Schiava e felice
di
Adam82ne
genere
dominazione
Ciao a tutti sono Chiara e sono qui per raccontare una nuova avventura piccante.
Nei racconti precedenti vi ho parlato di Carletto e Lella i vicini di casa che hanno tirato fuori la troietta che è in me, questa volta vi parlerò di Esmeralda la persona che mi ha fatto vivere un’avventura ai limiti dell’assurdo e che sta cambiando radicalmente la mia vita
Partiamo con ordine, qualche settimana fa Gaia la figlia di Carletto e Lella che vive in Germania è tornata in Italia per passare qualche giorno di ferie e una sera essendo che i suoi genitori erano fuori città mi ha convinta ad uscire per passare una serata tra amici, tra di noi si era instaurato sin da subito un buon feeling complice l’eta , gli stessi gusti musicali e qualche amicizia in comune, comunque la serata doveva prevedere solo qualche birra e invece ci siamo ritrovati in macchina insieme ad Ilaria una amica in comune , direzione Svizzera dove si sarebbe svolto una serata di musica Hardcore.
La serata o meglio la notte fu uno spettacolo ma all’uscita avevamo un problema, tutte e tre eravamo…. Diciamo un po’ fuori, per evitare di mettersi in strada in quelle condizioni è venuta in nostro soccorso Esmeralda una ragazza trans di circa trent’anni amica di Gaia che oltre ad essere lucida abita nella mia zona a nord est di Milano.
Complice lo stato in cui ci trovavamo e la presenza di Esmeralda che emana sesso da ogni poro della pelle la discussione ben presto andò a finire, indovinate un po? Sul sesso.
Io che apparentemente sembro la classica ragazza timida e un po’ fica di legno sono stata subito presa di mira da tutte e tre che hanno invece la fama , almeno Ilaria, di prendere in bocca più cazzi che forchette, ovviamente non potevo dire che andavo a letto con Carletto e Lella e che in quanto a troiaggine non ero seconda a nessuno se mi ci mettevo, comunque tutte e tre mi hanno sostanzialmente bullizzato per tutto il viaggio e la cosa non solo mi stava bene ma mi eccitava da morire, appena entrati in territorio italiano ci fermammo a fare colazione , io però dovevo andare prima in bagno non ce la facevo più e anche Esmeralda perché venne con me , intanto le altre due ordinavano la colazione , mentre ci davamo una rinfrescata lei mi fece una domanda a bruciapelo “Ancora non ho capito se ci fai o ci sei” “in che senso” risposi io non avendo la certezza di dove volesse andare a parare, lei mi guardò con sguardo severo “ le cose due o sei una troietta sottomessa o sei una troia furba, io un’idea me la sono fatta “ io risposi senza nemmeno guardarla in faccia “ se ti sei fatta un’idea allora perché me lo domandi”.
Fu questione di un attimo, mi prese per i capelli con tale forza che quasi me li strappava e mi trascinó dentro un gabinetto si chiuse la porta alle spalle e mi avvicino il viso alla tazza del water “lecca muoviti”
Io ero terrorizzata ma mi aveva presa in un modo che non riuscivo a divincolarmi “ ti prego mi fai male” il mio cuore batteva a mille “lecca ti ho detto o ti ci infilo con la testa dentro“ lo diceva avvicinando il mio viso ad un residuo di cacca sulla tazza, mi riavvicinó al bordo e io tirai fuori la lingua , l’allungai molto lentamente e quando stavo per toccare la ceramica mi tirò su con irruenza i mi attacco alla parete, mi teneva bloccata , tenete conto che io sono piccolina tipo 1,60 con le mani alzate e lei è almeno 15cm e 10 kg più di me , mi infilo la mano nelle mutandine e si illuminò in viso “ lo sapevo sei bagnata fradicia “ mi infilo la mano in bocca facendomi assaporare i mie umori e strigengendomi la lingua, poi si diede una sistemata e usci dal bagno andando a raggiungere le altre.
Io mi sedetti sul water il mio cuore non cessava di battere ed ero sconvolta ma più per il fatto di essermi eccitata che per l’evento in se , tirai su la minigonna e vidi che le mutandine erano zuppe , mi ero bagnata davvero, cazzo pensai non è possibile, mi sciacquai e ritornai al bar feci colazione insieme alle altre e ci incamminammo verso casa , Esmeralda non disse nulla di quello che era successo anzi dissuase le altre a smetterla di prendermi per il culo cambiando discorso.Gaia si fece lasciare a casa di Ilaria , Esmeralda si avvio verso casa sua li avrei guidato la macchina di Gaia o meglio quella dei suoi genitori un paio di chilometri fino a casa mia , alla fine vivevano nella stessa via
Giunti sotto casa sua mi disse di salire su , io obbedii senza discutere “accomodati io arrivo subito “la casa era arredata con gusto con mobili e suppellettili di gran pregio di sicuro roba che difficilmente mi sarei potuta permettere col mio stipendio da impiegata, dopo una decina di minuti ritornò in sala si sedette di fronte a me e inizió a fissarmi io abbassai lo sguardo, tirò fuori un mazzetto di carte saranno state una decina “ scegline una” ne sfilai una dal mazzetto e la girai e c’era un calamaro stilizzato con la scritta sotto, “ che significa “ sorrise
“ è la parola d’ordine per interrompere il gioco “ e mi prese per i capelli con lo stesso scatto fulmineo nel cesso dell’autogrill “ hai capito troietta?” Annuii , mi arrivó un ceffone “ devi dire si padrona o signora mia “
Mi sottomisi al suo volere , e dissi “ si mia padrona “ quella situazione mi stava eccitando , bene disse lei ora leccami i piedi, mi misi a quattro zampe e mi avvicinai ai suoi piedi , puzzavano , dopo una notte a ballare non avevano un buon odore ma obbedii senza discutere mi sentivo eccitata proporzionalmente all’umiliazione che stavo subendo quindi ero arrapatissima , i suoi piedi erano bellissimi e quell’odore mi stava facendo bagnare , allungai una mano tra le cosce “basta cosi alzati” ubbidii , mi arrivò un altro ceffone “ tu ti tocchi quando lo dico io, tu godi quando lo dico io” mi mise le dita in gola e mi sputo sul viso ,”ora vattene via ti chiamerò io più tardi e vedi di rispondere subito o ne pagherai le conseguenze vattene e non pulirti la faccia non lavarti fino a quando non te lo ordino a dopo “ aprì la porta e appena varcai la soglia mi diede un calcio nel culo cosi forte che volai a terra, mi rialzai dolorante massaggiandomi dove mi aveva colpito e ritornai a casa, mi buttai a letto e mi addormentai subito, non avevo neanche la forza di pensare.
Continua…..
Nei racconti precedenti vi ho parlato di Carletto e Lella i vicini di casa che hanno tirato fuori la troietta che è in me, questa volta vi parlerò di Esmeralda la persona che mi ha fatto vivere un’avventura ai limiti dell’assurdo e che sta cambiando radicalmente la mia vita
Partiamo con ordine, qualche settimana fa Gaia la figlia di Carletto e Lella che vive in Germania è tornata in Italia per passare qualche giorno di ferie e una sera essendo che i suoi genitori erano fuori città mi ha convinta ad uscire per passare una serata tra amici, tra di noi si era instaurato sin da subito un buon feeling complice l’eta , gli stessi gusti musicali e qualche amicizia in comune, comunque la serata doveva prevedere solo qualche birra e invece ci siamo ritrovati in macchina insieme ad Ilaria una amica in comune , direzione Svizzera dove si sarebbe svolto una serata di musica Hardcore.
La serata o meglio la notte fu uno spettacolo ma all’uscita avevamo un problema, tutte e tre eravamo…. Diciamo un po’ fuori, per evitare di mettersi in strada in quelle condizioni è venuta in nostro soccorso Esmeralda una ragazza trans di circa trent’anni amica di Gaia che oltre ad essere lucida abita nella mia zona a nord est di Milano.
Complice lo stato in cui ci trovavamo e la presenza di Esmeralda che emana sesso da ogni poro della pelle la discussione ben presto andò a finire, indovinate un po? Sul sesso.
Io che apparentemente sembro la classica ragazza timida e un po’ fica di legno sono stata subito presa di mira da tutte e tre che hanno invece la fama , almeno Ilaria, di prendere in bocca più cazzi che forchette, ovviamente non potevo dire che andavo a letto con Carletto e Lella e che in quanto a troiaggine non ero seconda a nessuno se mi ci mettevo, comunque tutte e tre mi hanno sostanzialmente bullizzato per tutto il viaggio e la cosa non solo mi stava bene ma mi eccitava da morire, appena entrati in territorio italiano ci fermammo a fare colazione , io però dovevo andare prima in bagno non ce la facevo più e anche Esmeralda perché venne con me , intanto le altre due ordinavano la colazione , mentre ci davamo una rinfrescata lei mi fece una domanda a bruciapelo “Ancora non ho capito se ci fai o ci sei” “in che senso” risposi io non avendo la certezza di dove volesse andare a parare, lei mi guardò con sguardo severo “ le cose due o sei una troietta sottomessa o sei una troia furba, io un’idea me la sono fatta “ io risposi senza nemmeno guardarla in faccia “ se ti sei fatta un’idea allora perché me lo domandi”.
Fu questione di un attimo, mi prese per i capelli con tale forza che quasi me li strappava e mi trascinó dentro un gabinetto si chiuse la porta alle spalle e mi avvicino il viso alla tazza del water “lecca muoviti”
Io ero terrorizzata ma mi aveva presa in un modo che non riuscivo a divincolarmi “ ti prego mi fai male” il mio cuore batteva a mille “lecca ti ho detto o ti ci infilo con la testa dentro“ lo diceva avvicinando il mio viso ad un residuo di cacca sulla tazza, mi riavvicinó al bordo e io tirai fuori la lingua , l’allungai molto lentamente e quando stavo per toccare la ceramica mi tirò su con irruenza i mi attacco alla parete, mi teneva bloccata , tenete conto che io sono piccolina tipo 1,60 con le mani alzate e lei è almeno 15cm e 10 kg più di me , mi infilo la mano nelle mutandine e si illuminò in viso “ lo sapevo sei bagnata fradicia “ mi infilo la mano in bocca facendomi assaporare i mie umori e strigengendomi la lingua, poi si diede una sistemata e usci dal bagno andando a raggiungere le altre.
Io mi sedetti sul water il mio cuore non cessava di battere ed ero sconvolta ma più per il fatto di essermi eccitata che per l’evento in se , tirai su la minigonna e vidi che le mutandine erano zuppe , mi ero bagnata davvero, cazzo pensai non è possibile, mi sciacquai e ritornai al bar feci colazione insieme alle altre e ci incamminammo verso casa , Esmeralda non disse nulla di quello che era successo anzi dissuase le altre a smetterla di prendermi per il culo cambiando discorso.Gaia si fece lasciare a casa di Ilaria , Esmeralda si avvio verso casa sua li avrei guidato la macchina di Gaia o meglio quella dei suoi genitori un paio di chilometri fino a casa mia , alla fine vivevano nella stessa via
Giunti sotto casa sua mi disse di salire su , io obbedii senza discutere “accomodati io arrivo subito “la casa era arredata con gusto con mobili e suppellettili di gran pregio di sicuro roba che difficilmente mi sarei potuta permettere col mio stipendio da impiegata, dopo una decina di minuti ritornò in sala si sedette di fronte a me e inizió a fissarmi io abbassai lo sguardo, tirò fuori un mazzetto di carte saranno state una decina “ scegline una” ne sfilai una dal mazzetto e la girai e c’era un calamaro stilizzato con la scritta sotto, “ che significa “ sorrise
“ è la parola d’ordine per interrompere il gioco “ e mi prese per i capelli con lo stesso scatto fulmineo nel cesso dell’autogrill “ hai capito troietta?” Annuii , mi arrivó un ceffone “ devi dire si padrona o signora mia “
Mi sottomisi al suo volere , e dissi “ si mia padrona “ quella situazione mi stava eccitando , bene disse lei ora leccami i piedi, mi misi a quattro zampe e mi avvicinai ai suoi piedi , puzzavano , dopo una notte a ballare non avevano un buon odore ma obbedii senza discutere mi sentivo eccitata proporzionalmente all’umiliazione che stavo subendo quindi ero arrapatissima , i suoi piedi erano bellissimi e quell’odore mi stava facendo bagnare , allungai una mano tra le cosce “basta cosi alzati” ubbidii , mi arrivò un altro ceffone “ tu ti tocchi quando lo dico io, tu godi quando lo dico io” mi mise le dita in gola e mi sputo sul viso ,”ora vattene via ti chiamerò io più tardi e vedi di rispondere subito o ne pagherai le conseguenze vattene e non pulirti la faccia non lavarti fino a quando non te lo ordino a dopo “ aprì la porta e appena varcai la soglia mi diede un calcio nel culo cosi forte che volai a terra, mi rialzai dolorante massaggiandomi dove mi aveva colpito e ritornai a casa, mi buttai a letto e mi addormentai subito, non avevo neanche la forza di pensare.
Continua…..
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