Una nuova vita con mia madre Sesta parte

di
genere
incesti

La mattina seguente mi alzai per andare a scuola. Mia mamma ancora dormiva beatamente tutta nuda e rimasi ad ammirarla. Era splendida, una vera e propria bomba sexy. I suoi seni erano dolci montagne dalle quali scendere per ammirare la sua pancia piatta, gli addominali scolpiti da tanti anni di allenamento e poi giù, a perdersi nella sua fica depilata che aveva ingoiato il mio cazzo facendomi provare sensazioni che credevo non potessero esistere. E poi tornai ad ammirale il viso perfetto e quella bocca che mi aveva baciato innumerevoli volte e che mi aveva regalato un pompino meraviglioso. Mia madre era veramente la dea del sesso. Ma io non ero soltanto colui che aveva avuto la fortuna di farci del sesso sfrenato ma anche il suo schiavetto. E questa era la cosa che più mi mandava fuori di testa. Avevo sempre avuto un carattere mite e sottomesso e finalmente avevo la padrona che avevo sempre sognato: mia madre. Andai a lavarmi e prima di vestirmi mi diressi in cucina con l’accappatoio ancora indosso per preparare il caffè per me e per mamma, come era nostra abitudine. Io lo bevvi e poi glie lo portai a letto. La svegliai delicatamente
“ Mamma, ti ho portato il caffè” le dissi mentre lei si stiracchiava. Prese la tazzina fumante sorseggiandola e per poi riconsegnarmela vuota. Nel frattempo lei sorrise nel vedere la mia erezione che usciva fuori dall’accappatoio
“ Ce l’hai così dritto perché pensavi alla tua mamma?”
“ Non posso fare a meno di pensare alla mia mamma e padrona”
“ Non puoi andare a scuola in queste condizioni. Togliti l’accappatoio” mi ordinò. Le obbedii prontamente e rimasi nudo col cazzo dritto. Lei si mosse per mettersi seduta sempre sul letto di fronte a me. La sua testa si chinò sul mio cazzo per baciarlo e poi leccarlo delicatamente mentre io sentivo pulsare il membro ormai eretto al massimo. Baciava la cappella e poi leccava l’asta mentre a me sembrava di impazzire. Infine lo ingoiò con maestria portandomi quasi subito sull’orlo del piacere
“ Mamma, ho il tuo permesso per venire? Sto impazzendo” Senza togliere il cazzo dalla sua bocca mi diede il permesso annuendo e venni nella sua bocca. Ancora una volta era stato meraviglioso, bello oltre l’immaginazione. Lei mi afferrò per la nuca mettendo la sua bocca sulla mia e infine sentii qualcosa entrare nella mia bocca mentre mi baciava. Si staccò
“ Ingoia tutto. E’ il tuo sperma” Lo feci ovviamente e poi riprese a baciarmi teneramente
“ Mamma, ti amo” le dissi quando smise di baciarmi. Lei sorrise
“ Adesso vestiti altrimenti farai tardi a scuola. Ti verrò a prendere io e andremo a pranzo fuori. Contento?” L’abbracciai
“ Sono felicissimo. Ogni secondo che passo con te è meraviglioso” Stavo andando a vestirmi strafelice mentre la mamma andava al bagno quando sentii la sua voce
“ Lorenzo, vieni immediatamente qui” Andai di corsa in bagno e vidi mia madre che si era appena messa sotto la doccia, con l’acqua che scorreva sulla sua pelle
“ Eccomi mamma” le dissi appena vidi quella splendida visione. Sembrava una sirena che esce nuda dal mare
“ Ci ho ripensato, ti accompagno io a scuola perché con te non ho ancora terminato. Entra con me in doccia”
“ Ma io ho già fatto la doccia” Non feci in tempo a pentirmi di quella frase. Mia madre mi afferrò per un braccio e poi mi colpì con uno schiaffo tremendo. E gli schiaffi di mia madre erano autentiche mazzate. Scoppiai a piangere anche perché mi faceva male tenendomi per il braccio. La sua forza da campionessa di fitness era incredibile
“ Non azzardarti mai più a contestare un mio ordine. E’ chiaro?”
“ Sì mamma, perdonami” le dissi tra le lacrime mentre entravamo nel box doccia
“ Sdraiati a terra” mi ordinò e stavolta non obiettai. Era sopra di me, maestosa come una dea
“ Adesso apri la bocca. Devo pisciare e tu dovrai ingoiare tutto” Non osai dire nulla. Mia madre iniziò a far sgorgare quel prezioso liquido dalla sua fica e io ingoiai tutto quello che potevo. Mi accorsi che non aveva un cattivo gusto. Anzi. Era leggermente salata ma era pur sempre qualcosa di mia madre, della mia padrona e bevvi come se mi avesse regalato un nettare prezioso
“ Ho bevuto quasi tutto” le dissi mentre ancora avevo i singhiozzi. Lo schiaffo era stato tremendo
“ Bene perché adesso devi ripulire la mia passerina” Mi inginocchiai e misi la mia lingua dentro di lei. Il sapore era ancora quello della sua pipì ma ben presto si mescolò ai suoi umori che scendevano copiosi per l’orgasmo che le avevo procurato “Bravo! Adesso insapona tutto il mio corpo” mi ordinò dopo. E quello era un compito bellissimo che feci con la devozione dovuta a una simile dea. La giornata era iniziata in modo decisamente promettente, a parte quello schiaffo che sentivo di aver meritato per non aver subito obbedito alla mia splendida mamma. E la giornata era ancora lunga.
scritto il
2023-03-31
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