Delucidazioni da toilette (dialogo tra madre e figlio)

di
genere
incesti

FIGLIO Mamma, ti posso parlare?
MADRE Proprio adesso? Non vedi che sono in bagno?
FIGLIO Sì, ecco, mi sembra il posto più adatto per parlare di certe cose.
MADRE Ma io vorrei avere un po’ di privacy.
FIGLIO Va bene, dai, non fa niente.
MADRE Ormai che sei qui, avanti, parla.
FIGLIO Ecco. Tu sai che io non ho ancora avuto esperienze con le ragazze.
MADRE Certo, ne abbiamo parlato solo l’altro giorno. È una cosa di cui non ti devi preoccupare. Prima o poi ne troverai una e tutto andrà come deve andare.
FIGLIO Lo so, lo so. Il fatto è che io sento che mi manca qualcosa.
MADRE Perché usi quel tono così sconfortato? L’amore viene quando viene, ma arriva sempre.
FIGLIO Veramente intendevo altro…
MADRE Ah, ho capito. È una questione di ormoni. Anche questo fa parte della normale evoluzione. Papà ti ha già spiegato tutto, però se hai bisogno di sapere ancora qualcosa, allora puoi contare su di me. Ho sempre voluto che tu ti sentissi libero di chiedere qualsiasi cosa. Sia a me che a tuo padre. Senza imbarazzi.
FIGLIO Quello che vorrei non è sapere qualcosa, piuttosto vedere…
MADRE Non capisco.
FIGLIO Vedi, papà mi ha spiegato tutto, abbiamo parlato anche di quello che sta succedendo nel mio corpo, lo sviluppo, la masturbazione… E poi di cosa succede alle femmine. Tutto. Però io non ho mai visto una donna nuda. So come sono fatte, ma solo in un certo modo.
MADRE Ma non è vero. Cioè io sono spesso nuda in casa e non mi sono mai nascosta. Quando faccio la doccia, spesso tu entri ed esci dal bagno. Anche adesso sono qui coi pantaloni abbassati. Non capisco cosa tu intenda. Sono tua mamma, ma sono anch’io una donna, ahahah
FIGLIO Non volevo dire questo… Mi sento un po’ in imbarazzo a dirlo… Quello che intendo è che non ho mai visto lì una donna.
MADRE Lì dove? Intendi in mezzo alle gambe?
FIGLIO Era quello che intendevo.
MADRE Oh, figliolo, capisco quello che dici. Alla tua età la curiosità è molto forte e immagino che non ti bastino le esperienze superficiali che puoi avere in famiglia. Certo ti sei abituato sin da piccolo alla nudità domestica, ma nessuno ti ha mai fatto vedere quelle cose che adesso sai che esistono e che, soprattutto, sei in un’età per cui esercitano una forza d’attrazione irresistibile. Penso che per approfittare appieno di questa cosa dovrai attendere ancora un po’, perché non è solo questione di vedere. Quello che tu vuoi è molto di più. Capirai che io, in quanto tua madre, non posso esserti di aiuto più di tanto. Però una cosa la posso fare e anche subito, visto che siamo qui e, come giustamente hai detto prima, forse il bagno è il luogo più adatto per certe cose… Ecco, guarda. Questa è la farfallina di tua mamma e l’ho aperta completamente per te, così puoi vedere come è fatta dentro.
FIGLIO Accidenti, mamma, non me l’aspettavo. Io… io… non so cosa dire.
MADRE Non devi dire niente. Guarda e basta. Non posso restare in eterno così spalancata, anche perché stavo per fare la pipì e tu mi hai interrotta…
FIGLIO Scusa. Non volevo. Ma se devi farla, falla pure, così vedo anche il posto misterioso da cui esce…
MADRE Non so se ci riesco in questa posizione e mentre tu mi guardi. Comunque ci provo… Ecco… forse ce la faccio… Sì. Meno male, temevo di esplodere.
FIGLIO Grazie, mamma. È stato meraviglioso e istruttivo.
MADRE Di niente, figliolo. Per te farei questo ed altro. Come ti senti ora? È tutto a posto.
FIGLIO Perché me lo chiedi?
MADRE Per via del bozzo che hai sui pantaloni! Ahahah
FIGLIO Oh mamma! Che vergogna. Ti giuro che non volevo.
MADRE Lo so, lo so. Se però ci pensi, è più che naturale.
FIGLIO Naturale che si sia gonfiato per te?
MADRE No, naturale che il tuo fisico abbia reagito per quello che stavi osservando.
FIGLIO Resta il fatto che tu sei mia madre e non è bello che sia successa questa cosa.
MADRE A me non da alcun fastidio. Non penso che tu ti sia eccitato per me, ma solo perché stavi guardando una parte intima di un corpo di donna e sei carico di ormoni impazziti.
FIGLIO Allora davvero non ti da fastidio?
MADRE Ma no, tesoro.
FIGLIO Per me è stata un’esperienza indimenticabile… Posso farti una domanda?
MADRE Dimmi pure.
FIGLIO Se un giorno volessi vedere di nuovo la tua farfallina così, me la faresti rivedere?
MADRE Questo è un po’ diverso. Ho compreso il tuo bisogno di conoscere e ho cercato di venirti incontro. Ora sai come è fatta una donna anche lì e quindi non vedo il motivo per cui dovrei mostrami nuovamente in quel modo.
FIGLIO Hai ragione. Ti chiedo scusa… È che è stato un momento così bello ed emozionante che mi sono detto che forse sarebbe stato bello poterlo ripetere.
MADRE Mah. Forse è perché sei un po’ emozionato. Quando sarai più tranquillo, vedrai che capirai tu stesso che hai detto una sciocchezza.
FIGLIO È possibile… E se invece facessimo finta che siamo ancora in quella situazione di poco fa?
MADRE Cosa intendi?
FIGLIO Diciamo che tu non hai finito di istruirmi ma hai solo fatto una pausa perché dovevi fare pipì. Adesso potresti riprendere da dove avevi lasciato.
MADRE Per me la lezione era finita così. Come dovrei sentirmi adesso, sapendo che tu vuoi vedermi ancora a gambe larghe? Immagina se io ti chiedessi di mostrarmi il tuo pistolino, proprio adesso che è in erezione…
FIGLIO Eccolo, mamma. Vedi, io non ho problemi a mostrartelo.
MADRE Ehi, ma che fai? Era solo un modo di dire. Non volevo vederlo.
FIGLIO Sì, però ora siamo pari. In fin dei conti non lo avevi mai visto così e siccome è merito tuo, adesso sai lui com’è e forse puoi capire anche perché io vorrei vederti ancora in quel mondo.
MADRE Va bene, ho capito, ma rimettilo nei pantaloni. Non ce n’è bisogno.
FIGLIO Okay, mamma. Senti, posso farti una domanda strana?
MADRE Sì, tanto oggi tutto mi sembra strano.
FIGLIO Quando il mio pistolino è duro, è più grande o più piccolo di quello di papà nella stessa situazione?
MADRE Che razza di domanda fai? E perché non vai da tuo padre a chiederglielo?
FIGLIO Tra uomini non si fanno queste cose, mamma! E poi lui non sarebbe obiettivo, invece tu potresti darmi un parere disinteressato. Allora, mamma, com’è?
MADRE Ma che ne so. Mica mi sono messa a fare confronti.
FIGLIO Dai, ti prego, ci tengo molto. Insomma, so che non sono ancora un uomo e che sono più piccolo di papà, ma magari il mio è simile al suo. Non aver paura di dirmi che è più piccolo. Voglio la verità.
MADRE La verità è che non lo so. Non l’ho guardato da quel punto di vista. Non saprei cosa dirti.
FIGLIO Per favore, mamma. Non fare la bigotta ora. È importante per me.
MADRE Sono sincera. Non l’ho guardato così attentamente.
FIGLIO Allora vuoi rivederlo?
MADRE Se lo faccio, poi la smetti?
FIGLIO Te lo prometto, mamma. Solo che adesso non è più tanto duro come prima.
MADRE Vuol dire che non è il caso di fare questo benedetto confronto.
FIGLIO È solo che mi sono un po’ deconcentrato, mentre prima ero stimolato da quello che stavo vedendo.
MADRE Ah no, non ci provare. Non mi venire a dire che hai bisogno di nuovo di vedermi la farfallina.
FIGLIO Eddai, mamma. Solo per un istante. Vorrei che ti mi valutassi al meglio. Non ti costa niente. Devi solo fare come prima. Apri un po’ le gambe e con le dita mi mostri come è fatta dentro. Ti prego, ti prego, ti prego.
MADRE Non se ne parla neppure. Se vuoi che lo valuti, gli posso dare un’occhiata così com’è ora.
FIGLIO Uffa, mamma, sei crudele… ecco, allora, guardalo così.
MADRE Ma sei scemo? Cosa stai facendo? Ti tocchi davanti a tua madre?
FIGLIO No, è solo che sto cercando di farlo diventare un po’ più duro e l’unico altro modo che conosco è questo.
MADRE Dai, piantala. Hai vinto. Ecco, guardami di nuovo… Sei soddisfatto?
FIGLIO Oh sì, mamma. È davvero meraviglioso come ti mostri. È fantastica la tua farfallina lì dentro. Mi fa perdere il controllo…
MADRE Ma che cazzo stai facendo?
FIGLIO Oh, mamma, sto venendo per te.
scritto il
2024-08-28
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