Un cognato intimo
di
Vixen
genere
tradimenti
Mi chiamo Ramona, ho 24 anni, sono sposata da un anno con Marco, un ragazzo di 26 anni che ha nel suo forte la fedeltà e la voglia di lavorare.
Devo dire di me che sono sempre stata un poco libertina, però da quando mi sono sposata non ho mai avuto particolari tentazioni che mi frullavano per la testa; così quello che è successo (e che adesso vi racconterò) l’ho catalogato come una pazzia di mezza estate.
Mio marito ha un fratello, Mirko, di 30 anni, che si è trasferito in Australia, a Sydney… che poi, Marco e Mirko, sembra quasi una barzelletta. Non l’avevo mai visto di persona; non era neanche potuto venire per il matrimonio del fratello, in quanto un incidente d’auto lo aveva costretto a letto per diversi mesi.
Lo conoscevo solo attraverso le foto, e devo dire che mi sembrava abbastanza insignificante.
Così, per l’anniversario del nostro primo anno di matrimonio, quando ho deciso di organizzare una festa serale nella nostra villetta al mare, ho mandato l’invito via e-mail anche a lui… più che altro l’ho fatto per senso di educazione, in quanto mai e poi mai mi sarei aspettata una sua risposta.
E invece…
Il mese dopo arriva la sera della festa, e io mi faccio bella per mio marito… mi vesto sexy sotto, pensando a un eventuale dopo-festa: un perizomino chiaro sulla mia pelle abbronzata, che slancia il mio sedere ben fatto; un vestitino beige, molto leggero, aperto sui due lati della gonna, con spalline e niente reggiseno a reggere la mia modesta seconda misura; trucco leggero e un rossetto adeguato per mettere in risalto la mia bocca carnosa.
Mi guardo allo specchio, e quello che vedo mi piace.
Scendo le scale, salutando gli amici già arrivati, e vado a ricevere quelli ritardatari.
Verso le dieci di sera l’atmosfera è ancora leggera, la cena viene digerita con tocchi di spumante e di vini frizzanti, con alcuni cocktails un po’ più dolci e fruttati, tipo Bellini o Mimosa, per le signore.
L’alcool, comunque, ha iniziato a fare il suo effetto traditore; così, quando all’ennesimo suono del campanello, vado ad aprire la porta, devo ammettere che ero già sotto l’effetto dell’ebbrezza alcoolica! Apro… e vedo un bel fusto, che mi saluta e mi porge un mazzo di orchidee; nel salutarlo gli chiedo chi è…!
Con mia grande sorpresa mi dice di essere Mirko, il fratello di mio marito. Rimango sbigottita: è un ragazzo davvero stupendo, palestrato ma non troppo, e con una abbronzatura perfetta… tutto di lui è bello da guardare! Ci metto diversi secondi a farmi passare lo stupore; nel frattempo lui mi dà un bacio sulla guancia e mi cinge leggermente i fianchi.
“Sono in Italia di passaggio, ed ho approfittato dell’occasione per poter fare un salto qui per rivedere Marco… e per conoscerti, finalmente. Sai, ti avevo vista in foto, ma devo dire che dal vivo sei molto più bella…”, lascia passare qualche secondo e finisce la frase con: “…e sexy”.
Prendo quel complimento arrossendo leggermente, e rispondo.
“Grazie…! Anche tu dal vivo sei molto meglio che in fotografia…”.
Cerco di essere naturale, mentre mi sento denudare dal suo sguardo penetrante… e improvvisamente sento tra le gambe un calore che ben conosco…
“Senti, Ramona… non vorrei dire, ma che ne diresti di farmi entrare?”.
A quelle parole mi accorgo che, come una stupida, sono ancora lì sulla porta; gli chiedo scusa e lo accompagno da suo fratello.
Per una trentina di minuti i due fratelli si appartano e si scambiano confidenze maschili… ed io spero solo che Marco non gli racconti come siamo a letto.
A quel pensiero sento una seconda fitta golosa in mezzo alle cosce; così, per rilassarmi, vado a farmi un altro Bellini e lo ingurgito velocemente.
Mi gira un poco la testa… è ormai mezzanotte, e la festa si è decisamente scaldata; i balli sono diventati più intimi e alcune coppie, quelle più «libere» e meno inibite, si stanno lasciando andare ad effusioni piuttosto «calde».
C’è una musica dolcissima e ritmata, tipo quella che si ascolta nei bar di tendenza, e io cerco di danzare, ma sono brilla e sento che le gambe stanno per abbandonarmi… con lo sguardo vado alla ricerca di un posto per sedermi; purtroppo è tutto occupato. Poi sento mio cognato che mi chiama; lo vedo, è appartato sul divanetto, e mi fa un gesto per dirmi di avvicinarmi a lui.
“Dai, siediti qui, che parliamo un po’!” mi dice, indicandomi il bracciolo del divanetto.
Accolgo l’invito e faccio per sedermi… ma le gambe mi fanno l’ennesimo scherzo, e mi ritrovo a franare sulle gambe di mio cognato. Istintivamente faccio per risollevarmi, ma lui mi trattiene e mi provoca.
“Ehi, Ramona, che c’è? Non avrai mica paura di stare sulle mie gambe? Guarda che non sei poi così pesante; riesco a reggerti benissimo!”.
A quelle parole mi sento punta nell’orgoglio, e allora resto seduta sulle sue gambe; non solo, ma per dimostrargli che non ho alcuna paura del contatto con lui, sfacciatamente cerco di accomodarmi meglio, e nel farlo, visto che l’ancool mi stava togliendo l’equilibrio, mi aiuto con le mani puntellandomi sul suo corpo… e a un certo punto, inavvertitamente, sento sotto un palmo una cosa dura, veramente molto dura, che punta con forza verso l’alto.
Capisco benissimo cosa è… sono imbarazzata, e nello stesso tempo eccitatissima, e sento nuovamente quella forte sensazione di liquido in mezzo alle mie gambe… sento che potrei anche cedere al mio desiderio.
Mi guardo attorno con circospezione, per vedere se qualcuno mi stia osservando, e soprattutto dove si trovi suo fratello. Intravedo Marco che, anche lui quasi del tutto ubriaco, fa lo stupido con una sua amica… le si butta addosso di proposito, e questo mi fa uscire un po’ dai gangheri. Continuo a guardarmi attorno, e noto che, oltre ad essere tutti un po’ fuori di testa, nessuno ci sta osservando (anche perché, devo dire, siamo piuttosto defilati rispetto al vivo della festa).
Deve essere questa la mia occasione: comincio a muovere la mano che poggia sul suo arnese duro, in un chiaro intento masturbatorio. Subito dopo sento una sua mano che sta accarezzando la mia coscia e comincia a giocarci… mi guardo ancora una volta intorno, facendo finta di niente… bene, nessuno sguardo curioso in vista. Sento Mirko che con la sua mano arriva sino alla fine del vestito, quindi infila la mano in una delle aperture laterali e comincia a risalire da sotto al vestito, carezzandomi la coscia, sino a giungere all’altezza del perizoma.
Sono brilla ed eccitata, non so più controllarmi…con la mano Mirko arriva al mio slippino, comincia a giocare con l’elastico, sul bordo davanti, e io sento che ho il cuore a mille e mi perdo in quel momento… poi mi fa sollevare leggermente, e sento il rumore della cerniera dei suoi calzoni che si apre.
Mi sembra impossibile riuscire a scopare lì, in quel momento, con tutte quelle persone presenti e con suo fratello/mio marito che potrebbe vederci… lui torna sul mio perizoma, infila le mani sotto il sottile elastico e piano piano mi accarezza la peluria pubica… poi, senza bruschi movimenti, me lo sfila.
“Sei così eccitante da farmi impazzire, Ramona…” mi sussurra dolcemente all’orecchio sinistro, e la cosa mi accende ancora di più.
Sollevandomi leggermente faccio scorrere la parte posteriore della gonna fino a mettere il mio culetto a contatto col pube di mio cognato… sento il suo uccello che va a collocarsi naturalmente nel solco tra le mie natiche; non riesco a vederlo, ma mi sembra bello grosso! Mi sposto con dolcezza, mettendomi con le mie gambe a circondare le sue; mi sposto in alto fino a sentire la sua cappella rovente a contatto con la mia passerina; lui allora mi mette le mani sui fianchi e piano piano mi fa scendere.
Sento un caldo pazzesco e comincio a sudare, mentre quel paletto caldo e pulsante mi penetra sempre più a fondo.
Ormai sarà dentro circa per metà, quando lui ha un’idea e me la suggerisce.
“…Adesso fai finta di ballare…”.
Capisco cosa vuole da me, e ormai lo voglio anch’io… approfittando del ritmo un po’ più accelerato della musica chill-house che riempie l’aria, comincio a muovermi a tempo di musica, e piano piano mi lascio scivolare su quel pezzo di carne dura; mi sembra enorme, mi pare non finisca mai. Quando finalmente le sue palle bloccano i miei ulteriori tentativi di scendere, lui comincia a muoversi con me… e tutto assume un aspetto farsesco, probabilmente, visto dall’esterno.
Sono con il vestito alzato dietro e il mio perizoma è ormai volato via, e mi sto facendo scopare da mio cognato come l’ultima delle troie, ma non me ne frega niente; in quel momento l’eccitazione e l’atmosfera mi hanno tolto ogni tabù.
Quella che sto facendo con Mirko è veramente una scopata con i fiocchi… la mia fighetta si è subito adattata alle sue misure, i miei sospiri di piacere vengono nascosti dalla musica; quest’uomo ci sa fare davvero!! Il mio maritino ne avrebbe da imparare, da lui!!
Quando sente che sto per venire mi mette una mano sul collo e mi porta un dito alla bocca per soffocare i miei gemiti… e, spingendo forte con l’altra sulle spalle, mi fa avere un orgasmo stupendo, con tutto il suo arnese dentro di me. Pochi secondi ancora, e sento la mia vagina irrorata dal suo sperma, mentre vengo scossa verso l’alto dai suoi sussulti.
Subìsco quell’ultimo assalto, e, appena sento che gli si affievolisce, lo faccio uscire e mi rimetto rapidamente a posto il vestito; mi alzo in piedi e, sbandando come un’ubriaca, vado in bagno a calmarmi un attimo.
In bagno mi sono rinfrescata la figa; ora sto un po’ meglio in mezzo alle cosce… ma non nella testa: sono stata scopata da mio cognato, lì nel mio salotto, sul mio divano, davanti a mio marito ubriaco che sorrideva a tutti e ci provava con tutte, come un deficiente… e quello che ho provato è stato fantastico!
Rimango lì sino a quando non sento che il mio cuore è tornato ad un ritmo più o meno normale, quindi esco e vado a scherzare con gli ospiti.
Mirko si è alzato dalla poltrona, si è ricomposto anche lui, e adesso che sta per andare via sta salutando tutti, soffermandosi in particolare con Marco. Per ultimo viene da me, e nel baciarmi sulle guance mi sussurra all'orecchio.
“Mio fratello aveva ragione… sei davvero calda quando ti lasci andare! Ne è valsa la pena, venire dall’Australia per godere del tuo corpicino sensuale…”.
E dandomi un altro bacio sulla guancia, si allontana ed esce, dalla porta e dalla mia vita… non prima, però, di avermi palpato affettuosamente il culo.
Con Mirko non ci siamo più incontrati, perlolmeno fino ad oggi; ma io lo porto sempre nel mio cuore… e quando penso a lui ancora mi si bagnano le cosce!!
Devo dire di me che sono sempre stata un poco libertina, però da quando mi sono sposata non ho mai avuto particolari tentazioni che mi frullavano per la testa; così quello che è successo (e che adesso vi racconterò) l’ho catalogato come una pazzia di mezza estate.
Mio marito ha un fratello, Mirko, di 30 anni, che si è trasferito in Australia, a Sydney… che poi, Marco e Mirko, sembra quasi una barzelletta. Non l’avevo mai visto di persona; non era neanche potuto venire per il matrimonio del fratello, in quanto un incidente d’auto lo aveva costretto a letto per diversi mesi.
Lo conoscevo solo attraverso le foto, e devo dire che mi sembrava abbastanza insignificante.
Così, per l’anniversario del nostro primo anno di matrimonio, quando ho deciso di organizzare una festa serale nella nostra villetta al mare, ho mandato l’invito via e-mail anche a lui… più che altro l’ho fatto per senso di educazione, in quanto mai e poi mai mi sarei aspettata una sua risposta.
E invece…
Il mese dopo arriva la sera della festa, e io mi faccio bella per mio marito… mi vesto sexy sotto, pensando a un eventuale dopo-festa: un perizomino chiaro sulla mia pelle abbronzata, che slancia il mio sedere ben fatto; un vestitino beige, molto leggero, aperto sui due lati della gonna, con spalline e niente reggiseno a reggere la mia modesta seconda misura; trucco leggero e un rossetto adeguato per mettere in risalto la mia bocca carnosa.
Mi guardo allo specchio, e quello che vedo mi piace.
Scendo le scale, salutando gli amici già arrivati, e vado a ricevere quelli ritardatari.
Verso le dieci di sera l’atmosfera è ancora leggera, la cena viene digerita con tocchi di spumante e di vini frizzanti, con alcuni cocktails un po’ più dolci e fruttati, tipo Bellini o Mimosa, per le signore.
L’alcool, comunque, ha iniziato a fare il suo effetto traditore; così, quando all’ennesimo suono del campanello, vado ad aprire la porta, devo ammettere che ero già sotto l’effetto dell’ebbrezza alcoolica! Apro… e vedo un bel fusto, che mi saluta e mi porge un mazzo di orchidee; nel salutarlo gli chiedo chi è…!
Con mia grande sorpresa mi dice di essere Mirko, il fratello di mio marito. Rimango sbigottita: è un ragazzo davvero stupendo, palestrato ma non troppo, e con una abbronzatura perfetta… tutto di lui è bello da guardare! Ci metto diversi secondi a farmi passare lo stupore; nel frattempo lui mi dà un bacio sulla guancia e mi cinge leggermente i fianchi.
“Sono in Italia di passaggio, ed ho approfittato dell’occasione per poter fare un salto qui per rivedere Marco… e per conoscerti, finalmente. Sai, ti avevo vista in foto, ma devo dire che dal vivo sei molto più bella…”, lascia passare qualche secondo e finisce la frase con: “…e sexy”.
Prendo quel complimento arrossendo leggermente, e rispondo.
“Grazie…! Anche tu dal vivo sei molto meglio che in fotografia…”.
Cerco di essere naturale, mentre mi sento denudare dal suo sguardo penetrante… e improvvisamente sento tra le gambe un calore che ben conosco…
“Senti, Ramona… non vorrei dire, ma che ne diresti di farmi entrare?”.
A quelle parole mi accorgo che, come una stupida, sono ancora lì sulla porta; gli chiedo scusa e lo accompagno da suo fratello.
Per una trentina di minuti i due fratelli si appartano e si scambiano confidenze maschili… ed io spero solo che Marco non gli racconti come siamo a letto.
A quel pensiero sento una seconda fitta golosa in mezzo alle cosce; così, per rilassarmi, vado a farmi un altro Bellini e lo ingurgito velocemente.
Mi gira un poco la testa… è ormai mezzanotte, e la festa si è decisamente scaldata; i balli sono diventati più intimi e alcune coppie, quelle più «libere» e meno inibite, si stanno lasciando andare ad effusioni piuttosto «calde».
C’è una musica dolcissima e ritmata, tipo quella che si ascolta nei bar di tendenza, e io cerco di danzare, ma sono brilla e sento che le gambe stanno per abbandonarmi… con lo sguardo vado alla ricerca di un posto per sedermi; purtroppo è tutto occupato. Poi sento mio cognato che mi chiama; lo vedo, è appartato sul divanetto, e mi fa un gesto per dirmi di avvicinarmi a lui.
“Dai, siediti qui, che parliamo un po’!” mi dice, indicandomi il bracciolo del divanetto.
Accolgo l’invito e faccio per sedermi… ma le gambe mi fanno l’ennesimo scherzo, e mi ritrovo a franare sulle gambe di mio cognato. Istintivamente faccio per risollevarmi, ma lui mi trattiene e mi provoca.
“Ehi, Ramona, che c’è? Non avrai mica paura di stare sulle mie gambe? Guarda che non sei poi così pesante; riesco a reggerti benissimo!”.
A quelle parole mi sento punta nell’orgoglio, e allora resto seduta sulle sue gambe; non solo, ma per dimostrargli che non ho alcuna paura del contatto con lui, sfacciatamente cerco di accomodarmi meglio, e nel farlo, visto che l’ancool mi stava togliendo l’equilibrio, mi aiuto con le mani puntellandomi sul suo corpo… e a un certo punto, inavvertitamente, sento sotto un palmo una cosa dura, veramente molto dura, che punta con forza verso l’alto.
Capisco benissimo cosa è… sono imbarazzata, e nello stesso tempo eccitatissima, e sento nuovamente quella forte sensazione di liquido in mezzo alle mie gambe… sento che potrei anche cedere al mio desiderio.
Mi guardo attorno con circospezione, per vedere se qualcuno mi stia osservando, e soprattutto dove si trovi suo fratello. Intravedo Marco che, anche lui quasi del tutto ubriaco, fa lo stupido con una sua amica… le si butta addosso di proposito, e questo mi fa uscire un po’ dai gangheri. Continuo a guardarmi attorno, e noto che, oltre ad essere tutti un po’ fuori di testa, nessuno ci sta osservando (anche perché, devo dire, siamo piuttosto defilati rispetto al vivo della festa).
Deve essere questa la mia occasione: comincio a muovere la mano che poggia sul suo arnese duro, in un chiaro intento masturbatorio. Subito dopo sento una sua mano che sta accarezzando la mia coscia e comincia a giocarci… mi guardo ancora una volta intorno, facendo finta di niente… bene, nessuno sguardo curioso in vista. Sento Mirko che con la sua mano arriva sino alla fine del vestito, quindi infila la mano in una delle aperture laterali e comincia a risalire da sotto al vestito, carezzandomi la coscia, sino a giungere all’altezza del perizoma.
Sono brilla ed eccitata, non so più controllarmi…con la mano Mirko arriva al mio slippino, comincia a giocare con l’elastico, sul bordo davanti, e io sento che ho il cuore a mille e mi perdo in quel momento… poi mi fa sollevare leggermente, e sento il rumore della cerniera dei suoi calzoni che si apre.
Mi sembra impossibile riuscire a scopare lì, in quel momento, con tutte quelle persone presenti e con suo fratello/mio marito che potrebbe vederci… lui torna sul mio perizoma, infila le mani sotto il sottile elastico e piano piano mi accarezza la peluria pubica… poi, senza bruschi movimenti, me lo sfila.
“Sei così eccitante da farmi impazzire, Ramona…” mi sussurra dolcemente all’orecchio sinistro, e la cosa mi accende ancora di più.
Sollevandomi leggermente faccio scorrere la parte posteriore della gonna fino a mettere il mio culetto a contatto col pube di mio cognato… sento il suo uccello che va a collocarsi naturalmente nel solco tra le mie natiche; non riesco a vederlo, ma mi sembra bello grosso! Mi sposto con dolcezza, mettendomi con le mie gambe a circondare le sue; mi sposto in alto fino a sentire la sua cappella rovente a contatto con la mia passerina; lui allora mi mette le mani sui fianchi e piano piano mi fa scendere.
Sento un caldo pazzesco e comincio a sudare, mentre quel paletto caldo e pulsante mi penetra sempre più a fondo.
Ormai sarà dentro circa per metà, quando lui ha un’idea e me la suggerisce.
“…Adesso fai finta di ballare…”.
Capisco cosa vuole da me, e ormai lo voglio anch’io… approfittando del ritmo un po’ più accelerato della musica chill-house che riempie l’aria, comincio a muovermi a tempo di musica, e piano piano mi lascio scivolare su quel pezzo di carne dura; mi sembra enorme, mi pare non finisca mai. Quando finalmente le sue palle bloccano i miei ulteriori tentativi di scendere, lui comincia a muoversi con me… e tutto assume un aspetto farsesco, probabilmente, visto dall’esterno.
Sono con il vestito alzato dietro e il mio perizoma è ormai volato via, e mi sto facendo scopare da mio cognato come l’ultima delle troie, ma non me ne frega niente; in quel momento l’eccitazione e l’atmosfera mi hanno tolto ogni tabù.
Quella che sto facendo con Mirko è veramente una scopata con i fiocchi… la mia fighetta si è subito adattata alle sue misure, i miei sospiri di piacere vengono nascosti dalla musica; quest’uomo ci sa fare davvero!! Il mio maritino ne avrebbe da imparare, da lui!!
Quando sente che sto per venire mi mette una mano sul collo e mi porta un dito alla bocca per soffocare i miei gemiti… e, spingendo forte con l’altra sulle spalle, mi fa avere un orgasmo stupendo, con tutto il suo arnese dentro di me. Pochi secondi ancora, e sento la mia vagina irrorata dal suo sperma, mentre vengo scossa verso l’alto dai suoi sussulti.
Subìsco quell’ultimo assalto, e, appena sento che gli si affievolisce, lo faccio uscire e mi rimetto rapidamente a posto il vestito; mi alzo in piedi e, sbandando come un’ubriaca, vado in bagno a calmarmi un attimo.
In bagno mi sono rinfrescata la figa; ora sto un po’ meglio in mezzo alle cosce… ma non nella testa: sono stata scopata da mio cognato, lì nel mio salotto, sul mio divano, davanti a mio marito ubriaco che sorrideva a tutti e ci provava con tutte, come un deficiente… e quello che ho provato è stato fantastico!
Rimango lì sino a quando non sento che il mio cuore è tornato ad un ritmo più o meno normale, quindi esco e vado a scherzare con gli ospiti.
Mirko si è alzato dalla poltrona, si è ricomposto anche lui, e adesso che sta per andare via sta salutando tutti, soffermandosi in particolare con Marco. Per ultimo viene da me, e nel baciarmi sulle guance mi sussurra all'orecchio.
“Mio fratello aveva ragione… sei davvero calda quando ti lasci andare! Ne è valsa la pena, venire dall’Australia per godere del tuo corpicino sensuale…”.
E dandomi un altro bacio sulla guancia, si allontana ed esce, dalla porta e dalla mia vita… non prima, però, di avermi palpato affettuosamente il culo.
Con Mirko non ci siamo più incontrati, perlolmeno fino ad oggi; ma io lo porto sempre nel mio cuore… e quando penso a lui ancora mi si bagnano le cosce!!
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