L'istruttore di ginnastica ..
di
Marco1973
genere
etero
Dai tesoro, sfondami - ansimava mentre suo marito, sopra di lei, la pompava con forza. Quando lo raggiunse a letto dopo una serata insulsa di fronte al televisore, fece una cosa che ormai non faceva da tempo: gli accarezzò una mano. Lui reagì immediatamente all’approccio: le si avvicinò, la baciò sul collo e rapidamente scese verso il pube.
Immerso sotto le lenzuola, sfilò i pantaloni del pigiama e si trovò dinnanzi la sua fica nuda, già libera da slip o mutandine. Ebbe la conferma che quella carezza non fosse un gesto casuale ed immediatamente affondò la sua lingua.
Lei inizialmente si sentiva fredda e distaccata. I gesti erano piuttosto meccanici. Ripensò all’avventura con il giovane istruttore: laddove si posava ora la lingua di suo marito, c’era stato, qualche ora prima, il generoso membro del ragazzo. Non si era neppure lavata e quel pensiero, invece di imbarazzarla, cominciò ad eccitarla. Inoltre, le generose lappate con cui il marito stimolava il clitoride, non tardarono a produrre i loro effetti.
Il respiro si fece più congestionato. Suo marito tentò di emergere ma lei gli mise una mano sulla testa e lo fermò. Era il suo terzo atto sessuale della giornata ed era ben decisa a raggiungere il suo primo meritato orgasmo. - Continua, così ti prego - gli sussurrò.
Il marito continuò il suo lavoro in immersione; lei lo aiutò allargando le piccole labbra con due dita. L’orgasmo che ne seguì la lasciò finalmente senza fiato.
Adesso il marito, con la lingua dolente ed il cazzo tremendamente in tiro, era sopra di lei e la montava con forza alla ricerca del proprio piacere. Mentre lo faceva sfogare tra le sue gambe lo abbracciò forte e pensò che forse fosse giunto il momento di riscoprire la famiglia. Era stata una giornata lunga e faticosa. Aveva avuto il suo orgasmo ed aveva voglia di dormire. Sapeva per esperienza che il marito non era il tipo da lunghe maratone sessuali ma il suo pube era letteralmente esausto e la posizione alquanto banale. Lo incitò un paio di volte nella certezza di affrettare il coito.
Poco prima di addormentarsi, con l’utero pieno del seme di due uomini, si scoprì nuovamente felice e si ripromise di fare sesso almeno una volta a settimana. Se poi il marito non l’avesse sufficientemente soddisfatta, avrebbe potuto sempre rivolgersi al suo giovane amante per colmare i bisogni rimasti insoddisfatti.
Immerso sotto le lenzuola, sfilò i pantaloni del pigiama e si trovò dinnanzi la sua fica nuda, già libera da slip o mutandine. Ebbe la conferma che quella carezza non fosse un gesto casuale ed immediatamente affondò la sua lingua.
Lei inizialmente si sentiva fredda e distaccata. I gesti erano piuttosto meccanici. Ripensò all’avventura con il giovane istruttore: laddove si posava ora la lingua di suo marito, c’era stato, qualche ora prima, il generoso membro del ragazzo. Non si era neppure lavata e quel pensiero, invece di imbarazzarla, cominciò ad eccitarla. Inoltre, le generose lappate con cui il marito stimolava il clitoride, non tardarono a produrre i loro effetti.
Il respiro si fece più congestionato. Suo marito tentò di emergere ma lei gli mise una mano sulla testa e lo fermò. Era il suo terzo atto sessuale della giornata ed era ben decisa a raggiungere il suo primo meritato orgasmo. - Continua, così ti prego - gli sussurrò.
Il marito continuò il suo lavoro in immersione; lei lo aiutò allargando le piccole labbra con due dita. L’orgasmo che ne seguì la lasciò finalmente senza fiato.
Adesso il marito, con la lingua dolente ed il cazzo tremendamente in tiro, era sopra di lei e la montava con forza alla ricerca del proprio piacere. Mentre lo faceva sfogare tra le sue gambe lo abbracciò forte e pensò che forse fosse giunto il momento di riscoprire la famiglia. Era stata una giornata lunga e faticosa. Aveva avuto il suo orgasmo ed aveva voglia di dormire. Sapeva per esperienza che il marito non era il tipo da lunghe maratone sessuali ma il suo pube era letteralmente esausto e la posizione alquanto banale. Lo incitò un paio di volte nella certezza di affrettare il coito.
Poco prima di addormentarsi, con l’utero pieno del seme di due uomini, si scoprì nuovamente felice e si ripromise di fare sesso almeno una volta a settimana. Se poi il marito non l’avesse sufficientemente soddisfatta, avrebbe potuto sempre rivolgersi al suo giovane amante per colmare i bisogni rimasti insoddisfatti.
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