Situazione perticolare

di
genere
scambio di coppia

Conosco Marco dai tempi dell'università. È lui che mi presentò colei che divenne poi mia moglie. Era la sua ragazza e la loro storia terminò quando scoprì che lo tradiva con il sottoscritto.
Molto tempo dopo, ormai ufficialmente fidanzati e prossimi al matrimonio, fu il mio turno scoprire che mi tradiva con lui.
Messa con le spalle al muro, mi confessò che non sapeva chi scegliere. C'erano due grandi amori nella sua vita e non era disposta a rinunciare a nessuno dei due.
I tradimenti continuarono; ad ogni scoperta una scenata che terminava con lei in lacrime che, pregandomi di non lasciarla, mi faceva un pompino nella speranza di farsi perdonare. Alla fine le scenate, le lacrime e le preghiere terminarono. Rimasero solo i pompini. Un pompino per ogni tradimento ed ogni tradimento con un pompino. Divenne molto brava a fare i pompini.

Una volta sposati, la situazione divenne insostenibile. Ne parlai faccia a faccia con lei e con Marco. Anche lui, come me, aveva diritto di farsi la sua vita. Concordarono con me. I loro incontri si fecero più rari ma era chiaro a tutti che non si sarebbero conclusi.

Marco era diventato un bell'uomo, con una situazione economica invidiabile ed una vita sociale intensa. Le avventure non gli mancavano ed è così che un giorno ci propose uno scambio di coppia con la fidanzata del momento.
Mia moglie ne rimase entusiasta e, da allora, ne sono passate di tutti i tipi: brune, bionde; secche, corpulente; giovani, attempate; scialbe, attraenti; nubili e sposate.

La tecnica era quasi sempre la stessa. Un invito a cena a casa nostra per conoscere la nuova fiamma; tanti complimenti da parte di mia moglie per la bellezza della donna; un interesse mal celato di Marco verso mia moglie; poi, a casa, la confidenza che eravamo una coppia scambista. Il più delle volte, la seconda serata la si dedicava al petting e si andava al sodo a partire dalla terza.

Solitamente, per rompere il ghiaccio, si cominciava con una scommessa su chi avrebbe lavato i piatti. A coppie scambiate si procedeva con un pompino od uno smorzacandela. Il primo lui che veniva, costringeva la coppia a lavare i piatti mentre gli altri due si divertivano in camera da letto.

Alcune preferivano farlo nella stessa stanza, così da avere sempre Marco a portata di sguardo, ed eccitarsi a farsi montare da un suo amico davanti ai suoi occhi.
Altre, più timide, si vergognavano e preferivano copulare in stanze separate, alcune addirittura evitando ogni rumore e gemito.per paura di disturbare.

Tra le avventure più strane, mi ricordo di una ragazzina, poco più che maggiorenne e chiaramente bisex. Una volta scoperto il nostro gusto scambista, propose di essere bendata scomettendo di riuscire a riconoscere il proprietario o la proprietaria delle labbra che le succhiavano il clitoride; della lingua che si insinuava nella fica; o del cazzo che la montava alla pecorina. Le variazioni sul tema furono molte e mai banali. Mia moglie, che non ha mai avuto tendenza bisessuali, fu analogamente convinta a partecipare al gioco e non disdegnò un paio di leccate saffiche. Più tardi, quando ormai non era più la fidanzata di Marco, mi confidò che da lei aveva ricevuto i migliori cunnigulingus della sua vita.

Un'altra fidanzata particolare, una giovane donna prosperosa, mi infilò la lingua in bocca ancora prima di presentarsi. Non so come Marco fosse riuscito a convincerla così facilmente. Mi portò in camera da letto appena terminata la cena ed urlò tutto il tempo come un ossesso tanto che, una volta soli, mia moglie, mi confidò di essere rimasta a disaglio tutta la serata e non mi concesse il tradizionale pompino. Volle essere leccata e poi presa in fica per cercare l'orgasmo che Marco, a causa degli ululati della sua fidanzata, non erano riuscito a farle raggiungere.
La donna prosperosa, si quietò molto nelle cene seguenti. Nella vita lavorava in una scuola come professoressa di italiano; spesso aveva il pomeriggio libero e mi invitava a casa sua. Impazzivo nel prenderla analmente o a giocare con il mio cazzo tra le sue tette generose. Lei non lo considerava un tradimento ma uno scambio di coppia non simultaneo dal momento che sapeva di incontri tra Marco e mia moglie anche in nostra assenza. Non le ho mai raccontato della contabilizzazione in pompini delle loro avventure.

A volte penso che la tresca tra mia moglie e Marco potrebbe andare avanti anche senza questi continui scambi di coppia ma è una soluzione che, paradossalmente, accontenta tutti.
Sono certo che Marco non sia interessato a rubarmi la donna. Preferisce prenderla in prestito quando ne ha voglia e divertirsi con lei così come con altre senza nessuno scrupolo morale. Poi c'è il suo orgoglio nel poter mostrare a mia moglie, che ha preferito me a lui, la qualità e la quantità delle sue conquiste.

Mia moglie ne è favorevole perchè probabilmente allevia i suoi sensi di colpa proponendo una logica piuttosto personale del do ut des: mi scopo l'altro amore della mia vita sotto i tuoi occhi ma, in cambio, hai il permesso di scoparti la sua donna del momento.

Infine il sottoscritto: onestamente non penso sarei mai riuscito a scoparmi tante donne in vita mia senza l'aiuto di Marco e di mia moglie. In ogni caso non sarei mai riuscito a tenere mia moglie solo per me. A questo punto meglio essere cornuto scambista che cornuto e basta.

Ora però vi devo lasciare. Stasera abbiamo ospiti a cena.
scritto il
2024-05-26
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