Lo scopritore di fiche 1

di
genere
bisex

Sono nato povero da una famiglia umile e numerosa. Sesto di otto fratelli, ho vissuto la mia adolescenza in collegio.
A raccontarlo adesso sembrerebbe follia ma negli anni sessanta e settanta l'Italia aveva un buon numero di quelle strutture, di solito, gestite dalla chiesa. Le famiglie in difficoltà spedivano li parte dei loro figli con la certezza che almeno avrebbero avuto un pasto caldo.
Nel nostro collegio si studiava al mattino con le suore e nel pomeriggio dopo i compiti, venivamo affidati agli educatori, in genere uomini legati alla chiesa, ma ufficialmente laici.
Gli educatori potevano essere allenatori sportivi o tutor che ci aiutavano ad imparare un mestiere.
Gaetano era il nostro istruttore per i lavori di falegnameria.
Eravamo un gruppo di venti-trenta adolescenti, molti, appena maggiorenni.
Il tutor era un uomo rude, per niente ecclesiastico e che ci insultava spesso chiamandoci fichette.
Si vociferava che fosse uno che allungava le mani, ma noi non avevamo dato peso a quella storia. In fondo era difficile valutare il vero ed il falso, giravano voci sulle suore, sul giardiniere e perfino su don Carlo, il nostro parroco.
C'era sempre qualcuno a cui avevano riferito.....
Un giorno, mentre in dieci stavamo spostando dei tronchi, mettendoli in officina, Gaetano ci raccontò una cosa che, disse, doveva rimanere segreta.
Ci fermammo in semicerchio e ascoltammo curiosi.
- So che non mi crederete ma vi dico una cosa, io sono in grado di scoprire e educare quelli che di voi hanno la fica- Dopo un attimo di silenzio scoppiamo a ridere. Eravamo tutti maschi con i cazzi di tutte le misure ma certamente senza fica.
- Non c'è niente da ridere, tutti voi potreste averla senza saperlo. E non saperlo potrebbe farvi perdere tante opportunità di svago.
Da domani comincerò a cercare tra di voi e vedremo se avro' avuto ragione -
L'indomani ci disse che avevamo il pomeriggio libero, tranne per due ragazzi che dovevano rimanere con lui.
Si chiuse nel capannone e ne uscì solo tre ore dopo. I ragazzi che erano con lui avevano lo sguardo strano, perso.
Non ci dissero cosa era successo perché era un segreto e perché Gaetano li aveva minacciati.
Dopo due giorni toccò a me e a Ciro, eravamo molto amici e avevamo la stessa età.
Gaetano ci portò nel suo ufficio e ci fece denudare.
Poi sempre in silenzio ci toccò il cazzo, li maneggiava con cura segandoli dolcemente. Io e Ciro ci guardavamo senza fiatare. Ciro aveva un pisello cicciotto e quasi senza peli mentre il mio invece era più piccolo e fino. Gaetano era silenzioso, ci spostò e ci fece mettere a novanta gradi, poggiati sulla scrivania, uno di fianco all'altro. Si avvicinò a Ciro e, sempre con il suo cazzo ormai teso in una mano, si appresto' con l'altra mano ad ingrassare di vasellina il buco del culo. Poi inizio' ad infilarci le dita, Ciro si lamentava ma Gaetano lo minaccio' senza pietà.
Poi lo lasciò a culo all'aria con il buco che luccicava di crema.
Passò a me, mi prese in mano il cazzo, che era rimasto duro e lo meno' un poco mentre, come aveva fatto a Ciro, mi incremava e violava il culo con le dita.
Qualche minuto dopo Gaetano, dietro di noi, si era denudato e si menava lentamente il pisello. Lo prendemmo tutti e due nel culo, in silenzio senza piangere. Quasi venti minuti di su e giù sempre più veloce. A me non faceva tanto male mentre Ciro lacrimava in silenzio.
Ci lasciò piegati per qualche minuto poi ordinò a Ciro di entrarmi nel culo.
In silenzio si piazzo' dietro di me e poggio' le mani sui miei fianchi, Gaetano, con il cazzo di Ciro in mano lo puntava sul mio buco. Lo sentii entrare e tremare. Dopo quattro pompate mi venne dentro lasciandomi una sensazione strana.
Fu il turno mio di inculare Ciro. Sempre con la stessa procedura fui aiutato da Gaetano. Feci il mio dovere, lo scopai per cinque minuti e gli schizzai dentro.
Di nuovo ci monto' Gaetano. Iniziò con Ciro, lo inculava e lo segava con veemenza, Ciro però piangeva. Si sfilo' dal suo buco, facendo uno strano rumore, e lo infilo' nel mio. Stesso procedimento, inculato e segato.
Dopo qualche pompata sentii un calore sotto le palle e cominciai a pisciare sborra. Gaetano lascio' il mio cazzo che tremava impazzito sputando sborra.
Anche Gaetano si svuoto' in me lasciandomi distrutto.
Quando ci accompagno' all'uscita, guardandoci negli occhi disse :- quello che è successo qui sono solo affari vostri e miei. Se dite qualcosa vi ammazzo di botte. Ah, a proposito, credo di aver scoperto una fica che ci darà grandi soddisfazioni -
Continua
scritto il
2024-07-08
3 . 6 K
visite
1 2
voti
valutazione
4.9
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.