo aveva accompagnato a casa, interruppe quello che stava facendo posando lo sguardo su Nadia con un sorriso malizioso , “avrà fatto serata anche lei “ pensai , Bea guardò l’ora e continuò dicendo
-Lello dovrebbe ritornare a momenti comunque .
E infatti una decina di minuti dopo arrivò tutto contento e felice, sembrava un bambino impaziente ad aprire il suo regalo, baciò la moglie e salutò noi per poi mettersi a finire di preparare la cena canticchiando una canzone popolare romana.
-non vede l’ora di vedere il video che abbiamo girato ieri sera.
Nonostante il loro rapporto fuori dagli schemi, Lello e Bea si amavano tantissimo e lo si notava dalle piccole cose, come gli sguardi o il modo in cui si parlavano , erano proprio una bella coppia .
Dopo cena arrivò un temporale estivo e così fummo costretti ad andare dentro,Bea tirò fuori il portatile , cliccò sul file che aveva scaricato dalla Videocamera e si sedette tra me e il marito.

Il video partì e per tutta la durata nessuno aprì bocca , sembravamo di essere alla prima di un film , quando finì , Bea sussurrò qualcosa al marito che eccitatissimo si alzò e con estrema lentezza andò a prendere del vino e dei bicchieri,la mia amica Nadia si sedette di fianco a Bea che , senza distogliere lo sguardo dal marito intento a riempire i calici allungo le mani sulle nostre cosce , le palpó e accarezzandole salì , la baciammo sul collo e lei piegò la testa all’indiettro, nel frattempo il marito poggiò i bicchieri sul tavolo e si sedette di fronte a noi gustandosi la scena , quello scambio di effusioni col marito come spettatore era molto eccitante e non ci volle molto affinché i vestiti cadessero giù per via della gravità,Nadia si infilò sotto il tavolo e mise la testa tra le cosce di Bea che si stravaccò sulla panca a gambe aperte godendosi la lingua esperta della mia amica, io mi voltai verso Lello che ormai non sapeva dove guardare per primo, la moglie che godeva , con le mie tette in bocca o il culo di Nadia proprio sotto di lui a pochi centimetri, quel culo che la notte precedente aveva condiviso con Fausto, alla fine decise , si alzò , fece il giro mettendosi dietro di noi e tiratoselo fuori lo mise tra me e la moglie, iniziammo a leccarlo e baciarlo contendendocelo come due cagne si contendono un osso , solo che invece di morderci ci baciavamo.
Quell’ammucchiata in quello spazio ristretto diventò scomoda e ci spostammo sul letto , Bea , Nadia ed io sprofondammo le lingue nelle nostre intimità in un triangolo saffico dolce e sublime,Lello ci guardava estasiato e ci volle poco che iniziasse a segarsi , la moglie di tanto in tanto lo guardava sorridendogli con gli occhi, lui arrivò poco dopo noi invece continuammo in ogni posizione possibile e immaginabile fino a quando anche noi raggiungemmo l’apice del piacere.
scritto il
2024-05-17
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