Puffetta 2
di
Adam82ne
genere
saffico
Dopo quel pomeriggio a casa mia Puffetta era diventata il mio chiodo fisso , sentivo il suo profumo ovunque e la sua dolcezza e la sua timidezza mi facevano battere il cuore ogni volta che la vedevo o la pensavo.
Durante le ore di scuola mi giravo a guardarla e lei ricambiava sempre con un sorriso, tutte e due mantenevamo un basso profilo cercando di non far capire a nessuno cosa stava nascendo tra noi , soprattutto a Federica che non si era dimostrata particolarmente sensibile nei confronti di Puffetta , comunque per i successivi due giorni non successe nulla di eclatante a parte gli sms durante il giorno, anche perché i miei pomeriggi erano occupati tra la preparazione agli esami di maturità e il lavoro… e bene si , il pomeriggio lavoravo come impiegata in una grande officina … volevo essere indipendente e l’ultima paghetta dai miei genitori l’ho ricevuta a quattordici anni e no perché i miei non avessero le possibilità ma perché lo volevo io.
Quel sabato sera uscimmo tutte e tre , andai a prendere Puffetta con il mio scooter mente Fede ci raggiunse con mezzi propri , mangiammo una pizza e poi a bere qualcosa in un locale della zona il tutto intervallato da qualche canna su una panchina ma poco dopo mezzanotte decidemmo di tornarcene a casa per il meteo che volgeva al brutto e infatti appena arrivata sotto casa di Puffetta ecco che arrivò quello che sembrava il classico temporale primaverile , lei mi invitò a salire in attesa che terminasse e mi convinsi ad accettare più per il fatto che i sui erano via che per il temporale in se .
Arrivati in casa mi portò in camera sua e tra orsacchiotti e peluche vari non potei fare a meno di notare decine e decine di disegni , alcuni incorniciati e altri raccolti in cartellette colorate , e sempre stata bravissima a disegnare e infatti oggi ne ha fatto il suo lavoro , io li ammiravo estasiata soprattutto i personaggi dei cartoni animati che erano anche meglio degli originali.
-Ti faccio vedere una cosa , dimmi cosa ne pensi.
Tirò fuori una cartelletta dalla scrivania e dentro c’era un disegno , il soggetto ero io , ero ritratta in stile manga quindi occhioni ,capelli colorati con il mento poggiato sul dorso delle mani ero vestita alla marinara distesa su un prato e con i piedi all’insù , la cosa che mi fece sorridere era la scollatura di un seno prosperoso.
-è stupendo!
Dissi io
Lei si illuminò in viso e si illumino ancora di più quando gli diedi un bacio a stampo sulla bocca .
-Questo è per te , a…more .
Intanto il temporale fuori si era intensificato e non aveva intenzione di smettere e cosi mi propose di restare a dormire li , avvisai i miei che sarei rimasta fuori e che in caso di necessità mi avrebbero trovata a casa della mia compagna di scuola.
Ci mettemmo a letto che erano quasi le due di notte e strette in un letto da una piazza e mezza il contatto fisico era inevitabile ma visto il desiderio reciproco e la situazione che sembrava essere fatta apposta anche un letto da tre piazze non avrebbe cambiato le cose.
Nel silenzio rotto dalla pioggia che picchiava sui tetti sentivo il suo respiro vicino a me , ero tesa come una corda di violino e la desideravo ardentemente , poggiai la mano sul suo fianco caldo e per la prima volta vidi Puffetta decisa e sicura , mi tirò a se e mi baciò , fu come scoperchiare il vaso di Pandora , desiderio , eccitazione ,calore e amore vennero fuori come un tornado travolgendoci in pieno con le nostre lingue che si intrecciavano e le nostre mani che sfioravano la pelle donandoci dei brividi.
Lei aveva un odore stupendo e quel profumo particolare quando lo risento addosso a qualcuno mi fa rivivere come un flashback quei momenti, era la prima volta che avevo un esperienza saffica e per certi versi non sapevo cosa fare , probabilmente lei lo aveva percepito e prese in mano la situazione, le sue labbra morbide sul mio collo erano come una carezza , il suo pube vicino al mio mi davano una sensazione di estrema delicatezza , non sentire la barba pungermi e la relativa irruenza maschile mi davano una sensazione di estrema intimità , passionalità e dolcezza.
Chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare da tutte quelle sensazioni e poggiando le mani sulle sue spalle fu come dirgli “amore fai di me quello che vuoi “ le sue labbra scendevano e più si avvicinavano alla mia intimità e più sentivo salire la mia temperatura , arrivò al mio ombelico che iniziai a sudare , tolsi il lenzuolo che ci copriva e ci opprimeva , volevo guardarla e accarezzarla meglio ma lei si fermò i nostri sguardi si incrociarono le sue mani erano sui pantaloni del pigiama pronte a tirarlo giù la sua bocca era sull’ultimo lembo di pelle scoperto , inarcai leggermente la schiena e sollevai il sedere dando il segnale a Puffetta di continuare con le mie mani che cinsi la sua testa .
I pantaloni vennero giù insieme alle mutandine scoprendo il mio pube depilato e gonfio , la sua lingua avanzò come un esercito invincibile senza trovare la benché minima resistenza e arrivata alle porte della mia intimità inizió ad assediare l’ingresso prima con baci timidi ma passionali e successivamente con la punta della lingua che sembravano assaggiare i miei umori che ormai erano fuori controllo , quando le mie grandi labbra furono violate dalla mia bocca uscì un gemito di piacere liberatorio , non capivo più niente e mi sentivo come su una nuvola trasportata dal vento , io ricordo solo due cose in modo chiaro di quei momenti , le mie mani sulla sua testa che la premevano sempre più forte verso di me e la mia bocca che ripeteva in modo incontrollato e automatico “ oh mamma oh si amore mio continua “.
Ad un certo mi avvinghiai a lei anche con le gambe non volevo che smettesse non doveva assolutamente , l’apice di un piacere dirompente era li pronto a travolgermi e quello stringerla cosi forte non solo lo avvicinava ma gli impediva di abbandonarmi e quando arrivò mi tolse il fiato, l’aria uscì dai miei polmoni e impiegai qualche secondo per riprendere a respirare in modo regolare ma impiegai ancora di più per mettere a fuoco quello che era appena successo e infatti non mi accorsi nemmeno che lei era di nuovo sopra di me e mi stava baciando facendomi sentire anche il mio sapore che ormai aveva impregnato la sua lingua e le sue labbra, fu in bacio lunghissimo e quando mi sussurrò ti amo fu come se avesse acceso una luce forte come il flash di una foto , io la girai con forza ritrovandoci nella posizione inversa con lei sotto e io sopra.
-Anche io ti amo Betty .
La baciai infilandogli la lingua in bocca e tenendogli le braccia bloccate nel letto, la passione prese di nuovo il posto a quel piccolo gesto irruento le mie braccia diventarono più morbide e in men che non si dica ci ritrovammo di nuovo abbracciate , lei era ancora vestita , la spogliai lentamente assaporando ogni centimetro della sua pelle soprattutto i capezzoli di un seno sodo e florido , nei mesi a venire lo avrei visto decine di volte nei posti e nei momenti più assurdi e ovviamente sempre nascondendoci come fuggitivi… ma lasciamo stare.
Arrivai tra le sue gambe ed ebbi un momento di smarrimento ormai solo le sue mutandine separavano la mia lingua dal suo frutto proibito, provai un senso di malessere e mi sentivo sporca e in colpa come se stessi facendo una cosa sbagliatissima , francamente ero sul punto di alzarmi e scappare via nuda sotto la pioggia incessante ma la guardai negli occhi e il suo sguardo colmo di puro amore e no di semplice lussuria mi convinse a continuare, tirai giù le mutandine era la prima volta che vedevo da così vicino l’intimità di una donna ed era la prima volta in assoluto che vedevo dal vivo un pube con una peluria rigogliosa e ben curata , mi avvicinai a quel prato castano sentendo anche li quell’odore dolce che mi aveva sempre accompagnato in quell’amplesso travolgente ,era soffice e appena sprofondai il viso lei gemette per l’eccitazione e quando arrivai nella sua fessura ecco di nuovo una marea di sensazioni farsi strada dentro di me , l’odore completamente diverso da quello di un uomo , il calore che percepivo sul mio viso , avvicinai la lingua molto lentamente come quando si sta per provare un cibo nuovo dal sapore sconosciuto .
Allargai delicatamente le grandi labbra e iniziai a baciare il suo interno umido e dolce lasciando che la mia lingua come un gabbiano sul mare si lasciasse trasportare dall’istinto e dal vento dell’amore , lei gemeva e mi accarezzava ripetendomi in continuazione sii amore mio e queste parole non facevano altro che motivarmi a continuare ancora e meglio , donare piacere alla persona che in quel momento era la più importante del mondo era il mio obbiettivo primario e non desideravo altro e così fu , quando arrivò con un urlo soffocato dalla sua mano sulla bocca mi sentii appagata come l’orgasmo che mi aveva donato lei poco prima , asciugai i suoi umori con avidità come un affamato dopo giorni di digiuno o come un assetato vista la quantità e vedere che il mio ti amo era pari al piacere procuratogli mi fece provare una profonda sensazione di benessere fisico e mentale.
Rimanemmo abbracciate per un oretta per poi ricominciare ancora e ancora fino allo sfinimento , smettemmo di esplorare ogni singolo centimetro dei nostri corpi solo quando la notte era ormai quasi finita e la pioggia cessata , solo allora ci addormentammo abbracciate e felicissime non tanto per aver goduto ma per esserci trovate .
Non nascondo che nei primi giorni non abbia provato un senso di disagio e di malessere, venendo da una famiglia cristiana mi faceva sembrare il tutto sporco sbagliato e immorale ma alla fine l’amore vinse e anche se oggi le nostre strade si sono separate anche se l’amore è finito i rapporti con Puffetta sono rimasti eccellenti nonostante i 3000 km che ci separano , a lei devo la consapevolezza e il desiderio di vivere come desidero senza preconcetti stupidi e bigotti, religiosi o sociali che siano e se la cosa mi fa star bene e non danneggia nessuno compresa me stessa allora è la cosa giusta .
Durante le ore di scuola mi giravo a guardarla e lei ricambiava sempre con un sorriso, tutte e due mantenevamo un basso profilo cercando di non far capire a nessuno cosa stava nascendo tra noi , soprattutto a Federica che non si era dimostrata particolarmente sensibile nei confronti di Puffetta , comunque per i successivi due giorni non successe nulla di eclatante a parte gli sms durante il giorno, anche perché i miei pomeriggi erano occupati tra la preparazione agli esami di maturità e il lavoro… e bene si , il pomeriggio lavoravo come impiegata in una grande officina … volevo essere indipendente e l’ultima paghetta dai miei genitori l’ho ricevuta a quattordici anni e no perché i miei non avessero le possibilità ma perché lo volevo io.
Quel sabato sera uscimmo tutte e tre , andai a prendere Puffetta con il mio scooter mente Fede ci raggiunse con mezzi propri , mangiammo una pizza e poi a bere qualcosa in un locale della zona il tutto intervallato da qualche canna su una panchina ma poco dopo mezzanotte decidemmo di tornarcene a casa per il meteo che volgeva al brutto e infatti appena arrivata sotto casa di Puffetta ecco che arrivò quello che sembrava il classico temporale primaverile , lei mi invitò a salire in attesa che terminasse e mi convinsi ad accettare più per il fatto che i sui erano via che per il temporale in se .
Arrivati in casa mi portò in camera sua e tra orsacchiotti e peluche vari non potei fare a meno di notare decine e decine di disegni , alcuni incorniciati e altri raccolti in cartellette colorate , e sempre stata bravissima a disegnare e infatti oggi ne ha fatto il suo lavoro , io li ammiravo estasiata soprattutto i personaggi dei cartoni animati che erano anche meglio degli originali.
-Ti faccio vedere una cosa , dimmi cosa ne pensi.
Tirò fuori una cartelletta dalla scrivania e dentro c’era un disegno , il soggetto ero io , ero ritratta in stile manga quindi occhioni ,capelli colorati con il mento poggiato sul dorso delle mani ero vestita alla marinara distesa su un prato e con i piedi all’insù , la cosa che mi fece sorridere era la scollatura di un seno prosperoso.
-è stupendo!
Dissi io
Lei si illuminò in viso e si illumino ancora di più quando gli diedi un bacio a stampo sulla bocca .
-Questo è per te , a…more .
Intanto il temporale fuori si era intensificato e non aveva intenzione di smettere e cosi mi propose di restare a dormire li , avvisai i miei che sarei rimasta fuori e che in caso di necessità mi avrebbero trovata a casa della mia compagna di scuola.
Ci mettemmo a letto che erano quasi le due di notte e strette in un letto da una piazza e mezza il contatto fisico era inevitabile ma visto il desiderio reciproco e la situazione che sembrava essere fatta apposta anche un letto da tre piazze non avrebbe cambiato le cose.
Nel silenzio rotto dalla pioggia che picchiava sui tetti sentivo il suo respiro vicino a me , ero tesa come una corda di violino e la desideravo ardentemente , poggiai la mano sul suo fianco caldo e per la prima volta vidi Puffetta decisa e sicura , mi tirò a se e mi baciò , fu come scoperchiare il vaso di Pandora , desiderio , eccitazione ,calore e amore vennero fuori come un tornado travolgendoci in pieno con le nostre lingue che si intrecciavano e le nostre mani che sfioravano la pelle donandoci dei brividi.
Lei aveva un odore stupendo e quel profumo particolare quando lo risento addosso a qualcuno mi fa rivivere come un flashback quei momenti, era la prima volta che avevo un esperienza saffica e per certi versi non sapevo cosa fare , probabilmente lei lo aveva percepito e prese in mano la situazione, le sue labbra morbide sul mio collo erano come una carezza , il suo pube vicino al mio mi davano una sensazione di estrema delicatezza , non sentire la barba pungermi e la relativa irruenza maschile mi davano una sensazione di estrema intimità , passionalità e dolcezza.
Chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare da tutte quelle sensazioni e poggiando le mani sulle sue spalle fu come dirgli “amore fai di me quello che vuoi “ le sue labbra scendevano e più si avvicinavano alla mia intimità e più sentivo salire la mia temperatura , arrivò al mio ombelico che iniziai a sudare , tolsi il lenzuolo che ci copriva e ci opprimeva , volevo guardarla e accarezzarla meglio ma lei si fermò i nostri sguardi si incrociarono le sue mani erano sui pantaloni del pigiama pronte a tirarlo giù la sua bocca era sull’ultimo lembo di pelle scoperto , inarcai leggermente la schiena e sollevai il sedere dando il segnale a Puffetta di continuare con le mie mani che cinsi la sua testa .
I pantaloni vennero giù insieme alle mutandine scoprendo il mio pube depilato e gonfio , la sua lingua avanzò come un esercito invincibile senza trovare la benché minima resistenza e arrivata alle porte della mia intimità inizió ad assediare l’ingresso prima con baci timidi ma passionali e successivamente con la punta della lingua che sembravano assaggiare i miei umori che ormai erano fuori controllo , quando le mie grandi labbra furono violate dalla mia bocca uscì un gemito di piacere liberatorio , non capivo più niente e mi sentivo come su una nuvola trasportata dal vento , io ricordo solo due cose in modo chiaro di quei momenti , le mie mani sulla sua testa che la premevano sempre più forte verso di me e la mia bocca che ripeteva in modo incontrollato e automatico “ oh mamma oh si amore mio continua “.
Ad un certo mi avvinghiai a lei anche con le gambe non volevo che smettesse non doveva assolutamente , l’apice di un piacere dirompente era li pronto a travolgermi e quello stringerla cosi forte non solo lo avvicinava ma gli impediva di abbandonarmi e quando arrivò mi tolse il fiato, l’aria uscì dai miei polmoni e impiegai qualche secondo per riprendere a respirare in modo regolare ma impiegai ancora di più per mettere a fuoco quello che era appena successo e infatti non mi accorsi nemmeno che lei era di nuovo sopra di me e mi stava baciando facendomi sentire anche il mio sapore che ormai aveva impregnato la sua lingua e le sue labbra, fu in bacio lunghissimo e quando mi sussurrò ti amo fu come se avesse acceso una luce forte come il flash di una foto , io la girai con forza ritrovandoci nella posizione inversa con lei sotto e io sopra.
-Anche io ti amo Betty .
La baciai infilandogli la lingua in bocca e tenendogli le braccia bloccate nel letto, la passione prese di nuovo il posto a quel piccolo gesto irruento le mie braccia diventarono più morbide e in men che non si dica ci ritrovammo di nuovo abbracciate , lei era ancora vestita , la spogliai lentamente assaporando ogni centimetro della sua pelle soprattutto i capezzoli di un seno sodo e florido , nei mesi a venire lo avrei visto decine di volte nei posti e nei momenti più assurdi e ovviamente sempre nascondendoci come fuggitivi… ma lasciamo stare.
Arrivai tra le sue gambe ed ebbi un momento di smarrimento ormai solo le sue mutandine separavano la mia lingua dal suo frutto proibito, provai un senso di malessere e mi sentivo sporca e in colpa come se stessi facendo una cosa sbagliatissima , francamente ero sul punto di alzarmi e scappare via nuda sotto la pioggia incessante ma la guardai negli occhi e il suo sguardo colmo di puro amore e no di semplice lussuria mi convinse a continuare, tirai giù le mutandine era la prima volta che vedevo da così vicino l’intimità di una donna ed era la prima volta in assoluto che vedevo dal vivo un pube con una peluria rigogliosa e ben curata , mi avvicinai a quel prato castano sentendo anche li quell’odore dolce che mi aveva sempre accompagnato in quell’amplesso travolgente ,era soffice e appena sprofondai il viso lei gemette per l’eccitazione e quando arrivai nella sua fessura ecco di nuovo una marea di sensazioni farsi strada dentro di me , l’odore completamente diverso da quello di un uomo , il calore che percepivo sul mio viso , avvicinai la lingua molto lentamente come quando si sta per provare un cibo nuovo dal sapore sconosciuto .
Allargai delicatamente le grandi labbra e iniziai a baciare il suo interno umido e dolce lasciando che la mia lingua come un gabbiano sul mare si lasciasse trasportare dall’istinto e dal vento dell’amore , lei gemeva e mi accarezzava ripetendomi in continuazione sii amore mio e queste parole non facevano altro che motivarmi a continuare ancora e meglio , donare piacere alla persona che in quel momento era la più importante del mondo era il mio obbiettivo primario e non desideravo altro e così fu , quando arrivò con un urlo soffocato dalla sua mano sulla bocca mi sentii appagata come l’orgasmo che mi aveva donato lei poco prima , asciugai i suoi umori con avidità come un affamato dopo giorni di digiuno o come un assetato vista la quantità e vedere che il mio ti amo era pari al piacere procuratogli mi fece provare una profonda sensazione di benessere fisico e mentale.
Rimanemmo abbracciate per un oretta per poi ricominciare ancora e ancora fino allo sfinimento , smettemmo di esplorare ogni singolo centimetro dei nostri corpi solo quando la notte era ormai quasi finita e la pioggia cessata , solo allora ci addormentammo abbracciate e felicissime non tanto per aver goduto ma per esserci trovate .
Non nascondo che nei primi giorni non abbia provato un senso di disagio e di malessere, venendo da una famiglia cristiana mi faceva sembrare il tutto sporco sbagliato e immorale ma alla fine l’amore vinse e anche se oggi le nostre strade si sono separate anche se l’amore è finito i rapporti con Puffetta sono rimasti eccellenti nonostante i 3000 km che ci separano , a lei devo la consapevolezza e il desiderio di vivere come desidero senza preconcetti stupidi e bigotti, religiosi o sociali che siano e se la cosa mi fa star bene e non danneggia nessuno compresa me stessa allora è la cosa giusta .
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