Inferno o paradiso Trentacinquesimo episodio

di
genere
dominazione

Filippo era incredibilmente confuso, tutto gli sembrava così assurdo che la sua
mente non riusciva più a elaborare qualcosa degna di un ragazzo della sua
intelligenza. Era riuscito ad integrarsi in un mondo quasi completamente
differente dal suo e ora, a pochi chilometri da casa, stava vivendo
quest'incubo. Le tre soldatesse che lo avevano aiutato a rialzarsi nel
frattempo avevano raggiunto il loro sergente che dopo aver dato quella sonora
lezione a Filippo, aveva ripreso possesso della sua arma. I quattro militari
si disposero in linea puntando le loro armi verso il giovane. Marzia avanzò
di qualche passo e poi si rivolse al ragazzo scandendo bene le parole
“ In nome del popolo italiano dichiaro te, Filippo Cancellieri, colpevole di
atti di terrorismo atti a sovvertire le istituzioni dello Stato. E per questo
reato, anche in considerazioni dei numerosi delitti di cui ti sei macchiato,
sei stato condannato a morte mediante fucilazione immediata”
Filippo rimase sconvolto molto di più di quanto lo fosse stato fino a quel
momento. Il giovane scoppiò in un pianto dirotto mentre ancora si poggiava
addosso al muro
“ Fucilazione? Voi siete pazze. Io non ho fatto niente. Per l'amor di Dio, vi
prego, non potete farmi questo. Non potete uccidermi su due piedi. Se anche
fossi colpevole dei reati di cui mi accusate avrei diritto ad un processo”
Si era infervorato Filippo, ma riusciva a parlare male ed a fatica. La bocca
gonfia non gli dava certo un brillante eloquio
“ Nessun processo per te” rispose Marzia pacatamente “ Esiste la legge marziale e comunque lo Stato non ha intenzione di fare di te un eroe o, peggio ancora, un martire. Un tuo eventuale processo avrebbe una risonanza così ampia che sicuramente un gran numero di maschi si sentirebbe in dovere di continuare la tua opera divenendo terroristi assassini. E questo il Potere, cioè noi donne, non possiamo permetterlo. In questo modo nessuno saprà più niente di te e il tuo nome sarà presto dimenticato”
“ Maschi terroristi? Donne al potere? Ma di cosa stai vaneggiando?” riprese
Filippo. Quelle donne dovevano essere tutte completamente pazze. Poi però
qualcosa cominciò a venirgli in mente e sembrò illuminare l'oscurità della
sua mente
“ E quando sarebbe cominciato tutto questo?” cercò di informarsi il ragazzo
“ Lo sai benissimo. Sono cose che si studiano fin dall'asilo”
“ E io invece voglio che tu me lo dica” ribatté Filippo smettendo di piangere
e impossessandosi di nuovo della sua dignità “Ne ho diritto! Voglio che
questo sia il mio ultimo desiderio”
“ Contento te. Da dove comincio?”
“ Da quando le donne hanno preso il potere”
“ Ok! Tutto è iniziato al termine della Guerra Mondiale”
“ La Seconda Guerra Mondiale?” interrogò Filippo
“ Ma quale Seconda Guerra Mondiale. Grazie a Dio ce n'è stata solo una, quella
terminata nel 1918. Dopo questa guerra, l'Umanità era stanca di come gli
uomini al potere stavano portando il nostro pianeta alla distruzione totale
e in molti Paesi democratici, tra cui ovviamente il nostro, si è deciso di
dare un cambiamento netto a questa situazione. Voi uomini pensavate solo a
farvi la guerra mentre noi donne promettevamo la pace e abbiamo vinto
democraticamente le elezioni. Da quel giorno, quasi tutti i Paesi del mondo
sono stati governati democraticamente dalle donne e c'è stato un lungo periodo
di pace e prosperità. Ma questo a voi uomini non bastava, volevate sempre di
più, volevate tornare al potere e, contemporaneamente, in diverse nazioni ci
sono stati dei tentativi di colpi di Stato per rovesciare i Governi eletti dal
popolo. Per fortuna, noi donne avevamo già il possesso degli eserciti dove
avevamo estromesso tutti i maschi proprio perché c'era il timore di quello che
è poi avvenuto. In questo modo è stato facile reprimere le vostre
insurrezioni. Già da allora infatti ogni donna, e specialmente una soldatessa,
era allenata duramente proprio per fronteggiare contemporaneamente anche
diversi uomini. Quello che ti ho fatto io è solo un pallido esempio, come ben
saprai, di ciò che qualunque donna può fare. Qualunque di queste mie
soldatesse è in grado di uccidere a mani nude più di un uomo. Voi uomini
avete il fisico, noi l'intelligenza e la costanza. Vuoi che continui?”
“ Si, ti prego”
“ Bene! Tornando a quel periodo, tutte le vostre sommosse sono state represse
nel sangue. Ma i Governi di allora decisero di porre un freno ad un eventuale
ripetersi di situazioni del genere e decisero di emanare nel 1938 le famose
, leggi con il quale si escludeva ogni maschio da qualunque
carica importante e vi emarginava in ruoli secondari. E l'Umanità ha
ricominciato a vivere di nuovo in pace. Ora quasi tutto il mondo è governato
da donne e presto anche quei pochi capisaldi in mano agli uomini cadranno e
finalmente tutto sarà nelle nostre mani. Era giusto ed inevitabile che questo
accadesse e non saranno certo quelli come te a farci tornare indietro, nel
medioevo maschilista. Quei terroristi come te che uccidono innocenti per il
proprio tornaconto personale, perché vogliono il diritto al voto, diritto che
vi abbiamo dovuto togliere per salvaguardare interessi superiori, perché voi
fate solo del male, voi insozzate qualunque cosa tocchiate. Ormai, anche la
maggioranza degli uomini ha capito che un mondo governato dalle donne è un
bene per tutti e ora vivono felici in famiglie dove il potere decisionale è
ad esclusivo appannaggio femminile, vivono in un mondo dove non esistono
furbi, spintarelle o quant'altro, e dove il successo personale è dovuto
esclusivamente alle proprie capacità. Si chiama meritocrazia e voi uomini non
avete mai saputo neanche cosa significasse. Certo, per avere tutto questo
abbiamo dovuto usare spesso la forza, privarvi di alcuni diritti, ma era
necessario per il bene comune”
Filippo aveva ascoltato tutto con la massima attenzione. Ora tutto gli era
chiaro adesso. Non era tornato nel suo mondo come aveva creduto. La porta
dimensionale aveva aperto l'ingresso per un mondo ancora diverso. Forse
c'erano centinaia di mondi paralleli, forse migliaia o addirittura milioni,
chi poteva dirlo? E ognuno di essi correva autonomamente. Questo ad esempio
era stato in tutto e per tutto uguale al suo fino alla fine della Prima Guerra
Mondiale per poi prendere un'altra direzione. Si erano risparmiati gli orrori
della Seconda Guerra Mondiale e politicamente ora era completamente differente
dal suo. Ma in questo mondo tante cose continuavano a procedere di pari passo
col suo. Esisteva addirittura una sua copia perfetta, identica persino nelle
impronte digitali. E c'era una copia di Marzia proprio davanti a lui con il
mitra puntato, pronta ad ucciderlo. Sicuramente, c'era un doppio di tutte le
persone che aveva conosciuto, compresi i suoi genitori. E ironia della sorte
aveva visitato due mondi dove il dominio femminile era assoluto e in questo
chi lottava per i diritti civili, come il suo doppio, era considerato un
terrorista. Gli venne stranamente da ridere. E ora come glie lo avrebbe
spiegato che lui non c'entrava niente? Poteva dir loro che lui veniva da una
dimensione parallela? Pensò che tutto sommato non era completamente sbagliato
quello che quel doppio di Marzia aveva sostenuto con tanta enfasi. Lui veniva
da un mondo in cui il potere, quello vero, era totalmente in mano agli uomini.
Ma forse proprio per questo c'erano guerre in abbondanza, fame, disoccupazione
e ogni genere di discriminazione, mentre questi due universi paralleli dove
le femmine esercitavano il dominio assoluto sembravano isole felici. Certo,
non tutto era giusto, non tutto era perfetto, ma stando a quello che aveva
visto nel mondo delle amazzoni e a quello che gli aveva raccontato Marzia, le
donne avevano risolto molti dei problemi che affliggono il suo. E aveva anche
imparato sulla sua pelle quanto potesse essere piacevole sottostare al volere
e al potere di una donna, se questo potere veniva usato in modo corretto
nell'ambito della coppia.
Ma ormai tutto questo non aveva più importanza. Quelle donne erano pronte per
ucciderlo e lui invece di tremare di paura continuava a ridere. Quanto è strano il destino. Sembrava quasi che si fosse preso gioco di lui. E lo stesso
nome di donna ricorrente in tutto quello che gli era accaduto in tre mondi
diversi....
Sembrava come se un beffardo burattinaio si fosse divertito a manovrarlo a suo
piacimento. Marzia guardò inebetita il ragazzo che continuava a ridere quasi
in preda a convulsioni
“ Che cos'hai da ridere?”
“ Fra un po' tu scoprirai di aver ucciso un innocente. Non so quando accadrà,
ma so che Filippo, il vero Filippo che tu cerchi, prima o poi farà un altro
attentato. E' inevitabile che accada. Un terrorista non si ferma fino a che
non viene catturato o ucciso perché, per sbagliato che possa essere, lotta
per un ideale. Ma solo quando lo prenderete, tu capirai di essere un'assassina
quanto lui. Si possono fare errori in nome dei propri ideali. Li ha fatti lui
e lo stai facendo tu”
Marzia non aveva idea di cosa stesse dicendo Filippo ma un brivido la
percorse. Doveva però continuare. Aveva un ordine superiore da espletare e
lei era abituata a rispettare gli ordini
“ Sei pronto Filippo Cancellieri?”
Il ragazzo non rispose, immerso com'era nelle proprie divagazioni. Aveva
vissuto una magnifica avventura che nessun altro essere umano avrebbe potuto
neanche immaginare. Peccato che solo la sua Marzia ne fosse al corrente,
almeno in parte. Era sopravissuto a un incidente stradale passando in un
altro universo e in questo si era salvato da una forzuta paranoica assassina.
Ma aveva anche potuto provare cosa volesse dire amare per davvero. E ora
tutto quanto stava finendo. Non avrebbe mai pensato di morire così giovane,
ma questo era quello che il burattinaio gli aveva riservato. Alzò gli occhi
verso le quattro soldatesse pronte con le loro armi, in segno di sfida. Il suo
doppio di questo mondo avrebbe forse voluto morire così. Sono assurdi gli
ultimi secondi di vita di una persona. Sembrano non finire mai, sembrano
eterni. Ma niente è eterno.

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davidmuscolo@tiscali.it
scritto il
2023-07-13
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